lunedì 31 maggio 2021


 Il Trentino Alto Adige è stato lo scenario per aprire lo svolgimento delle ultime cinque tappe della 104esima edizione del Giro d'Italia. Di fatti le regioni del Trentino Alto Adige, del Veneto, dell'Emilia Romagna, della Lombardia, del Piemonte e del Grigione in Svizzera, concludendo con la cronometro finale a Milano, sono state le protagoniste e hanno permesso di decretare che il vincitore del Giro d'Italia 2021 nonché maglia rosa fosse il colombiano Egan Bernal. Le cose, che mi sono piaciute di più di questo Giro d'Italia, sono state tutte le vittorie dei fuggitivi, che fortunatamente sono state molte. In particolare sono state interessanti quella del tenace Taco Van Der Hoorn, che ha resistito alla rimonta del gruppo, quella suggestiva di Lorenzo Fortunato, che è apparso con la sua maglietta azzurra in mezzo alla nebbia del Monte Zoncolan, e quella del generoso Victor Campenaerts, che ci ha tenuto a ricordare gli obiettivi benefici della sua squadra Qhubeka Assos. Poi è stato emozionante il gesto fatto sull'Alpe Motta da Damiano Caruso, quando ha dato una pacca sulla spalla del suo compagno di squadra Bilbao per ringraziarlo del lungo lavoro, che aveva svolto e ha contribuito a permettergli di conquistare la vittoria di tappa e il consolidamento del secondo posto in classifica.

17a tappa: 26/05 Canazei-Sega di Ala di 193km. Partenza in discesa per la Val di Fassa e di Fiemme, quindi è stato un avvio veloce con molti corridori che hanno cercato la fuga. Ci riescono solo Bouchard, Serry, Pasqualon, Conti, Hermans, Jorgenson, Covi, Sanchez, Martin, Moscon, Ravanelli, Carboni, Grossschartner, Mosca, Knox, Badilatti, Hirt, Pedrero e De Bondt, che si è preso il GPM di Sveseri. I diciannove sfilano a Treno e De Bondt si aggiudica anche il relativo traguardo volante. Dopodiché c'è stato il traguardo volante di Mori, che ha vinto di nuovo De Bondt, e poi i fuggitivi si sono avviati per scalare il Passo San Valentino. Lungo le rampe di questa salita poco alla volta si riduce il gruppo davanti e Bouchard conquista il GPM con dietro Martin, Moscon e Pedrero; poi c'è stata un lunga discesa che ha visto una caduta di alcuni uomini di classifica. Infine saranno Bouchard, Martin, Moscon, Pedrero, Carboni e Ravanelli a salire più forte Sega di Ala. L'aspra ascesa sparpaglia i battistrada, mentre il gruppo fa un importante ritmo. Moscon riprende Bouchard e insieme inseguono Pedrero e Martin. Il gruppo maglia rosa si sfoltisce sempre di più; ai -4 Almeida scatta e poco dopo fanno lo stesso Yates, Bernal e Martinez. Questi tre riacciuffano il portoghese e Yates insiste, ma gli altri non lo mollano. La maglia rosa cede qualche metro e ne approfittano l'inglese e il portoghese, che riassorbono Pedrero. Yates è scatenato e punta a Martin assieme ad Almeida. Superato l'ultimo chilometro il portoghese pedala più forte, ma a 1246m vince Daniel Martin, a 13sec Almeida e a 30sec Yates.

18a tappa: 27/05 Rovereto-Stradella di 231km. Nella tappa più lunga del Giro d'Italia 2021, dopo circa 30km, evadono 23 corridori, che sono stati Vendrame, Richeze, Gavazzi, Consonni, Izagirre, Bettiol, Denz, Mosca, Roche, Zana, Cavagna, Rivi, Ulissi, Cataldo, Pellaud, Ponomar, Arndt, Battistella, Tesfazion, Oldani, Kreder, Vermeersch e Bevin. Questi uomini hanno collaborato per più di 100km, poi nella prima salita di giornata ai -33,1 scattano Battistella e Zana, su cui si porta Denz, ma rientrano anche gli altri fuggitivi. Ai -31,5 va in contropiede Bevin e lo accompagnano Oldani, Bettiol, Roche, Mosca, Cataldo, Cavagna, che scappa ai -26 visto che erano rientrati tutti i compagni di fuga. Il francese conquista il GPM di Castana e lo inseguono Mosca, Denz, Cataldo, Tesfazion, Ulissi, Bettiol, Battistella, Vendrame, Zana, Bevin, Oldani e Consonni. Nella successiva salita Bettiol fa il ritmo per riacciuffare il francese, intanto all'italiano si avvicina e accoda Roche. Ai -8 Bettiol insiste riprendendo ai -6,8 Cavagna, che si pianta dopo 200m di salita tanto da essere superato anche da Roche e dagli altri controattaccanti. L'irlandese è tallonato da dietro, intanto a Stradella arriva da solo Alberto Bettiol, negli ultimi metri dal traguardo Consonni fa un lungo sprint per il secondo posto e Roche contiene il ritorno degli altri fuggitivi.

