domenica 27 giugno 2021

 Ciao a tutti!

l'estate è cominciata con il caldo e con la voglia di andare in vacanza. Quest'anno sarà molto difficile che possa partire da qualche parte, a causa di problemi famigliari. Potrò, comunque, desiderare di rilassarmi, magari immaginando un soggiorno in un posto termale. Anche i protagonisti dei miei libri dovrebbero trascorrere un periodo alle terme per staccare dagli stress che sono costretti a vivere. Alessandra di "A passo di tango" ne avrebbe bisogno per superare lo shock per aver perso il lavoro e per il continuo confronto, sempre in perdita, con la sorella maggiore. Lucilla di "Un magico matrimonio" per il fatto di dover cercare a tutti i costi l'organizzazione di un matrimonio per salvare l'azienda per cui lavora. In "Per colpa di mamma" Andrea correrebbe alle terme per migliorare la salute del suo fisico statuario, mentre Giulia lo farebbe in compagnia della sua migliore amica Azzurra per staccare dalla sua petulante capo, che non la fa quietare nemmeno al sabato. Tea di "E alla fine..." ci andrebbe dopo il repentino e inatteso successo della sua trilogia e magari tra un massaggio e un bagno troverebbe l'ispirazione per una nuova storia. A Ilaria di "Una lettera solo per te" servirebbe per dimenticare la sua fallimentare situazione amorosa, che le ha fatto perdere l'entusiasmo per il romanticismo. Elisabetta di "30 anni belli e... incasinati" ne avrebbe bisogno per calmare la frenesia che l'ha colta da quando ha compiuto trent'anni ed è ancora in alto mare per realizzare il suo progetto. Boris di "Quella sera a Torino" andrebbe alle terme per lo stress che gli ha messo la sua casa discografica, ovvero pubblicare un nuovo album entro la fine dell'anno, e non ha un briciolo di ispirazione per accontentarli. Alla fine chi non avrebbe bisogno di un ristoro termale di questi tempi?! Mettendo da parte questi discorsi, vorrei proporvi, come lettura per l'estate, di valutare l'acquisto di uno o tutti i miei libri. Se foste in dubbio, vi suggerisco di cliccare sui titoli per accedere a link dove potrete leggere un'anteprime dei libri. Insomma non mi resta che augurarvi una rilassante vacanza e, se vorrete, una buona lettura ;)



giovedì 24 giugno 2021

Ciao a tutti!

il santo del 24 giugno è San Giovanni Battista, il patrono delle città di Torino, Firenze e soprattutto della mia città, ovvero Genova. Per festeggiare questa giornata io e mia sorella Carlotta siamo andate in Via XX Settembre ad assistere all'arrivo della gara ciclistica Giro dell'Appennino. Ci siamo abbrustolite per bene, visto che il posto migliore per vedere il passaggio dei ciclisti era proprio sotto il sole, ma è stato un bel momento per stemperare un po' la situazione che stiamo vivendo a casa. Ora passiamo a un po' di cronaca di gara...

La fuga di giornata ha visto protagonisti, dopo molta bagarre, sette corridori, che sono stati Totò, Salvietti, Radice, Guernalec, Guasco, Di Renzo e Sevilla, il quale si è aggiudicato il premio per aver vinto più GPM durante la gara. Sotto il forcing della Israel Start-Up Nation vengono riacciuffati e come gruppo compatto sono giunti ai piedi della salita alla Madonna della Guardia. Lungo le dure rampe rimangono in otto, ossia Moscon, Hermans, Ayuso, Conti, Polanc, Ulissi, Carboni e Chercasov. Nel tratto con pendenza al 21% i più forti sono Moscon, Ayuso e Hermans, che a un chilometro dal GPM se ne va riuscendo a scollinare con un vantaggio di 24sec da Moscon e Ayuso e 38sec dal terzetto Conti, Polanc e Ulissi. Dopo la discesa hanno continuato verso Genova e dopo il traguardo volante Ponte San Giorgio i distacchi di Hermans sugli altri si sono dilatati e Moscon e Ayuso vengono ripresi da un gruppetto di sedici corridori ai -1. In Via XX Settembre arriva il solitario e felice Ben Hermans, che ha festeggiato alzando al cielo la sua bicicletta(troverete una bellissima fotografia realizzata da mia sorella qui sotto)

