lunedì 29 maggio 2017

In questa ultima settimana al cardiopalma sono successi tanti imprevisti lungo le strade della Lombardia, del Trentino Alto Adige, della Svizzera per un breve tratto, del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e la crono conclusiva in Piazza Duomo a Milano.
16a tappa: 23/05 Rovetta-Bormio di 222km. Tappone alpino con doppia ascesa dello Stelvio che al primo passaggio sarà la Cima Coppi di questo Giro d'Italia n.100 con 2758m da scalare. La prima asperità della giornata è stata il Passo del Mortirolo, che hanno dedicato a Michele Scarponi. Un folto gruppo si è apprestato a scalarlo ma Luis Leon Sanchez è stato colui che ha condotto in testa l'ascesa e ha conquistato il Gpm dedicato al suo compagno di squadra. Dopo rimangono davanti Deignan, Landa, Fraile, Sanchez, Kruijswijk, Hirt, Senni, Rolland, Dombrowski, Woods, Grosschartner, Foliforov, De Plus, Berhane, Anton, Henao, Ten Dam, Anacona, Bilbao Lopez, Kiryienka, Mendes, Ravasi, Rui Costa, Verona, Amador, Izaguirre. Passano dal traguardo di Bormio per poi scalare i 21km700m del Passo dello Stelvio, in cui molti si staccano per le dure pendenze. La Cima Coppi è stata conquistata da Mikel Landa Meana e insieme a lui sono rimasti Anton, Deignan, Hirt, Anacona, Izaguirre, Kruijswijk, Sanchez e Amador. Quest'ultimo fa la differenza in discesa ma Landa non lo molla, anche se ai -50,1 si aggiungono anche kruiswijk, Deignan, Anacona, Hirt e Anton. Ancora un'ascesa dello Stelvio sul versante svizzero chiamato Umbrailpass, in cui Deignan dopo un lungo lavoro lascia gli altri fuggitivi. Ai -34 rompe gli indugi Kruijswijk a cui si accoda Landa e Hirt. La maglia rosa Dumoulin, intanto, ha un problema intestinale e si stacca riuscendo a contenere gli attacchi degli altri uomini di classifica; infatti Nibali, Pozzovivo, Quintana e Zakarin scappano e in discesa riprendono Kruijswijk e Hirt. Ritornati in Italia Nibali va giù spedito seguito da Landa e insieme arrivano a Bormio. Nella volata a due vince Vincenzo Nibali, ad una ruota Landa e a 11" Quintana.
17a tappa: 24/05 Tirano-Canazei di 219km. Scollinano l'Aprica e Passo del Tonale Rolland, Mohoric e Brutt con un gruppo di 39 al loro inseguimento. Nella discesa scendono a tutta velocità Brutt e Mohoric che proseguono in coppia, mentre Rolland si unisce ai contrattaccanti. Nel terzo Gpm di giornata Mohoric prova da solo, intanto dietro c'è una gran bagarre, da cui Busato, Conti, Sutherland, Van Garderen, Rolland, Amezqueta, De Plus, Devenyns, Rui Costa, Janse Ven Rensburg, Roy e Barbin ne escono vincitori e cercano di riacciuffare lo sloveno riuscendoci ai -60,5. Dopo un paio di chilometri si aggregano anche Polanc, Ventoso, Woods, Gorsschartner, Samoilau, Monfort, Teklehaimanot, Fraile, Izaguirre,  Bernard, Barta e Puccio. I 25 corrono compatti e ai -16,8 iniziano gli scatti. In progressione si allontana Conti però Sutherland, Busato, Woods, Van Garderen, Rui Costa, Izaguirre sono i primi a riprenderlo e poco dopo anche gli altri. Dopo gli 8km Pierre Rolland coglie l'attimo e fa il vuoto, gli atri fuggitivi possono fare solo la volata dei piazzamenti: Faria da Costa e Izaguirre.
