lunedì 24 giugno 2019

Ciao a tutti!
siamo quasi alla fine di giugno e si pensa o si sono già organizzate le vacanze estive. Per quanto mi riguarda è ancora un lontanissimo pensiero, ma quest'anno mi piacerebbe fare una vacanza in qualche resort di montagna per staccare un po' dallo stress della vita quotidiana. Chissà se accadrà...comunque non potrà mancare la lista di libri da portarsi dietro. Se anche voi non potete fare a meno di avere tra le mani un libro anche in vacanza, vorrei che prendeste in considerazione i miei libri. Questa volta invece di lasciarvi la consueta trama, che può dire tutto e niente, voglio accennarvi che cosa vivono le protagoniste nella loro storia durante questa stagione. Vediamo...
A passo di tango: Alessandra trascorre un mese a Buenos Aires in Argentina. Ebbene sì, nell'altro emisfero quindi prolunga il periodo invernale, ma per lei ne vale la pena dato che può ballare il suo amato tango. Quando rientra in Europa(non vi dico dove perché se no svelo troppo), vivrà un momento amoroso decisivo per la sua storia.
Un magico matrimonio: Le vicende che raccontano di Lucilla sono ambientate in una fredda primavera e si concludono con una scena autunnale, perciò posso cercare di immaginare cosa possa vivere la protagonista in estate...anzi no, l'immaginazione la lascio a voi quando lo leggerete, vi posso solo dire che sarà ricca d'amore.
Per colpa di mamma: Appena inizia l'estate c'è il compleanno di Andrea e durante la sua festa incontrerà una persona che non ha mai dimenticato. Si verifica l'evento voluto dalla mamma dei due protagonisti per scombussolare le loro vite, mentre Giulia, dopo una scorpacciata di puntate di "Orgoglio e pregiudizio" con Colin Firth, riceverà la visita di qualcuno che le farà palpitare il cuore.
E alla fine...: Anche in questo caso il libro non è ambientato in estate. Posso dirvi però che Tea sarà sicuramente impegnata con la scrittura dell'ultimo capitolo della sua trilogia, dato che ha smesso di avere il blocco dello scrittore dopo un romantico interludio.
Una lettera solo per te: Ilaria è appena tornata dalle vacanze nella casa di famiglia a Santorini, dove farà una scoperta che manderà in frantumi i suoi sogni romantici. Proprio davanti al portone di casa però il destino le farà incontrare qualcuno che scriverà per lei una romantica lettera d'amore.
30 anni belli e... incasinati: Dopo aver commesso un pasticcio dietro l'altro per vedere realizzato il suo progetto entro i 30 anni, Elisabetta avrà una dolce sorpresa che le farà capire, come diceva Confucio, "non importa quanto vai piano, l'importante è che non ti fermi".
Spero di avervi messo un po' di curiosità, se cliccherete sui titoli verrete rimandati su dei link, dove poter acquistare i libri. Comunque sia... buona estate e buona lettura! ;)


lunedì 17 giugno 2019


Oggi vi parlerò del libro "Amore reale" di Emma Chase. L'ho acquistato con un'offerta della Newton Compton.
Vi scrivo una breve trama: Nicholas Arthur Frederick Edward Pembrook è il principe ereditario di Wessco ed è abituato ad avere tutto quello che vuole, anche dalle persone che non esitano ad inchinarsi e a riverirlo. Un giorno viene convocato dalla regina, sua nonna, la quale è furiosa per il comportamento disdicevole di Henry, il fratello di Nicholas, e della situazione politica del regno. Gli abitanti di Wessco sono diventati insofferenti per i problemi economici e per le eccessive spese dei reali. La regina ha trovato una soluzione per placare gli animi, ovvero Nicholas dovrà sposare la sua futura moglie scegliendo da una lista di ragazze con discendenze nobili. Prima però deve andare a New York per degli affari, a cui sua nonna non ha voglia di presenziare, e soprattutto a recuperare Henry, che sta girando in lungo e in largo gli Stati Uniti divertendosi in modo sfrenato. Nicholas è furioso di dover accettare senza replicare le imposizioni della nonna, ma tutto cambia una gelida notte a Manhattan. Entrando nella caffetteria Amelia's per accontentare il suo amico Simon, Nicholas rimane affascinato da Olivia Hammond, che sta servendo ai tavoli, e le fa subito una proposta indecente. Lei per risposta gli lancia una torta in faccia cacciandolo via dal locale, solo che Nicholas è molto attratto da lei, la quale ignora le sue origini, e da quel momento inizia un serrato corteggiamento. Olivia lo evita, soprattutto quando scopre che è un principe, ma anche lei non riesce a resistere all'attrazione che li avvicina. Nicholas e Olivia cominciano una travolgente relazione, però la regina richiama all'ordine il nipote. Nicholas si ritroverà a un bivio: accontentare la nonna per diventare un giorno il re o abdicare per amare Olivia?!
Il libro è come il soprannome di Nicholas, ovvero "Sua Bollente Altezza". A tratti la storia ricorda "Cinquanta sfumature di grigio" e "Cenerentola", anche non è bella come le altre due storie; comunque prima di dare un giudizio finale vorrei leggere gli altri libri della Royal series, soprattutto il libro "Incontro reale", che racconta le storie di Henry, il fratello minore di Nicholas.

