domenica 30 agosto 2020

 


Oggi vi parlerò del libro "Due sirene in un bicchiere" di Federica Brunini. Mi è stato regalato dalla mia amica Vanessa qualche mese fa e, visto che ci troviamo ancora nella stagione estiva, l'ho letto.
Vi scrivo una breve trama: Il B&B "Sirene stanche" si appresta, come ogni estate, a ricevere i suoi ospiti, ma questa casa sull'isola di Gozo non accoglie chiunque. Le due proprietarie Dana e Tamara, infatti, scelgono con attenzione chi deve occupare le quattro stanze del B&B. Per questa estate hanno scelto: Jonas, un pilota d'aerei che riporta sull'isola le ceneri della madre, originaria del posto; Olivia, una chef di Barcellona che vuole ritrovare se stessa dopo il divorzio dal marito; le gemelle Lisa e Lara, che sono identiche esteriormente ma non riescono a comprendersi dalla morte della madre; Eva, una giornalista che si intrufola, sotto mentite spoglie, per indagare su dove sia finita la rockstar Mandala Singer che da dieci anni è scomparsa, ovvero dopo che la figlia di cinque anni si è smarrita in mare. Tra un centrifugato biologico, corsi di yoga e passeggiate sulle rive del Mar Mediterraneo i cinque ospiti riscopriranno loro stessi, ma anche Dana e Tamara vivranno situazioni che le metteranno a dura prova. Sull'isola di Gozo a tutti succederanno eventi rivoluzionari e poi dove si sarà nascosta Mandala Singer?
Mi sono piaciute le descrizioni dei paesaggi fatte dalla scrittrice, tanto veritiere da farti assaporare le meraviglie dell'isola che si affaccia nel Mediterraneo. I personaggi non mi hanno convinta, ma nel complesso al libro darei una sufficienza, perché in fondo mi ha fatto desiderare una vacanza sull'isola di Gozo.

domenica 23 agosto 2020

 


Oggi vi parlerò del libro "Ho sposato un maschilista" di Joanne Bonny. Dopo essermi imbattuta molte volte in questo libro, alla fine, grazie ad un'occasione, l'ho comprato perché da femminista volevo leggere l'avventura di una protagonista con la mia filosofia.
Vi scrivo una breve trama: Emma Fontana non riceve la promozione come inviata, per cui ambiva da tempo, perché il suo capo è terrorizzato dal fatto che lei abbia le ovaia e un giorno decida di fare figli. Inorridita Emma si licenzia e dopo due anni di duro lavoro riesce a fondare "Revolution", una rivista femminista. Tutti questi sacrifici le valgono la vittoria come Donna dell'Anno, solo che i suoi amici e collaboratori, ovvero Alessio e Giorgia, hanno commesso un pasticcio. Hanno pensato di iscrivere Emma al reality show "Chi vuol sposare un milionario?" senza dirle nulla. Il milionario in questione è Marco Bernardi, che lei trova sexy ma dai suoi profili social capisce che è un maschilista della peggior specie. Per non pagare una penale e su suggerimento della Grande Sorella Emma viene ospitata assieme ad altre diciannove ragazze nella villa di Como della famiglia Bernardi. Il suo scopo è quello di scrivere un articolo sulle donne che buttano al vento la loro dignità per un uomo. Tra una prova e l'altra Emma conosce meglio alcune ragazze e Marco, che le fanno mettere in dubbio le sue idee.
Ho riso tantissimo, soprattutto quando la protagonista si ritrova a far fronte alle sfide del reality che sono veramente esilaranti. Il personaggio di Marco mi piace moltissimo perché all'inizio sembra un maschilista sbruffone, ma poco alla volta si rivela un uomo sensibile, che regala un romantico finale a Emma. Se potete leggetelo perché è la storia d'amore che ogni femminista vorrebbe vivere ;)

sabato 15 agosto 2020

 Buon Ferragosto a tutti!

