lunedì 30 settembre 2019


La contea dello Yorkshire ha ospitato la settimana dei mondiali di ciclismo su strada e le città protagoniste sono state Ripon, Northallerton, Masham, Richmond, Doncaster, Leeds e in particolare la città termale di Harrogate, dove si sono concluse tutte le gare di questo mondiale. I ciclisti e le cicliste hanno attraversato le ondulate e verdi campagne inglesi con i diversi campi delimitati da bassi muretti di pietra, in cui si potevano scorgere greggi di pecore o mucche; insomma sembrava di essere stati catapultati all'interno delle descrizioni lette nei libri di Jane Austen, Charlotte Bronte o di altri autori inglesi. Il panorama era anche ricco di castelli e abbazie in alcuni casi in rovina, poi c'erano chiese e le caratteristiche villette a schiera inglesi. In questa settimana di gare poi si è rispettato il pronostico associato allo Yorkshire, ovvero come il luogo più piovoso dell'Inghilterra, infatti tutti gli atleti si sono ritrovati spesso a correre sotto la pioggia battente che in alcuni casi ha causato anche qualche disagio. Questo mondiale è stato anche quello delle prime volte, come l'introduzione di una cronometro staffetta mista, in cui tre uomini correvano per primi il tracciato e una vola tagliato il traguardo partivano le loro tre connazionali donne, e come il cambiamento del risultato della prova in linea uomini under 23 che è stato deciso dal VAR(Video Assistant Referee)a causa di un'irregolarità compiuta durante la gara da parte dell'atleta e della sua ammiraglia. Le cose che mi sono piaciute di questo mondiale 2019 sono state: la terza vittoria consecutiva nella cronometro individuale under 23, vinta da Mikkel Bjerg, che è riuscito a riconquistare la maglia iridata sotto il diluvio universale con pozzanghere gigantesche e pericolose; il comportamento del giovane colombiano Gomez De Serra che, dopo un momento di sconforto perché il tubolare della ruota si era staccato dal cerchione e la sua ammiraglia era lontana quindi non poteva più rimanere con il gruppetto decisivo, si è messo a camminare per le strade della campagna dello Yorkshire tenendo tra le mani la bici fino a quando non ha potuto sostituire la ruota posteriore. La nazionale italiana ha ottenuto cinque belle medaglie, conquistate solo dagli uomini, ovvero due ori da Antonio Tiberi e Samuele Battistella; due argenti da Alessio Martinelli e Matteo Trentin e il bronzo da Filippo Ganna. Ora vi lascio con l'elenco di tutti i vincitori del mondiale 2019 che si è corso sulle strade dello Yorkshire.
22/09: crono staffetta mista: 1i Netherlands; 2i Germany; 3i Great Britain.
23/09: crono donne juniores: 1a Aigul Gareeva(RUS); 2a Shirin Van Adrooij(NED); 3a Elynor Backstedt(GBR).
crono uomini juniores: 1o Antonio Tiberi(ITA); 2o Enzo Leijnse(NED); 3o Marco Brenner(GER).
24/09: crono uomini under 23: 1o Mikkel Bjerg(DEN); 2o Ian Garrison(USA); 3o Brandon McNulty(USA).
crono donne élite: 1a Chloe Dygert(USA); 2a Anna Van Der Breggen(NED); 3a Annemiek Van Vleuten(NED).
25/09: crono uomini élite: 1o Rohan Dennis(AUS); 2o Remco Evenepoel(BEL); 3o Filippo Ganna(ITA).
26/09: prova in linea uomini juniores: 1o Quinn Simmons(USA); 2o Alessio Martinelli(ITA); 3o Magnus Sheffield(USA).
27/09: prova in linea donne juniores: 1a Megan Jastrab(USA); 2a Julie De Wilde(BEL); 3a Lieke Nooijen(NED).
prova in linea uomini under 23: 1o Samuele Battistella(ITA); 2o Stefan Bissegger(SVI); 3o Thomas Pidcock(GBR).
28/09: prova in linea donne élite: 1a Annemiek Van Vleuten(NED); 2a Anna Van Der Breggen(NED); 3a Amanda Spratt(AUS).
29/09: prova in linea uomini élite: 1o Mads Pedersen(DEN); 2o Matteo Trentin(ITA); 3o Stefan Kung(SVI).

