lunedì 30 maggio 2022

Duecentodue chilometri in mezzo alle montagne lombarde hanno dato il via alle ultime sei tappe della corsa rosa. E' stata una settimana complicata per i ciclisti perché ricca di molte salite. I corridori, quindi, sono stati in Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, sconfinando nella diciannovesima tappa in Slovenia e concludendo con una cronometro davanti all'arena di Verona. Le cose, che mi sono piaciute di più del Giro d'Italia 2022, sono state: la prima vittoria di un africano di colore, ossia Biniam Girmay, e mi è dispiaciuto molto che sia stato costretto al ritiro per un ematoma alla cornea, causato dal tappo dello spumante, perché sono convinta che avrebbe sicuramente vinto un'altra volta; la capacità di Mathieu Van Der Poel di inventarsi azioni che hanno reso spumeggianti le tappe, in cui voleva andare o è andato in fuga, riuscendo a vincere solo a Visegrad; le vittorie italiane di Alberto Dainese a Reggio Emilia, di Stefano Oldani, che ho avuto il piacere di vedere a pochi metri dal corridore, di Giulio Ciccone a Cogne, di Alessandro Covi alla Marmolada e di Matteo Sobrero nella cronometro finale di Verona. Ora vi lascio un resoconto di quello che è successo nell'ultima settimana del Giro d'Italia numero 105.

16a tappa: 24/05 Salò-Aprica di 202km. A 200km dall'arrivo evadono Eenkhoorn, De Gendt, Van Der Poel, Jensen, Peters e Cavendish, su cui, dopo una trentina di chilometri, rientrano tanti corridori. Conclusi, però, i 19,9km di Goletto di Cadino e nella successiva discesa rimangono in fuga Ciccone, Bouwman, Rota, Hirt, Valverde, Zana, Hamilton, Arensman, Yates, Kamna, Poels, Moniquet, Carthy, Fortunato, Formolo, Cataldo, Vansevenant e Martin. Sul Passo del Mortirolo sono in testa Hamilton, Bouwman, Poels, Valverde, Kamna e Arensman e ai -77 si aggiungono Carthy e Hirt. Nella parte più dura del Mortirolo si sfila Hamilton, che fa gruppo con Ciccone, Martin, Fortunato, Vansevenant e Yates. I sette battistrada collaborano scalando la salita di Teglio, dove Bouwman decide di andare del suo passo. Kamna se ne approfitta in discesa e comincia il Valico di Santa Caterina, inseguito da Valverde, Hirt, Carthy e Arensman. Ai -13,6 Arensman parte, anche Hirt lo imita. Il gruppo maglia rosa riduce lo svantaggio rispetto ai fuggitivi, intanto Hirt raggiunge Arensman. Landa, Carapaz e Hindley compongono il gruppo maglia rosa, invece Kamna viene ripreso da Hirt e Arensman, che proseguono l'ascesa. Ai -7,9 Hirt allunga, avendo alle spalle l'olandese e a 1minuto e 20secondi Carapaz, Hindley, Landa e Valverde. Ad Aprica arriva da solo Jan Hirt, secondo Arensman e volata a quattro di Hindley.

17a tappa: 25/05 Ponte di Legno-Lavarone di 168km. La forte pioggia ha contribuito a rendere difficile la corsa, scalando il Passo del Tonale se ne vanno in venticinque(Hirt, Taaramae, Bouwman, Ciccone, Buitrago, Camargo, Van Der Poel, Oomen, Rosa, Zana, Pedrero, Fortunato, Martin, Arensman, Valter, Carthy, Covi, Vansevenant, Prodhomme, De La Cruz, Ravanelli, Covili, Leemreize, Howson e Gall). Al GPM di Giovo la maglia azzurra Bouwman conquista i punti e in discesa cade Buitrago, che rientra sui compagni di fuga. Ai -65,7 Van Der Poel scatta per anticipare il Passo del Vetriolo e Covi, Gall e Martin lo raggiungono con il sole che è tornato sul percorso. I quattro iniziano l'ascesa di 11,8km e li inseguono Carthy, Buitrago, Bouwman, Hirt, Vansevenant e Leemreize. Ai -37,6 Covi si sfila e viene riassorbito da Carthy, Hirt, Bouwman e Buitrago, che recuperano i tre battistrada senza Covi e in più Leemreize. In discesa Van Der Poel e Leemreize volano via e sopraggiungo a Caldonazzo per intraprendere il Menador. In progressione Van Der Poel guadagna qualche metro dall'altro olandese e dietro ci sono Carthy, Hirt e Buitrago, che lascia a metà salita gli altri due. Ai -11,6 Leemreize fa coppia con Van Der Poel, che presto si stacca; intanto il gruppo maglia rosa è composta da Porte, Carapaz, Hindley, Landa e Poels. Buitrago passa a doppia velocità Van Der Poel e fa lo stesso ai -8,2 con Leemreize, che cerca di resistere solo che il colombiano ha una marcia in più. La maglia rosa Carapaz resta con Landa, Hindley e Poels, ma a Lavarone Santiago Buitrago Sanchez vince, nonostante una rovinosa caduta in una delle discese iniziali, a 34secondi Leemreize e terzo Hirt.

