domenica 24 settembre 2023


 Oggi vi parlerò del libro "Delitto al banchetto" di Fiona Leitch. Quando abbiamo fatto la prenotazione sul sito on-line di Harmony, mia sorella Carlotta, che è un'amante dei libri gialli, ha scovato questa chicca.

Vi scrivo una breve trama: Dopo la vita frenetica da poliziotta a Londra, Jodie Parker assieme alla figlia dodicenne Daisy torna a Penstowan, un paesino in Cornovaglia. Per mantenersi Jodie ha deciso di dedicarsi al catering e la prima opportunità di lavoro gliela offre Tony Penhalingon, che reincontra nel suo negozio a conduzione famigliare di mobili fuori moda. Jodie accetta il lavoro di organizzare il banchetto di nozze dell'amico, anche se la futura moglie Cheryl Laity è molto difficile da accontentare. La sera prima del matrimonio al Parkview Manor Hotel alla festa in onore degli sposi Mel, la ex moglie di Tony, cerca di mettere in cattiva luce la sposa, perché la famiglia Laity sembra voler mettere le mani sul negozio dei Penhaligon. Mel viene allontanata e la festa prosegue, anche se Jodie si insospettisce. Il giorno delle nozze Jodie raggiunge l'albergo per organizzare il catering con le sue due assistenti, ovvero la figlia e la madre; solo che nel giardino viene ritrovato il cadavere di Mel. Jodie cerca di mantenere intatta la scena del crimine, ma l'ispettore capo Whiters la allontana in modo sgarbato. La sposa, intanto, non si trova, così Tony viene subito accusato dell'omicidio della sua ex moglie e della sparizione della futura. Jodie non crede sia lui l'assassino e si mette a ficcanasare per risolvere il caso, anche se l'ispettore non è molto contento.

E' un bellissimo giallo, in cui la violenza non è così cruda e per questo è piacevolissimo da leggere. Jodie Parker mi ricorda un po' Jessica Fletcher, che è la ficcanaso per eccellenza della storia del gialli, ma risolve con arguzia il caso. Sono curiosa di leggere gli altri libri di questa ex poliziotta, che organizza catering; intanto vi consiglio con entusiasmo "Delitto al banchetto".

domenica 17 settembre 2023


 Oggi vi parlerò del libro "Domani nella battaglia pensa a me" di Javier Marìas. Qualche giorno fa mio padre ha comprato il quotidiano "Il corriere della sera" e in allegato c'era questo libro, così l'ho letto.

Vi scrivo una breve trama: Victor Francés Sanz è uno sceneggiatore per il cinema e la televisione, che per vivere fa il ghostwriter. Una sera va a cena a casa di Marta Téllez e del suo bambino Eugenio di due anni. Quando la donna riesce a mettere a dormire il figlio, i due si trasferiscono nella camera da letto. Solo che dopo pochi baci Marta si sente male tanto da morire e Victor non sa come comportarsi. Cosa fare con il corpo, con il bambino, che dorme nella stanza accanto, e con il marito che si trova a Londra per lavoro? Victor scappa, ma non riesce a staccarsi dalla vicenda e fa di tutto per entrare nell'universo di Marta per capire e trovare una risposta alle sue domande.

E' un libro filosofico, che mi ha ricordato l'esistenzialismo contenuto ne "La nausea" di Jean Paul Sartre. Per questo ho avuto difficoltà a leggerlo, perché c'erano troppi salti temporali e lunghissime riflessioni sull'esistenza. E' interessante la conclusione, a cui giunge il protagonista, anche se l'ho trovata troppo aperta. Lo scrittore, in compenso, mi ha permesso di conoscere e girovagare per Madrid, che andrò a visitare volentieri.

domenica 10 settembre 2023


 Oggi vi parlerò del libro "Jane la bruttina" di M.C. Beaton. In extremis sono riuscita ad acquistare il secondo volume della saga "67 Clarges Street".

