lunedì 27 maggio 2019


Ravenna è stata la città dalla quale la carovana del Giro d'Italia è ripartita per affrontare la seconda settimana di questa 102esima edizione con due tappe completamente pianeggianti e altre quattro di montagna, alcune delle quali oltre ai 2000m. Le regioni in cui i ciclisti sono transitati sono state l'Emilia Romagna, il Piemonte con delle tappe per ricordare le gesta eroiche di Fausto Coppi, poi la Valle d'Aosta per concludere in Lombardia sulla strada che si affacciava sul Lago di Como. Ho avuto la fortuna di poter aspettare i corridori dietro le transenne a Novi Ligure, purtroppo le foto che ho fatto non posso postarvele perché non sono molto nitide in quanto il palco era disposto lontano dal traguardo. E' stato, comunque, bellissimo poter vedere Caleb Ewan dare il colpo di reni e sollevarsi con le braccia al cielo e con un sorriso di felicità per la sua vittoria.
10a tappa:  21/05 Ravenna-Modena di 145km. Due uomini al comando, ovvero Covili e Hatsuyama che di comune accordo hanno corso sulle strade pianeggianti dell'Emilia Romagna. Dietro le squadre dei velocisti hanno regolato l'andatura e le distanze, andando a riassorbirli ai -29,7. Ai -2,6 Ventoso allunga guadagnando rispetto al gruppo che faticando lo riprende. Pochi metri prima dell'ultimo chilometro un ciclista cade buttando a terra diversi velocisti. Gli altri arrivano in volata: 1o Arnaud Demare, 2o Viviani, 3o Selig.
11a tappa: 22/05 Carpi-Novi Ligure di 221km. Un'altra tappa completamente pianeggiante, nella quale sono stati protagonisti fin dalla partenza Frapporti, Cima e Maestri che a questo Giro è già la terza volta che vanno in fuga insieme. I velocisti non hanno voluto farsi scappare la volata, così i loro gregari hanno ripreso i tre ai -25,5. Sul finale Knees prova un allungo ma i lunghi rettilinei non lo favoriscono. Nella città dei Campionissimi, ovvero Costante Girardengo e Fausto Coppi, Caleb Ewan batte tutti su una strada piatta e interminabile e lo seguono Demare e Ackermann.
12a tappa: 23/05 Cuneo-Pinerolo di 158km. Evadono in 25(De Gendt, Dunbar,Bakelants, Haller, Caruso, Polanc, Montaguti, Brambilla, Benedetti, Dunne, Sutterlin, Cataldo, Boaro, Gavazzi, Covili, Ludvigsson, Capecchi, Biermans, Kluge, Cerny, Gasparotto, Knees, Senni, Bennett, Wiss), i quali sono passati in testa per una prima volta a Pinerolo quando mancavano ancora 64km alla fine. Bennett e Haller cercano di avvantaggiarsi prendendo per primi il Montoso solo che, quando le pendenze si inaspriscono, i due vengono superati dagli altri fuggitivi. Scollinano Brambilla, Caruso, Capecchi, Dunbar e poco dietro Polanc. Terminata la discesa lo sloveno si aggrega ai quattro con Benedetti, Montaguti e Cataldo, che poi viene fermato dalla squadra per migliorare la posizione in classifica del suo capitano, cioè Lopez Moreno. Benedetti anticipa gli altri ma Brambilla e Capecchi fanno il vuoto nello strappo di 480m in porfido e in discesa si accoda Dunbar. I tre si controllano, così da dietro rientrano Caruso e Cesare Benedetti, che beffa tutti in una lunga volata. Alle sue spalle si devono accontentare Caruso e Dunbar, intanto questa fuga porta un altro cambiamento al vertice della classifica e la maglia rosa rimane nella UAE però su Jan Polanc.
