domenica 25 marzo 2018


Oggi vi parlerò del libro "Il corpo sa tutto" di Banana Yoshimoto. Me l'ha regalato per il mio compleanno la mia amica Vanessa su suggerimento di sua mamma, che è un'appassionata lettrice di quest'autrice giapponese.
Vi scrivo una breve trama: Il libro è costituito da tredici racconti che vedono protagoniste delle donne, le quali si trovano a vivere delle situazioni, in cui prendono consapevolezza di loro stesse. Vengono affrontati conflitti drammatici, traumi psichici e nodi apparentemente insolubili, che si sciolgono attraverso un arduo percorso dal dolore alla guarigione. I racconti sono caratterizzati da una gamma sorprendente di modulazioni tra difficilissime prove e piccole gioie con il raggiungimento di un'intuizione illuminante, permettendo a queste donne di uscire dalla loro crisi sane e salve. Vorrei riportarvi la parte conclusiva dell'undicesimo racconto che, secondo me, vi spiega bene l'essenza di questo libro. Queste sono le parole di Banana Yoshimoto: "Nel vivere ci sono davvero tanti significati, e una quantità incredibile di scene, più numerose delle stelle, tanto da non poterle ricordare a una a una, inonda il mio spirito, mai più cadrò in un errore così brutto e meschino".
Adoro quest'autrice quando descrive i paesaggi, in cui vivono le sue protagoniste. Vi fa immaginare di ritrovarvi ad ammirare la spiaggia con una distesa di sassi rotondi quasi neri del quarto racconto e dà una bellissima descrizione della Sicilia nella decima storia. Insomma leggete "Il corpo sa tutto", soprattutto se preferite storie brevi ma ricche di descrizioni e sentimenti.

sabato 17 marzo 2018



Nella giornata, nella quale si commemora il 157esimo anno dall'Unità d'Italia, si è corsa la 109esima Classicissima di Primavera. In questa Milano-Sanremo 2018 i ciclisti hanno affrontato un percorso di 294km. Dopo 4 chilometri sono scappati dal gruppo in 9: Maestri, Rota, Kobernyak, Sagiv, Bono, Mosca, Planet, Van Winden e Hatsuyama. I 175 corridori sono partiti con la pioggia, ma dopo tanti chilometri sulla corsa è sbucato il sole, così hanno potuto correre i Capi senza troppe difficoltà. Sul Capo Berta in testa rimangono Maestri, Rota, Bono e Van Winden, che verranno riassorbiti dopo 260km di fuga. Il gruppo compatto ha proseguito con diversi scatti, fino a quando sul Poggio non scatta Neilands e gli va dietro Nibali, che rimarrà da solo ai -6,4km. Ai -3,9 Trentin prova ad inseguirlo, ma il gruppo lo riprende e non riesce a colmare i secondi di vantaggio dal corridore siciliano. In una soleggiata Sanremo è giunto da solo Vincenzo Nibali e poco dietro la volata per concludere il podio con Caleb Ewan e Arnaud Demare.
Questa è stata la prima volta, che sono andata a vedere una classica monumento ed è stato un momento molto emozionante. Ho ancora i brividi adesso che vi scrivo, perché è stato bello vedere, dopo dodici anni in cui un italiano non saliva sul gradino più alto del podio, Vincenzo Nibali incitarci per fargli più tifo ed è stata un'emozione cantare a squarciagola l'inno di Mameli, proprio nella giornata dei festeggiamenti dell'unità d'Italia ;)



