lunedì 15 maggio 2023


 La 106esima edizione del Giro d'Italia ha visto la sua grande partenza a Fossacesia Marina, un comune nella provincia di Chieti. I 170 corridori hanno continuato a correre sulle strade di Abruzzo per altre due tappe. Poi hanno proseguito in Puglia, in Basilicata, in Campania, Molise, di nuovo in Abruzzo per raggiungere Campo Imperatore, poi in Umbria, nelle Marche. La nona tappa è stata una lunga cronometro in Emilia Romagna fino a Cesena per chiudere la prima settimana della corsa rosa.

1a tappa: 06/05 Fossacesia Marina-Ortona di 19,6km. Il Giro d'Italia 2023 è iniziato con una cronometro che è partita da Fossacesia Marina. Dopodiché uno alla volta i corridori hanno corso nella pista ciclo pedonale a pochi metri dalla Costa dei Trabocchi e ai -3km dal traguardo hanno affrontato il primo GPM della corsa, che li ha portati ad Ortona. Il vincitore, nonché la prima maglia rosa della 106esima edizione, è stato Remco Evenepoel, che ha completato il percorso in 21min e 18sec con una media di 55,2km/h, poi a 22sec Ganna e a 29sec Almeida.

2a tappa: 07/05 Teramo-San Salvo di 202km. Pronti via evadono Bais, Champion, Gandin, Lapeira e il gruppo si è messo in parata. Verre si è fatto spazio e si è dato da fare per andare in fuga, così si è composto un gruppetto di cinque ciclisti. Dopo il primo GPM di giornata Verre si rialza, mentre gli altri quattro proseguono superando il traguardo volante di Pescara. I velocisti provano a fare un anticipo di volata per acquisire i punti rimanenti per la maglia ciclamino, ma i fuggitivi resistono e passano Chieti, il GPM di Ripa Teatina. A Foro continuano a pedalare davanti Champion, Bais e Lapeira, comunque Gandin si riaccoda ai tre. Champion scatta ai -55 e lo seguono Bais e Gandin. Quando hanno una trentina di secondi dal gruppo, questi tre a turno attaccano per avvantaggiarsi, ma rimangono insieme fino ai -38,3. Il gruppo compatto costeggia il litorale abruzzese dei Trabocchi, transitando di nuovo da Fossacesia Marina, per poi raggiungere San Salvo. La prima volata con il Mar Adriatico alla sinistra dei corridori è stata vinta da Jonathan Milan, a seguire Dekker e Groves.

3a tappa: 08/05 Vasto-Melfi di 213km. In tandem due uomini della Corratec Selle Italia, ovvero Konychev e Stojnic, hanno lasciato il gruppo, che li ha tenuti ad una distanza non eccessiva. Abbandonando l'Abruzzo sono approdati nella pianura pugliese e hanno sprintato a Foggia per il traguardo volante. Sotto la pioggia sono approdati nel Gargano e ai -39,7 i due compagni di squadra hanno svoltato a sinistra per iniziare ancora in testa la scalata del GPM Valico dei Laghi di Monticchio. Ai -37,6 Stojnic continua da solo, ma l'andatura del gruppo è cresciuta tanto da riprendere l'ultimo fuggitivo ai -36. Pinot si aggiudica i punti del GPM con a ruota Buitrago e a qualche metro il gruppo. Breve discesa, in cui i due vengono riassorbiti e salgono il Valico la Croce inseguiti da diversi velocisti, che si erano staccati in precedenza. Discesa direzione Basilicata, passando per il traguardo volante di Rapolla, dove la maglia rosa Evenepoel sprinta davanti a Roglic. La Trek Segafredo va in testa e poi la Jayco Alula. Nel finale ondulato della città di Melfi vince Michael Matthews, a scorrere Pedersen e Groves.