13a tappa: 24/05 Pinerolo-Ceresole Reale(Lago Serrù) di 196km. In questa tappa con un dislivello di 5000m vanno in fuga Brambilla, Mollema, Ciccone, Antonio Nibali, Masnada, Cattaneo, Amador, Cataldo, Nieve, Formolo, Zakarin, Rojas, Izaguirre, Zeits, Pozzovivo, Conci, Dunbar, Tolhoek, Juul Jensen, Gallopin, Neilands, Vuillermoz, Carretero e De La Parte; c'erano anche Geoghegan Hart e De Gendt però per diverse ragioni si staccano dopo il Col de Lys. Nei 9,4km di salita del Pian del Lupo il ritmo è intenso tanto da ridurre il numero dei corridori compresa la maglia rosa, che alla fine della discesa riesce a rientrare sul gruppo degli uomini di classifica. Ai -30,9 cominciano gli scatti fra i fuggitivi ma Ciccone e Brambilla li placano mettendosi a tirare per Mollema. Ai -25,1 scatta Masnada e lo seguono Dombrowski, Ciccone, Brambilla, Izaguirre, Carretero. Appena iniziano i 20,3 km della lunga salita finale prova Dombrowski e Masnada lo segue con i quattro dietro che non li mollano. Alle loro spalle ci sono Mollema, Zakarin, Formolo, Nieve e Amador, i quali riprendono i 5 battistrada ai -17,3. Ciccone si mette a tirare, così si sfilano Carretero, Amador, Dombrowski, Izaguirre, Masnada e Formolo. Dietro Landa sfrutta le rampe durissime per fare la differenza. In testa proseguono Mollema, Nieve e Zakarin proseguono, solo che ai -5 parte Zakarin e ai -2,8 Nieve si accoda al russo. Dopo un chilometro riscatta Zakarin, mentre Landa supera Mollema. In mezzo alla neve che si scioglie nel Parco nazionale del Gran Paradiso, vince Ilnur Zakarin, a qualche secondo Nieve e a 1min e 20sec Landa.
14a tappa: 25/05 Saint Vincent-Courmayeur di 131km. L'unica pianura che i corridori hanno incontrato è stato quando hanno attraversato Aosta, per il resto un continuo sali e scendi. Già sulla prima salita scattano Benedetti e Haller, comunque il gruppo lascia poco spazio perché l'andatura è forsennata da parte di alcuni corridori, tra i quali Yates, Roglic, Landa e Carapaz. Quando le velocità si riducono  riescono ad andare in fuga Ciccone, Amador, Masnada, Cattaneo, Juul Jensen, Hamilton, Carthy, Sosa. Dal gruppo evadono anche Dupont, Gallopin, Izaguirre e Caruso, i quali sulle prime rampe del Truc d'Arbe si accodano agli altri otto. Appena inizia Colle San Carlo c'è lo scatto di Nibali seguito da Landa, Roglic, Carapaz, Lopez Moreno, ma la Bora richiude con l'assenza della maglia rosa. Davanti ci sono Cattaneo, Sosa e Ciccone che prova ad andarsi a prendere i punti del Gpm, però lo riprendono ai -28,6. C'è uno scatto secco ai -27,7 di Carapaz e poi va giù forte lungo la discesa di 16km, in cui Nibali, Landa, Roglic, Majka e Lopez Moreno tentano di riacciuffarlo. I cinque rallentano tanto che si aggregano Yates e Dombrowski. Ai -4 parte Yates, ma Richard Carapaz raggiunge per primo Courmayeur e, oltre alla vittoria, si aggiudica anche la maglia rosa. Yates arriva secondo e volata regolata da Nibali.
15a tappa: 26/05 Ivrea-Como di 232km. Dopo 15km da Ivrea provano a fuggire Cattaneo e Cataldo acquisendo un vantaggio di più di 13minuti, ma ai -90 la Mitchelton Scott si mette a tirare per raggiungere in fretta la salita per il santuario della Madonna del Ghisallo, che è la patrona dei ciclisti. Le campane della chiesa suonano prima per Cataldo e Cattaneo, poi per Bakelants e per tutti i corridori. La Colma di Sormano i due battistrada la superano con la distanza dal gruppo che si riduce di molto, perché scatta Yates con Carapaz, Landa e Nibali comunque si riuniscono. Yates ci riprova da solo per un po' di chilometri. Anticipano la discesa Lopez Moreno, Caruso e Sivakov senza fare la differenza. I due fuggitivi sono ancora in testa sul Civiglio e proseguono, mentre dal gruppo parte Carthy e dopo un po' Yates. Nibali sulle ultime dure rampe attacca con Carapaz e raggiungono Yates, che staccano presto e la coppia riprende Carthy. In discesa Nibali allunga solo che la maglia rosa, Yates e Carthy lo riassorbono. Dopo 220km di fuga tra i battistrada vince Dario Cataldo, poi Cattaneo e Yates anticipa gli altri tre.

