domenica 26 luglio 2020


Oggi vi parlerò del libro "La luce dell'amore" di Mary Balogh. Questo romanzo storico l'ha scelto mia sorella Roberta, scalandolo dalla Gift card della Feltrinelli.
Vi scrivo una breve trama: Vincent Hunt, lord Darleigh, è diventato da qualche anno il visconte di Middlebury Park, ma è sempre stato condizionato nello svolgere il suo ruolo dalla sua condizione. Nella sua prima battaglia contro Napoleone Bonaparte ha commesso un'azione che gli ha fatto perdere la vista. Da quel momento Vincent ha trovato una nuova routine, grazie al suo valletto Martin Fisk e ai suoi amici del Club dei sopravvissuti, che non gli fanno pesare la sua cecità. La madre, la nonna e le tre sorelle, invece, sono troppo premurose e sono giunte alla conclusione che Vincent si debba sposare e generare un erede. Organizzano, così, un ricevimento in cui invitano la signorina Dean, solo che Vincent capisce dalle parole della donna, che lo sposerebbe solo per non essere più un peso per la sua famiglia numerosa. Vincent si sente soffocare dalla situazione e scappa nel cuore della notte assieme al suo valletto per un viaggio. Dopo alcune settimane di peregrinaggio Vincent ricorda con nostalgia la sua infanzia e alla chetichella raggiunge Covington House. Crede di essere passato inosservato, ma Sophia Fry ha visto la carrozza, su cui fantastica una possibile storia da caricaturare. Oltre a lei anche un contadino ha visto il visconte, così in breve tempo la comunità fa a gara a chi porgere per primo un saluto al nobile. La famiglia March, che ospita Sophia, trattandola come se fosse invisibile, vuole fare in modo che Vincent sposi la loro giovane figlia. Sophia sventa il piano, soccorrendo l'ignaro Vincent, ma gli zii la cacciano di casa. Appena Vincent viene informato dell'accaduto, corre da lei per offrirle un matrimonio di convenienza che schiuderà un futuro inaspettato per Vincent e Sophia.
Mary Balogh riesce a creare delle storie armoniose e dolcissime, anche in questo caso lui, provato dalla sua cecità, e lei, invisibile per tutti quelle che la circondano, si completano. Sembra impossibile, ma riescono a incontrarsi e a sopperire le mancanze dell'altro. E' anche una storia commuovente, che non potete lasciarvi scappare, se amate i libri in cui i protagonisti, nonostante le loro complessità, trovano un'armonia grazie alla presenza e all'aiuto dell'altro;)

domenica 19 luglio 2020


Se nel mondo non ci fosse stata la pandemia da Covid-19, in questa giornata si sarebbe concluso il Tour de France, che si dovrebbe correre a partire dal 29 agosto. In attesa di poter vedere le imprese dei corridori ho scovato un film francese con un titolo che mi ha spronata a vederlo, ovvero "Parigi a tutti i costi"(il suo titolo originale è "Paris à tout prix").
Vi scrivo una breve trama: Maya(Reem Kherici) lavora come stilista per il famoso Nicolas Ritz. Ha una vita movimentata fra le feste mondane e il suo lavoro frenetico e ricco di competizione con le altre colleghe. La vita sembra essere sempre positiva per lei, perché ha un'ottima opportunità di poter firmare un contratto a tempo indeterminato. Per staccare dal mondo falso della moda Maya passa qualche serata di divertimento assieme ai suoi due migliori amici, ossia Alex(Cécile Cassel) e Firmin(Philippe Lacheau). Dopo un sabato sera in compagnia, i tre ritornano a casa con la Smart di Maya, che viene fermata dalla polizia dopo un sorpasso sulla linea continua. Il poliziotto prende i documenti di Maya e, appena legge la sua origine marocchina, fa dei controlli più approfonditi. L'uomo scopre che il permesso di soggiorno di Maya è scaduto da un anno, quindi viene arrestata come clandestina. Dato che non ha un talento utile alla Francia, non ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato e non è sposata con un francese, Maya viene rimpatriata in Marocco. Dopo dieci anni ritorna a Marrakech e viene accolta con affetto dalla nonna e dalla moglie del fratello, il quale le combina una serie di scherzi per farle pagare la sua lunga distanza, mentre il padre non le rivolge la parola. Maya viene catapultata in una cultura e in un paese che non sente vicini al suo modo di essere, perché lei non si sente marocchina. Maya non vuole restarci, così cerca in ogni modo di rientrare a Parigi, solo che è stata espatriata e per questo non può tornare in Francia. Nel frattempo continua a lavorare a distanza e grazie alla nonna scopre preziose materie prime per la moda. Quando ormai si è rassegnata a rimanere in Marocco, la moglie del fratello ha trovato un modo per farla tornare a Parigi.
E' un film divertente e si scoprono la cultura e la natura del Marocco. Inizialmente la protagonista è antipatica, perché è arrivista e tratta tutti con superiorità, forse era una reazione al razzismo subito a scuola, così per sentirsi integrata con i francesi ha cominciato a comportarsi nello stesso modo. Mi è piaciuta la sua evoluzione, in quanto riscopre se stessa quando è obbligata a stare nel luogo da cui è sempre fuggita. Vedetelo perché affronta tematiche, come il razzismo e la clandestinità, in maniera allegra e romantica, ma non per questo non si riflette sulle differenze sociali.