19a tappa: 28/05 Abbiategrasso-Alpe di Mera(Scopello-Vercelli) di 166km. Il percorso iniziale sarebbe stato di 186km ma, per rispetto delle vittime della funivia Stresa-Mottarone, gli organizzatori hanno tolto la salita dove è successo il dramma. Appena dato il via i corridori fanno bagarde e solo sei(Pasqualon, Hermans, Aleotti, Warbasse, Venchiarutti e Christian) riescono a evadere dal gruppo, che non li hanno lasciati andare lontano. I battistrada scalano insieme il primo GPM di Gignese, mentre al Passo della Colma Venchiarutti fa fatica. In cinque affrontano davanti la discesa tortuosa, poi questi uomini si avvicinano e iniziano l'Alpe di Mera. Il gruppo fa un'andatura veloce e ai -8,5 Christian scatta, però non ha scampo, infatti ai -7,5 lo riprendono. Ai -6,8 Almeida allunga, poi ai -6,4 Yates con Bennett, Caruso e Vlasov si accodano al portoghese. La squadra della maglia rosa cerca di tenerli sotto controllo. Ai -5,5 Yates approfitta di un tornante per abbandonare i quattro. Almeida, Vlasov e Caruso inseguono l'inglese e cerca di fare lo stesso Carthy. Quando la maglia rosa riacciuffa il gruppetto, Vlasov parte per poco. Il gruppetto maglia rosa si mette all'inseguimento di Yates; dopodiché Bernal e Almeida vanno più forte. Il portoghese ai -600m lascia la maglia rosa, così sulle dure rampe dell'Alpe di Mera giunge agile Simon Philip Yates, a 11sec Almeida e poi la maglia rosa Bernal.

20a tappa: 29/05 Verbania-Alpe Motta(Madesimo-Sondrio) di 164km. Ultima corsa in linea del Giro d'Italia n.104 con partenza in Piemonte. Una volta che i ciclisti sono giunti in Svizzera si è formata la fuga con De Bondt, Vervaeke, Albanese, Denz, Pellaud, Visconti, Grossschartner, Van Der Hoorn e Jorgenson. Questi nove iniziano il Passo San Bernardino, ma ai -79,9 Vervaeke allunga e lo seguono Grossschartner e Pellaud, che si sfila per un problema meccanico. Prosegue la lunga ascesa e ai -75,1 si agganciano Visconti e Albanese. A 10,1km dal GPM rientra sui quattro Pellaud e superato l'arco posto a 2065m, vinto da Albanese, in cinque si mettono in testa alla discesa composta da settantadue tornanti. Dal gruppo evadono alcuni corridori, per cui ai -48,6 Hamilton, Storer e Bardet si uniscono ai battistrada di giornata e, dopo qualche centinaio di metri, fanno lo stesso Bilbao e Caruso. Appena c'è la salita Passo dello Spluga rimangono Grossschartner, Vervaeke, Storer, Bardet, Caruso, Bilbao. Ai -34,1 si stacca Vervaeke e il gruppo insegue i cinque evasi, da cui perde contatto ai -30,6 Grossschartner. Scollinano in quattro con un distacco di 40sec dal gruppo, da cui scappa in discesa Vlasov con dietro la maglia rosa, Yates, Castroviejo, Almeida, Foss, Carthy, Grossschartner. Questi otto attendono i corridori alle loro spalle, intanto Storer, Bilbao, Caruso e Bardet si apprestano ad affrontare i 7,3km dell'Alpe Motta. Il gruppo maglia rosa si avvicina e ai -6,5 fanno coppia Caruso e Bardet. Al traguardo volante di Madesimo passano Caruso, Bardet e poi Bernal, Martinez, Yates e Almeida. Ai -2 Bardet salta con Caruso che prova a salire da solo. Sulle dure rampe ai -1,1 la maglia rosa rimane con il compagno di squadra Martinez che riprende Bardet. Bernal va forte, però ai 1727m di Alpe Motta il vincitore è Damiano Caruso, secondo la maglia rosa Bernal e terzo Martinez.

