lunedì 25 giugno 2018


Oggi vi parlerò del libro "Magia di un amore" di Lisa Kleypas. Dopo tanto tempo che agognavo di leggere questo libro, mia sorella Roberta me l'ha regalato per Natale.
Vi scrivo una breve trama: Hampshire 1832. Lady Aline Marsden è la figlia maggiore del conte di Westcliff ed è stata cresciuta senza l'amore dei genitori, che hanno sempre visto in lei una pedina necessaria per concludere un matrimonio vantaggioso. Aline ha ricevuto affetto solo dalla governante, la signora Faircloth, e fino all'età di otto anni ha scorrazzato e giocato assieme allo stalliere John McKenna. Quando diventano adulti, il loro affetto infantile si tramuta in passione, tanto da non riuscire a stare a lungo lontani. Il conte viene a sapere della loro relazione clandestina, così minaccia Aline di rovinare McKenna se non interrompe subito le aspettative del ragazzo. Aline lo rifiuta in malo modo e McKenna se ne va da Stony Cross Park, mentre lei crolla in una triste depressione. Dodici anni dopo il fratello Marcus, diventato conte, invita degli ospiti americani e tra questi c'è McKenna, che è diventato un uomo ricco. Aline, appena incontra il suo sguardo, sente che il suo cuore non ha mai smesso di amarlo ma il passato di entrambe si mette in mezzo. La magia dell'amore, però, è più forte di qualsiasi ostacolo.
E' un romanzo storico molto intenso, in cui un amore puro e vero affronta le avversità della vita e delle differenze sociali. Non si può fare a meno dall'inizio alla fine della storia di fare il tifo per il magico amore di Aline e McKenna ;)

lunedì 18 giugno 2018


Per caso qualche giorno fa mi sono imbattuta nel film "Una famiglia all'improvviso"(il suo titolo originale è "People like us").
Vi scrivo una breve trama: Sam Harper(Chris Pine) è un facilitatore di scambi commerciali ed è molto scaltro negli affari, anche se commette un errore che gli costa la sua prestigiosa percentuale dell'ultimo affare concluso. Appena torna a casa, la sua fidanzata Anna lo informa che ha chiamato sua madre per comunicargli la morte del padre. Devono andare a Los Angeles per il funerale e Sam cerca ogni pretesto per evitare di lasciare New York, però Anne riesce ad organizzare tutto. Quando giungono in casa, la madre Lilian(Michelle Pfeiffer) lo accoglie con uno schiaffo, dato che sono anni che non si è fatto più vedere. Sam si ritrova catapultato negli anni della sua infanzia e adolescenza sentendo, come sempre, crescere in lui il desiderio di scappare, ma non lo può fare subito perché l'avvocato del padre lo ha convocato. I due uomini si incontrano ad un tavolo di un bar e l'avvocato lo informa delle ultime volontà testamentarie del famoso produttore musicale Jerry Harper. A Sam ha lasciato tutti i suoi vinili e cimeli musicali, in più un vecchio set da barba. Quando lo apre, appaiono mazzette di dollari e un biglietto di suo padre, che gli chiede di consegnare quel denaro a Josh Davis e di prendersi cura di loro. Sam ne parla con Anna, che gli suggerisce di scoprire di più sulla faccenda, mentre lui vuole intascarsi i soldi per pagare i debiti che ha a New York. Anna si sente presa in giro perché non le ha mai detto niente di queste cose, così infuriata riparte senza di lui. Sam, rimasto da solo con la madre che gli rinfaccia costantemente la sua assenza, comincia a indagare sul Josh della lettera e scopre che sua madre, Frankie Davis(Elizabeth Banks), altri non è che la sua sorellastra. Con alcuni sotterfugi diventa loro amico e Sam fugge sempre dal momento di rivelare a Frankie di essere suo fratello, quando accade tutto diventerà più complicato.
E' un film che all'inizio non mi convinceva, infatti volevo cambiare canale, forse perché il protagonista mi sembrava inconsistente e sbruffone nei confronti degli altri. E' cambiato il mio punto di vista, quando fratello e sorella creano un rapporto di complicità. La scena finale, inoltre, mi ha fatto riflettere su come in modo istintivo percepiamo il legame e l'amore fraterno. Fin dall'inizio, comunque, mi piaceva la colonna sonora, ricca di bellissima musica rock ;)

