domenica 27 settembre 2020

 


La settimana mondiale di ciclismo 2020 si sarebbe dovuta correre sulle strade di Aigle e Martigny, ma le disposizioni delle autorità svizzere per contrastare il Covid-19 hanno portato gli organizzatori ad annullare l'evento mondiale in Svizzera. In corsa l'UCI ha individuato un'altra location in Italia per disputare solo le gare per le categorie donne e uomini élite, così gli organizzatori di Imola hanno predisposto in soli venti giorni il percorso per il mondiale 2020. I ciclisti e le cicliste hanno avuto come punto di riferimento per tutte le prove l'autodromo Enzo e Dino Ferrari, poi hanno corso lungo le campagne, ricche di paesini, vigneti e frutteti, tra Imola e Bologna e le strade del Parco regionale della vena del gesso romagnolo. Questo mondiale è stato breve ma molto intenso con lo strapotere nelle donne di Anna Van Der Breggen, che ha vinto sia la cronometro che la prova in linea; la meravigliosa medaglia d'oro di Filippo Ganna, che per la prima volta nella storia ciclistica italiana ha indossato la maglia di campione del mondo per la prova a cronometro; la sudata medaglia di bronzo di Elisa Longo Borghini; i secondi posti di Wout Van Aert nella crono e nella prova in linea; la gioia sfrenata sul traguardo e le lacrime sul podio di Julian Alaphilippe. Per concludere vi lascio con i podi che hanno reso bellissimo questo mondiale di ciclismo 2020 ad Imola.

24/09 cronometro individuale donne élite: 1a Anna Van Der Breggen(NED); 2a Marlen Reusser(SVI); 3a Ellen Van Dijk(NED).

25/09 cronometro individuale uomini élite: 1o Filippo Ganna(ITA); 2o Wout Van Aert(BEL); 3o Stefan Kung(SVI).

26/09 prova in linea donne élite: 1a Anna Van Der Breggen(NED); 2a Annemiek Van Vleuten(NED); 3a Elisa Longo Borghini(ITA).

27/09 prova in linea uomini élite: 1o Julian Alaphilippe(FRA); 2o Wout Van Aert(BEL); 3o Marc Hirschi(SVI).

lunedì 21 settembre 2020

La carovana del Tour de France 2020 è riuscita a partire negli ultimi giorni di agosto e a raggiungere ieri gli Champs Elisées, nonostante i contagi da Covid-19 siano giunti a più di 13000 persone. Questa 107esima edizione ha visto un percorso ricco di salite, che ha premiato per la prima volta nella storia del Tour il giovanissimo sloveno Tadej Pogacar, il quale si è aggiudicato anche le maglie bianca e a pois. A fargli compagnia sul podio ci sono stati il suo connazionale Primoz Roglic e l'australiano Richie Porte, mentre la maglia verde è riuscito a conquistarla l'irlandese Sam Bennett. I momenti che mi sono piaciuti sono stati: la lunga e solitaria fuga per raggiungere Sisteron di Jerome Cousin, che scapperà di nuovo da solo nelle strade della prima tappa sui Pirenei sempre senza ottenere un successo; la determinazione di Marc Hirschi che, dopo due tentativi per poter vincere in cui aveva addirittura fatto una fuga solitaria di più di ottanta chilometri, riparte per un'altra bellissima impresa solitaria, coronata da una vittoria; l'arrivo di La Roche sur Foron, in cui due compagni di squadra, ossia Richard Carapaz e Michal Kiatkowski, dopo aver lavorato a lungo nella fuga di giornata sono giunti insieme godendosi il lavoro fatto e tagliando il traguardo abbracciati. Ora non mi resta che elencarvi le tappe e i vincitori di questa insolita edizione, con i panorami francesi tinti dei colori dell'autunno, del Tour de France 2020.

1a tappa:29/08 Nice Moyen Pays-Nice di 156km: Alexander Kristoff(maglia gialla)

2a tappa:30/08 Nice Haut Pays-Nice di 186km: Julian Alaphilippe(maglia gialla)

3a tappa:31/08 Nice-Sisteron di 198km: Caleb Ewan

4a tappa:01/09 Sisteron-Orcières Merlette di 160km: Primoz Roglic

5a tappa:02/09 Gap-Privas di 183km: Wout Van Aert(maglia gialla Adam Yates)

6a tappa:03/09 Le Tiel-Mon Aigoual di 191km: Alexey Lutsenko

7a tappa:04/09 Millau-Lavaur di 168km: Wout Van Aert

8a tappa:05/09 Cazères sur Garonne-Loudenvielle di 141km: Nans Peters

9a tappa:06/09 Pau-Laruns di 154km: Tadej Pogacar(maglia gialla Primmoz Roglic)