21a tappa: 30/05 Senago-Milano di 30,3km. La cronometro finale si è districata sulle strade pianeggiante del milanese, terminando davanti al Duomo di Milano. Il campione del mondo a cronometro Filippo Ganna ha concluso il percorso in 33min e 48sec, a 12sec Cavagna e a 13sec Affini. Dopodiché sono partiti i festeggiamenti per la maglia rosa della 104esima edizione del Giro d'Italia, ossia il colombiano Egan Bernal, che si è portato a casa anche la maglia bianca. A fargli compagnia sul podio ci sono stati l'italiano Damiano Caruso e l'inglese Simon Philip Yates. Le altre due maglie del Giro d'Italia sono state vinte: quella azzurra dal francese Geoffrey Bouchard e quella ciclamino dallo slovacco e tre volte campione del mondo su strada Peter Sagan; mentre la miglior squadra è stata la Ineos Grenadier.

martedì 25 maggio 2021

Perugia ha accolto la carovana del Giro d'Italia 2021 per consentire la partenza della seconda settimana di corsa. Il gruppo, così, ha lasciato l'Umbria procedendo in Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia con la scalata del monte Zoncolan. La 15a tappa ha previsto uno sconfinamento in Slovenia per tornare sulle strade friulane e poi quelle del Veneto con Cortina d'Ampezzo.

11a tappa: 19/05 Perugia-Montalcino di 162km. Dopo 3 chilometri da Perugia vanno in fuga Kluge, Lindeman, Schmid, Gavazzi, Covi, Battaglin, Guglielmi, Van Der Hoorn, Naesen, De Bondt, Vanhoucke. Ai -69,1 è cominciato il primo sterrato di 9,1km, in cui i più bravi tra i fuggitivi sono stati De Bondt e Van Der Hoorn rimanendo sempre in undici; invece dal gruppo la maglia rosa attacca con Ganna e altri 23 corridori. Poi nel tratto asfaltato il gruppo chiude sulla maglia rosa. Nello sterrato n.2 è stato posto il traguardo volante di Castiglion del Bosco, che ha vinto Gavazzi, intanto si sfilano Van Der Hoorn, Lindeman e Kluge, il quale rientra sugli otto davanti e parte con Schmid. Gli altri fuggitivi li tengono a tiro, comunque, tornando sull'asfalto, si sono riuniti e hanno incontrato il GPM Passo del Lume Spento, che se lo aggiudica Vanhoucke. Dal gruppo in una nube di polvere scappano Bennett e Foss, invece in testa ai -3,3 scatta Kluge e poi se ne va Covi, che viene raggiunto da Guglielmi, ma tornano di nuovo in 9. Prima dello sterrato n.3 il gruppo riassorbe i due uomini della Jumbo Visma e in fuga rimangono Covi, Battaglin, Vanhoucke, Gavazzi, Naesen, Van Der Hoorn, Guglielmi, Schmid e De Bondt. Nell'ultimo tratto di sterrato fanno la differenza De Bondt, Covi e Schmid, ma saranno solo questi due ultimi uomini ad affrontare in testa la salita. Guglielmi prova a prendere i due, solo che è lui a venir acciuffato da De Bondt, Battaglin e Vanhoucke. Schmid scollina il Passo del Lume Spento e assieme a Covi prosegue, mentre la maglia rosa stacca tutti i suoi avversari tranne Buchmann. Nelle strade del centro storico di Montalcino Mauro Schmid brinda con uno sprint in salita, poi Covi e a 26sec un solitario Vanhoucke.

12a tappa: 20/05 Siena-Bagno di Romagna di 212km. Dopo la suggestiva partenza da Piazza del Campo a Siena, Fiorelli parte da solo, anche se viene raggiunto dopo 7km dal gruppo. Tutti vogliono andare in fuga, però riescono ad andarsene attraversando Firenze: Niv, Tesfazion, Bennett, Ulissi, Brambilla, Albanese, Bouchard, De Bondt, Campenaerts, Ravanelli, Vendrame, Honoré, Petilli, Edet, Hamilton e Visconti. Questi 16 corridori si sono spartiti i vari premi, ossia il traguardo volante di Sesto San Giovanni De Bondt, il GPM Monte Morello Bouchard, che conquista anche il Passo della Consuma. Nella successiva discesa se ne approfittano Ravanelli, Vendrame, Hamilton, Honoré, Albanese, Brambilla, Bennett, Ulissi e nella scalata del Passo della Calla rientrano Tesfazion, Visconti, Edet, Bouchard, Petilli, Niv, De Bondt. erminata la discesa successiva Ulissi e Niv si staccano e De Bondt si prende il traguardo volante di Santa Sofia; dopodiché in 13 si apprestano a salire il Passo del Carnaio. Ai -18,7 scatta Brambilla e con ritmo si portano sotto Hamilton, Edet, Bennett, Visconti, Vendrame, il quale ai -17,7 allunga. L'italiano viene ripreso da Hamilton, poi si accodano Bennett e Brambilla. I quattro scollinano, mentre in salita ci provano Ciccone e Nibali lasciando il gruppo, che però chiude presto. Ai -2,8 parte Hamilton e lo riassorbe Vendrame, che insiste, ma saranno in due a lottare per la vittoria. Andrea Vendrame vince a Bagno di Romagna, alle sue spalle Hamilton e distaccato Brambilla.