Hanno completato il podio di questa 82esima edizione del Giro dell'Appennino con un ritardo di 30sec: Valerio Conti ed Enrico Battaglin. E' stato un pomeriggio bellissimo, perché dopo tanta attesa è sempre bello vedere arrivare i ciclisti, che festeggiano o si rammaricano per il risultato ottenuto. Va bé, ora smetto di fare la romantica e vi saluto lasciandovi con l'immagine del podio del Giro dell'Appennino 2021 ;)



lunedì 21 giugno 2021


 Oggi vi parlerò del libro "Amori, bugie e carte d'imbarco" di Chris Dyer. Nel blog ho pensato di festeggiare il solstizio d'estate recensendo una storia di viaggi, che fanno pensare a questa stagione.

Vi scrivo una breve trama: Katherine Alison Bogart è una corrispondente di viaggio per la rubrica "Vorrei che fossi qui". E' una donna irrequieta che alla prima occasione prepara la sua valigia con due vestiti e raggiunge i posti più disparati del mondo per scrivere un articolo e invogliare i lettori della rivista a compiere i suoi stessi viaggi. Kate, però, è sempre in contatto con i suoi cari, ovvero la mamma Rosa, la sua migliore amica Violet, che si prende cura dell'unico maschio a cui è fedele, ossia il suo gatto Truman Capot. Poi ci sono il suo capo Ted Concannon, che gira la sua email al suo caro amico ed ex corrispondente di guerra Miles Maxwell, con cui Kate intraprende una fitta corrispondenza, e infine il suo ex marito Jack MacTavish, a cui non riesce a resistere nonostante siano passati due anni dal divorzio. Tra un viaggio e l'altro nelle città statunitensi ed europee Kate si ritroverà ad intrecciare una tresca amorosa sia con Jack che con Miles, ma alla fine i due uomini scoprono l'inganno e Kate dovrà decidere quale dei due è adatto a lei.

La storia è scritta sotto forma di infinite email ed è interessante questo formato, che si adatta perfettamente al modo di essere e al lavoro della protagonista. Kate vivrà le più svariate ed esilaranti avventure, le quali vi faranno ridere a crepapelle, in quanto il libro è frizzante e irriverente. Insomma è una lettura che ci vuole quando si è giù di morale e nelle giornate d'estate.

lunedì 14 giugno 2021


Quando si è un po' giù di morale, ci vuole qualcosa che ci tiri su. Ieri per puro caso sono capitata nel film "30 caffè per innamorarsi"(il suo titolo originale è "Brimming with love") e mi sono sentita un po' meglio.

Vi scrivo una breve trama: Allie Morgan(Kelsey Asbille) è un'aspirante giornalista e, dopo un po' di gavetta, il suo capo le dà come incarico la rubrica "The summer series", in cui pubblicare articoli con un lieto fine. Girovagando per le strade di San Francisco in cerca di uno scoop, Allie si imbatte in Sam Jenson(Jonathan Keltz), il proprietario della caffetteria "Brimming with love", che per sbaglio la scambia per un suo dipendente. Per sdebitarsi dell'equivoco Sam le offre un caffè, così Allie scopre che quel locale ha contribuito a formare molte coppie solide. In pratica il cliente va da Sam a chiedergli di aiutarlo a cercare l'anima gemella e lui gli dona un cartoncino, su cui porre un timbro per ogni caffè bevuto. Al trentesimo e ultimo caffè Sam è in grado di trovare l'anima gemella a chiunque. Allie è scettica sulla storia ascoltata ma, appena il suo capo ne viene a conoscenza, viene obbligata a scrivere più articoli sulle vicende della caffetteria. Tra una storia d'amore e un caffè Allie e Sam si avvicinano l'una all'altro, ma anche loro riusciranno ad innamorarsi al trentesimo caffè?