18a tappa: 26/05 Borgo Valsugana-Treviso di 156km. Nielsen, De Bondt, Affini e Gabburo centrano la fuga di giornata dopo circa 6km dalla partenza. Hanno oltrepassato il GPM di Le Scale di Primolano con i suoi caratteristici sette tornanti contornati dalle fortificazioni di fine Ottocento. Poi hanno corso per raggiungere il Ca' del Poggio, dove la situazione è rimasta invariata con i quattro battistrada in testa e dietro il gruppo in controllo. Le squadre dei velocisti cadenzano il ritmo. Passaggio al traguardo di Treviso per cominciare il circuito cittadino di 12,9km e davanti ci sono ancora i quattro fuggitivi. Di fatti, lo sprint lo fanno loro e la vittoria è di Dries De Bondt, per poco Affini e poi Nielsen.

19a tappa: 27/05 Marano Lagunare-Santuario di Castelmonte di 178km. I fuggitivi di questa tappa sono stati dodici, ovvero Affini, Bouwman, Vendrame, Ballerini, Schmid, Tonelli, Teuns, Valter, Davy, Gaviria, Bayer e Nielsen. Hanno scalato due GMP di Villanova Grotte e il Passo di Tanamea per avviarsi in Slovenia. Appena iniziano la salita di Kolovrat si staccano Davy, Teuns, Affini, Gaviria e Ballerini, invece gli altri si impegnano per la scalata. Ai -51,3 Bayer si sfila dal gruppetto e fanno lo stesso Nielsen, Vendrame e Tonelli, che limita i danni ricongiungendosi con Bouwman, Valter e Schmid. Dal gruppo maglia rosa esce Zardini facendo una buona scalata, solo che dietro vanno più forte. Giunti a 1145m i quattro battistrada tornano in Italia e dopo 7minuti e 43secondi anche il gruppo rientra in Friuli Venezia Giulia. Ai -35,6 Vendrame fa una discesa forsennata e parte in contropiede, ma lo seguono Schmid, Bouwman, Valter e Tonelli. In cinque arrivano a Cividale del Friuli e pedalano sulla salita di 7,3km che conduce al Santuario di Castelmonte. Dopo l'arco dei 5km finali i cinque si studiano come se fossero in pista, poi ai -2,8 provano uno scatto Bouwman e Valter. Di nuovo ai -2,2 Tonelli e Valter tentano facendo sfilare Vendrame, però rimangono in cinque. Nel gruppo maglia rosa, intanto, Carapaz, Hindley e Landa si muovono, anche se alla fine non cambia nulla in classifica generale. Per una curva stretta e cieca, posta a 70m, si crea caos nella volata, comunque la maglia azzurra Koen Bouwman la pennella bene e concludono alle sue spalle Schmid e Tonelli.