4a tappa: 09/05 Venosa-Lago Laceno di 175km. Da Venosa iniziano gli scatti per andare in fuga, però il gruppo non molla procedendo veloce. Nella prima salita la maglia rosa ha un solo compagno di squadra, scollinano il Passo delle Crocelle e nella successiva discesa scivolano via Albanese, Barguil, Conci, Paret-Peintre, Skujins, Ghebreizabhier e Leknessund, che poi vengono lasciati andare. A Muro Lucano Albanese si aggiudica il traguardo volante e insieme i sette affrontano un'altra salita e una lunga discesa di 16km. Hanno corso nelle strade campane con Leknessund maglia rosa virtuale, che a Montella conquista gli abbuoni per la classifica. Dopodiché i sette fuggitivi si avvicinano al Colle Molella e nel tratto più duro allunga Conci, mentre Barguil si stacca. Ai -6,6 Skujins si aggrega a Conci, il quale fa fatica, quindi il lettone prosegue da solo l'azione. Ai -5,7 Leknessund con alla ruota Paret-Peintre e Ghebreizabhier soprassa Skujins, così i tre collaborano fino ai -4,4, quando l'eritreo non ce la fa più. Dopo 200m Leknessund fa un'andatura tale che costringe Paret-Peintre a sfilarsi, però nel tratto in contropendenza rientra. I due scollinano per raggiungere Lago Laceno. Nella tappa con 3500m di dislivello prevale Aurelien Paret-Peintre, secondo Andreas Leknessund, che riesce a prendersi la maglia rosa, e poi volata a due regolata da Skujins.

5a tappa: 10/05 Atripalda-Salerno di 171km. I corridori sono partiti da Atripalda sotto una pioggia torrenziale e dopo 4km Marcellucci, Pinot, Zoccarato e Gandin scattano, ma scivolano sull'asfalto bagnato. Si rialzano e riparte il tentativo di fuga con Champion, Pinot e Zoccarato, che ai -163,7 hanno un buon vantaggio. Su questo terzetto si aggrega anche Gandin. I quattro fuggitivi si avviano al primo GPM e Pinot, dopo aver scollinato per primo il Passo Serra, si rialza, venendo riassorbito dal gruppo. A Sant'Angelo dei Lombardi viene posto il traguardo volante, che si aggiudica Gandin e anche i velocisti fanno lo sprint, regolato da Pedersen. Sotto la pioggia e la nebbia i corridori continuano a pedalare sul tracciato ondulato, incontrando ai -80 una galleria che ha dato loro un po' di tregua. Gandin a Battipaglia conquista il secondo traguardo volante, ma subito dopo Zoccarato parte per una fuga solitaria. In una curva ai -6,8 c'è una caduta, che spezza il gruppo costringendo la maglia rosa Leknessund a inseguire, intanto quelli davanti riprendono Zoccarato ai -6,5. Ai -3 sono di nuovo tutti insieme, anche se il campione del mondo Evenepoel scivola con altri corridori senza conseguenze. Salerno regala un finale convulso pieno di scivolate, che vede vincente Kaden Groves, su Milan e Pedersen.

6a tappa: 11/05 Napoli-Napoli di 162km. La partenza è stata dalla Piazza del Plebiscito di Napoli e, dopo alcune forature che hanno posticipato l'effettiva partenza, vanno in fuga De Marchi, Gavazzi, Delettre, Clarke e Quartermann. Verre parte più tardi, faticando a rientrare sui cinque; infatti nel Valico di Chiunzi scollina per sesto con un minuto di differenza. Nemmeno in discesa riesce a raggiungerli. Un tratto di strada è stato sulla Costa Amalfitana, con un suggestivo passaggio ad Amalfi. Ai -89,3 Verre si lascia riassorbire dal gruppo, poi ai-66,6 c'è il GPM Picco Sant'Angelo e De Marchi e Clarke ne approfittano per evadere. Sono anche i primi a giungere sotto l'arco del traguardo volante di Sorrento, intanto gli altri tre vengono ripresi dal gruppo. Dopodiché i ciclisti sono tornati a Napoli con De Marchi e Clarke ancora in testa. Il gruppo si prepara alla volata sul Lungomare Caracciolo, ma i due fuggitivi sembrano riuscire a resistere all'avanzata. Solo che ai -300m dalla fine Gaviria scatta riprendendo i due, così il migliore è Mads Pedersen, poi Milan e Ackermann.

