domenica 26 febbraio 2023


 Oggi vi parlerò del libro "Il caffè dei piccoli miracoli" di Nicolas Barreau. Me l'ha regalato la mia amica Vanessa a un mio compleanno, ma l'ho ritrovato solo di recente, perché, essendo un libro sottile, è finito in mezzo ai più grandi che l'hanno nascosto.

Vi scrivo una breve trama: Eleonore Delacourt, da tutti soprannominata Nelly, ha venticinque anni ed è un'inguaribile romantica, che si perde nelle sue riflessioni, soprattutto su quelle amorose. Di fatti, è segretamente innamorata del professor Beauchamps, di cui è l'assistente e con cui sta scrivendo la tesi di dottorato sulle teorie della velocità immobile di Paul Virilio. Quando le si presenta l'occasione di una settimana di seminari a New York con lui, Nelly  rifiuta perché ha una paura terribile di volare. Sua nonna Claire aveva cercato in tutti i modi di spronarla a superare la sua paura dell'altezza, regalandole un anello di granati con dentro la scritta "Omnia vincit amor". Grazie alla cugina Jeanne e a un cantante di strada americano Sean, Nelly si convince a dichiararsi al professore, solo che lui le confida di essersi perdutamente innamorato dell'assistente che l'ha accompagnato ai seminari. Nelly crolla nello sconforto ma il ritrovamento del libro "Validità dieci giorni" di Toddi, che la nonna le ha lasciato in eredità, la spinge a lasciare Parigi e a partire per Venezia per quattro settimane. Il primo giorno a Piazza San Marco Nelly  si scontra con Valentino Sartori, che cerca in tutti i modi di attirare la sua attenzione. Lei lo respinge con delicatezza, ma il destino li farà incontrare molto spesso.

Nicolas Barreau ha un tocco elegante e delicato di raccontare incantevoli storie d'amore, come quelle che costellano l'intreccio del libro. E' stato bellissimo visitare Venezia con la protagonista, tanto da farmi venire voglia di vedere di persona com'è la città degli innamorati. Poi ha anche acceso la mia curiosità da lettrice, infatti vorrei tanto leggere "Validità dieci giorni" di Toddi, che sembra un libro introvabile, comunque non demorderò finché non lo avrò tra le mani. In questi giorni mi impegnerò a realizzare la ricetta, che chiude la storia, ovvero la torta di pere al profumo di lavanda. Chissà che gusto avrà?! Se siete curiosi anche voi, vi invito con tutto il cuore a leggere "Il caffè dei piccoli miracoli" ;)

domenica 19 febbraio 2023


 Oggi vi parlerò del libro "Un amore sulla neve" di Anna Premoli. Mia sorella Carlotta, non so come abbia fatto, è riuscita a regalarmi per Natale questo libro con l'autografo della scrittrice. Non potete capire la felicità.

Vi scrivo una breve trama: Chiara è un'insegnante alla scuola materna, che ogni domenica raggiunge la sua famiglia per il pranzo. Dal matrimonio della sorella Elisa, oltre a dover sopportare i genitori e la nonna materna, Chiara deve tollerare anche la famiglia del cognato Riccardo, ovvero i Mantovani. Non tutti, però, sono così antipatici per Chiara, soprattutto Giulio, il fratello maggiore del cognato, che è davvero sensuale. Al pranzo domenicale le mamme si mettono a discutere su dove festeggiare il Natale, perché hanno idee diverse al riguardo. I novelli sposi placano le liti proponendo di andare tutti quanti a sciare sulle Dolomiti. Chiara non ci vuole assolutamente andare, dato che vorrebbe trascorrere il Natale in un posto tropicale, ma Elisa la convince. Suo malgrado Chiara si troverà con gli sci ai piedi e sulla neve fortunatamente non ci lascerà i legamenti ma l'amore.

E' un racconto divertentissimo che si legge velocemente ed è arricchito da tanti bellissimi disegni, che si intersecano tra le righe della storia. Alla fine dell'avventura di Chiara sulla neve il libro contiene anche quello che le è successo quando ha trascorso le vacanze estive in Croazia con le amiche Sveva e Silvia. Pure questo racconto, che si intitola "From Baska with love", è divertentissimo con le protagoniste che vivono situazioni bizzarre e la storia viene raccontata da Sveva che, dopo essere stata lasciata a due mesi dal matrimonio, sembra aver ritrovato qualcuno che le fa battere il cuore. Se potete leggete questi due racconti, perché Anna Premoli non delude mai ;)

martedì 14 febbraio 2023

 

Buon San Valentino a tutti!

per questa festa degli innamorati vi propongo la visione del film "Un San Valentino molto speciale"(il suo titolo originale è "Valentine in the vineyard"), che potrete vedere questa sera con la vostra dolce metà, magari sorseggiando un buon bicchiere di vino;)