lunedì 10 giugno 2019


Oggi vi parlerò del libro "Non mi piaci ma ti amo" di Cecile Bertod. Mia sorella Carlotta stava leggendo delle trame di libri per poter trovare qualcosa di nuovo da leggere, quando ha scoperto questo libro che ha incuriosito anche me.
Vi scrivo una breve trama: Thomas Clark si ritrova davanti a un notaio che si appresta ad esporre le ultime volontà testamentarie di suo nonno, Sir Roger Aaron Clark. Essendo l'unico erede, l'uomo lascia tutto al nipote ad una condizione, ovvero deve sposarsi. Per paura che potesse contrarre un matrimonio azzardato pur di ereditare, Sir Roger ha anche deciso chi debba essere la sua futura moglie, ossia Sandy Price. Thomas non può credere al piano orchestrato dal nonno, così chiede una consulenza al suo avvocato Frank e insieme decidono di contattare la donna, facendo in modo di aggirare il testamento del nonno. Sandy Price, nel frattempo, è disoccupata e con le sue amiche sta tentando di aprire un bistrot pur di lavorare, anche se la banca non vuole concederle il prestito. Un giorno riceve una telefonata dalla segretaria dei Clark, che la invita a raggiungere il suo capo. Sandy è convinta che si tratti dell'anziano Sir Roger, che ogni estate della sua infanzia e adolescenza invitava lei e la sua famiglia a trascorrere le vacanze a Garden House. Quando si presenta nell'ufficio della City, scopre che l'invito l'ha ricevuto da Thomas, l'odioso nipote con cui non è mai andata d'accordo. L'uomo è cambiato ed è anche gentile, tanto da convincere Sandy ad aiutarlo. Solo che il notaio si intromette e fa evolvere la storia di Sandy e Thomas in un altro modo.
Mi sono innamorata di questa storia dalla prima parola che ho letto, forse perché, come tutte, abbiamo avuto nell'adolescenza qualcuno che ci piacesse tanto da odiarlo. Le vicende che vivono i due protagonisti sono incalzanti e con dei risvolti inattesi. Poi Sandy è un personaggio alla mano che fa morire dalle risate e Thomas è un uomo tenebroso, il quale cela un animo dolcissimo. Chi non si innamorerebbe di uno così?! ;)

