lunedì 29 maggio 2023


 Sabbio Chiese è il comune in provincia di Brescia che ha permesso l'inizio dell'ultima settimana della 106esima edizione del Giro d'Italia. Di conseguenza, i ciclisti sono stati in Lombardia, in Trentino Alto Adige, in Veneto, in Friuli Venezia Giulia con il Monte Lussari, che segna il confine con la Slovenia e l'Austria, e infine la magica Roma, che è stata la cornice finale della corsa rosa del 2023. Per la prima volta nella storia del Giro uno sloveno, ossia Primoz Roglic, ha vinto la corsa italiana e con lui sul podio ci sono stati il gallese Geraint Thomas e il portoghese Joao Pedro Almeida, che si è aggiudicato anche la maglia bianca di miglior giovane. La maglia azzurra di miglior scalatore l'ha conquistata il francese Thibaut Pinot e la maglia ciclamino l'italiano Jonathan Milan. Le cose, che mi sono piaciute di questo Giro, sono state: l'esultanza e la gioia che si leggeva nei limpidi occhi di Jonathan Milan dopo aver vinto a San Salvo; nella tappa Napoli-Napoli la disperazione di Simon Clarke e Alessandro De Marchi che erano quasi in procinto di giocarsi la vittoria, meritandosela, ma i velocisti li hanno superati ai -300m; dopo tante fughe in sei Giri d'Italia la vittoria e il monito di non mollare mai di Nico Denz, che ha vinto una prima volta a Rivoli e poi a Cassano Magnago; la forza e la tenacia di Derek Gee che è andato tante volte in fuga e per quattro volte è arrivato secondo; la gentilezza di Geraint Thomas che nell'ultima tappa ha tirato la volata al suo amico Mark Cavendish, che a fine stagione terminerà la sua strepitosa carriera; infine le altre vittorie degli italiani, ossia Davide Bais a Campo Imperatore, Alberto Dainese a Caorle e Filippo Zana a Val di Zoldo. Ora vi riassumo le ultime sei tappe del Giro d'Italia 2023.

6a tappa 23/05 Sabbio Chiese-Monte Boldone di 203km. Partono da Sabbio Chiese e iniziano gli scatti per andare in fuga. Una caduta in una rotonda spezza il gruppo e la maglia rosa è dietro, quindi comincia l'inseguimento. Nel frattempo ai -172,5 scappano Milan, Zana, Aurelien Paret-Peintre, Valentin Paret-Peintre, Gee, Scaroni, Haig, Lastra, Healy, Marcellusi, Tonelli, Puccio, Swift, Verona, Skujins, Ulissi, Hepburn. In nove sono al loro inseguimento e ai -149,5 sono ventisei in fuga, ovvero Milan, Zana, Aurelien Paret-Peintre, Valentin Paret-Peintre, Gee, Scaroni, Haig, Lastra, Healy, Marcellusi, Tonelli, Puccio, Swift, Verona, Skujins, Ulissi, Hepburn, Gabburo, Stojnic, Konrad, Bais, Pronskiy, Magli, Dalla Valle, Champion e Benedetti. Scalano il Passo Santa Barbara con Pronskiy che tenta di portarsi avanti senza successo, comunque Healy si aggiudica il GPM. Nel Passo Bordala Gee cambia bici e Dalla Valle si stacca con Stojnic e altri fanno fatica. In cima arriva per primo Gabburo con dietro Healy. In discesa cercano di allontanarsi Marcellusi e Benedetti, però sono insieme per la volata di Rovereto, che se l'è conquistata la maglia ciclamino Milan. Ai -97,3 c'è il Matassone, nel quale Milan si stacca Pronskiy accelera, ritrovandosi in testa con la compagnia di Scaroni. Scollinano e in discesa Benedetti cerca di rientrare sulla coppia, avviandosi verso la salita Serrada. Ai -64,4 Benedetti viene riprese dal gruppetto, trainato dai fratelli Paret-Peintre, e ai -52,4 il due di testa viene riassorbito con Scaroni, che abbandona la compagnia. Il GPM se lo aggiudica Verona e ai -44,4 i fuggitivi sono Aurelien e Valentin Paret-Peintre, Zana, Pronskiy, Verona, Ulissi, Healy, Konrad, Lastra e Haig. Ai 20,4 Verona e Zana vanno avanti nei primi metri del Monte Bondone, su cui rientrano Konrad, Paret-Peintre, Haig, Pronskiy e dopo un po' Ulissi e Swift. Ai -10 la maglia rosa Armirail si stacca dagli uomini di classifica, intanto Ulissi e Swift vengono fermati per tirare i rispettivi compagni. Ai -9,2 Haig rende brillante l'andatura dei fuggitivi e con lui rimangono Zana e Verona,ma ai -8,5 vengono ripresi. Ai -8 davanti ci sono Almeida, Thomas, Roglic, Kuss, Dunbar e Zana, che tiene un ritmo regolare. Ai -6,8 Zana si sposta e in cinque proseguono. Ai -6 Almeida parte e gli altri quattro lo tengono a tiro fino a quando ai -4,5 Thomas lo riaggancia. Il gallese e il portoghese continuano, mentre Kuss, Roglic e Dunbar inseguono. Ai -3 iniziano le pendenze più morbide e all'ultimo chilometro Roglic e Dunbar danno tutto. In cima al Bondone, però, ha la meglio la maglia bianca Joao Pedro Almeida, poco dietro Geraint Thomas, che torna a indossare la maglia rosa, e a 25sec Roglic.