20a tappa: 28/05 Belluno-Marmolada(Passo Fedaia) di 168km. Nell'ultima tappa in linea del Giro d'Italia 2022 attaccano in salita Formolo, Arensman, Van Der Poel, Moniquet, Ciccone, Pedrero, Vansevenant, Ballerini, Oomen, Vendrame, Leemreize, Zardini, Covi, Novak e Kamna, i quali sono stati i componenti della fuga e sono stati anche i primi a salire i 18,5km del Passo San Pellegrino. I quindici hanno scollinato, hanno attraversato la Val di Fassa e, superata Canazei, hanno intrapreso l'ascesa del Passo Pordoi. Vendrame si stacca alle prime rampe e al cartello con suscritto quarto tornante anche Van Der Poel lascia i fuggitivi, mentre Zardini anticipa e Ballerini porta sotto gli altri. In contropiede scatta Alessandro Covi e dopo 11,8km giunge a 2239m, conquistando la Cima Coppi di quest'anno. Giù in picchiata inseguito da Ciccone, Formolo, Kamna, Novak, Pedrero, Oomen, Leemreize e Arensman, solo che Ballerini, visto che ha fatto una discesa velocissima, salta gli otto. Covi comincia da solo i 14km di Passo Fedaia e dietro sono in nove, anche se, appena affrontano il 10% di pendenza, si sfilano Ballerini, Oomen, Kamna, Leemreize, Formolo e Pedrero. A Malga Ciapella Covi si aggiudica gli abbuoni e in quattro, cioè Ciccone, Arensman, Novak e Pedrero, cercano di andarlo a prendere. Novak è intenzionato ad anticipare Arensman e Ciccone. Nel gruppo maglia rosa Hindley e Carapaz si avvantaggiano, trovando Kamna, che cerca di portarli più avanti possibile. Va tanto forte da far staccare la maglia rosa, così Hindley accelera. Carapaz è tanto stanco, che Landa e Carthy lo sorpassano. Il vincitore ai 2057m della Marmolada con un'azione di altri tempi è Alessandro Covi, a 33secondi Novak e dopo 10m Ciccone. Jai Hindley con una bella scalata conquista la maglia rosa.

21a tappa: 29/05 Verona-Verona di 17,4km. La cronometro individuale finale si è corsa sulle strade di Verona e dopo 9,5km è stato posto il GPM, denominato Torricella Massimiliana, per finire davanti all'arena di Verona. Matteo Sobrero è stato il più veloce con una media di 46,6km/h, completando la tappa in 22minuti e 24secondi, a 23secondi Arensman e a 40secondi Van Der Poel. E' stato il giorno dei festeggiamenti e per la prima volta nella storia del Giro d'Italia ha vinto la classifica e la maglia rosa un australiano, ossia Jai Hindley, accompagnato sul podio dall'ecuadoriano Richard Carapaz e dallo spagnolo Mikel Landa. Gli altri vincitori di maglie del 105esimo Giro d'Italia sono stati: la maglia bianda del miglior giovane addosso allo spagnolo Juan Pedro Lopez Perez, la maglia azzurra all'olandese Koen Bouwman, la maglia ciclamino al francese Arnaud Démare e la miglior squadra è stata la Bahrain Victorius.
 

lunedì 23 maggio 2022


Dall'Abruzzo, in particolare dalla città di Pescara, è cominciata la seconda settimana del Giro d'Italia 2022. I corridori sono poi passati sulle strade delle Marche, dell'Emilia Romagna, della Liguria, del Piemonte e della Valle d'Aosta, concludendo a Cogne. Finalmente, dopo tre anni, sono tornata a vedere dal vivo dietro la transenna la tappa che si concludeva a Genova. Come sempre, è stato molto emozionante e mi sono divertita tantissimo, anche perché il duello in cima a Via XX Settembre è stato tra due italiani, separati da pochi centimetri. In fondo al resoconto delle sei tappe vi metterò la foto del vincitore, che sono riuscita a fare nonostante la moltitudine di persone che avevo davanti.

