lunedì 30 aprile 2018



Domani è la festa dei lavoratori e ho pensato di proporvi il film "Mister Felicità", in cui il protagonista disoccupato scopre per caso il lavoro giusto per lui.
Vi scrivo una breve trama: Martino De Simone(Alessandro Siani) è disoccupato e vede la vita tutta nera ripetendo sempre la frase: "Chi me lo fa fà". Vive in Svizzera con la sorella Caterina, che per mantenere entrambi lavora come donna delle pulizie per il Dottor Guglielmo Gioia(Diego Abatantuono), un rinomato mental coach specializzato nel guarire le persone attraverso il pensiero positivo. Un giorno Martino e la sorella hanno un incidente automobilistico e Caterina ha la peggio, per ristabilirla deve subire un intervento chirurgico che costa venti mila euro. Martino le promette che troverà i soldi, così va dal dottor Gioia che lo assume al posto della sorella. All'improvviso il mental coach deve partire urgentemente per Dubai per risollevare il morale ad un principe e Martino casualmente risponde al telefono venendo ingaggiato per una bella cifra. Da quel momento diventa Mister Felicità, l'assistente del dottor Gioia. La nazionale di pattinaggio lo contatta per aiutare la famosa pattinatrice Arianna Crof(Elena Cucci), che dopo una caduta nella pista di Bonn ha un blocco psicologico. L'allenatore e la rigida madre vogliono che Mister Felicità la guarisca in due mesi perché deve partecipare ai campionati europei. Al primo incontro Martino non riesce a relazionarsi con Arianna, che lo manda via, nel frattempo il dottor Gioia ritorna e scopre il suo inganno. Dato che non vuole perdere il suo buon nome come mental coach, il dottore e Martino lavorano insieme per la pattinatrice depressa. Con l'aiuto di Gioia Martino riesce a guadagnarsi la fiducia di Arianna, ma per una serie di equivoci lei lo smaschera e Mister Felicità le rivela che in realtà è un pessimista cronico. Per giorni Martino e Arianna si deprimono insieme stravaccati sul divano diventando complici, poi un giorno iniziano a uscire alla ricerca della felicità.
Come sempre i film di Siani fanno ridere dall'inizio alla fine. Questa volta, però, si ride riflettendo sul senso della felicità, che dagli albori dell'umanità continuiamo a ricercare ;)

domenica 22 aprile 2018

Ciao a tutti!
questa domenica l'ho passata divertendomi tanto vedendo la 79esima edizione del Giro dell'Appennino. Quest'anno pensavo, che non sarei andata a vedere altre gare ciclistiche perché tutte abbastanza lontane. Invece questa antica corsa, vinta da grandi campioni come Fausto Coppi e Vincenzo Nibali, ha fatto giungere l'arrivo in Via XX Settembre, nel centro della mia città, quindi non potevo non andarci, ma questa volta mi ha accompagnata l'altro appassionato di ciclismo della mia famiglia, ovvero mio papà:)
Della gara posso raccontarvi che al km 11 dalla partenza sono partiti per una lunga fuga in sette, ovvero Taciak, Barcelo Aragon, Salvador, Onesti, Chokri, Colnaghi e Fortin. I primi quattro Gran Premi della Montagna li ha superati per primo Salvador; poi lungo le dure rampe del Passo della Bocchetta scappano dal gruppo Masnada, Ciccone e Antunes, i quali riprendono i fuggitivi di giornata. In ordine di transito sul Passo della Bocchetta sono giunti Ciccone, Masnada e Antunes, che hanno proseguito di comune accordo fino agli ultimi 10km dove hanno cominciato a scattare e contro scattare. Sulla leggera ma costante salita di Via XX Settembre ha vinto Giulio Ciccone, secondo Amaro Antunes e terzo Fausto Masnada; infine dopo tre minuti abbondanti hanno fatto lo sprint un gruppetto di ventitré corridori, tra i quali c'era Damiano Cunego, uno dei miei ciclisti preferiti che a giugno si ritirerà dalle corse. In questa bella giornata di sport c'è stato anche un momento di ricordo, in quanto il 22 aprile dell'anno scorso moriva in un incidente stradale sulla sua bicicletta Michele Scarponi. Il Giro dell'Appennino l'ha voluto ricordare consegnando il premio di miglior scalatore con il suo nome ed è stato vinto da Enrico Salvador.
Ora vi saluto lasciandovi con la foto che ho fatto ai vincitori del 79esimo Giro dell'Appennino.