7a tappa: 12/05 Capua Gran Sasso d'Italia(Campo Imperatore) di 218km. Dal km 0 iniziano gli scatti, solo dopo 3km si forma un gruppetto con Bais, Petilli, Vacek e Muluebrhan. I quattro uomini hanno corso per attraversare le strade campane, molisane e abbruzzesi. Sempre insieme oltrepassano il traguardo volante di Castel di Sangro. Mentre stanno scalando per arrivare a Roccaraso, Muluebrhan entra in crisi per il freddo, così rimangono in tre. Questi fuggitivi sono stati lasciati andare dal gruppo, tanto da maturare 13min e 07sec di vantaggio e di permettere a Petilli di avere la maglia rosa virtuale. Bais, Petilli e Vacek sono transitati per primi a Bussi sul Tirino, dove era posto il traguardo volante. Dopo questo paese i corridori hanno iniziato a salire verso i 2130m di Campo Imperatore. In mezzo hanno inserito il GPM di Calascio, che si è aggiudicato Bais, il quale a fine tappa ha indossato la maglia azzurra. Dopo l'arco percorrono il Piano Racollo per poi attaccare la salita, mentre il gruppo ha alzato il ritmo, riducendo il vantaggio che avevano i tre fuggitivi. Gli uomini di testa non hanno avuto intenzione di mollare e ai -6,2 Petilli accelera la velocità del terzetto. Ai -3,6 Petilli fa una nuova accelerata seguito da Bais, invece Vacek fa fatica tenendo qualche metro di distanza, ma con il suo passo si riaccoda. Nel tratto più duro Vacek scandisce il ritmo, intanto dal gruppo allunga per poco Champion e i tre passano in mezzo a muri di neve. Ai -1,6 Vacek torna a perdere qualche metro, però rientra e ai -1,5 abbandona i due. Solo che Petilli ricuce con Bais alla ruota. Dopo 215km di fuga il trionfatore, in cima a Campo Imperatore nel Gran Sasso d'Italia, è stato Davide Bais, poi gli altri fuggitivi di giornata in quest'ordine: Vacek e Petilli.

8a tappa: 13/05 Terni-Fossombrone di 207km. L'ascesa del Valico della Somma fa scappare Healy, Gee, Verona e Paret-Peintre e poco prima di Foligno si accoda Skujins. I velocisti hanno fatto la volata per gli ultimi punti per la maglia ciclamino e gli altri hanno continuato a tentare di raggiungere i cinque. Quelli più insistenti sono stati Battistella, Tonelli, Zana, Iacchi, Bidard, Bais, su cui rientra Bargui, anche Riesebeek cerca di andare in fuga. Ai -127,1 la fuga è composta da dodici corridori, ovvero Healy, Gee, Verona, Paret-Peintre, Battistella, Tonelli, Zana, Iacchi, Bidard, Skujins, Bais e Barguil. Dopo un decina di chilometri Riesebeek diventa il tredicesimo componente della fuga. Bais anticipa per guadagnare il traguardo volante di Sigillo, ma tornano a girare per avvicinarsi al primo GPM di giornata, soprannominato lo strappo dei Cappuccini. Iacchi fa fatica nelle prime rampe che si impennanno. Ai -50,1 Healy scatta passando per primo sotto l'arco e da solo va avanti con il passaggio al traguardo finale. Zana, Rieseebeek, Bais, Bidard, Verona, Paret-Peintre, Tonelli, Battistella, Barguil e Gee lo inseguono correndo a doppia fila, però, appena inizia l'ascesa del Monte delle Cesane, tornano in fila indiana e i più forti sono Verona, Barguil, Zana, Gee e Bais. Healy continua con una bella pedalata gestendo lo sforzo per inerpicarsi di nuovo sullo strappo dei Cappuccini. I cinque si riducono, perché Bais si stacca e Zana scatta e Gee gli va dietro, come Barguil. Dal gruppo Roglic parte e la maglia rosa Leknessund gli va dietro, ma poi ha una leggera crisi e per 8sec Leknessund resta maglia rosa. A Fossombrone arriva con un'azione d'altri tempi Ben Healy, a 1min e 49sec volata a tre con Gee e Zana.

9a tappa: 14/05 Savignano sul Rubicone-Cesena di 35km. Alle 13:15 Stojnic è stato il primo corridore a partire per affrontare la lunga cronometro individuale su un tracciato pianeggiante, reso complicato dalla pioggia battente, che sul finale si è attenuata. Colui, che ha concluso nel minor tempo, ovvero 41min e 24sec con una media oraria di 50,7km/h, è stato Remco Evenepoel, per soli nove centesimi di secondo Thomas e a 2sec Geoghegan Hart. Evenepoel avrebbe dovuto indossare la maglia rosa nella giornata di martedì 16 maggio, ma non potrà farlo a causa del Covid, così la nuova maglia rosa è Geraint Thomas.

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