17a tappa 24/05 Pergine Valsugana-Caorle di 197km. Nella tappa completamente pianeggiante senza GPM ha visto dopo 5chilometri dalla partenza lo scatto decisivo per la fuga con Leysen, Champion, Sevilla Lopez e Quartermann. Gabburo perde l'attimo e rimane a bagnomaria fino a quando il gruppo, guidato dalle squadre dei velocisti, lo riprende ai -161. I quattro continuano la loro corsa attraversando i traguardi volanti di Rosà, preso da Sevilla Lopez, e di Lido di Jesolo da Quartermann. Ai -22 Leysen attacca per avvantaggiarsi, mentre dietro ci sono Quartermann e Sevilla Lopez, che vengono riassorbiti ai -18,5. Leysen prosegue, però il gruppo lo riacchiappa ai -5 e si prepara alla volata. A Caorle lo sprint è al photo finish, conquistato da Alberto Dainese, a filo Milan e Matthews.

18a tappa 25/05 Oderzzo-Val di Zoldo(Palafavera) di 161km. Il Passo Crosetta decreta i fuggitivi di giornata, che sono Frigo, Gee, Pinto, che si aggiudica il GPM, Zana e Paret-Peintre. Ai -107,7 ai cinque davanti si aggiungono Barguil e Pronskiy, proprio quando giungono nel comune di Alpago. Pinot si conquista anche il GPM di Pieve d'Alpago e Gee si mette in testa per passare primo al traguardo di Pieve di Cadore. Ai -28 Pronskiy si stacca in un tornante della salita Forcella Cibiana, che Pinot scollina in testa, riprendendosi la maglia azzurra. Lunga discesa di 12km, dove ha delle difficoltà Frigo, così a Forno di Zoldo sono Pinot, Barguil, Paret-Peintre, Gee e Zana. Ai -12,3 Frigo fa uno strepitoso recuperoso, tornando sugli altri cinque. Sull'inedita ascesa di Coi, con pendenze massime del 19%, si sfilano Frigo, Paret-Peintre, Barguil e Gee. Dietro Kuss e Roglic vivacizzano il gruppo maglia rosa, intanto Pinot consolida la sua maglia azzurra e con Zana prosegue. Subito dopo di loro ci sono Barguil, Paret-Peintre e Gee e la maglia rosa Thomas è poco dietro con Kuss e Roglic. Ultima salita che ha portato a Val di Zoldo, dove ha vinto il campione italiano Filippo Zana, a una ruota Pinot e a 50sec Barguil.