10a tappa: 17/05 Pescara-Jesi di 196km. Nella lunga strada pianeggiante, affacciata sul Mar Adriatico, vanno in fuga Naesen, Bais e De Marchi. Sulla salita Crocette di Montecosaro dal gruppo se ne va Jensen, ma allo scollinamento viene riassorbito. Dopodiché i ciclisti hanno scalato la collina della poesia "L'infinito" di Giacomo Leopardi, ubicata a Recanati, e De La Cruz prova ad evadere dal gruppo, che non lo lascia andare. I tre fuggitivi si avviano in testa a Filottrano per ricordare Michele Scarponi; poi De Marchi abbandona i due compagni di fuga, mentre dal gruppo Jensen, De Bondt e Rota movimentano l'andatura. De Marchi viene riacciuffato ai -20,8. Inizia la salita di Monsano e Foss avanza per poco. Ai -9,4 Covi scatta, ma scollinano in una trentina di corridori. Ai -6,5 Yates parte e si accodano Formolo, Ciccone, Van Der Poel, che prova in contropiede senza successo. Ai -3 allunga Carthy, però dietro chiudono. Si preparano per lo sprint, che diventa una questione fra due. Per la prima volta nella storia del Giro d'Italia vince il duello l'eritreo di colore Biniam Girmay, secondo Van Der Poel e dopo un po' Albanese.

11a tappa: 18/05 Sant'Arcangelo di Romagna-Reggio Emilia di 203km. Nella tappa senza GPM i coraggiosi, che hanno intrapreso la fuga dalle prime pedalate, sono stati Rastelli e Tagliani. I ciclisti hanno attraversato l'Emilia Romagna percorrendo la Via Emilia e sono entrati anche a Bologna. I due fuggitivi vengono ripresi ai -92km dall'arrivo, perché gli uomini della classifica volevano stare davanti per evitare i ventagli dovuti al forte vento. Al traguardo volante di San Giovanni in Persiceto Carapaz si aggiudica 3secondi di abbuono e ai -57,9 De Bondt lascia il gruppo, che lo tiene ad una distanza massima di 1minuto e 38secondi e lo riacciuffa ai -1,3. Si organizzano per la volata e va più forte Alberto Dainese, a una ruota Gaviria e Consonni.

12a tappa: 19/05 Parma-Genova di 204km. La tappa più lunga del 105esimo Giro d'Italia ha visto come fuggitivi: Vendrame, Van Der Poel, Oldani, Riesebeek, Conti, Buitrago, Kelderman, Consonni, Nielsen, Albanese, Rota, Taaramae, Eenkhoorn, Leemreize, Schwarzmann, Ballerini, Barta, Hamilton, Sobrero, Denz, Mollema e Sutterlin, il quale dopo un po' preferisce tornare in gruppo. In un secondo momento sui ventuno uomini di testa si aggregano Covili, Gabburo e Zardini. Questi ventiquattro corridori hanno corso per le colline della provincia di Genova, mentre l'organizzazione ha omaggiato Wouter Weylandt che undici anni fa perse la vita nella discesa del Passo del Bocco. Ai -55 scatta Rota, che dopo tre chilometri viene recuperato da Oldani e Leemreize. Al loro inseguimento c'erano Mollema, Kelderman, Buitrago e Hamilton, ma la vittoria è un gioco a tre. Si impone in cima a Via XX Settembre Stefano Oldani, a un soffio Rota e poi Leemreize.

13a tappa: 20/05 Sanremo-Cuneo di 150km. A 43,6km da Sanremo fuggono Maestri, Eenkhoorn, Prodhomme, Van Den Berg e Tagliani, che si sfila negli ultimi chilometri del Colle di Nava. I quattro fuggitivi hanno costeggiato il fiume Tanaro e nella pianura prima di Mondovì il gruppo maglia rosa si spezza a causa del vento. Le squadre dei velocisti vanno a tutta, ma i quattro non demordono. Ai -1,4 Van Den Berg parte, però ritornano in quattro. Il gruppo sta per riacciuffarli, solo che ai 700m Maestri non vuole mollare. A Cuneo spumeggia la volata con la terza vittoria a questo Giro d'Italia di Arnaud Démare, completano il podio di tappa Bauhaus e Cavendish.