18a tappa: 25/05 Moena-Ortisei di 137km. Avvio velocissimo in questa tappa dolomitica per creare la fuga. I primi a riuscirci sono Boaro, Berhane, Rosa e Rosskopf e sul Pordoi vengono raggiunti da Foliforov, Deignan, Anacona, Siutsou, Villella, Dombrowski, Plaza, Hirt, Van Garderen. Il Val Parola vede protagonisti Cataldo, Rolland, Amador, Fraile, Stuyven, Pedersen, Landa e i fuggitivi che li precedevano. Invece sulle rampe del Gardena allungano Dombrowski, Berhane e Plaza ma si aggiungono Rosa, Landa, Villella, Hirt, Van Garderen e Fraile; dal gruppo abbiamo l'attacco di Quintana e dopo lo fa anche Nibali con la maglia rosa all'inseguimento che si riunisce con loro sul Gpm. Da Ortisei salgono il Passo Pinei Landa, Berhane, Dombrowski, Villella, Van Garderen, Hirt e Rosa, che dopo aver tirato per tutte le salite si stacca. Nella discesa fra i fuggitivi fanno la differenza Landa e Van Garderen e affrontano con un bel distacco il Gpm Pontives. Nel tratto più duro della salita ci riprova Quintana con scarso successo, intanto in testa i due lottano scattando a vicenda. Pozzovivo e Pinot evadono dal gruppo maglia rosa riprendendo Hirt; i primi tre della classifica si studiano mentre Zakarin, Kruiswijk e Mollema li lasciano da soli. Tra i due fuggitivi di giornata è uscito vincente Tejay Van Garderen, poi Landa e un po' più staccato Pinot.
19a tappa: 26/05 San Candido-Piancavallo di 191km. Nell'ultima tappa con arrivo in salita Rolland, Herrada, Teklehaimanot, Rui Costa, Van den Broeck, Muhlberger, Koshevoy, Boem, Shalunov, De Plus, Chevreir, Bilbao Lopez, Paterski e Ludvigsson evadono dal gruppo. Nella lunga discesa di giornata le squadre di Nibali, Quintana, Pinot e Zakarin attaccano la maglia rosa Dumoulin. Questo gruppo riprende i 14 ai -95,4. Sul Sella Chainzutan la maglia rosa con gli altri rientrano sugli attaccanti e in contro piede prendono il largo Sanchez, Rolland, Rui Costa, Henao, Shalunov. Vanno via anche Rojas, Landa, Koshevoy, Plaza, Mollard, Chevrier, Rota, Herrada, Visconti, Capecchi, Busato, Boem, che riacciuffano i 6 ai -51. Ai piedi del Piancavallo i fuggitivi fanno scatti contro scatti e i primi a cominciare i 15km di salita sono Sanchez e Mollard, anche se lo spagnolo lascia presto il francese. Ai 14,3 Rui Costa va riprendere Sanchez ma ben presto si ritrova da solo con alle calcagna Landa. Ai -10 lo spagnolo e il portoghese fanno coppia in salita, intanto la maglia rosa si stacca sulle prime rampe e si avvantaggiano su tutti Pozzovivo e Zakarin. In testa alla corsa si lancia in un assolo Mikel Landa Meana, che dedica la vittoria all'amico Michele Scarponi, a 1e48 Faria da Costa e a qualche secondo Rolland. Nairo Quintana sfila la maglia rosa all'olandese.
20a tappa: 27/05 Pordenone-Asiago di 190km. Nell'ultima tappa in linea di questo Giro d'Italia n.100 vanno in fuga Pozzato, Slagter, Belkov, Devenyns, Teuns, Ladagnous. Ad inseguirli ci sono Andreetta e Muhlberger che dopo vari chilometri a bagnomaria vengono riassorbiti dal gruppo. I 6 fuggitivi sono i primi a scalare il Monte Grappa e Pozzato si sfila proseguendo con il suo passo. Dal gruppo c'è il forcing della Katusha Alpecin che fa far fatica agli altri uomini di classifica. Scollina i 1620m del Monte Grappa Devnyns che viene raggiunto in discesa da Teuns e continuano in coppia anche l'ultima salita di questo Giro. Sulle rampe del Foza rimane da solo Teuns e ai -23,4 parte Nibali ma la maglia rosa Quintana, Pozzovivo, Zakarin, Pinot lo riprendono assieme agli altri della classifica. Riscattano decisi Zakarin e Pozzovivo, ma la maglia rosa non lascia molto spazio con Nibali. I due proseguono riacciuffando Teuns, intanto Pinot riprende Quintana e Nibali. Pozzovivo e Zakarin scollinano per primi, però in discesa ai -10,4 si forma un quintetto che fa la volata. Il vincitore è Thibaut Pinot, alle sue spalle Zakarin e Nibali.
