sabato 8 marzo 2025

Buona festa della donna a tutte!

in questa giornata, dedicata all'emancipazione e alla realizzazione della donna, ho pensato di congiungere questa ricorrenza con l'Ottantesimo anniversario dalla liberazione dal nazifascismo. Il 25 aprile ne riparlerò di nuovo, ma oggi vorrei ricordare tutte le donne che hanno contribuito alla Liberazione. Durante i terribili anni della Seconda Guerra Mondiale molte donne avevano dovuto sostituire gli uomini in molti settori lavorativi, visto che chi era abile era stato costretto a combattere nei vari fronti di guerra. Quando Mussolini venne arrestato e i nazisti cominciarono a invadere l'Italia, gli uomini rimasti si sono dati alla "macchia" per combattere questa situazione devastante, diventando così partigiani. Tra le loro fila c'erano anche tantissime donne. Le più famose sono state Teresa Mattei, Irma Bandiera, Ines Bedeschi, Livia Bianchi, Gabriella Degli Esposti, Cecilia Deganutti, Anna Maria Enriquez Agnoletti, Tina Lorenzoni, Ancilla Maringhetto, Clorinda Menguzzato, Irma Marchiani, Norma Pratelli Parenti, Rita Rosani, Modesta Rossi Palletti, Virginia Tonelli, Iris Versari e tante altre, molte delle quali hanno perso la vita per conquistare la libertà. Alcune di loro facevano le Staffettiste, ovvero portavano le comunicazioni cercando di superare i posti di blocco, e altre erano Combattenti, imbracciando le armi insieme agli uomini. Mia nonna Maria Simonassi, la mamma di mio papà, in quel periodo era infermiera presso l'ospedale Villa Scassi di Genova. In realtà mia nonna avrebbe voluto fare il medico, ma all'epoca per una donna era difficilissimo arrivare a farlo. Era, comunque, molto brava nel suo lavoro da infermiera, così, quando giungevano notizie di ferimenti fra i partigiani, i dottori mandavano lei. Mia nonna si incastrava in mezzo alle trecce i bisturi e altri ferri medici e partiva per raggiungere i partigiani feriti. Quando mio papà me l'ha raccontato, dato che mia nonna narrava molto poco di quel periodo della sua vita, mi sono sentita molto orgogliosa e ogni volta mi ricorda di lottare per la libertà e per la mia realizzazione e quella delle altre donne. Chiuderò questo racconto con un'immagine, che al centro ha una fotografia di una sfilata di donne partigiane, risalente immediatamente dopo il 25 aprile 1945. Ovviamente è incorniciata dalla mimosa, fiore regalato alle staffettiste dai partigiani e simbolo della resilienza delle donne, che in questo caso ci hanno permesso di vivere nella democrazia e di avere la possibilità di essere libere.



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