14a tappa: 21/05 Santena-Torino di 147km. In dodici conquistano la fuga e sono Rosa, Sosa, Konovalovas, Riesebeek, Camargo, Knox, Peters, Covi, Dombrowski, Zana, Zwiehoff e Moniquet. Tutti iniziano il circuito con la duplice scalata della salita di Superga e il Colle della Maddalena, intanto ai -68,6 il gruppo, sotto il forcing della Bora-Hansgrohe, riacciuffa i fuggitivi. Sotto la linea del traguardo per completare l'ultimo giro di 36,5km passano Kelderman, Hindley, Buchmann, Carapaz, Nibali, Bilbao, Landa, Lopez Perez, Pozzovivo, Hirt, Almeida e Yates. A Superga Carapaz scatta ad un chilometro dalla vetta, mentre la maglia rosa si sfila. L'ecuadoriano nel Colle della Maddalena è inseguito da Nibali e Hindley, i quali lo riprendono e si aggiunge Yates. Dietro ai quattro scollinano Almeida e Pozzovivo, che su Parco del Nobile cerca di accodarsi per primo. Ai -5,2 Nibali fa un attacco, subito ricucito. Invece Yates scappa dal traguardo volante di Parco del Nobile e alle sue spalle ci sono Nibali, Hindley e Carapaz. A Torino festeggia per la seconda volta a questo Giro Simon Philip Yates e a 15secondi volata a tre di Hindley e Carapaz, che conquista la maglia rosa.

15a tappa: 22/05 Rivarolo Canavese-Cogne di 178km. In prossimità del Forte di Bard evadono Kamna, Perez, Moniquet e Tonelli, solo che in salita il gruppo ritorna compatto. Di forza vanno via Sosa, Rochas, Fetter, Aresman, Kudus, Bouwman, Formolo, Van Der Poel, De Bondt, Rojas, Covili,Prodhomme, Pedrero, Denz, Buitrago, Carthy, Ciccone, Costa, Leemreize, Tejada, Tesfazion, Mollema, Cherel, Tusveld, Oomen, De La Cruz. Il GPM di Pila-Les Fleures lo scollina da solo Bouwman e ha 52secondi dagli immediati inseguitori, da cui scappano in discesa Van Der Poel e Tusveld. Ai -60,2 sono in tre, giungono in testa ad Aosta e si apprestano a scalare Verrogne. Bouwman si stacca e Ciccone, Buitrago e Pedrero si accodano a Tusveld, mentre Van Der Poel va del suo passo. Dopo 13,8km scollinano Ciccone, Buitrago, Pedrero e Carthy e nella tortuosa discesa rientrano Tusveld e Costa. In cinque si mettono ad affrontare l'ascesa di 22,4km verso Cogne, così Ciccone parte subito con Buitrago e Carthy, che velocizza l'andatura. Ciccone si arrabbia e cerca di staccare gli altri, ma Carthy resiste e Buitrago si mantiene a qualche metro dai due. Ai -18,8 Ciccone se ne va, invece Carthy fa coppia con Buitrago, che dopo un po' lascia la sua compagnia. Pedrero rimonta prendendo e superando Carthy. Passano nel centro storico di Cogne e sulle Alpi valdostane trionfa Giulio Ciccone, alla spicciolata Buitrago e Pedrero.

Stefano Oldani, vincitore dodicesima tappa Parma-Genova


lunedì 16 maggio 2022

Avola è stata la città, affacciata sul Mar Ionio, ad accogliere la Carovana rosa dopo le tre tappe in terra ungherese. Il rientro in Italia è stato scoppiettante, in quanto i corridori hanno subito dovuto scalare l'Etna. Dopo due tappe in Sicilia i ciclisti hanno risalito la Calabria, la Basicata giungendo a Potenza e sono andati a Napoli con un approdo a Procida, in Molise e in Abruzzo con la doppia ascesa al Blockhaus.

4a tappa: 10/05 Avola-Etna-Nicolosi(Rifugio Sapienza) di 172km. Lasciata Avola in cinque(De Gendt, Caicedo, Holmes, Denz e Tesfazion) scappano subito e vengono, dopo 5km, raggiunti da Albanese, anche se il gruppo li riassorbe a Noto. Dopo 12km dalla partenza Taaramae, Vansevenant, Kamna, Conti, Moniquet, Villella, Leemreize e Lopez Perez conquistano la fuga. In un secondo momento rientrano sugli otto Oldani, Rochas, Camargo, Fetter, Cataford e tutto solo con un grande sforzo Calmejane, anche Ravanelli tenta di imitare il francese senza riuscirci. I quattordici fuggitivi hanno proseguito di comune accordo fino ai -27,9, quando Oldani se ne va in progressione. Da Biancavilla comincia l'ascesa verso l'Etna con in testa Oldani e ad inseguirlo Vansevenant, Taaramae e Rochas, che vengono riacciuffati dagli altri dieci; mentre la maglia rosa Van Der Poel si stacca dal gruppo, appena inizia la salita. Dietro all'italiano rimangono Moniquet, Taaramae, Kamna, Leemreize e Lopez Perez, che con grinta fa la differenza e supera Oldani. Kamna, Vansevenant e Moniquet prendono l'italiano e vanno all'inseguimento dello spagnolo. Ai -6,6 Kamna scatta per raggiungere Lopez Perez, mentre alle spalle dei due belgi Taaramae sfrutta l'esperienza salendo con calma. Ai -2,6 Kamna e Lopez Perez fanno coppia, così al Rifugio Sapienza Lennard Kamna alza le braccia, secondo Juan Pedro Lopez Perez, che indossa la maglia rosa, e a 34sec Taaramae.