13a tappa: 21/05 Ravenna-Verona di 198km. Appena hanno dato il via, scappano Rivi e Marengo, su cui sopraggiunge Pellaud. In un tracciato completamente pianeggiante senza nemmeno una collina i tre continuano lo sforzo fino ai -129 quando Pellaud ha persistito tutto da solo. Rivi e Marengo, comunque, sono tornati insieme allo svizzero dopo 17km, ma Rivi scatta per conquistare il traguardo volante di Bagnolo San Vito, tornando in tre subito dopo lo striscione. Anche nel gruppo ci sono dei movimenti dopo il traguardo volante per incrementare il numero dei fuggitivi, che rimangono in tre e fanno penare il gruppo per farsi riprendere, riuscendoci ai -7,3. Affini anticipa la volata, ma nella tappa dedicata a Dante Alighieri trionfa Giacomo Nizzolo, tiene il secondo posto Affini e dopo Sagan.

14 tappa: 22/05 Cittadella-Monte Zoncolan di 205km. La partenza è stata posticipata per attendere un corridore che aveva forato; dopodiché bagarde per la fuga che riescono a centrare Mollema, Mosca, Bennett, Affini, Albanese, Fortunato, Tratnik, Rochas, Ponomar, Oliveira e Covi. Dopo un tratto pianeggiante i fuggitivi hanno iniziato a salire, affrontando i 10,5km della Forcella Monte Rest, che è stato scollinato da Mollema e gli altri dieci. La discesa tortuosa ha visto scorrere i battistrada, mentre il gruppo si è spezzato in diversi pezzi. Nella discesa di Forcella di Priuso il gruppo si ricompatta e davanti hanno abbandonato Sutrio per scalare lo Zoncolan solo sette fuggitivi, perché si sono staccati Albanese, Rochas, Affini e Mosca. Ai -11,2 in progressione Tratnik allunga e Ponomar prova a raggiungerlo, ma è Fortunato a fare la differenza rispetto agli altri e fa compagnia a Tratnik. Dietro i due vengono inseguiti da Mollema, Bennett, Oliveira e Covi, che a sua volta lascia i tre; intanto Fortunato ai -2,3 rimane solo. Dal gruppo scatta Yates con alle ruote la maglia rosa Bernal, che se ne va quando le rampe sono al 27%. Uno stratosferico Lorenzo Fortunato fende la nebbia dello Zoncolan, dopo uno zizagante Tratnik e a 59sec Covi.

15a tappa: 23/05 Grado-Gorizia di 147km. Nella tappa, dove sono partiti dall'isola friulana di Grado e hanno corso anche sulle strade slovene, i protagonisti sono stati Mollema, Campenaets, De Bondt, Hermans, Ven Den Berg, Cataldo, Vanhoucke, Ardnt, Riesebeek, Walschied, Molano, Wisniowski, Oldani, Consonni e Torres, anche se all'inizio della gara hanno dovuto interrompere per un po' la bagarde, a causa di una bruttissima caduta che ha impegnato tutti i mezzi di soccorso. Alla ripresa della corsa i 15 fuggitivi sono evasi dal gruppo e Pasqualon, Tagliani, Gougeard e Jorgenson hanno tentato di partecipare alla fuga senza riuscirci. Sconfinamento in Slovenia per affrontare il primo passaggio sul GPM di Gornje Cerovo, che ha conquistato De Bondt, per rientrare poi in Italia, in modo tale da procedere nel circuito tra le strade friulane e quelle slovene. Nella seconda ascesa è ancora De Bondt a scollinare in testa, dopo ai -31,5 iniziano gli scatti contro scatti. Ai -22,5 attacca Campenaerts con Torres e Riesebeek per scalare un'ultima volta Gornje Cerovo, dove prende i punti Campenaerts con dietro Riesebeek. A inseguirli ci sono Hermans, Torres, Arndt, Consonni, Cataldo, Mollema e Vanhoucke. Ai -9,9 in discesa sotto un furente acquazzone Campenaerts prova da solo, ma Riesebeek non lo molla. Ai -3,7 per la seconda volta scatta l'olandese e il belga rientra provando a sua volta ai -3, mentre dietro rimangono Consonni, Hermans, Mollema, Arndt e Cataldo. All'ultimo chilometro i due davanti smettono di scattare e iniziano a studiarsi per la volata, così sul porfido di Gorizia Victor Campenaert batte Riesebeek e volata a cinque regolata da Arndt.

