lunedì 22 maggio 2023


 Scandiano ha ospitato la prima tappa della seconda settimana del Giro d'Italia 2023. L'inizio è stato scoppiettante, perché alcuni corridori sono stati obbligati a ritirarsi a causa dell'influenza o del Covid, compreso il campione del mondo Remco Evenepoel, che aveva la maglia rosa. Gli altri ciclisti sono transitati sulle strade dell'Emilia Romagna, prima che venisse colpita dalla terribile alluvione, della Toscana, della Liguria, del Piemonte e della Svizzera con l'effettivo inizio della 13esima tappa a La Chable, l'arrivo a Crans Montana e la partenza a Sierre. Sono ritornati in Italia dal Piemonte, poi in Lombardia con Bergamo a chiudere la settimana.

10a tappa: 16/05 Scandiano-Viareggio di 196km. Appena si parte ci sono scatti contro scatti. Riescono ad evadere Cattaneo, Vervaeke, Gee, De Marchi e Ghebreigzabhier, che dopo pochi chilometri si stacca e viene ripreso. Ai -180,9 rimangono davanti Gee e De Marchi, mentre Cattaneo e Vervaeke vengono raggiunti da quattro corridori. Tutti questi vengono riacciuffati dal gruppo e Cort Nielsen prova a ricongiungersi con i due di testa. Anche Bais cerca di andare in fuga e insieme al danese ci riescono. Di fatti, nell'ascesa del Passo delle Radici sono De Marchi, Gee, Nielsen e Bais, che appena conquista i punti per la maglia azzurra si sfila. In discesa provano ad andare via Pasqualon, Milan, Caruso, Sivakov e Rota. Ai -68,4, dopo il Monteperpoli, però, in fuga rimangono Nielsen, De Marchi e Gee, invece il secondo gruppetto, che ha tentato di evadere, è stato riassorbito e sono aumentati i componenti del gruppo, dato che in precedenza per la salita e il freddo si erano staccati. Dopo sono transitati a Ponte Amoriana, dove era posto il traguardo volante. Il gruppo si mette d'impegno per recuperare i tre uomini di testa, ma questi non mollano tanto che a Viareggio scatta Gee ai -1,5. Nielsen lo ripiglia sotto l'arco dell'ultimo chilometro. Si guardano e rientra De Marchi, che lancia la volata. Alla fine lo sprint a tre è stato vinto da Magnus Cort Nielsen, secondo Gee e a qualche metro De Marchi.

11a tappa: 17/05 Camaiore-Tortona di 219km. Nella tappa più lunga della 106esima edizione del Giro d'Italia Rex, Magli, Chiampion, Konychev, Sevilla Lopez e Stojnic sono i fuggitivi di giornata. I corridori hanno lasciato le strade toscane per approdare in quelle liguri e subito c'è stato il traguardo di Borghetto Vara, che si è aggiudicato Stojnic, e l'ascesa del Passo del Bracco, che si prende sempre il serbo. Abbandonando lo spezzino si sono avviati verso la zona collinare della città metropolitana di Genova con il Colle di Boasia e il Passo della Castagnola, che Stojnic si è conquistato. Questo tratto è stato caratterizzato anche da brutte cadute, che hanno avuto bisogno dell'intervento dell'ambulanza. Durante la scalata della Castagnola si staccano Konychev e Sevilla Lopez e in discesa se ne sono andati Rex e Stojnic. I velocisti non vogliono lasciare spazio, infatti si sono messi a tirare tanto che hanno riaccuffato per primi Chiampion e Magli. Ai -19 Rex fa un'accelerata, che fa staccare Stojnic. Il belga continua la sua fuga, però ai -5 viene ripreso dal gruppo. Ai -3 Quartermann fa una fiammata, ma i velocisti non vogliono perdere l'occasione. A Tortona finisce al photo finish: primo Pascal Ackermann, secondo Milan e terzo Cavendish.