lunedì 3 giugno 2019


Nella festa della Repubblica italiana si è concluso con una breve cronometro individuale a Verona il Giro d'Italia 2019. Le ultime sei tappe sono state molto dure per i corridori e molto belle per gli appassionati perché hanno lottato fino alla fine per la vittoria o la classifica generale, girovagando per la Lombardia, il Trentino Alto Adige e il Veneto. Di questa 102esima edizione le cose che mi sono piaciute sono state: la maglia rosa Richard Carapaz, che con la sua pacata calma è riuscito a conquistarsi il primato; la fuga solitaria di 145km del giapponese Sho Hatsuyama; la tenacia di Alexis Vuillermoz che è finito in un prato e, nonostante un violento attacco d'asma, ha portato a termine la tappa del Mortirolo; l'umiltà di Valerio Conti, quando ha preso la maglia rosa e si sarebbe meritato di vincerla; le vittorie di due squadre professional, ovvero quella di forza a San Giovanni Rotondo di Fausto Masnada(Androni Sidermec) e quella al cardiopalma a Santa Maria di Sala di Damiano Cima(Nippo vini Fantini Faizané).
16a tappa: 28/05 Lovere-Ponte di Legno di 194km. La tappa avrebbe dovuto prevedere la presenza del Gavia, ma per la neve è stato tolto dal percorso e sostituito con altre due dure salite. Al primo colpo di pedale sono partiti Honoré, Hirt, Nibali Antonio, Masnada, Amador, Ciccone, Ulissi, Bilbao Lopez, Caruso, Villella, Juul Jensen, Owsian, Bidard, Nieve, Cattaneo, Brown, Dombrowski, Bouwman, Schwarzmann, Ventoso, Hindley. La prima asperità che ha sostituito il Gavia è stato il Cevo e nei 10,6km di ascesa corrono ad un'andatura regolare, anche nel tratto della valle, costellata di borghi antichi, per raggiungere l'Aprica. I fuggitivi l'hanno scalata con 5minuti di differenza dal gruppo maglia rosa e in discesa scorre più veloce Ventoso per anticipare il Passo del Mortirolo, solo che gli altri 20 non ci stanno quindi iniziano a scalare tutti insieme. Nelle rampe con pendenze oltre il 10% rimangono Ciccone, Nieve, Caruso, Hirt, Masnada, Dombrownski. Quest'ultimi si staccano, invece Hirt scatta ma in progressione si aggregano Caruso e Ciccone. Dietro Nibali parte e dopo un po' anche Carthy con Carapaz che controlla tenendoli a pochi secondi. Li riprendono e Lopez Moreno li anticipa per prendere la discesa in testa con il compagno di squadra Bilbao Lopez, incontrato negli ultimi tratti di salita. I due battistrada finiscono la tortuosa discesa insieme e nella valle litigano per questioni di squadre. Ai -12,2 Ciccone scatta ma Hirt non lo molla. Al loro inseguimento ci sono Masnada a più di un minuto e poi Caruso, Lopez, Nibali, Landa, Carapaz, Carthy, Cattaneo, Brown. Infreddoliti arrivano a Ponte di Legno una felicissima maglia azzurra, Giulio Ciccone, dietro Hirt e a 1min e 2sec Masnada.
17a tappa. 29/05 Commezzadura-Anterselva(Antholz) di 181km. Dopo il Passo della Mendola Neilands, Chaves, Conci, Peters, Jungels, De La Parte, Vendrame, Hamilton, Conti, Bouwman, Kargert, Bakelants, Brambilla, Maestri, De Gendt, Masnada, Formolo, Antunes vanno in fuga e Bakelants prova l'attacco solitario per conquistare il GPM di Elvas e per continuare lungo la valle acquisendo un buon vantaggio. Sul Terento Antunes scatta per pochi metri, mentre Bakelants prosegue inseguito da De Gendt, Neilands, Masnada, Brambilla, Formolo, Hamilton, Peters, i quali riescono a raggiungere il battistrada a 500m dalla cima. Gli otto passano in mezzo ai caratteristici masi del Trentino Alto Adige e ai -42,3 si aggiungono Conti e Conci. Poi ai -28,7 Jungels rientra da solo, comunque dopo un chilometro ritornano in diciotto. Conci e Conti attaccano e quest'ultimo corre più veloce ma alla fine aspetta gli altri fuggitivi. Ai -16 Peters lascia con un'azione decisa i compagni di fuga e per primo comincia l'ultima asperità di giornata. Ai -8,9 c'è lo scatto di Conti che viene neutralizzato dagli altri, però lui riparte con Chaves e Neilands che si accodano successivamente. Questi ultimi due se ne vanno e quando le pendenze si fanno più dure Chaves tenta di riacciuffare Peters. Formolo e Masnada riassorbono Neilands; nel frattempo Landa e la maglia rosa Carapaz attaccano guadagnando dei secondi sui rivali. Nel circuito dello stadio del biathlon di Anterselva entra da solo Nans Peters, a 1min e 34sec Chaves e a 1min e 51sec volata a tre con Formolo per completare il podio.