10a tappa:08/09 Ile d'Oléron-Ile Saint Martin de Ré di 168km: Sam Bennett

11a tappa:09/09 Chatelaillon Plage-Poitiers di 167km: Caleb Ewan

12a tappa:10/09 Chauvigny-Sarron di 218km: Marc Hirschi

13a tappa:11/09 Chatel Guyon-Puy Mary di 192km: Daniel Felipe Martinez

14 tappa:12/09 Clermont Ferrand-Lyon di 197km: Soren Kragh Andersen

15a tappa:13/09 Lyon-Grand Colombier di 174km: Tadej Pogacar

16a tappa:15/09 La Tour du Pin-Villard de Lans di 164km: Lennard Kamna

17a tappa:16/09 Grenoble- Méribel(Col de la Loz) di 170km: Miguel Angel Lopez

18a tappa:17/09 Méribel-La Roche sur Foron di 175km: Michal Kiatkowski

19a tappa:18/09 Bourg en Bresse-Champagnole di 166km: Soren Kragh Andersen

20a tappa:19/09 Lure-La Planche des Belles Filles di 36,2km: maglia gialla Tadej Pogacar

21a tappa:20/09 Mantes la Jolie-Paris Champs Elisèes di 122km: Sam Bennett.



domenica 13 settembre 2020

 Ciao a tutti!

settembre è iniziato da tredici giorni e si sta avvicinando l'equinozio d'autunno. Ho pensato di fare un po' di pubblicità a un mio libro, visto che mancano pochi giorni all'inizio della mia stagione preferita. Questa volta vi sponsorizzo l'ebook di "Una lettera solo per te" e lo faccio proponendovi tre aspetti positivi di questo ebook. Il primo consiglio è dettato dalla mia avarizia, infatti da buona genovese vi suggerisco l'acquisto perché l'ebook di "Una lettera solo per te" costa solo 1,49€. Il secondo è rivolto a chi ancora desidera ricevere una lettera, in cui vi viene confessato di essere le donne più belle del mondo e che senza di voi non sanno cosa sia l'amore. Infine il terzo consiglio è legato alla storia, in cui una sognatrice, che crede nell'amore vero, perde le speranze ed è convinta che non avrà mai più la possibilità di vivere una storia d'amore, come quella del suo film preferito(non vi scrivo il titolo del film, ma per incuriosirvi un po' vi do un indizio, ossia che il titolo inizia per S;)). Essendo una promotrice delle storie che finiscono bene, anche Ilaria, la protagonista di "Una lettera solo per te", vivrà un lieto fine, ma come sarà?! Dopo questi suggerimenti vi saluto lasciandovi di seguito alcuni link, dove potreste comprare l'ebook di "Una lettera solo per te" ;)





domenica 6 settembre 2020


Il Festival del Cinema di Venezia è cominciato dal 2 settembre e, vedendo tutti i servizi sui film in concorso, mi è venuta voglia di vedere qualcosa. Ho spulciato, così, su Rai Play e ho scovato il film "A Napoli non piove mai", che da quando era uscito al cinema che l'avrei voluto vedere.
Vi scrivo una breve trama: Barnaba Buonocore(Sergio Assisi) ha trentotto anni ed è un grande sognatore. Vive a Napoli con il padre e la madre, la quale lo vizia in tutti i modi. La sua fidanzata Margherita lo accusa di soffrire della sindrome di Peter Pan e lo lascia perché lei vuole un figlio, mentre lui non ha nessuna fretta. Dall'altra parte dell'Italia, ovvero Milano, Sonia Franculaccia(Valentina Corti) riesce, dopo anni, a ottenere il dottorato in storia dell'arte e vuole raccimolare i soldi per partecipare alla biennale di arte contemporanea senza l'aiuto dei soffocanti genitori. Il professore le propone di restaurare delle opere artistiche nella chiesa di Padre Gennaro, che si trova a Napoli. Barnaba, nel frattempo, litiga con il padre che vuole a tutti i costi che cominci a lavorare nello studio dello zio. Barnaba, però, è stufo di far felice sempre il padre, che l'ha obbligato a laurearsi in giurisprudenza, quando avrebbe voluto fare il fotografo. Il padre lo caccia di casa e lui girovaga per la città alla ricerca di un amico che lo ospiti. Alla fine è Jacopo Degli Orti(Ernesto Lama), che lo accoglie e Barnaba gli porta una sferzata di allegria nella sua vita lugubre, caratterizzata dal continuo desiderio del suicidio. Sonia, intanto, giunge a Napoli e dopo varie peripezie riesce a localizzare la chiesa, dove ogni giorno Barnaba va a pregare i santi per fargli ottenere dei soldi dal bancomat, nonostante il suo credito sia esaurito. Appena i due si incontrano, scocca la scintilla e Sonia svenie ammirando il quadro alle spalle di Barnaba, perché lei soffre della sindrome di Stendhal. Insomma Barnaba, Sonia e Jacopo formano un trio di sfortunati ma, come ricorda la sorella del prete, "A Napoli qualcuno che ti copre con l'ombrello, c'è sempre".
E' un film molto divertente perché vengono affrontate tre sindromi, ovvero quella di Peter Pan, di Stendhal e dell'abbandono, con leggerezza e ironia. Mi sono ritrovata in questi personaggi oltre i trent'anni, che fanno fatica a farsi spazio nella società e si proteggono dalle aspettative sociali, rifugiandosi nelle loro paure. Unendo i loro timori e le loro forze, però, riescono a emergere rimanendo loro stessi. Ne è valsa la pena aspettare per vedere questo film, perché si riflette e ride in modo perfetto, quindi non perdetevi la visione di "A Napoli non piove mai".