sabato 25 aprile 2020

Buona festa della liberazione a tutti!
il 25 aprile 1945 l'Italia veniva liberata dai regimi totalitari grazie all'insurrezione dei partigiani e al successivo intervento degli eserciti delle forze alleate. Dopo 75 anni siamo di nuovo in una situazione, nella quale è stata violata la nostra libertà personale. Questa volta il nemico non è qualche pazzo scellerato con idee di onnipotenza, ma è un nemico invisibile sotto forma di virus. In questa occasione dovremmo resistere, come fecero i nostri nonni e zii, e sperare che i medici e i ricercatori trovino una cura e un vaccino per ridonarci la libertà, in modo tale da festeggiare una nuova liberazione da questo Corona virus. Comunque andrà: W il 25 APRILE e soprattutto W la LIBERTA' ;)


domenica 19 aprile 2020


Oggi vi parlerò del libro "La ragazza del convenience store" di Murata Sayaka. Un po' di mesi fa mia sorella Carlotta, leggendo il blog di un'appassionata del Giappone, ha scovato la recensione di questo libro che ha voluto assolutamente comprare; così io in questi giorni l'ho preso in prestito per una lettura.
Vi scrivo una breve trama: Keiko Furukura ha trentasei anni e da diciotto lavora nello stesso konbini, che sarebbe un supermarket aperto ventiquattro ore su ventiquattro. Fin da piccola era stata considerata una bambina complessa perché reagiva alle problematiche affrontandole di petto, invece di essere accondiscendente e pacata. Per tranquillizzare i genitori e la sorella, Keiko diventa silenziosa e poco propensa a stare in mezzo agli altri. Un giorno, dopo aver assistito a una rappresentazione teatrale, si perde nel quartiere del teatro e viene attirata da un cartello che cerca personale per l'apertura di un nuovo konbini. Dopo il primo colloquio Keiko e gli altri pretendenti vengono addestrati a diventare dei perfetti commessi, così per la prima volta Keiko è contenta di sapere come comportarsi con le persone. Per questo, anche dopo la laurea, continua a lavorare con un contratto part-time nello stesso konbini, ma i suoi famigliari sono imbarazzati per lei perché alla sua età non ha ancora un lavoro fisso e ben retribuito e soprattutto non è ancora sposata. Keiko, però, ha completamente dedicato la sua vita ad essere la commessa perfetta per il suo konbini; solo che gli amici la prendono in giro per il suo stato sociale e la incoraggiano a cercarsi un marito. Sulla sua strada appare Shiraha che , dopo una ricerca sulla loro società, è giunto alla conclusione che i rapporti interpersonali siano uguali a quelli della preistoria e per questo è alla ricerca di una moglie. Keiko, pressata dalle dicerie di amici e famigliari, fa delle scelte sbagliate ma non può fare a meno di tornare al proprio modo di essere.
Con delicatezza la scrittrice racconta molto bene, con il pacato personaggio di Keiko, la difficoltà che le persone incontrano quando non rispettano le regole delle convenzioni sociali. Per la maggioranza degli esseri umani bisogna seguire a tutti i costi gli standard della società, altrimenti la pena è l'esclusione sociale o la derisione. In questo libro la protagonista, per quanto cerchi di essere simile agli altri, che si reputano migliori di lei, non può fare a meno di seguire la sua passione e il suo vero modo di essere. Insomma non si può essere quello che gli altri vogliono che noi siamo, perché il mondo è bello per le sue diversità che rendono l'umanità complessa e allo stesso tempo meravigliosa.

