lunedì 30 maggio 2022

Duecentodue chilometri in mezzo alle montagne lombarde hanno dato il via alle ultime sei tappe della corsa rosa. E' stata una settimana complicata per i ciclisti perché ricca di molte salite. I corridori, quindi, sono stati in Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, sconfinando nella diciannovesima tappa in Slovenia e concludendo con una cronometro davanti all'arena di Verona. Le cose, che mi sono piaciute di più del Giro d'Italia 2022, sono state: la prima vittoria di un africano di colore, ossia Biniam Girmay, e mi è dispiaciuto molto che sia stato costretto al ritiro per un ematoma alla cornea, causato dal tappo dello spumante, perché sono convinta che avrebbe sicuramente vinto un'altra volta; la capacità di Mathieu Van Der Poel di inventarsi azioni che hanno reso spumeggianti le tappe, in cui voleva andare o è andato in fuga, riuscendo a vincere solo a Visegrad; le vittorie italiane di Alberto Dainese a Reggio Emilia, di Stefano Oldani, che ho avuto il piacere di vedere a pochi metri dal corridore, di Giulio Ciccone a Cogne, di Alessandro Covi alla Marmolada e di Matteo Sobrero nella cronometro finale di Verona. Ora vi lascio un resoconto di quello che è successo nell'ultima settimana del Giro d'Italia numero 105.

16a tappa: 24/05 Salò-Aprica di 202km. A 200km dall'arrivo evadono Eenkhoorn, De Gendt, Van Der Poel, Jensen, Peters e Cavendish, su cui, dopo una trentina di chilometri, rientrano tanti corridori. Conclusi, però, i 19,9km di Goletto di Cadino e nella successiva discesa rimangono in fuga Ciccone, Bouwman, Rota, Hirt, Valverde, Zana, Hamilton, Arensman, Yates, Kamna, Poels, Moniquet, Carthy, Fortunato, Formolo, Cataldo, Vansevenant e Martin. Sul Passo del Mortirolo sono in testa Hamilton, Bouwman, Poels, Valverde, Kamna e Arensman e ai -77 si aggiungono Carthy e Hirt. Nella parte più dura del Mortirolo si sfila Hamilton, che fa gruppo con Ciccone, Martin, Fortunato, Vansevenant e Yates. I sette battistrada collaborano scalando la salita di Teglio, dove Bouwman decide di andare del suo passo. Kamna se ne approfitta in discesa e comincia il Valico di Santa Caterina, inseguito da Valverde, Hirt, Carthy e Arensman. Ai -13,6 Arensman parte, anche Hirt lo imita. Il gruppo maglia rosa riduce lo svantaggio rispetto ai fuggitivi, intanto Hirt raggiunge Arensman. Landa, Carapaz e Hindley compongono il gruppo maglia rosa, invece Kamna viene ripreso da Hirt e Arensman, che proseguono l'ascesa. Ai -7,9 Hirt allunga, avendo alle spalle l'olandese e a 1minuto e 20secondi Carapaz, Hindley, Landa e Valverde. Ad Aprica arriva da solo Jan Hirt, secondo Arensman e volata a quattro di Hindley.

17a tappa: 25/05 Ponte di Legno-Lavarone di 168km. La forte pioggia ha contribuito a rendere difficile la corsa, scalando il Passo del Tonale se ne vanno in venticinque(Hirt, Taaramae, Bouwman, Ciccone, Buitrago, Camargo, Van Der Poel, Oomen, Rosa, Zana, Pedrero, Fortunato, Martin, Arensman, Valter, Carthy, Covi, Vansevenant, Prodhomme, De La Cruz, Ravanelli, Covili, Leemreize, Howson e Gall). Al GPM di Giovo la maglia azzurra Bouwman conquista i punti e in discesa cade Buitrago, che rientra sui compagni di fuga. Ai -65,7 Van Der Poel scatta per anticipare il Passo del Vetriolo e Covi, Gall e Martin lo raggiungono con il sole che è tornato sul percorso. I quattro iniziano l'ascesa di 11,8km e li inseguono Carthy, Buitrago, Bouwman, Hirt, Vansevenant e Leemreize. Ai -37,6 Covi si sfila e viene riassorbito da Carthy, Hirt, Bouwman e Buitrago, che recuperano i tre battistrada senza Covi e in più Leemreize. In discesa Van Der Poel e Leemreize volano via e sopraggiungo a Caldonazzo per intraprendere il Menador. In progressione Van Der Poel guadagna qualche metro dall'altro olandese e dietro ci sono Carthy, Hirt e Buitrago, che lascia a metà salita gli altri due. Ai -11,6 Leemreize fa coppia con Van Der Poel, che presto si stacca; intanto il gruppo maglia rosa è composta da Porte, Carapaz, Hindley, Landa e Poels. Buitrago passa a doppia velocità Van Der Poel e fa lo stesso ai -8,2 con Leemreize, che cerca di resistere solo che il colombiano ha una marcia in più. La maglia rosa Carapaz resta con Landa, Hindley e Poels, ma a Lavarone Santiago Buitrago Sanchez vince, nonostante una rovinosa caduta in una delle discese iniziali, a 34secondi Leemreize e terzo Hirt.