5a tappa: 11/05 Catania-Messina di 174km. Dopo 3km da Catania evadono Maestri, Tagliani, Hanninen, Tonelli e Bais. A Francavilla di Sicilia è posto il traguardo volante, che vince Tagliani sugli altri quattro compagni di fuga, e da questa città inizia l'ascesa verso Porcella Mandrazzi. Superata la vetta il gruppo riassorbe i fuggitivi e, visto che alcuni velocisti si sono staccati, va forte per cercare di non farli rientrare. Alcuni uomini fanno lo sprint a Villafranca Tirrena per degli abbuoni e sono stati Swift, Almeida e Bardet. A Messina finisce con Arnaud Démare, Gaviria e Nizzolo.

6a tappa: 12/05 Palmi-Scalea di 192km. La partenza è stata molto tranquilla, di fatti la velocità nella prima ora di gara non ha superato i 34km/h. Nell'ascesa verso l'unico granpremio della montagna parte Rosa, che dopo Vibo Valentia continua la sua corsa solitaria. I corridori sono passati in mezzo alle campagne calabre e hanno costeggiato il Mar Tirreno. All'ultimo traguardo volante di Guardia Piemontese Marina sfila l'arco Rosa, mentre dal gruppo scappano Tagliani e Kamna che rientrano presto in gruppo. Ai -28,6 tornano tutti insieme e si apprestano ad organizzare la volata. Nella riviera dei cedri il più veloce per la seconda volta è Arnaud Démare a seguire Ewan e Cavendish.

7a tappa: 13/05 Diamante-Potenza di 136km. Dopo 7km De Gendt va deciso in fuga, ma il gruppo è scatenato e annulla l'evasione. Venti chilometri più tardi ci prova De Marchi senza riuscirci e Poels fa una bella scalata sul Passo Colla. Nella successiva discesa si accodano Formolo e Perez e lo fanno in tanti, soprattutto dopo una caduta, ma si ricompattano. Nei primi chilometri del Monte Sirino Formolo, Villella, Poels, Bouwman, Mollema, Dumoulin e Camargo formano un gruppetto, che prosegue per le suggestive strade lucane. Ai -66 Villella va dritto in una curva in discesa, per gradi rientra e si sfila Poels, solo che sulla Montagna grande di Viggiano i fuggitivi rimasti sono Bouwman, Formolo, Mollema, Dumoulin e Camargo. Con una discesa forsennata Villella diventa il sesto componente della fuga ai -45,2. Ai -30,3 Dumoulin allunga un po' e Camargo si stacca con Villella, che lo imita cercando di non naufragare. Ai -28,4 Dumoulin scatta, però, una volta rientrati gli altri, fa lo stesso Mollema, che viene riagganciato da Dumoulin e Formolo, il quale guadagna dello spazio. Ai -12 dal GPM gli olandesi lo riprendono, così sfilano sulla vetta di La Sellata Bouwman, Formolo, Mollema e Dumoulin. Al traguardo di Potenza centro rimangono Mollema, Bouwman e Formolo, che fa pressing sugli altri. Ai -3,1 tornano in quattro per concludere la tappa con 4500m di dislivello e sulle rampe di Potenza fa lo scatto vincente Koen Bouwman, a 2sec Mollema e Formolo.