19a tappa 26/05 Longarone-Tre Cime di Lavaredo(Rifugio Auronzo) di 183km. Il tappone dolomitico con 5400m di dislivello ha avuto un inizio scoppiettante, visto che molti volevano andare in fuga. Warbasse e Stojnic sono i primi ad allontanarsi, mentre altri corridori tentano di raggiungerli. Dopo tanti scatti e controscatti sul duo di testa si accodano Gee e Baudin. Ai -138 fa lo stesso Nielsen e ci provano anche Pronskiy, Gabburo, Konrad, Proghomme, Guernalec, Oldani, Bais, Hepburn, Buitrago, Verona e Rojas. Ai -116,9 la situazione di corsa vede il gruppo di testa con Warbasse, Stojnic, Nielsen, Gee, Baudin, Pronskiy, Gabburo, Konrad, Prodhomme, Oldani, Hepburn e Buitrago; il gruppetto di inseguitori con Bais, Verona e Rojas e il gruppo della maglia rosa. Dopo sei chilometri i tre inseguitori entrano nell fuga, caratterizzata da quindici ciclisti. Nel gruppo maglia rosa Healy scatta diverse volte sempre inseguito da Pinot, costringendo la Ineos Grenadier a correre dietro ai due, ma alla fine sono stati tenuti in gruppo. Sono iniziate le salite, in cui Gabburo si è preso il Passo Campolongo e Gee il Passo Valparola. Nella scalata del Passo Giau Verona va avanti con dietro Gee e Buitrago. Sul terzetto rientrano prima Hepburn e poi Nielsen e il GPM lo conquista Gee. Nella successiva discesa sui cinque si riaccodano Prodhomme e Pronskiy, comunque ai -28 ci sono anche Gabburo, Oldani, Warbasse e Konrad. Gli undici fuggitivi si sono giocarti il traguardo volante di Cortina d'Ampezzo, vinto da Gee. Sul Passo Tre Croci Warbasse è in testa, invece Buitrago e Nielsen cercano di ricongiungersi con lo statunitense; poi rientrano e fanno lo stesso anche Gee e Hepburn co Warbasse che si stacca. Il GPM lo conquista Gee e poi giù in discesa, dove si riuniscono Verona, Pronskiy e Warbasse. Hepburn e Buitrago se ne vanno con dietro Gee e Nielsen. Iniziano la salita Tre Cime di Lavaredo e ai -7 Gee parte. Nel gruppetto si staccano Nielsen e Hepburn, intanto Buitrago sale regolare. Ai -1,8 il colombiano riprende e supera Gee; nel frattempo nel gruppo maglia rosa Almeida e Roglic cercano di attaccare Thomas, che si difende. IL vincitore della Cima Coppi del 2023, ovvero le Tre Cime di Lavaredo con i suoi 2304m, è stato Santiago Sanchez Buitrago, secondo Gee e lo sprint per non lasciare il terzo posto agli uomini di classifica di Nielsen.

20a tappa 27/05 Tarvisio-Monte Lussari di 18,6km. Dalla Valle è il primo ad affrontare la cronometro con una difficile salita finale di 10,8km e prima di iniziare l'ascesa hanno dovuto obbligatoriamante abbandonare la bicicletta da cronometro per salire su quella da strada per via delle dure e complesse rampe del Monte Lussari. Sono stati spartiti in tre blocchi. Il primo era composta da quarantacinque corridori; il secondo blocco era di quaranta corridori con in testa Rojas e l'ultimo gruppo ha avuto come primo ciclista Jungels fino alla maglia rosa Thomas, che è partito alle 17:14. In cima ai 1760m il più veloce è stato Primoz Roglic, che ha impiegato 44min e 23sec con una media oraria di 25, km/h e questa prestazione gli consente di sfilare la maglia rosa ed essere il nuovo e definitivo leader del Giro d'Italia 2023, a 40sec Thomas e a 42sec Almeida.

21a tappa 28/05 Roma-Roma di 126km. I corridori sono partiti dal quartiere Eur di Roma per questa ultima tappa della 106esima edizione del Giro d'Italia. Per molti chilometri la Jumbo Visma ha festeggiato la vittoria della corsa, grazie a Primoz Roglic, che è stato il primo sloveno nella storia del Giro a vincere la maglia rosa. Dopo un trasferimento di 45km verso Ostia sono ritornati a Roma per correre un circuito cittadino di 13,6km da ripetere sei volte. Ai -68,9 Bouet, Benedetti e Skujins scappano dal gruppo e Sevilla Lopez e Marcellusi cercano di accodarsi senza successo. All'inizio del quarto giro c'è stato il traguardo volante passato da Skujins e fa lo stesso nel penultimo transito al traguardo, che assegnava abbuoni per la classifica. Ai -14,6 Nielsen attacca riaccodandosi ai tre, però dopo il suono della campana sono tutti insieme. Ai -4,9 Gee e Maestri sgusciano dal gruppo, ma ai -3,3 ci si prepara per la volata. Con sullo sfondo il Colosseo alza il pugno il campione brittannico Mark Cavendish, a 10m Kirsch e Fiorelli.

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