Vi scrivo una breve trama: Frankie Baldwin(Rachael Leigh Cook) e Nate De Luca(Brendan Penny) stanno insieme da tanti anni e gestiscono un'azienda vinicola. Di recente hanno acquistato degli ettari di terreno e Frankie è preoccupata per l'importante investimento finanziario, ma Nate la rassicura. Anzi, nello scenario dei vigneti in gennaio, lui le chiede di sposarlo, decidendo un possibile San Valentino come data del matrimonio. Nella consueta cena della famiglia De Luca Marco, il fratello di Nate, annuncia a tutti di voler sposare Lexi, la cugina di Frankie, il giorno di San Valentino, così i due pensano di ritardare l'annuncio delle loro nozze. Lexi racconta a Frankie che hanno preso la decisione repentina di sposarsi, perché dopo un test di compatibilità hanno capito di essere la coppia perfetta e le suggerisce di testare il suo legame con Nate. Frankie è curiosa e trascina il suo fidanzato al seminario di San Valentino per la compatibilità, solo che tutto va storto e il punteggio è molto basso. Frankie è sconcertata per il risultato e non se ne capacita, mentre Nate cerca di consolarla; nel frattempo Marco e Lexi chiedono il loro aiuto per realizzare il loro matrimonio. Tra l'organizzazione delle nozze nella loro tenuta e gli esercizi per migliorare la loro compatibilità Frankie e Nate mettono in discussione la loro coppia, così cosa potrà accadere il giorno di San Valentino?

Di questo film ho trovato interessante come alcuni test, che si millantano di dare punteggi sull'affettività o, nel caso del film, sulla compatibilità, possano mettere in crisi una coppia collaudata. Secondo me, l'amore non si può valutare con dei test a crocette, perché per qualche ragione esiste e non si può contestare. Sono meravigliosi gli scenari delle vigne, ma alcune parti della storia le ho trovate noiose, comunque gli dò la sufficienza.

lunedì 6 febbraio 2023

 Ciao a tutti!

è trascorso un mese dal primo dei dodici post per i dieci anni del mio blog. In questa giornata vi scriverò il post dedicato al mese di Febbraio, che ho pensato per festeggiare i love my loves.

Ogni volta che penso al mese di febbraio mi viene in mente San Valentino e il quadro, che a mio avviso rappresenta alla perfezione la festa degli innamorati, è "Il bacio" di Francesco Hayez. E' un dipinto ad olio su tela che è conservato alla Pinacoteca di Brera a Milano, ma io ho avuto l'onore nell'ottobre del 2010 di vederlo al Museo Risorgimentale della mia città, grazie a un prestito. Vi devo confessare che quel giorno sono rimasta ad ammirare per svariati minuti, anche se ci sarei rimasta più a lungo, il quadro, innamorandomi dell'immagine e di ogni pennellata che all'epoca aveva dato il pittore. Nel 1859 il dipinto è stato commissionato a Francesco Hayez dal conte Alfonso Maria Visconti di Saliceto, il quale voleva nella sua residenza privata un'opera che trasportasse le speranze di indipendenza dall'impero Austroungarico, dopo l'alleanza tra la Francia e il Regno di Sardegna. Hayez era un pittore romantico e frequentemente l'ambientazione delle sue opere era di tipo medievale, infatti ne "Il bacio" il pittore ha raffigurato due giovani amanti, in abiti medievali, completamente abbandonati in un intenso bacio. Sembra anche l'ultimo saluto prima della partenza di lui per un qualche conflitto; in particolare era riferito alla partecipazione di molti giovani alla guerra per l'indipendenza dell'Italia da tutti gli imperi europei, come l'impero Austroungarico. "Il bacio" è stato realizzato in tre diversi modi perché era diventato il simbolo del Risorgimento italiano, ma il più famoso è quello del 1859 che dovete assolutamente andare a vedere. Di recente ho letto il libro "Questo pazzo pazzo amore" di Sophie Cousens(per la recensione cliccate qui), nel quale l'autrice fa citare al protagonista questa frase: "Il mio cuore duole, e una lenta indolenza tormenta i miei sensi". Mi è piaciuta così tanto che l'ho voluta associare al quadro di Hayez, perché entrambi mi hanno suscitato una forte carica emotiva e mi pareva che i due giovani amanti potessero provare queste dodici parole. Mi sono messa a fare ricerca sulla frase, visto che sapevo solo che apparteneva al poeta inglese John Keats. Ho scoperto, così, che si trattava dell'incipit dell'"Ode a un usignolo", che è stata scritta nel maggio del 1819 ed è parte di una serie di sei odi, denominata "Odi del 1819". Keats strutturò la poesia in otto stanze di dieci versi, in cui descrisse la vita e la morte di un usignolo. Ho letto tutta la poesia, trovandola ambigua perché sembra scritta sotto l'effetto di vino o oppio, come cita lo stesso poeta inglese. L'unico pezzo, che mi è piaciuto dell'"Ode a un usignolo", sono stati i primi due versi che ho scelto per festeggiare il mio blog nel mese di febbraio.

Ora vi saluto con l'immagine che ho realizzato e con questa domanda: "Che quadro e frase sceglierà per il mese di marzo?!" ;)