E' un film gradevole, come se beveste un caffè nero zuccherato con la panna sopra e una spruzzata di cacao per non rendere troppo stucchevole la storia. L'unica pecca, che ho trovato a questo semplice film, è stata l'attrice protagonista, che mancava di espressività, anche perché non si può rimanere con un'impassibile serietà quando si incontra l'amore. Vi consiglio di vederlo, soprattutto se avete la stessa filosofia di Sam, che dice: "Non bisogna inseguire a tutti i costi l'amore, perché da qualche parte c'è l'anima gemella che sta aspettando" ;) 

lunedì 7 giugno 2021


Oggi vi parlerò del libro "Morte sotto spirito" di Brigitte Glaser. La trama era intrigante così, quando dovevamo scegliere quali libri comperare della collana "Passione noir", la scelta è ricaduta anche su questo libro.

Vi scrivo una breve trama: Katharina Schwitzer è un'eccellente chef e, dopo due settimane dalla morte del suo capo e compagno a Colonia, viene richiamata urgentemente a gestire la locanda dei genitori "Il Tiglio", dato che la madre si è fratturata una gamba. Alla fine del turno in cucina Katharina viene avvicinata da Konrad Hils, il portavoce dei contestatori della pista chiusa da sci, che vogliono costruire all'interno di un'area protetta della Foresta nera. L'uomo è il marito della sua migliore amica Teresa, che entusiasta la invita a farle visita. In un suo giorno libero Katharina si mette alla guida della sua vecchia Punto e raggiunge la sperduta casa dell'amica, che è immersa nella valle del Legelsau. Quando arresta l'auto, trova Teresa in agitazione, in quanto alcuni ladri hanno messo a soqquadro la casa. Katharina le dà sostegno fino a quando non torna Konrad in compagnia del suo fidato alunno Vladimir. Lui corre immediatamente alla sua scrivania, che è quella a cui hanno messo più mano i ladri, ma sembra non gli abbiano portato via nulla. Alla polizia Konrad minimizza l'accaduto, facendo infuriare Teresa che viene calmata dalla praticità e dalla cucina di Katharina. I giorni si susseguono tranquilli nelle terre della Foresta nera, in cui approda per un corso di ostetricia anche Adela, l'amica di Colonia di Katharina. Un pomeriggio Teresa chiama Katharina dicendole di essere preoccupata perché il marito non si era ancora fatto vedere nel negozio di fiori, quando le aveva promesso di aiutarla. Katharina e Adela raggiungono l'ultimo luogo, in cui Teresa sapeva lui fosse, ovvero una cava di pietre. Sul piazzale trovano l'auto dell'uomo e Katharina vede in fondo a un fossato Konrad. Corre a soccorrerlo, ma può solo constatare la sua morte e subito dopo si deve salvare da una pioggia di pietre, lanciate per occultare il cadavere. Appena si riprende, Katharina si mette ad indagare assieme ad Adela, l'anziano poliziotto Eberle e il giornalista e amico FK Feger. Che cosa ha scoperto Konrad sulla pista chiusa da sci, tanto da portarlo alla morte?

Di questo libro ho apprezzato moltissimo le descrizioni favolose della Foresta nera, che correrei a vederla di persona. Questa scrittrice è bravissima a delineare i profili dei personaggi e, quando Katharina si trova nei guai, è scritto così bene da avere l'impressione di essere in sua compagnia a origliare conversazioni o a scappare da loschi personaggi. Mi è piaciuto molto, per questo vi consiglio di leggerlo se amate i gialli.