lunedì 12 marzo 2018



Oggi vi parlerò del libro "Il bacio più breve della storia" di Mathias Malzieu. Quando ho scoperto che il libro era stato scritto da un membro del gruppo rock Dionysos, ho voluto leggere la storia.
Vi scrivo una breve trama: Il protagonista è un inventore depresso, che sta trascorrendo una serata al Théatre du Renard di Parigi, e rimane affascinato da una sfuggevole ragazza. All'improvviso l'orchestra suona "It's Now o Never" e lui per caso si trova a pochi centimetri dal viso della ragazza misteriosa. Si scambiano il bacio più breve della storia, che lui paragona ad un origami; poi lei svanisce nel nulla, come se non fosse mai esistita o fosse invisibile. Lui vuole rivivere quel bacio, perché ha fatto evaporare per qualche istante la sua depressione. Vuole a tutti i costi incontrare di nuovo la ragazza invisibile, così il giorno dopo si reca dalla sua farmacista di fiducia, Louisa, per chiederle un consiglio. Lei ascolta affascinata e lo manda da Gaspard Neige, un detective in pensione. Quest'uomo, che assomiglia ad un orso polare, gli propone di utilizzare il suo stravagante pappagallo Elvis, che è in grado di trovare chiunque e ripetere messaggi o versi di qualsiasi tipo. L'inventore accetta e con l'aiuto del pappagallo e delle sue stravaganti invenzioni scova la ragazza invisibile che, quando ricomparirà, sarà una donna che lui conosce molto bene.
I personaggi sono al limite del surreale e il libro racconta l'amore genuino di questo inventore nei confronti di una donna, di cui si è innamorato nel primo istante del loro breve incontro. Lo scrittore è stato in grado di suscitare la curiosità verso il cioccolatino, che ripropone il bacio più breve della storia; ti viene voglia di assaggiarlo, proprio come avviene per tutti i personaggi del libro.

giovedì 8 marzo 2018

Buona Festa della Donna a Tutte!
in questi giorni per distrarmi dalla preparazione del prossimo esame, mi sono messa ad ascoltare i successi del Festival di Sanremo 2018 e quelli del passato, così sono capitata in una canzone che si addice per la Giornata internazionale della Donna. Questa canzone venne presentata al Festival di Sanremo nel 1987 e cantata da Fiorella Mannoia, classificandosi all'ottavo posto. Si tratta di "Quello che le donne non dicono", di cui ci sono mille interpretazioni ma vi propongo l'originale se cliccate qui.
Il testo è stato scritto da degli uomini, ovvero Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone, ma sono riusciti a cogliere la nostra essenza. Vi saluto lasciandovi con il testo di "Quello che le donne non dicono".
"Ci fanno compagnia certe lettera d'amore
Parole che restano con noi
E non andiamo via
Ma nascondiamo del dolore
Che scivola, lo sentiremo poi
Abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia
È una mancata verità che prima o poi succederà
Cambia il vento ma noi no
E se ci trasformiamo un po'
È per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi
Siamo così
È difficile spiegare
Certe giornate amare, lascia stare
Tanto ci potrai trovare qui
Con le nostre notti bianche
Ma non saremo stanche neanche quando
Ti diremo ancora un altro sì
In fretta vanno via della giornate senza fine
Silenzi, che familiarità
E lasciano una scia le frasi da bambine
Che tornano, ma chi le ascolterà
E dalle macchine per noi
I complimenti del playboy
Ma non
Ma non li sentiamo più
Se c'è chi non ce li fa più
Cambia il vento ma noi no
E se ci confondiamo un po'
È per la voglia di capire chi non riesce più a parlare
Ancora con noi
Siamo così, dolcemente complicate
Sempre più emozionate, delicate
Ma potrai trovarci ancora qui
Nelle sere tempestose
Portaci delle rose
Nuove cose
E ti diremo ancora un altro sì
È difficile spiegare
Certe giornate amare, lascia stare
Tanto ci potrai trovare qui
Con le nostre notti bianche
Ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro sì"
 

giovedì 1 marzo 2018

Ciao a tutti!
oggi sono felicissima perché fuori nevica, anche se c'è un vento pazzesco che rovina un po' l'atmosfera, e non vedo l'ora che si depositi per andare a fare l'angelo ;) L'altro motivo di felicità è che vi presento il booktrailer del mio ultimo libro, ovvero "Una lettera solo per te". Non aspettatevi un'opera d'alta regia, pensate che tra i tanti mestieri che avrei voluto fare c'era anche quello del regista XD Comunque è di breve durata e spero che vi spinga ad acquistarlo ;)
BUONA VISIONE!!!