21a tappa: 28/05 Monza-Milano di 29,3km. Questa è l'ultima cronometro individuale del Giro d'Italia n.100. La classifica è molto aperta e i corridori hanno corso quest'ultima tappa dall'autodromo di Monza effettuando un giro completo del circuito e poi strada dritta fino al Duomo di Milano. Il primo Jos Van Emden l'ha conclusa in 33minuti08secondi a 53,058 km/h, a 15" la nuova maglia rosa Dumoulin e a 27" il campione italiano delle crono Quinziato.
Dopo ci sono stati i festeggiamenti per tutti e per la prima volta nella storia del Giro d'Italia ha vinto la maglia rosa un olandese Tom Dumoulin, con lui sul podio Nairo Quintana e Vincenzo Nibali. Le altre maglie di questo Giro sono state: maglia azzurra Mikel Landa Meana; maglia ciclamino Fernando Gaviria e maglia bianca per il secondo anno consecutivo Bob Jungels.
Le cose che mi sono piaciute di questo Giro d'Italia n.100 sono state: la vittoria dopo 179km di fuga di Jan Polanc che ha scalato da solo l'Etna; la tenacia di Geraint Thomas che prima della salita del Blockhaus è caduto ma ha affrontato a tutta la salita senza perdersi d'animo; l'incontenibile felicità di Pierre Rolland, che ha saputo cogliere l'attimo e vincere; la caparbietà di Mikel Landa Meana che dopo due secondi posti è riuscito a vincere e dedicare la tappa a Michele Scarponi. E poi è stato un Giro molto bello perché si è risolto tutto proprio negli ultimi metri di questa lunga e faticosa corsa rosa.

lunedì 22 maggio 2017

 
La settimana, che i corridori hanno appena concluso, li ha visti correre lungo le strade in cui si allenavano campioni del passato come Girardengo, Bartali, Coppi e Pantani. Le regioni attraversate sono state l'Umbria con una cronometro, poi la Toscana, l'Emilia Romagna, il Piemonte e la Lombardia. Concluderò il post con la foto del vincitore di Tortona, ovvero Fernando Gaviria; risulterà piccolo perché la fotografia è stata fatta un po' lontano dal palco delle premiazioni.
10a tappa: 16/05 Foligno-Montefalco di 39,8km. Cronometro individuale lungo le terre del Sagrantino. Il primo tratto del percorso è stato pianeggiante, poi i ciclisti si sono arrampicati sulle colline dei vigneti del Sagrantino. Tom Dumoulin ha concluso questa tappa in 50minuti e 37secondi ad una velocità di 47,178km/h e ha indossato la maglia rosa rifilando grossi distacchi agli altri; a 49secondi Thomas e a 56 Jungels.