lunedì 20 maggio 2019


Nel 1909 si corse per la prima volta il Giro d'Italia e per il suo 110imo compleanno i corridori sono partiti da Bologna con una breve e suggestiva cronometro con l'arrivo ai piedi del Santuario della Madonna di San Luca. Il giorno successivo la carovana della 102esima edizione del Giro d'Italia ha percorso le strade dell'Emilia Romagna proseguendo in Toscana, nel Lazio, in Puglia, in Abruzzo per ricordare i 309 morti del terremoto di dieci anni fa all'Aquila e nelle Marche. La settimana si è conclusa con una cronometro che da Riccione ha portato all'unico sconfinamento di questa edizione del Giro, ovvero nella Repubblica di San Marino.
1a tappa: 11/05 Bologna-Bologna di 8km. I 176 ciclisti hanno corso uno alla volta la cronometro che prevedeva 5,9km pianeggianti e poi gli ultimi 2,1km sono stati caratterizzati dalle dure rampe per raggiungere il santuario di San Luca. Dopo una pendenza media del 9,7 per cento e la massima di 16 Primoz Roglic ha concluso il tracciato in 12min e 54sec con una media oraria di 37,2 km/h, che gli ha consentito di indossare la prima maglia rosa, a 19sec Yates e a 23sec Nibali.
2a tappa: 12/05 Bologna-Fucecchio di 200km. Fin dall'inizio il ritmo è stato sostenuto nonostante la forte pioggia, comunque sono andati in fuga Owsian, Bennett, Cima, Frapporti, Bidard, Maestri, Ciccone e Clarke. Nella salita di Montalbano rimangono Owsian, Ciccone, Bidard e in discesa si aggiunge Frapporti, che si stacca nella salita del San Baronto lasciando di nuovo i tre. In discesa ritornano in quattro, solo che il gruppo li riprende ai -7,2. La tappa mossa sulle colline del Chianti ha visto una caduta che però non ha impedito la volata vincente di Pascal Ackermann alle sue spalle Viviani e Ewan.
3a tappa: 13/05 Vinci-Orbetello di 220km. Dal paese natale di Leonardo da Vinci Hatsuyama parte tutto solo in una lunga pedalata di 145km. Poi il gruppo si è allungato cercando di creare dei ventagli, visto il forte vento, ma non ci riescono. Ai -5 c'è una caduta che riduce il numero dei corridori. Ultimo chilometro suggestivo sulla diga di Orbetello che ha visto vincente Viviani ma, avendo ostacolato Moschetti, è stato declassato, quindi il secondo Fernando Gaviria ha preso il premio a scalare Demare e Ackermann.
4a tappa: 14/05 Orbetello-Frascati di 235km. Maestri, Cima e Frapporti anticipano il gruppo fin dall'inizio accumulando un vantaggio massimo di 12min e 35sec. Hanno continuato la lunga fuga per le strade ondulate del Lazio spartendosi equamente il GPM e i traguardi volanti. Ai -20,3 Frapporti scatta e lo segue solo Maestri; i due proseguono per altri 9,7km quando vengono riacciuffati dagli altri corridori. In un finale impegnativo c'è una brutta caduta e rimangono in testa pochi ciclisti, tra i quali la maglia rosa Roglic, così in otto si preparano alla volata. Nell'ultimo centinaio di metri, però, parte Richard Carapaz, Ewan cerca di sorprenderlo ma è solo secondo, a chiudere Ulissi.
5a tappa: 15/05 Frascati-Terracina di 140km. Sotto la pioggia e con il freddo i ciclisti sono partiti e subito sono fuggiti Barbin, Orsini, Flores Lopez, Santaromita, Vervaeke e Ciccone. Quest'ultimo dopo il primo GPM si fa riassorbire dal gruppo principale, mentre nell'ultima salita Vervaeke accelera rispetto agli altri fuggitivi provando da solo. Va con decisione, ma il gruppo lo riprende ai -2,3. Visto le condizioni climatiche la giuria ha neutralizzato la gara per gli uomini di classifica dopo il primo passaggio dal traguardo. I velocisti invece hanno avuto il via libera per gli ultimi 9,2km, dove si è imposto Pascal Ackermann su Gaviria e Demare.
6a tappa: 16/05 Cassino-San Giovanni Rotondo di 238km. La fuga ha faticato a prendere il largo perché in molti ci volevano andare. I fortunati sono stati Amador. Rojas, Carboni, Bagioli, Masnada, Oomen, Peters, Antunes, Plaza, Serry, Conti, Madouas, Conci. Sulla salita Coppa Casarinelle Masnada scatta e gli risponde Conti, mentre gli altri undici si impegnano a inseguirli. Masnada insiste per spronare Conti a dargli dei cambi; intanto dietro Plaza parte con decisione e con Rojas e Carboni cercano di riprendere i due davanti. Madouas, Serry, Antunes, Peters, Oomen e Amador ci danno dentro per non farsi scappare l'italiano e i due spagnoli, mentre Masnada e Conti proseguono in testa e vanno verso il traguardo. Primo Fausto Masnada, secondo Valerio Conti, che visto il vantaggio accumulato veste la maglia rosa, e volata a tre in cui si impone Rojas per il terzo posto.
7a tappa: 17/05 Vasto-L'Aquila di 185km. Dopo un inizio di corsa forsennato con scatti e contro scatti alla fine sono andati via dal gruppo Formolo, McCarthy, Cattaneo, Pedrero, Plaza, Hamilton, Gallopin, Henao Gomez, De Gendt, Zeits, Bilbao Lopez e Rojas, che cerca di conquistarsi la maglia rosa. Cominciano le Svolte di Popoli e si sfilano De Gendt e Plaza, mentre gli altri vanno su d'accordo guadagnando sul gruppo principale, dove si mettono a tirare diverse squadre che hanno ambizioni di tappa. I dieci fuggitivi però non cedono, anzi ai -9 scalano in testa l'ultima salita in cui allunga Hamilton assieme a Formolo, Cattaneo, Bilbao e Gallopin. A L'Aquila i cinque si controllano così si aggiunge Rojas, che in contropiede parte in discesa. Ai -1,7 ritornano compatti e dopo 200m c'è lo scatto vincente di Pello Bilbao Lopez, poi seguono Gallopin e Formolo.
8a tappa: 18/05 Tortoreto Lido-Pesaro di 239km. Nella tappa più lunga della 102esima edizione del Giro d'Italia il gruppo ha concesso di partire subito per la fuga a Cima, Frapporti e Brown, il quale dopo 18km si è rialzato. Gli altri hanno fiancheggiato il Mar Adriatico e poi hanno corso su un tracciato ondulato, in cui Cima fa fatica in particolare sul Monte della Mattera ma il duetto continua insieme. Appena inizia la seconda salita, però, Frapporti rimane da solo fino ai -36 quando Ciccone lo raggiunge per i punti del GPM. In discesa proseguono in coppia, però Frapporti torna presto ad essere solo con il gruppo che lo riprende ai -31. A Gabicce Monte scollinano Vervaeke, Ciccone e Bidard, solo che ai -6,6 diventano gruppo compatto. Dopo una discesa con tornanti fanno la volata Caleb Ewan, Viviani e Ackermann.
9a tappa: 19/05 Riccione-San Marino di 34,8km. E' stata una cronometro individuale bagnata, che ha visto l'unico sconfinamento del Giro d'Italia 2019 nella Repubblica di San Marino, quindi gli ultimi chilometri sono stati in salita con improvvise e dure rampe e con un tratto finale in lastricato. Il più veloce a percorrere i 34800m è stato Primoz Roglic in 51min e 52sec con una media oraria di 40,2, dietro Campenaerts a 11sec e Mollema a 1min.