domenica 12 aprile 2020

Buona Pasqua a tutti!
che cosa si può dire di questa festività ai tempi del Corona virus?! Mah...che si resta a casa, anche perché fino al 3 maggio c'è in vigore il decreto ministeriale del 8 marzo 2020 o, come lo chiamo io, il coprifuoco per questo potente virus. La speranza è che i ricercatori scoprano al più presto come è composto questo virus per poterlo sconfiggere o poterci vaccinare tutti. Bisogna sperare, così potremmo iniziare la famosa "fase 2" e ancora più velocemente la "fase 3", in cui si potrà uscire senza incorrere in una multa e soprattutto senza il timore di venir contagiati. Per questa strana Pasqua io e le mie sorelle questa mattina abbiamo approfittato del nostro balcone esposto a est per prendere un po' di vitamina D, mentre per il resto della giornata festeggeremo tutti e cinque insieme restando a casa e mangiando le prelibatezze cucinate da mia mamma. Non so perché, ma alla fine della quarantena peserò 10 chili in più con tutto quello che sto ingurgitando, anche se spero di prenderne di meno in modo tale da non dover cambiare completamente il guardaroba XD. Invece per Pasquetta abbiamo pensato di organizzare una sorta di picnic casalingo, ovvero cibo al sacco con la tavola apparecchiata con la tovaglia che di solito stendiamo sui prati. Lasceremo la finestra rigorosamente aperta per vedere gli alberi mentre mangiamo; insomma ci diamo l'illusione che possa essere una festività normale. Adesso vi auguro una casalinga e felice Pasqua e Pasquetta e vi saluto con una foto campestre, che ho scattato nelle immediate alture vicino a casa mia prima della quarantena ;)


sabato 4 aprile 2020


Oggi vi parlerò del libro "Un letto per due" di Beth O'Leary. L'ha scoperto mia sorella Carlotta e, sapendo quanto ami i romanzi, mi ha suggerito di leggere la trama. Dopo che l'ho letta, desideravo poter leggere la storia per intero, così le mie sorella me l'hanno regalato per il compleanno e in questi giorni di quarantena l'ho letto.
Vi scrivo una breve trama: Tiffany Moore è alla ricerca di un appartamento, dato che, dopo vari tira e molla con il suo ex ragazzo Justin, ha deciso di lasciarlo definitivamente e di andarsene dal suo appartamento. Il problema è che il suo lavoro da junior editor non le garantisce uno stipendio per vivere in un posto decente a Londra. Dopo l'ennesimo appartamento in stile horror, Tiffy decide di rispondere all'annuncio, nel quale per 350 sterline viene offerto un appartamento, in particolare la condivisione dell'unico letto della casa. I suoi migliori amici, ovvero Gerty, Mo e Rachel, sono spaventati all'idea che lei possa condividere il letto con uno sconosciuto, ma Tiffy non ha scelta. Risponde all'annuncio parlando con Leon Twomey, un infermiere di una clinica di cure pagliative, che ha bisogno di soldi per pagare le spese legali per il fratello minori, quindi fa i turni di notte e subaffitta il letto. I due non si incontrano mai e la fidanzata di lui Kay fa da intermediaria tra i due coinquilini. Per varie esigenze, però, si scambiano biglietti inizialmente informativi, che con il trascorrere del tempo diventano sempre più affettuosi. Tiffy e Leon instaurano un'amicizia tramite questi messaggi, scritti sulla carta e sparsi in ogni angolo del piccolo appartamento, tanto da suscitare la curiosità e di volersi incontrare. Se Tiffy e Leon avessero il modo di vedersi di persona, che cosa potrebbe succedere tra loro?
Quando ho finito di leggere il libro, avrei voluto ricominciare daccapo. E' un libro dolcissimo, scritto raccontando i punti di vista dei due protagonisti utilizzando due stili di scrittura diversi, che rappresentano alla perfezione il carattere di Tiffy e Leon. Questo aspetto, usato dalla scrittrice, è geniale perché ti fa entrare maggiormente nell'intreccio della storia e rende il libro speciale, tanto da essere combattuti tra proseguire la lettura della storia o elemosinarla per non concluderla mai. Le scene, inoltre, alternano momenti drammatici ad altri, nei quali si ride a crepapelle; insomma è un libro meraviglioso, che vi consiglio vivamente e io sicuramente lo rileggerò perché è diventato uno dei miei libri preferiti ;)