11a tappa: 17/05 Firenze(Ponte a Ema)-Bagno di Romagna di 161km. Partenza davanti alla casa di Gino Bartali. Sul Passo della Consuma in tanti hanno provato ad andare in fuga e solo in discesa evadono De Plus e Anton inseguiti da un gruppetto di 23 contrattaccanti(Amador, Herrada, Rojas, Rui Costa, Petilli, Visconti, Montaguti, Dupont, Cataldo, Kangert, Hermans, Rolland, Rovny, Monfort, Marczynski, Fraile, Keiser, Deignan, Landa, Ten Dam, Plaza, Villella, Carthy), che si congiungono con i due ai -119. A Stia però Landa e Fraile vogliono proseguire da soli. Appena inizia Passo del Carnaio allunga Montaguti ma i 22 non lo lasciano andare via perché vanno di buona lena. A 50 dalla fine c'è il passaggio sul traguardo dei due spagnoli e poi gli altri, dai quali si sono attardati Rovny e Keiser. Ai -40,3 Fraile viene riassorbito dal gruppetto, mentre Landa continua giù per la discesa ma nella salita successiva non ha scampo. Durante Monte Fumaiolo il gruppetto di 23 si seleziona; nei pressi del GPM scattano in successione De Plus, Rui Costa e Rolland, che è l'unico ad avere fortuna. Dal gruppo forcing di Nibali; intanto Rolland scollina assieme a Fraile. Pinot anticipa il gruppo in discesa, nella quale Fraile prova a staccare gli altri fuggitivi ma Rolland non lo molla. Il gruppo degli uomini di classifica torna compatto, mentre i due fuggitivi vengono raggiunti da Rui Costa, che sul Passo dell'Incisa fa la differenza. Dal gruppetto ci sono vari scatti e ha successo Kangert, che riacciuffa i tre, ma anche gli altri vogliono fare la volata finale. In tutto questo trambusto ce la fa Omar Fraile, secondo Faria da Costa e terzo Rolland.
12a tappa: 18/05 Forlì-Reggio Emilia di 229km. La tappa più lunga dell'edizione n.100 del Giro d'Italia. Partenza con una salita e al primo chilometro corrono via Marcato, Maestri e Firsanov. I corridori hanno affrontato un tratto dell'autostrada A1 Valico Appenninico e sono usciti al casello di Rioveggio per tornare sulla strada statale. I fuggitivi sono stati ripresi tranne Maestri, che ha rilanciato con forza e cuore, anche se ai -6,7 è gruppo compatto. Parte Zhupa ma all'ultimo chilometro si sono preparati per la volata che ha visto la tripletta di Fernando Gaviria, dietro Mareczko e Bennett.
13a tappa: 19/05 Reggio Emilia-Tortona di 167km. Tappa completamente pianeggiante. Dopo lo sbandieramento scappano via Mohoric, Albanese, Brutt e Van Zyl, che si rialza dopo qualche chilometro. I tre vanno avanti sempre controllati dalle squadre dei velocisti, che li riacciuffano poco dopo il 21esimo chilometro. Il gruppo ha affrontato la volata in discesa. Nonostante fosse attardato, Fernando Gaviria fa poker battendo Bennett e Stuyven.
14a tappa: 20/05 Castellania-Oropa di 131km. I ciclisti sono partiti davanti alla casa di Fausto Coppi. Da subito in tanti fanno dei tentativi di fuga e dopo 30km ci riescono Lagutin, Berhane e Martinez Poveda, i quali vengono tenuti sotto controllo dal gruppo. Li lasciano correre nel tratto pianeggiante ma ai -17,7 vengono riassorbiti e poi di corsa verso Biella. Quando inizia la salita verso il santuario di Oropa allungano Roja, Izaguirre e Rosa; quest'ultimo cerca di approfittare ma nelle pendenze più dure viene ripreso dalla Movistar. Ai 5,5 attacca Anton e Zakarin con gli altri lo riacchiappano. Esitano così torna di nuovo la Movistar. Partono Yates, Kruijswijk e Pozzovivo, che prova da solo e Quintana e Zakarin lo riacciuffano. Il colombiano e il russo vanno d'accordo ma la maglia rosa li insegue in progressione. Ai 3,3 se ne va Quintana, dietro Dumoulin, Nibali, Yates, Zakarin e Landa. La maglia rosa tiene sotto tiro Quintana e quando lo riprende gli scatta davanti. Dumoulin, Quintana, Zakarin e Landa rimangono insieme. Sul lastricato che porta al santuario di Oropa i quattro fanno la volata con la fortissima maglia rosa Tom Dumoulin, un po' dietro Zakarin e a qualche secondo Landa Meana.