16a tappa: 24/05 Sacile-Cortina d'Ampezzo di 153km. Il tracciato è stato ridotto di 59km rispetto ai 212 previsti, in cui sono stati eliminati Passo Fedaia e Pordoi, per una questione di sicurezza viste le avverse condizioni climatiche. Dopo pochi chilometri dall'avvio parte Vervaeke, però solo scalando la Crosetta evadono Fortunato, Tratnik, Fabbro, Dina, Hirt, Martin, Bouwman, Vanhoucke, Pedrero, Kangert, Roche, Nibali, Brambilla, Formolo, Almeida, Rubio, Villella, Zana, Izagirre, Grossschartner, Ghebreigzabhier, Visconti, Zoccarato, Vervaeke e Bouchard, che si prende i punti per la maglia azzurra. Nella successiva discesa vanno più veloci in sei, ovvero Nibali, Izagirre, Formolo, Pedrero, Almeida e Ghebreigzabhier, che si stacca quando finisce il suo lavoro. Pedrero è il primo a mettere la bici sui 9,9km di Passo Giau, comunque gli fanno compagnia Formolo e Nibali. Ai -26,1 sulle rampe più dure Formolo prende qualche metro di vantaggio, però Pedrero lo raggiunge e se ne va ai -23,8. La maglia rosa allunga e riacciuffa tutti i fuggitivi con l'inseguimento di Caruso, così la Cima Coppi del 2021, posta a 2233m dal livello del mare, è stata la maglia rosa Egan Bernal. Poi una picchiata di 18km per arrivare a Cortina d'Ampezzo, in cui conduce la maglia rosa e a seguire Caruso, Bardet, Ciccone, Almeida, Carthy. Nella città, che ospiterà le Olimpiadi invernali del 2026, giunge tutta sola la maglia rosa Egan Bernal e a 27sec la coppia formata da Bardet e Caruso.

martedì 18 maggio 2021


 Per il 160esimo anno dell'unità d'Italia la carovana della 104esima edizione del Giro d'Italia è partita dalla prima capitale del regno sabaudo, ovvero Torino. Dopo tre tappe in territorio piemontese i corridori hanno proseguito sulle strade dell'Emilia Romagna, delle Marche, dell'Abruzzo, del Molise, della Campania, del Lazio e dell'Umbria. Il 10 maggio il Giro d'Italia 2021 ha festeggiato i novant'anni della maglia rosa, mentre il 9 maggio ha ricordato con una gigantografia del numero 108 Wouter Weylandt, che dieci anni fa perse la vita nella discesa del Passo del Bocco.

1a tappa: 08/05 Torino-Torino di 8,6km. La 104esima edizione del Giro d'Italia è partita da Torino, in particolare da Piazza Castello. I corridori hanno affrontato il cronoprologo attraversando la città, il Borgo medievale nel Parco del Valentino e giungendo per una seconda volta nelle strade vicino al Po. Il breve tracciato è stato concluso in 8min e 47sec a un velocità media di 58,7km/h dal campione del mondo della specialità Filippo Ganna, che ha indossato anche la prima maglia rosa, alle sue spalle a 10sec Affini e a 13 sec Foss.

2a tappa: 09/05 Stupinigi-Novara di 179km. Dopo 200m dal km0 Tagliani fa uno scatto seguito a ruota da Marengo e Albanese e insieme hanno percorso di comune accordo la pianura piemontese. Sulla salita di Montechiaro d'Asti i tre si sono studiati per darsi battaglia e Albanese ha conquistato il GPM, potendo così indossare a fine tappa la maglia azzurra. Per una foratura di Albanese ai -74 rimangono in testa Marengo e Tagliani; con quest'ultimo che si aggiudica il traguardo volante di Tricerro. I due fuggitivi di giornata hanno affiancato le risaie fino ai -26,8 quando il gruppo era a pochissimi metri di distanza da loro. Tagliani non ci sta e allunga con Marengo, che non lo molla, solo che dopo un chilometro vengono riassorbiti da un gruppo veloce. Negli infiniti rettilinei le squadre dei velocisti fanno fatica ad organizzae la volata, ma nel caos Tim Merlier compie uno sprint strepitoso e dietro Nizzolo e Viviani.