domenica 12 luglio 2020


Oggi vi parlerò del libro "Abbiamo un bacio in sospeso (io e te)" di Riccardo Bertoldi. Mia sorella Carlotta ha vinto una gift card da 50 euro della Feltrinelli, così tutte e tre ci siamo prese un libro e io ha scelto questo.
Vi scrivo una breve trama: Leonardo ha trent'anni e, dopo aver convissuto per dieci anni con Paola, decide di lasciarla perché da tempo non è più felice con lei. Ritorna a Verona e si dedica alla sua passione, ovvero la fotografia, aprendo un negozio. Le sue giornate trascorrono fra scatti di passione e di lavoro e ritrovando gli amici di sempre, ossia Luca, Susanna, Rebecca e Camilla. Ogni giorno Leonardo per andare al lavoro prende il treno, sedendosi sempre nella carrozza numero due, in cui incontra lo sguardo e il sorriso di una ragazza, che in un breve tragitto illumina la sua vita monotona. Leonardo ha paura di conoscere la sconosciuta, su cui fantastica ogni mattina e di cui non riesce a parlare agli amici. Ad un certo punto Leonardo decide di rischiare per sapere qualcosa sulla donna, che con un semplice sguardo lo rende felice. Un giorno sale sul treno e sul sedile, che occupa sempre lei, abbandona una foto che le aveva scattato tempo prima. Dopo un po' scopre che la sconosciuta si chiama Sara e inizia con giochi improvvisati a conoscerla e a raccontarsi, riuscendo a curare il suo cuore ferito. Il destino, però, ha in serbo per Leonardo avventure non sempre facili.
E' un libro meraviglioso, che spacca il cuore dal turbinio di emozioni che la storia regala al lettore. E' ricco di riflessioni sulla vita, sulle aspettative della società e sull'amore. Leggendo il libro ho avuto modo di pensare, come sarebbe bello che lo sguardo, che si incrocia sul treno, sia il preludio di una bellissima storia d'amore, come quella accaduta a Leonardo. Adoro tantissimo la scrittura di Riccardo Bertoldi perché scrive frasi o cliché, che spesso diciamo o ascoltiamo, creando un contorno che arricchisce la storia e porta il lettore a riflettere. Non so se si è capito, ma mi sono follemente innamorata de "Abbiamo un bacio in sospeso (io e te)". Inoltre, se state vivendo un momento di confusione di qualsiasi tipo, vi consiglio di leggere questo libro perché vi aiuterà tantissimo a pensare, a rivalutare la vostra vita e, perché no, a rivoluzionarla, proprio come ha fatto Leonardo ;)

domenica 5 luglio 2020


Oggi vi parlerò del libro "Matrimonio di convenienza" di Felicia Kingsley. Spolverando il contenuto della libreria in un pertugio ho ritrovato questo libro, così l'ho riletto con piacere.
Vi scrivo una breve trama: Jemma Pears è una truccatrice in un teatro di serie B e vive nel seminterrato della stessa palazzina dei genitori, che sono due hippies e nudisti che l'hanno cresciuta libera di fare le sue scelte. Un bel giorno l'avvocato Derek Wharton la convoca nel suo studio per annunciarle che è la legittima erede di sua nonna Catriona. Jemma è pronta a firmare per migliorare la sua situazione, solo che la nonna ha messo una condizione per ottenere l'eredità. Deve sposare un uomo di nobili natali, così Jemma rifiuta, anche se l'avvocato la convince a riflettere. Nel frattempo Ashford Parker, dodicesimo duca di Burlingham, è al verde dopo degli investimenti sbagliati affrontati dal padre defunto. Per questo le banche gli fanno pressione per restituire i soldi, così chiede aiuto al suo legale. Derek non ha dubbi sulla soluzione ai problemi dei suoi clienti, infatti invita Ashford e Jemma ad una cena. In quell'occasione l'avvocato propone ai due di contrarre un matrimonio di convenienza, in modo tale da avere entrambi quello che desiderano. All'inizio sono reticenti ma, dopo che Jemma viene licenziata e Ashford riceve un avviso di pignoramento per la tenuta di Bath, i due si sposano, ritornando subito alle loro vite. Una fuga di notizie dall'ufficio dell'anagrafe costringe Ashford e Jemma a fingersi due novelli sposi nella dimora di Denby Hall. Una volta giunta alla residenza dei Burlingham, Jemma si troverà catapultata in un mondo completamente diverso dal suo, a fronteggiare la suocera Lady Delphina e un marito rigido e per niente romantico. Il tempo passa a Denby Hall e il matrimonio di Ashford e Jemma sarà veramente di convenienza?
E' uno di quei libri che ti fa piacere rileggere, infatti questa storia è diventata una delle mie preferite, già alla prima lettura, perché c'è ironia e romanticismo mescolati con perfezione. I due protagonisti sono diversi e per un obbligo si frequentano, migliorando aspetti del loro carattere per venirsi incontro e scoprire che si può amare chi meno ci si aspetta. Il personaggio di Ashford, poi, è bellissimo e incarna alla perfezione il principe azzurro che ognuna di noi vorrebbe ;)