15a tappa: 21/05 Valdengo-Bergamo di 199km. Alte velocità fin dall'inizio con tutti che vogliono andare in fuga; i primi a provarci sono stati Zhupa, Hofland, Barta, Roy e Devenyns, che ai 100 all'arrivo lascia gli altri e se ne va a tutto gas ma ha poca chance. In contropiede evadono Amezqueta, Petilli, Gaviria, Dillier, Battaglin, Barbin, Janse Van Rensburg, Molard, Shalunov e Deignan però il gruppo non li lascia andare lontano; infatti sulla salita Miragolo San Salvatore il gruppetto si spezza a metà davanti Janse Van Rensburg, Molard, Deignan, Amezqueta e Barbin che si stacca ai -3 dal GPM. Dal gruppo scappa Rolland e dopo un po' anche Sanchez. Janse Van Rensburg, Molard e Deignan sono i primi ad affrontare il Selvino seguiti da Rolland e Sanchez che li recuperano ai -31,3. Nei 12km di discesa i cinque proseguono e nella coda del gruppo ci sono state diverse cadute. Poi si sono diretti verso Bergamo con i fuggitivi impegnati ad arrivare per primi al traguardo, ma nelle dure rampe cittadine li riprendono con Rolland che molla per ultimo. Scatta Jungels e Nibali e Pozzovivo lo riprendono. Si aggiungono Pinot, Mollema, Dumoulin, Quintana, Yates, Zakarin e Konrad per fare la volata finale. La maglia bianca Bob Jungels alza le braccia al cielo, a regolare Quintana e Pinot.

lunedì 15 maggio 2017

Lasciata l'isola della Sardegna i corridori sono approdati su un'altra isola la Sicilia, partendo da Cefalù. In queste sei giornate i ciclisti sono transitati sulle strade della Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Molise e Abruzzo concludendo sulle rampe del Blockhaus.
4a tappa: 09/05 Cefalù-Etna di 181km. Prima tappa di montagna con l'arrivo in salita. Al chilometro 2 vanno in fuga Brutt, Alafaci, Polanc e Jense Van Rensburg. Il traguardo volante di Bronte ha visto transitare per primi Brutt, Polanc e Jense Van Rensburg, anche se ai -30 rimangono solo lo sloveno e il sudafricano. Appena comincia la salita per l'Etna Polanc prova a scalarlo per primo e dal gruppo scatta Tiralongo ma lo lasciano andare poco lontano. Ai -12 Rolland tenta di allungare seguito da Bilbao Lopez ma quest'ultimo non ce la fa. Dopo di che evadono Pelizzotti e Anacona però non hanno successo. Nel tratto più duro il gruppo di trentacinque ciclisti riprende i fuggitivi tranne Polanc. Ai -3,2 Hansen fugge via e dallo striscione dei 3km all'arrivo va al suo inseguimento Nibali, ma gli altri annullano l'attacco dei due. Poi ci riprovano Hansen e Anton ma niente e al km1,5 parte deciso Zakarin. Dopo 179 chilometri di fuga Jan Polanc ce la fa a tagliare per primo il traguardo, poi Zakarin e dal gruppetto Thomas. La maglia rosa finisce sulle spalle di Bob Jungels.
5a tappa: 10/05 Pedara-Messina di 159km. Sono scappati subito dal km0 Shalunov e Paterski. La tappa si districata fra le strade dei paesini della Sicilia; ai -14,6 i due fuggitivi di giornata sono stati riassorbiti dal gruppo. Poi nel circuito cittadino al primo passaggio allunga Pibernik ma fa poca strada. Rettilineo finale con la risalita della Quick Step Floors che permette la doppietta a Fernando Gaviria, in rimonta Mareczko e dopo Bennett.
6a tappa: 11/05 Reggio Calabria- Terme Luigiane di 217km. I fuggitivi di giornata sono stati Pedersen, Stuyven, Andreetta, Dillier e Postlberger, che sono andati spediti e hanno fatto impegnare il gruppo per recuperarli senza riuscirci. Ai -5,5 rimangono Stuyven, Dillier e Postlberger che vanno a tutta. Poi c'è lo sprint fra lo svizzero e il belga che vede vincente Silvan Dillier, a pochi centimetri Stuyven e poco dietro Postlberger.