3a tappa: 10/05 Biella-Canale di 190km. Appena i corridori hanno abbandonato Biella, nel tratto pianeggiante evadono Gougeard, Van Der Hoorn, Zoccarato, Rivi, Albanese e Van Den Berg, a cui si aggrega Pellaud. Con tenacia Ponomar ha fatto un importante sforzo fisico ma non ha demorso, così è riuscito a raggiungere i sette davanti. Dopo il traguardo volante di Canelli Ponomar scatta per affrontare in testa il percorso ondulato, solo che ai -72,9 ritornano in otto. Pellaud, Albanese e Van Den Berg si giocano il GPM di Piancanelli, che viene vinto dall'italiano in maglia azzurra; nel frattempo dagli otto si sfila Ponomar ma rientra in discesa. Sulle rampe di Castino si stacca Ponomar, mentre Albanese si aggiudica anche questo GPM e Rivi perde contatto. Altra salita per Manera con protagonista Pellaud e Zoccarato, i quali rimangono in fuga con Van Der Hoorn, Van Den Berg e Albanese. Nella salita di Guarene allungano Pellaud e Van Der Hoorn, su cui ai -16,2 si aggiunge con fatica Zoccarato; invece dal gruppo partono Gallopin e Ciccone. Pellaud e Van Der Hoorn scollinano e corrono giù in discesa e Gallopin e Ciccone riprendono Zoccarato. Ai -8,8 Van Der Hoorn prova ad andarsene da solo, intanto Ciccone e Gallopin lasciano indietro gli altri fuggitivi. Il gruppo in rimonta riacciuffa Ciccone e Gallopin, solo che a vincere, dopo una giornata in fuga è Taco Van Der Hoorn, a 4sec in volata Cimolai e Sagan.

4a tappa: 11/05 Piacenza-Sestola di 187km. Campenaerts e Hermans scappano subito dal gruppo, dove ci sono tanti scatti ricuciti. Solo dopo più di 30km Dina, Gavazzi, Taaramae, De Marchi, Dombrowski, Zana, Edet, Ghebregzabhier, Zoccarato, Fiorelli, Vendrame, Tagliani, Vervaeke, Venchiarutti, Tratnik, Serry, Denz, Conti, Mosca, Oliveira, Juul Jensen, De Kort e Valter riescono ad agganciarsi ai due. Dopo il GPM di Castello di Carpinetti si staccano Zoccarato e Tagliani e in discesa se ne vanno Juul Jensen, Taaramae e Hermans, che scalano per primi gli 8,6km del Montemolino. Invece dietro rimangono in diciotto perché perdono contatto De Kort e Venchiarutti; comunque a scollinare sono Taaramae e Juul Jensen e a 1min e 12sec inseguono De Marchi, Vervaeke, Dombrowski, Edet, Vendrame, Tratnik, Serry, Oliveira, Fiorelli, Dina, Gavazzi, Valter e Mosca. Vendrame prova ad anticipare gli altri dodici, che non lo lasciano andare lontano. Ai -4,3 Dombrowski e De Marchi riacciuffano e superano Taaramae e Juul Jensen, ma sulle dure rampe di Colle Passerino Dombrowski allunga con alle spalle De Marchi, mentre dal gruppo Ciccone parte. Ai -3 Landa va via e fa coppia con Ciccone, venendo raggiunti da Bernal, Carthy e Vlasov. I fuggitivi tengono a distanza gli uomini di classifica, così a Sestola primo Joseph Lloyd Dombrowski, secondo Alessandro De Marchi, che mette sulle spalle la maglia rosa, e terzo Fiorelli.

5a tappa: 12/05 Modena-Cattolica di 177km. Pronti a partire da Modena con Tagliani e Marengo che corrono via. Il tracciato, però, è stato talmente piatto che i due uomini in fuga sono stati riassorbiti dopo 71km dall'avvio. I ciclisti hanno proseguite sulle strade romagnole, fino a quando ai -68,6 partono in tandem Pellaud e Gabburo. Ai -24,1 Gougeard allunga e riprende i due. Questo terzetto non ha scampo, infatti il gruppo diventa compatto ai -3,1. Tra molti spartitraffico e brutte cadute volatone di Caleb Ewan, a scorrere Nizzolo e Viviani.