12a tappa: 18/05 Bra-Rivoli di 185km. Ventisei(Frigo, Formolo, Scaroni, Pedersen, Matthews, Lastra, Battistella, Bettiol, Kuss, Mollema, Skujins, Van Wilden, Baudin, Pronskiy, Konrad, Denz, Tonelli, Berwick, Rubio. Stojnic, Williams, Huys, Ghebreigzabhier, Sutterlin, Hessmann, Paret-Peintre) hanno composto la fuga. Oldani, Gabburo e Milan tentano di ricongiungersi con quelli davanti, però il friulano fa fatica nelle colline delle Langhe. Su Oldani e Gabburo si uniscono Fortunato e Covili. Questi quattro ciclisti si inseriscono nel gruppo di ventisei, così a Ceresole d'Alba Pedersen si aggiudica il traguardo volante. Ai -92 Skujins, Battistella, Berwick, Tonelli e Denz scappano dal gruppetto di trenta, ma Battistella si rialza poco dopo perché non riusciva a tenere il ritmo a causa di problemi di stomaco. Tonelli, Berwick, Skujins e Denz passano per primi al traguardo di Rivoli, poi lo fanno Baudin, Scaroni e Bettiol, che tentano l'inseguimeto di comune accordo. Skujins si è conquistato il traguardo volante di Buttigliera Alta con alla ruota gli altri tre compagni di fuga. Si compone un secondo gruppetto di inseguitori con Oldani, Sutterlin, Formolo, Stojnic, Huys, Paret-Peintre, Frigo e Lastra, intanto i quattro davanti si apprestano a scalare il Colle Braida di 9.8km. Ai -32, Skujins accelera tanto che Tonelli è costretto a staccarsi e fa il buco a Berwick, che fa fatica a riaccodarsi ai due davanti, ma poi ci riesce. Nelle rampe più dure Denz stringe i denti per scollinare con Skujins e Berwick. Dietro Frigo prova a scattare, però Bettiol, Formolo, Paret-Peintre, Huys, Van Wilder, Rubio, Scaroni, Hessmann, Kuss e Baudin lo riprendono avviandosi all'inseguimento dei tre. Ai -12 Denz parte e Skujins richiude il gap. Dopo 3km Berwick si riaccoda. Rivoli ha visto una volata a tre conquistata da Nico Denz, poi Skujins e Berwick.

13a tappa: 19/05 Borgofranco d'Ivrea-Crans Montana(Valais) di 74,6km. La tappa è stata ridimensionata perché i ciclisti non volevano prendere altra pioggia e freddo. Di conseguenza, hanno saltato il Gran San Bernardo e Le Chable ha ospitato l'effettivo inizio di questa tappa. Dodici uomini sono scattati subito, però il gruppo li ha ripresei. Cepeda si allontana con dietro tre corridori e altri tre si accodano. La fuga, insomma, vede protagonisti Cepeda, Rubio, Paret-Peintre, Armirail, Pinot, Gee e Ricitello. Durante l'ascesa del Croix de coeur si staccano Ricitello e Armirail. Ai -63,6 Pinot scatta e gli vanno dietro Gee, Rubio e Cepeda. Pinot conquista il GPM e in discesa Paret-Peintre si riaccoda ai quattro davanti, poi prosegue per poco da solo, quindi si riforma un quintetto. Pinot allunga, ma nella vallata sono sempre cinque. Ai -12,6 cominciano la scalata per Crans Montana e nel tratto più duro Pinot scatta inseguito da Cepeda, poi anche Rubio. Bisticciano e Pinot non vuole con sé i due, però sono di nuovo tre e Gee rientra. Ai -9,7 il canadese se ne va piano e Pinot lo recupera superandolo con grinta. Cepeda raggiunge la ruota del francese. Sono sempre in lite, così ai -8 con loro c'è Rubio ma Pinot non ci sta. Dal gruppo parte Fortunato e davanti ai -6,6 sono tre. Pinot insiste a scrollarsi i due sudamericani, però ce li ha a ruota. Dal gruppo scatta anche Carthy. Ai -5,3 Cepeda abbandona gli altri fuggitivi, con l'inesuaribile Pinto che cerca di racciuffarlo; intanto Fortunato e Carthy fanno coppia. Ai -4,4, appena riacciuffa l'ecuadoriano, Pinot scatta ma ritornano in tre. Ai -2,1 parte Cepeda e i due ricuciono. Cepeda anticipa la volata. Alla fine tra due litiganti in Svizzera vince Einer August Rubio Reyes, alla spicciolata Pinot e Cepeda.