7a tappa: 12/05 Castrovillari-Alberobello di 224km. Gli unici ad andare in fuga sono stati Kozontchuk, Fonzi e Ponzi, che da subito è costretto a ritornare in gruppo per un problema meccanico. I due proseguono a testa bassa fino ai -18,7. Poi il gruppo si prepara per la volata in mezzo ai trulli di Alberobello, ma nello strappo Koren fa una fiammata e il gruppo inesorabile va avanti facendo uno sprint al fotofinish: Caleb Ewan, Gaviria e Bennett.
8a tappa: 13/05 Molfetta-Peschici di 189km. Via velocissimo e la fuga ha difficoltà a crearsi ma a Margherita di Savoia se ne vanno in 13(Albanesi, Maestri, Barta, Juul Jensen, Ferrari, De Buyst, Howes, Paterski, Samoilau, Didier, Sbaragli, Keisse, Kuznetsov) e successivamente si aggiungono Muhlberger, Postlberger e Sanchez. Dietro Wilier Triestina e Gazprom Rusvelo non vogliono far prendere troppo spazio a quelli davanti. Nella salita Monte Sant'Angelo Sanchez e Samoilau scattano, poi lo spagnolo rimane da solo. In testa al gruppo, intanto, rompono gli indugi Visconti, Conti e Villella che raggiungono Postlberger, Muhlberger, Didier, Samoilau, Sbaragli. In discesa evadono dal gruppo anche Amezqueta, Chevrier, Izaguirre e Rovnny che insieme agli altri vanno all'inseguimento di Sanchez. Questi 12, a cui si aggiungono Barbin e Boem, riacciuffano il fuggitivo solitario e continuano, però dai 36,7 all'arrivo provano ad andarsene Conti, Izaguirre, Muhlberger, Visconti e Sanchez, che vanno forte e d'accordo. Visconti lascia la compagnia ai -10,6 ma dopo 600metri ritornano sotto Conti, Izaguirre e Sanchez. Dal gruppo ci prova Landa che è in rimonta sui fuggittivi però gli altri non gli lasciano spazio. Dall'arco dell'ultimo chilometro cade Conti e Gorka Izaguirre fa un bel e lungo sprint in salita, più staccati Visconti e Sanchez.
9a tappa: 14/05 Montenero di Bisaccia-Blockhaus di 149km. Montaguti, Sanchez, Fraile, Tratnik, Marcato, Keisse, Pedersen, Tcatevich e Busato sono stati i primi a scappare dal gruppo. Parecchi cercano di andarsene e al 126km tre prendono il largo Modolo, Rolland e Marczynski. Si congiungo dopo una quarantina di chilometri formando un gruppetto di 12 ma la Movistar non lascia a loro molto spazio, infatti vengono riassorbiti ai -24,5. Marczynski, Tratnik e Rolland, che si rialza presto, provano a rimanere in testa solo per altri 2 chilometri. Prima dei duri 13,5km del Blockhaus c'è una brutta caduta che coinvolge diversi corridori fra i quali Landa, Thomas e Yates. Il forcing della Movistar fa un'incredibile selezione. Al km 6,8 parte Quintana, al quale rispondono Nibali e Pinot, poco dietro ci sono Mollema, Dumouli e Pozzovivo. Dopo quattro scatti rilancia deciso Quintana; prova a seguirlo Pinot che viene riacciuffato da Mollema e Dumoulin, ma il francese non ci sta e riscatta ricevendo una risposta solo da uno dei due olandesi. La coppia Pinot-Dumoulin tenta di riprendere il colombiano però Nairo Quintana fa l'impresa sui 1674m del Blockhaus vincendo tappa e maglia rosa, a 24 secondi sprint di Pinot e Dumoulin.

lunedì 8 maggio 2017



Le prime tappe dell'edizione numero 100 del Giro d'Italia si sono corse in Sardegna, partendo da Alghero. Questo Giro d'Italia i corridori l'hanno cominciato con il ricordo di Michele Scarponi, tragicamente scomparso in un incidente stradale svolgendo il suo lavoro. La Carovana poi è partita percorrendo la costa nord della Sardegna, il suo entroterra e la costa fino a raggiungere Cagliari.