6a tappa: 13/05 Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno(San Giacomo) di 160km. Superano Fabriano in 26 uomini, ma solo Cataldo, Mader, Guglielmi, Jenssens, MohoriC, Ravanelli, Bouchard e Mollema riescono a conquistare la fuga. Il GPM Forca di Gualdo viene attraversato per primo da Bouchard e poi gli altri sette fuggitivi, comunque in discesa scappano Mohoric e Cataldo. Nel frattempo il gruppo si spezza in più tronconi e la maglia rosa si ritrova dietro. Davanti ritornano in otto lungo l'ascesa di Forca di Presta, che viene oltrepassata da Mohoric. Poi giù in una discesa di 20km Mohoric e Mader corrono più veloci e al duo si aggiungono Mollema e Cataldo. Invece Ciccone, Bettiol e Bardet lasciano il gruppo e riprendono Jenssens, Ravanelli e Guglielmi, solo che la Ineos Grenadier è implacabile con i sei che aveva davanti. I quattro hanno transitato Ascoli Piceno e hanno cominciato l'ultima salita sul Colle San Giacomo. Ai -13,6 Mohoric termina il suo lavoro e i tre proseguono. Poi ai -3,3 Mader scatta, mentre dal gruppo parte Martinez e poco dopo Bernal riprende il compagno di squadra con Ciccone, Evenepoel e Martin I quattro tentano di riacciufare lo svizzero. Sotto una forte e intensa pioggia regge uno stanchissimo Gino Mader, dietro volata a quattro regolata da Bernal e Martin. C'è una nuova maglia rosa da affidare al primo ungherese nella storia del Giro d'Italia, ossia Attila Valter.

7a tappa: 14/05 Notaresco-Termoli di 181km. Christian, Pellaud e Marengo partono subito, appena c'è lo sbandieramento. Questo terzetto ha affrontato in testa il GPM di Chieti, che se lo è aggiudicato Pellaud, e il traguardo volante di Crecchio, che ha vinto Marengo, il quale ha fatto anche suo l'altro traguardo volante di giornata posizionato a Fossacesia Marina. Il gruppo non ha voluto perdere un'occasione per una volata, così i fuggitivi vengono riassorbiti ai -17,1. Nell'ultimo strappo Albanese e Oss cercano di approfittarne, ma le squadre dei velocisti cuciono. C'è confusione e prova ad anticipare Gaviria, però da dietro sale di intelligenza e potenza Caleb Ewan e a più di una bici Cimolai e Merlier.

8a tappa: 15/05 Foggia-Guardia Sanframondi di 170km. La fase d'avvio è stata frenetica, infatti la fuga fa fatica ad andare in porto, ma alla fine ci riescono in nove, ovvero Gougeard, Gavazzi Campenaerts, Oliveira, Carboni, Goossens, Gavira, Lafay e Arndt. La salita Bocca della Selva l'ha transitata per primo Goossens e poi giù in discesa cade Gaviria senza conseguenze riuscendo, comunque, a rientrare sugli otto davanti. Proseguono verso Castelvenere e ai -19,2 scatta Campenaerts, ma gli altri chiudono il gap. Ai -12,7 Gougeard prova ad abbandonare i compagni di fuga, che sono molto attenti. Tenta anche Goossens senza successo, ma sono Campenaert e Carboni a riuscirci ai -8. Gougeard cerca di raggiungere i due, però è lui che viene ripreso. Ai -3,1 Carboni scappa, intanto Lafay va più forte tanto da andarsene. Gavazzi supera Carboni, però a Guardia Sanframondi arriva primo Victor Lafay, secondo Gavazzi e un velocissimo Arndt.

9a tappa: 16/05 Castel di Sangro-Campo Felice(Rocca di Cambio) di 158km. Dopo 28,5km dalla partenza se ne vanno Bouchard, Cataldo, Fabbro e il Passo di Godi lo hanno scollinato, oltre ai tre, Madre, Mollema, Edet, Warbasse, Carr, Bouwman, Hirt, Storer, Villella, Zana, Battistella, Guerreiro, Caruso e Mohoric, che è caduto rovinosamente tanto da dover salire sull'ambulanza. In una discesa tortuosa si rimescolano i fuggitivi, che sono Guerreiro, Gallopin, Sanchez, Visconti, Bouchard, Ulissi, Storer, Zana, Fabbro, Edet, Carr, Bennett, Bouwman, Rubio, Kangert e Mollema. Ci prova anche Sepulveda e nella salita di Forca Caruso l'argentino raggiunge i sedici. Lungo l'ascesa di Ovindoli Bennett, Guerreiro, Bouchard, Mollema, Edet, Fabbro e Carr aumentano la velocità, ma passano in testa il GPM Carr e Bouchard. Al loro inseguimento ci sono Mollema, Storer e Bouwman, intanto ai -9,5 Bouchars scatta e per primo inizia la scalata di Campo Felice. Ai -4 Bouwman tenta di riacciuffare il francese e lo fa nei 1600m di sterrato, mentre dal gruppo si stacca la maglia rosa. Bernal e Ciccone fanno un forcing tale da prendere i due fuggitivi ai 400m dal traguardo. Con un'azione dirompente sui tratti ardui dello sterrato Egan Bernal conquista la tappa e la maglia rosa, a 7sec Ciccone e Vlasov.