come avete festeggiato, durante questo periodo di Corona virus, la giornata delle scampagnate e delle grigliate all'aperto?! Io l'ho trascorsa con la mascherina, come out-fit fisso di questa strana estate, facendo una passeggiata nel verde e, avendo la fortuna di vivere in una regione in cui si può raggiungere in poco tempo il mare e la collina, sono scesa a fare due passi sul lungomare. Sono riuscita anche a ritornare a casa in tempo per vedere gli ultimi chilometri della gara ciclistica Giro di Lombardia, che ha vinto in solitaria Jakob Fuglsang. Il pranzo è stato al sacco, quindi niente carne o verdura alla griglia, ma un gustoso panino ha sostituito le prelibatezze di una grigliata. Nei momenti di riposo ho letto qualche pagina del mio libro "E alla fine...", perché avevo voglia di riprendere tra le mani un libro con protagonista una scrittrice. In realtà Tea all'inizio è una semplice cameriera con la passione per la scrittura. Nella sua camera, che si affaccia su un caruggio diretto verso il mare, Tea ama perdersi nello scrivere avventure sensazionali per i personaggi dei suoi romanzi, che legge solo la madre. Tutto cambia quando ritorna il suo migliore amico Francesco, che manda di nascosto il manoscritto di Tea ad una casa editrice e... Bé, mi fermo qui nel riassunto della storia e, se foste incuriositi, vi lascio i links per eventualmente acquistare uno dei due formati di "E alla fine..."(per l'ebook cliccate google, così potrete leggere qualche pagina per farvi un'idea; mentre per il cartaceo cliccate qui). Adesso vado a cenare e a terminare la lettura di "E alla fine...", ancora buon ferragosto! ;)


sabato 8 agosto 2020

 La pandemia da Covid ha stravolto le nostre vite, compreso le attività sportive; infatti la Classicissima di Primavera si è corsa in questa afosa giornata di agosto. La data della 111esima edizione della Milano-Sanremo non è stato l'unico cambiamento, perché i corridori hanno affrontato un percorso diverso da quello storico. Niente Passo del Turchino e Aurelia della Riviera ligure, a causa dei seri problemi di viabilità. Per questo gli organizzatori hanno deciso di far correre i ciclisti su un tracciato di 317km lungo le strade lombarde e piemontesi, approdando in quelle liguri negli ultimi 75km. I 162 corridori sono partiti da Milano e al km2 sono andati in fuga Bais, Boaro, Mazzucco, Tonelli, Cima, Frapporti, Carretero, che hanno scalato in testa il Colle di Nava. Nell'ultimo tratto di salita Carretero si sfila dagli altri fuggitivi per l'eccessivo caldo, mentre i sei italiani scollinano Ponte di Nava e poi giù in picchiata fino a Pieve di Teco. In questa località hanno incontrato un breve tratto di salita da cui si stacca Mazzucco, invece nel gruppo scatta Conci, che viene riassorbito prima della galleria più lunga presente lungo il tracciato. Dopo l'attraversamento dei paesi della Valle Arroscia i corridori hanno svoltato a destra per immettersi nel percorso storico della Milano-Sanremo. Ai -37 Boaro parte seguito da Frapporti, che si arrende poco dopo, e ai -34,7 il gruppo diventa compatto. Una caduta riduce il gruppo di ciclisti, che si sfoltisce ulteriormente nell'ascesa della Cipressa. Alla prima asperità scatta Vliegen che viene raggiunto da Mosca. Dietro tentano Ciccone e Gonzales, solo che il gruppo riacciuffa tutti. In discesa Oss si avvantaggia e Lutsenko e Mosca cercano di riprenderlo, ma il gruppo lascia solo Oss davanti fino ai -9,7. Sprint per scalare per primi il Poggio e ci provano Moscon, Stybar e Ciccone con la Bora hansgrohe che chiude. Ai -8,2 evadono Brambilla e De Gendt, che se ne va dopo essere rimasto a ruota per un po'. Dietro esplode la corsa con Nibali, Alaphilippe e Van Aert. Alaphilippe è scatenato e lo insegue Van Aert, che nella tortuosa discesa lo riprende. La coppia si studia nell'ultimo chilometro con il gruppo in rimonta, ma i due riescono a fare la volata. Primo Wout Van Aert(Team Jumbo Visma), secondo il vincitore dell'anno scorso Julian Alaphilippe(Deceuninck-Quick Step) e ha regolato il gruppo, nonostante una caduta precedente, Michael Matthews(Team Sunweb). La 111esima edizione della Classicissima di Primavera è stata una corsa calda e insolita per il percorso, anche se i corridori hanno reso questa giornata strepitosa con i loro gesti atletici. Per la prima volta ho azzeccato il pronostico, che ogni anno io e la mia famiglia facciamo prima della corsa. Avevo detto che Van Aert era in grande forma e il nuovo percorso si addiceva a lui; di fatti ha vinto con una bellissima volata di potenza. La speranza è che la Milano-Sanremo ritorni nella fresca primavera e con il percorso in cui i grandi ciclisti hanno fatto la storia di questo bellissimo sport. Nel frattempo ci godiamo le immagini di questa edizione ;)