1a tappa: 05/05 Alghero-Olbia di 206km. Dopo due chilometri i primi fuggitivi di questa 100esima edizione del Giro d'Italia sono stati Maestri, Benedetti, Brutt, Zhupa, Teklehaimanot e Biablocki. Gli ultimi quattro si sono dati battaglia sulle salite dei GPM per poter indossare la prima maglia azzurra, che al traguardo vestirà Cesare Benedetti. Dai 110km continuano Biablocki, Benedetti, Brutt, Teklehaimanot e Zhupa, ma il gruppo è inesorabile e va a riprenderli ai -3,6km nella città di Olbia. In un restringimento stradale i ciclisti rallentano e prende un leggero vantaggio un corridore austriaco. Dopo un'ennesima curva dà un'ultima accelerata e Lukas Postlberger batte tutti e indossa la prima maglia rosa della 100esima edizione del Giro d'Italia, dietro volata di Ewans e Greipel.
2a tappa: 06/05 Olbia-Tortolì di 221km. Pronti e via abbiamo lo scatto di Koshevoy e Owsian e dopo un paio di chilometri li raggiungono Andreetta, Teklehaimanot e Shalunov. I cinque proseguono fino a Genna Silana, dove lungo i 20km di salita fanno scatti e contro scatti e scollinano solo Teklehaimanot, che sarà il primo africano con la maglia azzurra, Shalunov e Koshevoy ma vengono subito riassorbiti dal gruppo. Nella discesa allungano Haas e Martinelli rimanendo in fuga solo per 9km, perché il team Bahrain-Merida ha impresso un forte ritmo. Poi dai - 8,5km si mettono in testa gli Orica Scott per prepararsi alla volata, purtroppo un contatto impedisce a Ewans di fare lo sprint. Con potenza vince e veste la maglia rosa André Greipel a seguirlo Ferrari e Stuyven.
3a tappa: 07/05 Tortolì-Cagliari di 148km. Appena si abbassa la bandierina sono andati in fuga Zhupa,Rovny, Tratnik e Sbaragli. Quest'ultimo dopo il traguardo volante di Ponte su Santu si rialza, mentre gli altri tre proseguono di comune accordo fino a quando non vengono riassorbiti dal gruppo ai -28,5. Tratnik prova ad andare avanti da solo ma per soli altri due chilometri. Il gruppo compatto ha corso sotto forti raffiche di vento e ai - 10 Jungels con alcuni compagni della Quick step Floors hanno creato un ventaglio formando un gruppetto di dieci corridori, che si sono disputati la volata finale a ranghi ristretti. Primo e maglia rosa Fernando Gaviria, secondo Selig e terzo Nizzolo.

lunedì 1 maggio 2017


Oggi vi parlerò del libro "Quattro donne e un matrimonio" di Helen Warner. La trama mi ricordava un po' "Un magico matrimonio", così ve lo propongo ricordandovi lo sconto del 15% sul mio libro;) (clicca qui).
Vi scrivo una breve trama: Anna, Clare, Ella e Rachel sono le protagoniste della storia. Anna è un'insegnante che rimpiange di aver lasciato ai tempi i Cambridge Toby, l'amore della sua vita. Clare è una bravissima avvocato e da sempre sostiene la sua migliore amica Anna, affetta da una perenne malinconia. Ella è una scrittrice ed è sposata con Max, un uomo più anziano di lei, con cui anni prima aveva intrecciato una relazione, quando era ancora sposato con un'altra. Rachel è una produttrice televisiva e si deve sposare con Toby, il quale invita al matrimonio anche Anna, Clare e Rachel perché ai tempi del college se lo erano promessi. Il giorno del matrimonio Rachel percepisce che qualcosa andrà storto in quella giornata; infatti, quando Toby e Anna si incontrano in chiesa, basta uno sguardo e l'atmosfera diventa subito elettrica. Sembra che il tempo non sia mai andato avanti da quel giorno, in cui i due si erano lasciati; Rachel se ne accorge e non se la sente di sposarsi, così scappa via. Da questo momento le vite delle quattro donne cambieranno con svolte a volte drammatiche; alla fine tutto andrà per il meglio e un matrimonio renderà tutti felici.
E' un bel libro, anche se ogni tanto perdevo il filo della storia quando l'autrice passava da una protagonista ad un'altra.