10a tappa: 16/05 L'Aquila-Foligno di 139km. I fuggitivi di giornata sono stati Pellaud, Rivi, Marengo, Van Der Hoorn e Goossens, che sono partiti poco più in là del km0. Questi cinque si sono giocati il traguardo volante di Santa Rufina e hanno dovuto fermarsi per pochi minuti davanti a un passaggio a livello chiuso. Il gruppo, però, li riprende ai -43,4 sotto la forte andatura della Bora Hansgrohe, che ha cercato di far staccare più velocisti possibili. A Foligno, così, il vincitore è Peter Sagan, subito dopo Gaviria e Cimolai.

martedì 11 maggio 2021

Oggi vi parlerò del libro "Train man" di Nakano Hitori. L'ha scoperto per caso mia sorella Carlotta, che è un'appassionata della cultura giapponese. Si tratta di un romanzo d'amore collettivo, che sarebbe la raccolta dei messaggi di un forum.

Vi scrivo una breve trama: Uno dei frequentatori di un forum per single lancia un appello agli avventori per essere aiutato nella vicenda che gli è accaduta. Dopo un giro ad Akihabara il ragazzo sale sul treno del ritorno e un vecchio ubriaco incomincia ad importunare i passeggeri, che sono solo donne. Lui non ci sta e interviene distraendo l'uomo fino a quando non vengono in soccorso i poliziotti. Tra quelle donne ce n'é una che piace particolarmente al ragazzo e per ringraziarlo lei gli regala una coppia di tazze da tè. Lui non sa come comportarsi, così da quel momento i frequentatori del forum affibbiano i nickname di Train man e Hermes ai due protagonisti e bombardano il ragazzo con suggerimenti e frasi di incoraggiamento per far sì che i due giovani possano mettersi insieme.

E' un romanzo in cui traspare, come nel momento del bisogno, sia più facile ricevere un aiuto da uno sconosciuto che da una persona amica. Nonostante fossero tutti single e sfortunati in amore, i frequentatori del forum si prodigavano a sostenerlo e a soppesare i suggerimenti da fornirgli per fare breccia nel cuore della ragazza che gli piaceva. E' un libro di facile lettura, perché il formato è quello di un forum e ci sono tanti Ascii di gioia e di incoraggiamento che velocizzano la lettura. Tra parentesi alcuni Ascii sono delle vere e proprie opere d'arte. Che altro dire...leggete questo libro, se potete averne l'occasione, in quanto è una storia di amicizia virtuale e d'amore realmente accaduta, scritta da un gruppo di single, che si volevano veramente bene nonostante non si conoscessero.

domenica 2 maggio 2021

Ciao a tutti!

maggio è iniziato da ieri e, come pensano in molti, è cominciato il mese dell'amore e delle rose. Sarà perché i colori e il profumo inebriante della regina dei fiori suscitano sensazioni positive, quindi è facile provare ogni forma d'amore. In questo scenario ho pensato di suggerirvi uno dei miei libri, in particolare "30 anni belli e... incasinati". Elisabetta è alla continua ricerca dell'amore, forse perché non ha più la mamma e il padre non le ha poi prestato molta attenzione. Per questo è sempre alla ricerca dell'uomo giusto con cui crearsi una famiglia. Solo che Elisabetta inanella un insuccesso dietro l'altro, tanto da voler chiedere aiuto alla sua psicoterapeuta. Certo, ha sempre l'amore della sua capo all'erboristeria, della sua migliore amica Malva e del cagnolone Ringo, ma Elisabetta riuscirà a trovare l'amore puro e vero che tanto desidera? Se voleste scoprire la risposta a quest'ultima domanda, vi suggerisco di acquistare il libro. Se amate il formato cartaceo, lo potrete inserire in qualsiasi carrello degli store on-line(se cliccate qui , ne troverete uno); invece se preferite i kindle, potrete comprare l'ebook dove desiderate. Per la foto, con protagonista il libro "30 anni belli e... incasinati", non sono riuscita a trovare le regali rose, ma le semplici settembrine;) Ora non mi resta che augurarvi... Buona Lettura! ;)