18a tappa: 30/05 Valdaora(Olang)-Santa Maria di Sala 222km. Cima, Maestri e Denz sono andati in avanscoperta dopo diversi tentativi da parte anche di altri corridori, però loro sono stati i fortunati. Nell'unico GPM di giornata, ossia Pieve di Alpago, allunga Cima e poco dopo transitano Denz e Maestri ricompattandosi in discesa. Hanno costeggiato il lago naturale di Santa Croce e la pianura veneta, quindi è stata l'ultima occasione di vittoria per i velocisti. Ai -3,6 Denz prova un allungo ma i due compagni di fuga lo riacciuffano. Si danno di nuovo cambi regolari, nonostante il gruppo sia al loro inseguimento a folli velocità. Finale concitato però Damiano Cima non si perde d'animo e riesce a contenere il ritorno potente di Ackermann e Consonni.
19a tappa: 31/05 Treviso-San Martino di Castrozza di 151km. Superato il km0 sono fuggiti in 12, ovvero Marcato, Vendrame, Chaves, Boaro, Canola, Santaromita, Senni, Antunes, Carboni, Serry, Bidard, Le Gac. Sul caratteristico Passo del Boldo, con gallerie per ogni tornante, passa per primo Vendrame e poi procedono insieme ottenendo un vantaggio superiore i 9minuti dal gruppo maglia rosa. A 1km dal GPM di Lamon scatta Boaro, in discesa prova a inseguirlo Serry ma tornando in 11 e collaborando lo riescono a riprendere ai -19,6. Serry, Bidard e Chaves anticipano con poco successo perché si agganciano anche gli altri e ai -15 parte con decisione Canola. Dietro di lui ci sono scatti e contro scatti con Le Gac, che è quello che si avvicina di più. Serry e Bidard comunque sono i primi a riprendere Canola, poi si accodano Vendrame e Chaves, il quale vuole lasciare la compagnia senza grandi successi. Si avvicinano Carboni e Antunes, che gli altri non vogliono con loro quindi ci sono scatti per non farli rientrare. Appena lo fanno, parte a tutta e vince Esteban Chaves. Nonostante due salti di catena Vendrame rimonta per giungere secondo e alle sue spalle Antunes. Tra gli uomini di classifica attacca solo Lopez, ci provano anche Roglic, Majka e Carthy senza guadagnare sulla maglia rosa.
20a tappa: 01/06 Feltre-Monte Avena di 204km. Nella tappa regina, ricca di montagne, il primo protagonista dal km193 è stato Gibbons, a cui si è aggiunto Haller. Sulle prime rampe di Cima Campo i due vengono riassorbiti e ritorna la bagarre per formare il gruppo dei fuggitivi. Ci riescono Masnada, Caruso, Bilbao Lopez, Nieve, Dunbar, Amador, Zakarin, Kangert, Capecchi, Hindley, Cataldo, Gebreigzabhier. Masnada anticipa il traguardo volante di Telve e dopo averlo conquistato prosegue iniziando da solo Passo Manghen. La Cima Coppi di questo Giro d'Italia 2019, con i suoi 2042m, vede padrone proprio Fausto Masnada; dietro agli altri fuggitivi si aggregano Lopez, la maglia rosa Carapaz e Landa. Nella lunga discesa, costellata da tronchi caduti, rientrano anche Nibali, Roglic e Majka. Bilbao è il primo a riprendere il battistrada e poi tutti gli altri. Ai -96,7 parte Nieve con Bilbao e si inseriscono anche Kangert, Gebreigzabhier, Dunbar. Il gruppo maglia rosa intanto si infoltisce e Ciccone, Capecchi e Madouas se ne vanno in contropiede, andando a riprende i cinque durante la scalata di Passo Rolle. Gli otto scorrono verso San Martino di Castrozza per un totale di 40km di discesa e poi il Passo Croce d'Aune, in cui si sfila Capecchi e partono Ciccone e Bilbao. Nieve riporta sotto gli altri, con successivi scatti contro scatti che ai -16,5 vedono Madouas il più deciso. Mentre Lopez accende la corsa con la maglia rosa guardinga e Landa ad un tornate sorprende tutti; comunque all'inseguimento del francese ci sono Ciccone, Nieve, Bilbao, Kangert, Dunbar e Gebreigzabhier. Breve discesa in cui Nibali e Carapaz rientrano su Landa. Negli ultimi 6,9km di Monte Avena viene ripreso Modouas da Ciccone, Nieve, Bilbao, anche Nibali, Landa e la maglia rosa fanno altrettanto. Per la vittoria la maglia rosa Carapaz tira per Landa, Nibali, Bilbao, Ciccone e Nieve, quindi si impone in volata Pello Bilbao Lopez su Landa e Ciccone.
21a tappa: 02/06 Verona-Verona di 17km. La cronometro individuale è stata l'atto conclusivo di questa 102esima edizione del Giro d'Italia. Dalla fiera all'arena di Verona passando per una salita di 4km è stato protagonista Chad Haga con un tempo di 22minuti e 07secondi ad una media di 46,1km/h, a 4secondi Campenaerts e a 6secondi De Gendt. Poi ci sono stati i festeggiamenti. Per la prima volta nella storia del Giro d'Italia ha vinto la maglia rosa l'ecuadoriano Richard Carapaz, che è stato accompagnato sul podio da Vincenzo Nibali e da Primoz Roglic. Le altre maglie sono state conquistate da: la maglia azzurra da Giulio Ciccone, quella ciclamino da Pascal Ackermann e quella bianca da Miguel Angel Lopez.