lunedì 13 maggio 2019


Oggi vi parlerò del libro "I rami del tempo" di Luca Rossi. Lo scrittore mi ha contattato e mi ha parlato bene della sua trilogia, così ho comprato il primo volume.
Vi scrivo una breve trama: Durante un matrimonio una pioggia di schegge si abbatte sul popolo dell'isola di Turios uccidendo tutti. Bashinoir, però, riesce a prendere in braccio la moglie Lil e a correre verso il Tempio, dove la sacerdotessa Miril li accoglie. Quando sono certi della fine della pioggia, Bashinoir esce per dare degna sepoltura ai morti, ma sono tutti scomparsi come se non fossero mai esistiti. La sacerdotessa allora intensifica le protezioni magiche del Tempio per poter salvare almeno loro tre e indaga su chi possa essere l'artefice di questa catastrofe. Da decenni nel regno di Isk, intanto, si sta lavorando per conquistare l'isola di Turios e il re Beanor con la sua sete di potere vuole entrare nella storia; per questo ha messo al lavoro tutti i maghi e il consigliere Turil. All'ennesimo fallimento del mago Aldin il re affida l'incarico al giovane apprendista Ilis che, come un'ombra, riesce a comunicare con Bashinoir per instaurare nel suo cuore l'odio verso la sacerdotessa Miril, che nel frattempo ha convinto Lil a diventare una novizia ed aiutarla nello scoprire la verità su quello che è successo sull'isola di Turios.
E' una storia incalzante con personaggi forti che vivono continui colpi di scena in un mondo fatto di magia e di intense passioni. Mi è piaciuto molto l'intreccio della storia e le caratteristiche psicologiche dei personaggi come la perversione del re Beanor, che rappresenta alla perfezione come il potere dia alla testa alle persone, e la forza femminile di Lil e Miril nell'affrontare tutte le avversità patite. Ho anche apprezzato la leggenda sulla percezione del tempo, nella quale esisterebbero molteplici linee temporali ma solo un ramo assumerebbe le caratteristiche reali del tempo, e poi mi è piaciuta molto la poesia che ho ricevuto come dedica dall'autore ;)

lunedì 6 maggio 2019


Ciao a tutti!
sono riuscita a creare il booktrailer di "30 anni belli e... incasinati". Non vi aspettate un prodotto hollywoodiano, anche perché non ho un budget di quel tipo, magari XD. Per il mio sesto libro, però, ho disegnato due immagini, che le abili mani di mia sorella Carlotta hanno reso meravigliose, per dare un po' più di consistenza al video e per cercare di convincervi a comprare il libro con protagonista Elisabetta, che vivrà 30 anni belli e... incasinati ;) Ora vi saluto e vi auguro una buona visione ;)