8a tappa: 14/05 Napoli-Napoli di 153km. Van Der Poel parte e viene raggiunto da De Gendt, Moniquet, Vanhoucke, Rivi, Ulissi, Ravanelli, Zardini, Martin, Calmejane, Girmay, Felline, Sutterlin, Gabburo, Vendrame, Tejada, Poels, Maestri, Arcas, Schmid e Jensen per costruire la fuga. Il traguardo volante di Lago Patria l'ha conquistato Girmay, ma i ventuno proseguono insieme entrando nel circuito di 19km da ripetere quattro volte con il Monte Procida come protagonista. Nella salita Lago Lucrino Van Der Poel scatta e si fanno sotto Schmid, Girmay e Poels, però poi se ne vanno in contropiede Gabburo, De Gendt, Ravanelli, Arcas e Vanhoucke, che si impossessa degli abbuoni a Bacoli. Nell'ultima scalata al Monte Procida Ravanelli abbandona gli uomini di testa e al loro inseguimento ci sono Schmid, Poels, Girmay, Van Der Poels e Martin. Usciti dal circuito si sono avviati di nuovo verso Napoli. Dal gruppo maglia rosa parte Kamna, ma Lopez Perez difende la sua maglia seguendolo. Negli ultimi 5km Van Der Poel e Girmay cercano in modo forsennato di aggiungersi per la possibilità di vittoria, però la volata nel capoluogo campano è stata una storia a quattro. Primo Thomas De Gendt, poi Gabburo e Arcas.

9a tappa: 15/05 Isernia-Blockhaus di 191km. Dal centro storico di Isernia i corridori sono partiti e la fuga è stata composta da Rosa, Dombrowski, Tesfazion, Peters, Knox, Gall, Caicedo, Zana e Sepulveda, dopo aver scalato Valico del Macerone e Rionnero Sannitico. Questi nove corridori hanno continuato a pedalare, ma il gruppo non ha lasciato a loro molto distacco. Ai -60,6 Peters scatta e Tesfazion gli va dietro, dopo qualche chilometro fa lo stesso Sepulveda. I tre si apprestano a salire le pendici di Passo Lanciano e Rosa è scatenato, tanto che ai -50 sono in quattro. Dopo un chilometro si allontanano Tesfazion e Rosa, che si aggiudica i punti del GPM. In discesa Tesfazion va giù rapido, però fa un capitombolo senza gravi conseguenze, mentre Rosa si avvia verso il Blockhaus con Peters e Dombrowski, che ai -20 ci prova da solo. Il gruppo li riagguanta ai -15,7 e dopo Roccamorice cominciano i 13,9km del Blockhaus sotto la spinta della Ineos Grenadier. Si arrotano e la maglia rosa ne paga le conseguenze, intanto ai -4,6 parte Carapaz seguito da Bardet e Landa. Almeida con Hindley e Pozzovivo cerca di rientrare sui tre di testa e lo fa ai -2 dalla vetta. Dopo 100m scatta Bardet e Landa e Carapaz non lo mollano. Agli 800m sono in sei a giocarsi la tappa. Lo sprint sul Blockhau se lo aggiudica Jai Hindley, secondo Bardet e terzo Carapaz, nonostante abbia messo piede a terra in salita Lopez Perez mantiene la maglia rosa per soli 12secondi.
 

lunedì 9 maggio 2022

L'Ungheria, dopo due anni dovuti alla pandemia da Covid-19, è riuscita ad ospitare la grande partenza del Giro d'Italia 2022. La 105esima edizione della corsa rosa si è districata in pianure verdeggianti intramezzate da ondulati paesaggi. La cronometro ha permesso di ammirare la principesca Budapest, con le sue terme, i suoi castelli, la cattedrale di Santo Stefano, l'isola Margherita e il Danubio che divide in due la capitale ungherese. Infine la Carovana rosa ha attraversato le zone dei laghi, come il lago termale biologicamente attivo Hèviz e il gigantesco lago Balaton. E' stato molto bello conoscere un paese europeo di cui ancora non sapevo molto.