Vi scrivo una breve trama: Mentre nel 1808 la nebbia aveva avvolto Londra, trasformandola in una città da incubo, i domestici del 67 Clarges Street, capitanati dal maggiordomo Rainbird, sono di nuovo caduti in miseria e sperano di risollevare le loro finanze con una nuova Stagione. In un villaggio a pochi chilometri da Brighton, intanto, Mrs Hart sta meditando di presentare in società la sua bellissima primogenita Euphemia, anche se non vuole intaccare troppo i risparmi della sua dote. Con l'aiuto di lady Doyle scova la possibilità di affittare una dimora signorile a soli 80 sterline, ma ha tutta l'intenzione di lasciare la bruttina figlia minore Jane a Brighton a fare da dama di compagnia a qualche anziana vedova. Il marito, il capitano Hart, non si è mai pronunciato su nulla, ma si impone sul fatto di partire per Londra in quattro. Mentre raggiungono 67 Clarges Street, Jane fantastica di diventare una donna bellissima e desiderabile tanto da attirare l'attenzione di lord Tregarthan, di cui si era invaghita all'età di dieci anni. Poco dopo il loro arrivo, però, Jane viene lasciata in disparte dalla madre e la sorella, così i domestici di 67 Clarges Street la prendono in simpatia e decidono di trasformare Jane la bruttina in Jane la bellissima.

Come il primo libro è una lettura frizzante e molto piacevole. Mi sono subito affezionata a Jane, che era bruttissima solo perché riceveva poche attenzioni da parte dei famigliari e con i consigli dei domestici si trasforma. E' proprio vero che bastano pochi accorgimenti per cambiare l'aspetto e la condizione di una persona. In questa seconda storia c'è anche un mistero da risolvere per Jane, che rischierà di farsi del male per dipanarlo. Ci sarà, però, qualcuno che... Mi fermo qui con i commenti e vi invito caldamente a leggerlo, mentre io mi adopererò per recuperare gli altri volumi della saga "67 Clarges Street".

lunedì 4 settembre 2023

Ciao a tutti!

siamo già a settembre e manca poco più di un mese al compleanno del blog. Oggi vi illustrerò il nono regalo per i dieci anni di i love my loves, mescolando arte e scrittura.

Quando penso al mese di settembre, mi vengono in mente le tempeste, perché si ricomincia la solita routine, che dopo le vacanze appare sempre un macigno insormontabile, e il meteo a volte è parecchio burrascoso. Il quadro, a cui ho pensato, è "La grande onda di Kanagawa" del pittore Katsushiko Hokusai. In realtà si tratta di una xilografia, ovvero un'incisione in cui si esportano dalla parte superiore di una tavoletta di legno le parti che non costituiscono il disegno. Questa raffigurazione è la prima opera della serie, intitolata "36 vedute del Monte Fuji", che l'artista giapponese pubblicò la prima volta tra il 1830 e il 1831. La xilografia è in stile ukiyo-e, che si è sviluppato durante il periodo Edo e, come ho scritto prima, è una stampa artistica giapponese impressa su carta con matrici di legno. Hokusai ha raffigurato un'onda tempestosa e dirompente, che minaccia alcune imbarcazioni, cariche di uomini impegnati con i remi, al largo di una zona, che oggi corrisponde alla prefettura di Kanagawa. Si trova all'estremità sud occidentale della regione di Kanto sull'isola di Honshu e in lontananza si ammira il Monte Fuji; proprio come i marinai della stampa, che la vedono come possibile salvezza. Ho scoperto che de "La grande onda di Kanagawa" ce ne sono diverse copie e una è presente al museo d'arte orientale Edoardo Chiossone di Genova. Di conseguenza, come proposito del mese, ho inserito la visita al museo e la visione dell'opera di Hokusai. Invece la frase, che ho scelto, è del grande Mahatma Gandhi, che ha permesso con le sue lotte pacifiche l'indipendenza dell'India dal dominio britannico. Le parole, che vi propongo e, secondo me, descrivono bene l'atmosfera de "La grande onda di Kanagawa", sono le seguenti: "La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia". I marinai, infatti, non si lasciano trascinare dall'onda, ma remano per poter raggiungere la terra dove svetta il Monte Fuji.

Spero che vi sia piaciuto il nono dono, lasciandovi l'immagine che ho creato. Vi invito a seguire il blog, visto che si sta avvicinando a un mese caldo, ovvero ottobre, in cui ci sarà il compleanno di i love my loves e il decimo regalo ;)