 

domenica 15 aprile 2018


Oggi vi parlerò del libro "Non è la fine del mondo" di Alessia Gazzola. Nei pressi di casa mia sono fioriti e l'aria profuma dei glicini, così ho voluto leggere questo libro, dato che sulla copertina appare una cascata di questi grappolosi fiori.
Vi scrivo una breve trama: Emma De Tessent da anni è stagista per un casa di produzione cinematografica, nonostante il suo curriculum sia ricco tanto da ambire a posizioni prestigiose. Lei, però, si accontenta vivendo con la madre e trascorrendo le sue serate a leggere Harmony regency, mangiando biscotti calorici; anche se il suo sogno ricorrente è acquistare il villino con il glicine dove si rifugia quando è giù di morale. Tutto cambia quando la casa di produzione non le rinnova il contratto, Emma si sente avvilita e depressa. Non riuscendo a lungo a rimanere con le mani in mano, spedisce il curriculum da tutte le parti. Dopo l'ennesimo colloquio di lavoro fallimentare entra in un negozio di abiti per bambini, dove viene assunta come assistente e trova la tranquillità di cui ha bisogno. Solo che il suo ex capo la rivuole nel suo staff e nello stesso momento un affascinante produttore, che continua a ronzare intorno al negozio, le offre un incarico adatto al suo curriculum. Emma si sente come le eroine romantiche dei libri che legge e come loro deve prendere una decisione, che le possa permettere di vivere il lieto fine.
Mi piace tantissimo la protagonista e la sua dolcissima storia, anche se il finale mi ha lasciata un po' interdetta. Ci avrei aggiunto qualcosa di più romantico come la protagonista si sarebbe meritata, vista la sua passione per i romanzi regency.
 

domenica 8 aprile 2018



Oggi vi parlerò del libro "Un uomo poco raccomandabile" di Katie Fforde. Era da tempo che cercavo questo libro, ma era sempre esaurito in qualsiasi negozio andassi, poi per puro caso è sbucata una copia dal Libraccio, così non me la sono lasciata scappare.
Vi scrivo una breve trama: Hetty Longden è una donna che lavora come segretaria ed è innamorata del suo capo Alistair, con cui ha una relazione. Un week end tutta entusiasta parte per raggiungere il suo fidanzato, che l'ha preceduta nel cottage dove trascorreranno il loro tempo libero. Al suo arrivo Hetty trova Alistair a letto con un'altra e lui si giustifica dicendole che gli era sembrato il modo migliore per concludere la loro relazione. Hetty si arrabbia strappando un antico lenzuolo di lino e ammaccando la Porsche di Alistair. Dopo di che scappa dai genitori e dopo pochi giorni la madre la convince a diventare la custode di Courtbridge House di Samuel, un lontano cugino materno, che deve essere operato e non vuole lasciare la tenuta vuota. Hetty viene catapultata nella realtà di questa villa, che non vede la pulizia e l'ordine da parecchi anni; allo stesso tempo però ha dei fervidi sostenitori, come la signora Hempstead, che fa la guida turistica nei giorni d'apertura di Courtbridge House, l'elegante Caroline, la quale instaura una forte amicizia con Hetty, e il cavalleresco Peter, che ha sempre aiutato Samuel e ha un debole per la ragazza. Hetty si fa in quattro per salvare la villa da una possibile vendita; poi però arriva l'erede di Courtbridge, ovvero Connor Barrabin, detto Conan il Barbaro, che ha altri progetti sulla sua eredità. Connor, così, scombussolerà la vita della villa e anche quella di Hetty.
Come sempre i libri della Fforde sono divertenti e anche questo non fa eccezione. Questa protagonista, che viene sballottata per risolvere i problemi della villa come una pallina del flipper, è simpatica e si troverà a vivere un lieto fine dolce come una coppa di cioccolata.

domenica 1 aprile 2018

Buona Pasqua a tutti!
questa mattina, come sempre, ho fatto una scorpacciata di cioccolata, ma l'ho smaltita andando a fare una lunga passeggiata ;) Durante questa bella facchinata in salita, io e le mie sorelle abbiamo raccolto delle violette per creare un centrotavola per l'imminente pranzo pasquale. La passeggiata, comunque, è servita anche come allenamento per il famoso picnic di Pasquetta, se ovviamente non dovesse piovere. Va beh, smetto di assillarvi con tutte queste parole e vi lascio augurandovi una felice Pasqua e per domani una divertente Pasquetta :)