martedì 24 settembre 2019



Oggi vi parlerò del libro "Grand prix" di Martin Walker. Era uno dei libri della collana "Passione noir" e l'ho comprato anche perché in copertina c'è un bellissimo basset hound.
Vi scrivo una breve trama: Il commissario Bruno Courrèges viene coinvolto dal sindaco di Saint-Denis nell'organizzazione del Concours d'Elégance, un raduno d'auto d'epoca che ha fatto confluire in zona collezionisti e appassionati, tra i quali c'è il milionario Sylvestre Wémy. Mentre Bruno è in testa alla parata d'auto d'epoca con la sua vecchia Land Rover, riceve una telefonata in cui viene avvisato della morte dell'archivista Henri-Pierre Hugon. Inizialmente si suppone sia morto d'infarto, a causa del suo fisico e della sua incuranza nei riguardi della dieta prescrittagli dal medico, ma Bruno, osservando la scena del crimine, ha dei sospetti e chiede alla sua amica medico legale Fabiola di fare ulteriori test. Nel frattempo Bruno viene coinvolto dalla sua amica giudice minorile Annette in una gara di rally, dato che il suo ragazzo George Young le dà buca come co-pilota. Ottengono il secondo tempo, rimanendo dietro solo alla coppia con Sylvestre e il pilota professionista indiano Freddy. Festeggiano l'ottimo risultato e vengono a conoscenza della storia di un'antica e potente auto da corsa degli anni '30, ovvero la Bugatti Type 57 Atlantic che era stata prodotta in soli quattro modelli. Una è esposta in un museo della California; un'altra fa parte della collezione privata di Ralph Lauren; una terza è stata distrutta e l'ultima è scomparsa durante la Seconda guerra mondiale nel Périgord; per questo Sylvestre, Freddy e Young sono ossessionati dal ritrovamento di quell'auto. Bruno viene a sapere da Fabiola che Hugon è stato avvelenato con il cianuro e scopre che l'ultima ricerca effettuata dall'archivista è stata proprio sul quarto modello della Bugatti. Sembra facile la risoluzione dell'omicidio ma da L'Aia giunge una squadra speciale dell'Eurojust con a capo la sua ex ragazza Isabelle Perrault, che scombussolerà le indagini e il cuore di Bruno.
La storia l'ho trovata molto lenta, anche se mi sono piaciuti i riferimenti storici di Saint-Denis e della cultura francese, in particolar modo del Périgord. Mi aspettavo che il libro fosse più incalzante e rapido proprio come la Bugatti, protagonista degli eventi della storia, invece è stato molto lento e la soluzione del caso si è ridotta a una semplice pagina lasciandomi un po' perplessa.

martedì 17 settembre 2019



Oggi vi parlerò del libro "Per tutto l'amore" di Irene Cao. Dato che sono un'inguaribile curiosa, mi sono dovuta procurare il seguito di "Per tutti gli sbagli".
Vi scrivo una breve trama: Linda ha deciso di mollare il suo lavoro, il suo Veneto e la sua Casa Azzurra per seguire Tommaso nella sua missione diplomatica a Lisbona. Poco alla volta prende familiarità con questa città portoghese, ma si ritrova a vivere in un mondo falso in cui i sorrisi e i discorsi sono sempre misurati per non intralciare la vita diplomatica. Linda si sente oppressa da questa situazione e solo la sua corsa e la domestica Isabella le rallegrano la monotonia di questa nuova vita, scandita da orari precisi e ricevimenti diplomatici. Anche il rapporto con Tommaso sembra assopirsi poco alla volta. Lui però la porta in una casa d'incontri per ravvivare la loro relazione sessuale, tanto da far ritrovare la passionalità a Tommaso, ma lei non ci riesce e fa tutto per accontentarlo. Poi Tommaso la convince a partecipare ad una settimana diplomatica a Parigi e lì incontrano la sua ex, che li invita ad una festa in maschera. Loro ci vanno e Linda rimane incantata da un uomo con il viso quasi tutto coperto, ma cerca di evitarlo seguendo Tommaso. Dopo il suo ennesimo allontanamento Linda esce nel giardino della villa a prendere un po' d'aria e lì c'è l'uomo mascherato, con il quale non ha bisogno di parlare con le parole perché i loro corpi sembrano non poter fare a meno di cercarsi. Alla fine lui se ne va senza dire niente e Linda desidera per molto tempo quella sintonia fisica e spirituale che non sente più con Tommaso. I mesi passano e Linda è costretta a far fronte ai malesseri del suo adorato zio, a una proposta di matrimonio e alla scoperta di chi è l'uomo mascherato. Farà sbagli e scelte che la porteranno però a trovare tutto l'amore di cui ha bisogno.
Di questa seconda parte della storia di Linda non mi sono piaciuti i continui salti temporali per poter arrivare in fretta alla conclusione. Secondo me, tutta la storia di Linda poteva essere raccolta in un unico libro, perché ho avuto l'impressione che sia stato tirato un po' per le lunghe per comporre questo secondo libro. Se posso essere onesta, l'unica cosa che mi è piaciuta è stata l'incantevole descrizione del Veneto, che prima o poi andrò a visitare ;)