domenica 2 agosto 2020


Oggi vi parlerò del libro "Entra nella mia vita" di Clara Sanchez. Ho sentito commenti entusiastici sulla bravura della scrittrice, soprattutto da parte di mia zia, che mi ha detto: "Devi assolutamente leggere Il profumo delle foglie di limone". In biblioteca non c'era, così ho optato per quest'altro libro di Clara Sanchez.
Vi scrivo una breve trama: Veronica Morales ha dieci anni, quando in un pomeriggio soleggiato di nascosto dai suoi genitori nella cartella di coccodrillo scopre la foto di una bambina poco più grande e molto simile a lei ma con i capelli biondi. E' incuriosita di saperne di più su chi sia, però non ha il coraggio di fare domande alla madre Betty, che soffre di esaurimento nervoso. Un giorno Veronica per caso origlia la madre confessare alla sua migliore amica Ana di essere convinta del fatto che Laura sia la figlia che avevano dichiarato deceduta alla nascita. Veronica è sconvolta da quello che ha sentito, ma ci può pensare poco perché Betty comincia a lavorare come venditrice di cosmetici, così ha il compito di occuparsi del fratello minore e la rivelazione l'accantona. La vita scorre veloce e arriva l'estate in cui Veronica deve iscriversi all'università, solo che la madre si ammala e suo padre si sente perso senza sua moglie. Senza rifletterci troppo Veronica si prende carico della sua famiglia, dimenticandosi dell'iscrizione e assumendo l'incarico di venditrice per non far perdere il posto di lavoro alla madre. Soprattutto decide di proseguire le ricerche su sua sorella Laura, anche se suo padre è contrario perché ha paura che si ammali come la moglie. Veronica non ha nessuna intenzione di farsi ostacolare, così scopre l'intrigo illegale che ha visto coinvolta sua madre e Laura.
La scrittrice scrive molto bene, tanto da catapultarti nella Madrid della fine degli anni Ottanta e gli inizi dei Novanta del Novecento. Il personaggio di Veronica ha una personalità molto forte dopo anni di combattimento contro il fantasma della sorella maggiore. Nonostante questo peso, porta avanti la sua ricerca della verità. Non mi è piaciuto, però, il fatto che la scrittrice abbia inventato una storia su una tragedia realmente accaduta a persone in carne e ossa, le quali hanno sofferto per decenni, se non per ventenni, la illegale sparizione del proprio figlio. Non lo so, sarò troppo dura al riguardo o forse non è il mio genere di lettura, comunque non mi è piaciuta questa sorta di "speculazione". A mio avviso si poteva chiedere a chi aveva vissuto questa tragedia di raccontare e, come scrittore, limitarsi a trascrivere la sua storia.