lunedì 11 giugno 2018



Oggi vi parlerò del libro "L'idiota" di Fedor Dostoevskij. Dopo aver letto "Scrivere è un mestiere pericolo", in cui Alice Basso accennava alcuni pezzi delle avventure del principe Myskin, ho pensato di leggerlo prendendolo in prestito dalla biblioteca.
Vi scrivo una breve trama: Il principe Lev Nikolaevic Myskin lascia la Svizzera, dove ha vissuto per anni, e ritorna a Pietroburgo per incontrare l'unica parente che gli sia rimasta in vita. Durante il viaggio in treno, chiacchiera con un uomo di nome Rogozin, che è tornato a casa dopo un lungo periodo, perché il padre è morto e può riscuotere la sua eredità, nonché può finalmente correre dalla donna che ama. Si tratta di Natas'ja Filippovna, che ha una storia personale drammatica e viene mantenuta dal ricco Tockij. Arrivato alla stazione di Pietroburgo, il principe si dirige nella dimora del generale Epancin, il marito della sua unica parente. A palazzo viene accolto dal suo segretario Gavrila Ardalionyc, che lo interroga prima di poterlo lasciar passare dal generale. Mentre stanno parlando entra Epancin e inizia a parlare con Gavrila sulla serata che si terrà da Natas'ja Filippovna. Quando il generale si accorge della sua presenza, il generale lo manda volentieri dalla moglie e le figlie. Myskin, così, conosce Lizaveta Prokof'evna, Aleksandra, Adelaida e Aglaja, di cui rimane affascinato. Trovandosi a suo agio con le quattro donne, il principe rivela loro di essere stato in Svizzera per curare l'epilessia e da quel momento tutti quelli che lo incontrano lo definiscono l'idiota, suscitando dei turbamenti al principe. In realtà Myskin è un uomo buono e colto, pronto a discorrere di qualsiasi problema e a dispensare consigli. Dopo una serie di casualità il principe Myskin si scontra con Natas'ja Filippovna, che lo tratta con alterigia come fa con tutti gli uomini che dicono di essere innamorati di lei, e questo incontro turberà l'animo buono del principe, vivendo delle avventure che rischieranno di portarlo sull'orlo della pazzia.
Per anni mi è capitato di passare in libreria davanti a questo tomo senza avere il coraggio di sollevarlo, perché mi spaventavano le sue dimensioni e il fatto che fosse stato scritto da un autore drammatico come Dostoevskij. Poi gli accenni nel libro di Alice Basso mi hanno convinta e ho fatto bene, in quanto si viene catturati dalla bontà del principe Myskin, anche perché subisce una sorta di bullismo, quando lo definiscono idiota. In realtà si rivela un personaggio molto intelligente, che espone delle riflessioni filosofiche ed esistenziali, che ancora adesso sono riscontrabili nelle nostre vite. Il finale mi ha lasciata perplessa, ma si può sorvolare visto che la storia è stata scritta da Dostoevskij, il quale non poteva fare a meno di metterci un morto e conclusioni drammatiche nei suoi libri.

lunedì 4 giugno 2018



Oggi vi parlerò del libro "Scrivere è un mestiere pericoloso" di Alice Basso. Con questo titolo così accattivante, non potevo evitare di metterlo nella mia wish-list.
Vi scrivo una breve trama: Vani Sarca ha appena ricevuto un aumento di stipendio dalla casa editrice, per cui lavora come ghostwriter, ed è stata assunta come consulente dalla polizia. Si sta avvicinando il Natale, la festa che Vani odia in assoluto perché Torino si riempie di luminarie e lo deve festeggiare con i suoi genitori, sua sorella, suo marito e i gemelli. Il suo capo, nel frattempo, le dà l'incarico di scrivere un libro di cucina, in particolare le ricette di Irma Ervin, la cuoca della famosa famiglia Giay Marin. Vani è furiosa perché lei può scrivere di tutto ma non di ricette, visto che si sfama con birra e patatine al formaggio. Cambia idea quando conosce l'anziana donna e tra loro nasce un bel feeling, tanto che Irma le confessa di aver avvelenato Adriano Giay Marin. Vani avvisa il commissario Berganza delle parole della donna e iniziano di nascosto le loro indagini. Nel frattempo la sua amica quindicenne Morgana la implora di scriverle una canzone per far colpo su un ragazzo, che le piace, e scontra il suo ex ragazzo Riccardo assieme alla sua nuova fiamma Sonia, giornalista di una rivista, a cui Vani aveva mandato un articolo per screditarlo. In mezzo a tutto questo caos Vani e Berganza proseguono l'indagine e il commissario l'aiuta insegnandole qualcosa su come si cucina. La storia di Irma sull'omicidio è ricca di falsi indizi, ma l'intuito di Vani la porterà a scoprire la verità sulla famiglia Giay Marin.
Mi piace tantissimo come scrive Alice Basso. Il libro è colloquiale ma ricco di riferimenti tratti da ogni sorta di libri. Il personaggio di Vani Sarca è eccezionale con il suo sarcasmo e la sua sensibilità, quindi non si può fare a meno di seguire la sua vita ricca di avventure. Non vedo l'ora, infatti, di leggere gli altri libri con protagonista la Ghostwriter Vani Sarca.