14a tappa: 20/05 Sierre(Valais)-Cassano Magnago di 196km Rex è il più attivo per formare la fuga, però sembra che tutti la vogliano fare. Ai -178 il belga ci riprova con Ballerini, Serry, Prodhomme, Warbasse, Denz, Gaviria, Pasqualon, Sutterlin, Bettiol, Bais, Muluebrhan, Mayrhofer, De Marchi, Mollema, Sanchez, Vergaerde, Armirail, che vengono raggiunti da Barguil, Verona, Williams, Skujins, Oldani, Gee, Clarke, Guernalec e Barta. Mentre scalavano il Passo del Sempione rientrano Mattia Bais e Maestri. Il primo a giungere ai 2005m del Passo è Davide Bais, che a fine tappa indosserà di nuovo la maglia azzurra. Sotto una pioggia torrenziale è ventinove sprintato per il traguardo volante di Villadossola, conquistato da Mayrhofer. Tra il gruppo dei fuggitivi e quello della maglia rosa c'è Konychev. Ai 62,8 scatta Bettiol, ma 1km dopo tornano in ventinove. In contropiede va Rex con Oldani e sono i primi a passare sotto l'arco del traguardo volante di Stresa, intanto Konychev si rialza. Sui due si aggancia Ballerini e ai -49,7 c'è anche Skujins. I quattro ci danno dentro e quelli dietro li inseguono. In un strappo Rex fa fatica e su di lui rinvengono Mayrhofer, Gee, Denz e Bettiol. Ai -500m si compone un gruppetto di fuggitivi e a Cassano Magnago dopo due giorni trionfa di nuovo Nico Denz, a poco Gee e terzo Bettiol. Tra i ventinove c'era Bruno Armirail con un distacco in classifica tale che gli ha permesso di essere la nuova maglia rosa.

15a tappa: 21/05 Seregno-Bergamo di 195km. Healy e Velasco sono i primi ad evadere, sui quali sopraggiungono Ballerini, Bidard, Mollema, Dainese, Pasqualon, Rojas, Huys, Frigo, Albanese, Gavazzi, Berwick, McNulty e Bonifazio. Al loro inseguimento ci sono Marcellusi e Rubio, il quale fa lo strappo a tutta e grazie al compagno di squadra Rojas rientra sul gruppo di fuggitivi. L'andatura è tranquilla tanto che Marcellusi si accoda e ai -155 sono diciassette. Nelle ultime rampe del Valico di Valcava si staccano prima Dainese e poi Marcellusi, che in discesa si ricongiungono al gruppo di testa. Nel frattempo per conquistare il GPM fanno a testate Healy e Rubio e tra i due ha la meglio l'irlandese. Il traguardo volante di Nembro è stato preso da Ballerini. Dopo si apprestano a scalare gli 11,1km di Selvino, dove Dainese perde contatto e Marcellusi fa l'elastico, comunque i punti del GPM li acquista Healy. Nell'ultimo tratto cadono Velasco, Frigo, Berwick e McNulty. Ai piedi di Mirangolo San Salvatore i quattro rientrano insieme a Marcellusi, che fa fatica e lo stesso succede a Ballerini. Ai -1km dal GPM sono in quindici e Rubio frega Healy per i punti. Healy ha allungato a 70km dall'arrivo ma gli altri lo riprendono. Ai -58 nelle rampe più dure di Bergamo Alta Gavazzi è in difficoltà e anche Ballerini. Fanno il passaggio nella città Bassa con l'aggiunta di Ballerini. Ai -48,1 Bonifazio parte, si conquista il traguardo volante di Almenno San Bartolomeo ed è il primo a mettere la bici nella salita di Roncola Alta. Da dietro scatta Frigo, che riprende Bonifazio, il quale si lascia superare da tutti. Su Frigo si riaggancia McNulty e Healy va da solo all'inseguimento della coppia davanti, che recupera ai -35,6. Ai -34,5 vanno via McNulty e Healy, che dopo 300m scatta deciso. L'irlandese scollina e McNulty lo tiene come punto di riferimento, riprendendolo ai -27. A una 30ina di secondi c'è Frigo, che con un buon passo si riporta sui due ai -10,1. Il terzetto si guarda e McNulty ne approfitta anticipando, però non va molto lontano. Ai -6 ci prova Frigo e Healy ricuce subito. Nel secondo passaggio alla Boccola Healy scatta ai -3,6 con a ruota McNulty e in discesa si studiano, così ai -500m Frigo rientra e poi tira dritto. In una Bergamo soleggiata il più bravo è Brandon McNulty, a scorrere Healy e Frigo.

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