1a tappa: 06/05 Budapest-Visegràd di 195km. La Piazza degli eroi di Budapest è stata lo scenario della partenza della prima tappa del Giro d'Italia. I primi fuggitivi della 105esima edizione sono stati la coppia della Drone Hopper-Androni, ovvero Bais e Tagliani, che sono riusciti a conquistare un vantaggio massimo di 10minuti e 49secondi. I corridori hanno attraversato le verdeggianti pianure puntellate da caratteristici paesi e città, dove sono stati accolti da tanto pubblico vestito di rosa per l'occasione. Nella seconda parte del percorso i ciclisti hanno incontrato un sali e scendi, che ha portato il gruppo a riacciuffare i due fuggitivi di giornata ai -13,7. Tutti compatti sono giunti a Visegràd svoltando per salire verso il castello. Ai -3,7 scatta Naesen e fa lo stesso Kamna che prosegue deciso. Il gruppo, però, ritorna unito ai 900m e nelle rampe di salita parte una volta confusionaria con la caduta di Ewan. Il primo vincitore e la prima maglia rosa del 105esimo Giro d'Italia è Mathieu Van Der Poel, poco dietro Girmay e poi Bilbao.

2a tappa: 07/05 Budapest-Budapest di 9,2km. La cronometro si è districata partendo dalla parte della capitale chiamata Pest e, dopo aver attraversato il ponte sul Danubio, uno alla volta i corridori sono saliti per raggiungere il castello di Buda. Simon Philip Yates ha concluso il percorso in 11minuti e 50secondi con una media di 46.6km/h, a 3secondi la maglia rosa Van Der Poel e a 5secondi Dumoulin.

3a tappa: 08/05 Kaposvàr-Balatonfured di 201km. Allo sbandieramento la coppia della Drone Hopper-Androni, cioè Tagliani e Bais, ha seguito Rivi per comporre la fuga di giornata. Hanno corso su un tracciato piuttosto pianeggiante ricco di laghi e intorno ai -52km i corridori hanno cominciato a costeggiare il lago Balaton. Ai -40 Rivi prova ad abbandonare i due compagni, ma Bais non lo molla e insieme proseguono fino ai -35,6 quando Rivi ritenta l'allungo senza successo. Rivi è scatenato, però Bais resiste e ai -30,6 prova a scattare senza fare la differenza. Il gruppo è implacabile, riprendendoli ai -27,9. Al GPM di Tihany Eenkhoorn e Zabel se le danno per i punti della maglia azzurra e ce la fa l'olandese che va giù deciso e il gruppo gli lascia un vantaggio massimo di 12secondi. Tornano compatti ai -6,1 e lungo la sponda nord del lago Balaton lo sprint vincente è di Mark Cavendish a scorrere Démare e Gaviria.
 

mercoledì 4 maggio 2022


 Oggi vi parlerò del libro "Quando l'amore chiama, io non rispondo" di Anna Zarlenga. L'ho ricevuto in regalo e sono molto contenta di averlo ritrovato nel caos della libreria.

Vi scrivo una breve trama: Aida Lanzo ha ventotto anni e lavora, da quando si è diplomata, come centralinista per la Hello Inspiration SPA. E' un'idealista convinta e lotta sempre per le cose in cui crede; per questo ha deciso di difendere i diritti dei suoi colleghi diventando la rappresentante sindacale. Una mattina, mentre sta correndo per evitare un reclamo per un ritardo, Aida scivola sul pavimento bagnato e viene soccorsa da un affascinante sconosciuto, a cui dà consigli per non essere ripreso dal team leader. Aida sente per quest'uomo qualcosa di particolare ma, quando alla riunione, scopre che si tratta di Dennis Castelli, il nuovo responsabile delle risorse, nella sua testa decide di odiarlo e di contrastarlo nell'azienda per proteggere il suo cuore. Dennis, invece, è incuriosito da lei e cerca in tutti i modi di attivare la sua attenzione, però Aida si impegna a tenerlo a distanza. Tra pregiudizi, battibecchi ed equivoci Dennis e Aida dovranno trovare un accordo per il bene dell'azienda e soprattutto del loro cuore.

E' stata una bellissima lettura in cui ho riso tantissimo. Aida mi ha ricordato molto il mio modo di fare in alcune situazioni e mi è piaciuta la bellissima storia d'amore che la scrittrice le fa vivere. Sono simpatici anche i personaggi secondari che fanno di tutto per convincerli a vedere i loro lati positivi e lasciarsi travolgere dall'amore.