martedì 10 settembre 2019



Per riprendermi dalla tortura subita durante l'esame universitario ieri sera mi sono vista il film "La maga delle spezie"(il suo titolo originale è "The mistress of spices").
Vi scrivo una breve trama: Tilo(Aishwayra Rai), il cui nome in indiano vuol dire semi di sesamo, ha avuto fin da piccola il dono di sapere in anticipo le cose, tanto da poter aiutare la gente del suo villaggio. Un giorno però dei banditi le uccidono i genitori per rapirla in cambio di informazioni per cercare un tesoro, ma Tilo riesce a fuggire e viene accolta in una comunità di orfane. La donna anziana, che si occupa di loro, insegna alle bambine a riconoscere e ad utilizzare le spezie per aiutare le persone con i loro benefici. Prima di mandarle in missione in giro per il mondo l'anziana maga fa fare loro una cerimonia ed elenca le regole, che non dovranno mai violare se vorranno comunicare con le spezie per aiutare il prossimo. Dovranno usare le spezie solo per soddisfare i desideri degli altri; non dovranno mai allontanarsi dal negozio e non dovranno mai toccare la pelle di un altro. Tilo diventa la maga di San Francisco, dove il suo Bazar delle Spezie aiuta tutte le persone che hanno desiderio di sperimentare. Dopo un incidente in moto, Doug(Dyal McDermott) entra nel suo negozio e Tilo prova una forte attrazione per lui, tanto che il peperoncino la rimprovera per il suo comportamento. Doug si presenta diverse volte nel suo bazar, così lei si distrae dalla sua missione commettendo degli errori. Tilo cerca in tutti i modi di evitare Doug con le sue spezie che la mettono continuamente in guardia, ma lei si fa corrompere perché non riesce a resistergli. A un certo punto le spezie le daranno un ultimatum, ovvero Tilo dovrà scegliere tra la sua missione come maga delle spezie o l'amore per Doug.
Non è un film indimenticabile, ma ieri ha svolto la sua missione come momento di relax. C'è magia e amore, però il personaggio di Tilo è ambiguo perché è allo stesso tempo provocante ma restio al contatto con le altre persone. L'aspetto che mi è piaciuto del film è stato il momento di riflessione sul cosa vuol dire essere migrante in una terra con una cultura diversa dalla propria e su come l'integrazione non sia così scontata. Il personaggio che mi è piaciuto è stato Haroun, un cliente del Bazar delle Spezie che da tuttofare di un'anziana indiana diventa tassista e trova l'amore, come le ha predetto la maga delle spezie. Nonostante subisca un'aggressione da degli americani, non perde la sua bontà e la sua gentilezza verso gli altri.

martedì 3 settembre 2019


Oggi vi parlerò del libro "Per tutti gli sbagli" di Irene Cao. Ho sempre sentito parlare di questa scrittrice, così per caso in biblioteca mi sono imbattuta in questo suo libro e ho sopito la mia curiosità.
Vi scrivo una breve trama: Linda Ottaviani è una donna di trentatré anni che sa bene quello che vuole, per questo nel suo lavoro da design d'interni è implacabile e non si risparmia ad urlare in faccia al suo capo quando necessita. Vive nella Casa Azzurra, immersa nelle colline venete, e ama essere volitiva, irascibile, pigra e golosa, collezionando storie di una notte, anche perché, nonostante sia determinata sul lavoro, in campo affettivo non ha ancora trovato ciò che vuole. L'unico che riesce a capire Linda è Alessandro Degan, il suo migliore amico dai tempi dell'adolescenza. Dopo un'assenza di cinque anni in giro per il mondo, Alessandro torna dal Vietnam e Linda sente nei suoi confronti dei sentimenti diversi rispetto all'ultima volta che sono stati insieme. Nel frattempo il ricco diplomatico Tommaso Belli, per arredare la sua villa nella campagna veneta, chiede allo studio di design di avere Linda come unica arredatrice, perché l'ha vista litigare con ferocia per difendere un suo progetto. All'inizio Linda è titubante ad accettare l'incarico da questo uomo freddo, controllato e perfetto anche fisicamente, però quando lui le lancia una sfida lei non si tira indietro. Stando a stretto contatto con Tommaso Linda sconvolgerà il suo modo di vivere la passione mettendo sottosopra anche la sua vita.
Il personaggio di Linda non mi è molto simpatico, forse per questo suo modo di reagire così violento nei confronti degli eventi che non sono a suo favore. Di questo libro però mi sono piaciute le meravigliose descrizioni del Veneto, che mi hanno fatto venire voglia di organizzare una vacanza in questa regione che non ho ancora avuto modo di visitare.