18a tappa: 26/05 Borgo Valsugana-Treviso di 156km. Nielsen, De Bondt, Affini e Gabburo centrano la fuga di giornata dopo circa 6km dalla partenza. Hanno oltrepassato il GPM di Le Scale di Primolano con i suoi caratteristici sette tornanti contornati dalle fortificazioni di fine Ottocento. Poi hanno corso per raggiungere il Ca' del Poggio, dove la situazione è rimasta invariata con i quattro battistrada in testa e dietro il gruppo in controllo. Le squadre dei velocisti cadenzano il ritmo. Passaggio al traguardo di Treviso per cominciare il circuito cittadino di 12,9km e davanti ci sono ancora i quattro fuggitivi. Di fatti, lo sprint lo fanno loro e la vittoria è di Dries De Bondt, per poco Affini e poi Nielsen.

19a tappa: 27/05 Marano Lagunare-Santuario di Castelmonte di 178km. I fuggitivi di questa tappa sono stati dodici, ovvero Affini, Bouwman, Vendrame, Ballerini, Schmid, Tonelli, Teuns, Valter, Davy, Gaviria, Bayer e Nielsen. Hanno scalato due GMP di Villanova Grotte e il Passo di Tanamea per avviarsi in Slovenia. Appena iniziano la salita di Kolovrat si staccano Davy, Teuns, Affini, Gaviria e Ballerini, invece gli altri si impegnano per la scalata. Ai -51,3 Bayer si sfila dal gruppetto e fanno lo stesso Nielsen, Vendrame e Tonelli, che limita i danni ricongiungendosi con Bouwman, Valter e Schmid. Dal gruppo maglia rosa esce Zardini facendo una buona scalata, solo che dietro vanno più forte. Giunti a 1145m i quattro battistrada tornano in Italia e dopo 7minuti e 43secondi anche il gruppo rientra in Friuli Venezia Giulia. Ai -35,6 Vendrame fa una discesa forsennata e parte in contropiede, ma lo seguono Schmid, Bouwman, Valter e Tonelli. In cinque arrivano a Cividale del Friuli e pedalano sulla salita di 7,3km che conduce al Santuario di Castelmonte. Dopo l'arco dei 5km finali i cinque si studiano come se fossero in pista, poi ai -2,8 provano uno scatto Bouwman e Valter. Di nuovo ai -2,2 Tonelli e Valter tentano facendo sfilare Vendrame, però rimangono in cinque. Nel gruppo maglia rosa, intanto, Carapaz, Hindley e Landa si muovono, anche se alla fine non cambia nulla in classifica generale. Per una curva stretta e cieca, posta a 70m, si crea caos nella volata, comunque la maglia azzurra Koen Bouwman la pennella bene e concludono alle sue spalle Schmid e Tonelli.

20a tappa: 28/05 Belluno-Marmolada(Passo Fedaia) di 168km. Nell'ultima tappa in linea del Giro d'Italia 2022 attaccano in salita Formolo, Arensman, Van Der Poel, Moniquet, Ciccone, Pedrero, Vansevenant, Ballerini, Oomen, Vendrame, Leemreize, Zardini, Covi, Novak e Kamna, i quali sono stati i componenti della fuga e sono stati anche i primi a salire i 18,5km del Passo San Pellegrino. I quindici hanno scollinato, hanno attraversato la Val di Fassa e, superata Canazei, hanno intrapreso l'ascesa del Passo Pordoi. Vendrame si stacca alle prime rampe e al cartello con suscritto quarto tornante anche Van Der Poel lascia i fuggitivi, mentre Zardini anticipa e Ballerini porta sotto gli altri. In contropiede scatta Alessandro Covi e dopo 11,8km giunge a 2239m, conquistando la Cima Coppi di quest'anno. Giù in picchiata inseguito da Ciccone, Formolo, Kamna, Novak, Pedrero, Oomen, Leemreize e Arensman, solo che Ballerini, visto che ha fatto una discesa velocissima, salta gli otto. Covi comincia da solo i 14km di Passo Fedaia e dietro sono in nove, anche se, appena affrontano il 10% di pendenza, si sfilano Ballerini, Oomen, Kamna, Leemreize, Formolo e Pedrero. A Malga Ciapella Covi si aggiudica gli abbuoni e in quattro, cioè Ciccone, Arensman, Novak e Pedrero, cercano di andarlo a prendere. Novak è intenzionato ad anticipare Arensman e Ciccone. Nel gruppo maglia rosa Hindley e Carapaz si avvantaggiano, trovando Kamna, che cerca di portarli più avanti possibile. Va tanto forte da far staccare la maglia rosa, così Hindley accelera. Carapaz è tanto stanco, che Landa e Carthy lo sorpassano. Il vincitore ai 2057m della Marmolada con un'azione di altri tempi è Alessandro Covi, a 33secondi Novak e dopo 10m Ciccone. Jai Hindley con una bella scalata conquista la maglia rosa.

21a tappa: 29/05 Verona-Verona di 17,4km. La cronometro individuale finale si è corsa sulle strade di Verona e dopo 9,5km è stato posto il GPM, denominato Torricella Massimiliana, per finire davanti all'arena di Verona. Matteo Sobrero è stato il più veloce con una media di 46,6km/h, completando la tappa in 22minuti e 24secondi, a 23secondi Arensman e a 40secondi Van Der Poel. E' stato il giorno dei festeggiamenti e per la prima volta nella storia del Giro d'Italia ha vinto la classifica e la maglia rosa un australiano, ossia Jai Hindley, accompagnato sul podio dall'ecuadoriano Richard Carapaz e dallo spagnolo Mikel Landa. Gli altri vincitori di maglie del 105esimo Giro d'Italia sono stati: la maglia bianda del miglior giovane addosso allo spagnolo Juan Pedro Lopez Perez, la maglia azzurra all'olandese Koen Bouwman, la maglia ciclamino al francese Arnaud Démare e la miglior squadra è stata la Bahrain Victorius.
 

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