lunedì 23 maggio 2022


Dall'Abruzzo, in particolare dalla città di Pescara, è cominciata la seconda settimana del Giro d'Italia 2022. I corridori sono poi passati sulle strade delle Marche, dell'Emilia Romagna, della Liguria, del Piemonte e della Valle d'Aosta, concludendo a Cogne. Finalmente, dopo tre anni, sono tornata a vedere dal vivo dietro la transenna la tappa che si concludeva a Genova. Come sempre, è stato molto emozionante e mi sono divertita tantissimo, anche perché il duello in cima a Via XX Settembre è stato tra due italiani, separati da pochi centimetri. In fondo al resoconto delle sei tappe vi metterò la foto del vincitore, che sono riuscita a fare nonostante la moltitudine di persone che avevo davanti.

10a tappa: 17/05 Pescara-Jesi di 196km. Nella lunga strada pianeggiante, affacciata sul Mar Adriatico, vanno in fuga Naesen, Bais e De Marchi. Sulla salita Crocette di Montecosaro dal gruppo se ne va Jensen, ma allo scollinamento viene riassorbito. Dopodiché i ciclisti hanno scalato la collina della poesia "L'infinito" di Giacomo Leopardi, ubicata a Recanati, e De La Cruz prova ad evadere dal gruppo, che non lo lascia andare. I tre fuggitivi si avviano in testa a Filottrano per ricordare Michele Scarponi; poi De Marchi abbandona i due compagni di fuga, mentre dal gruppo Jensen, De Bondt e Rota movimentano l'andatura. De Marchi viene riacciuffato ai -20,8. Inizia la salita di Monsano e Foss avanza per poco. Ai -9,4 Covi scatta, ma scollinano in una trentina di corridori. Ai -6,5 Yates parte e si accodano Formolo, Ciccone, Van Der Poel, che prova in contropiede senza successo. Ai -3 allunga Carthy, però dietro chiudono. Si preparano per lo sprint, che diventa una questione fra due. Per la prima volta nella storia del Giro d'Italia vince il duello l'eritreo di colore Biniam Girmay, secondo Van Der Poel e dopo un po' Albanese.

11a tappa: 18/05 Sant'Arcangelo di Romagna-Reggio Emilia di 203km. Nella tappa senza GPM i coraggiosi, che hanno intrapreso la fuga dalle prime pedalate, sono stati Rastelli e Tagliani. I ciclisti hanno attraversato l'Emilia Romagna percorrendo la Via Emilia e sono entrati anche a Bologna. I due fuggitivi vengono ripresi ai -92km dall'arrivo, perché gli uomini della classifica volevano stare davanti per evitare i ventagli dovuti al forte vento. Al traguardo volante di San Giovanni in Persiceto Carapaz si aggiudica 3secondi di abbuono e ai -57,9 De Bondt lascia il gruppo, che lo tiene ad una distanza massima di 1minuto e 38secondi e lo riacciuffa ai -1,3. Si organizzano per la volata e va più forte Alberto Dainese, a una ruota Gaviria e Consonni.

12a tappa: 19/05 Parma-Genova di 204km. La tappa più lunga del 105esimo Giro d'Italia ha visto come fuggitivi: Vendrame, Van Der Poel, Oldani, Riesebeek, Conti, Buitrago, Kelderman, Consonni, Nielsen, Albanese, Rota, Taaramae, Eenkhoorn, Leemreize, Schwarzmann, Ballerini, Barta, Hamilton, Sobrero, Denz, Mollema e Sutterlin, il quale dopo un po' preferisce tornare in gruppo. In un secondo momento sui ventuno uomini di testa si aggregano Covili, Gabburo e Zardini. Questi ventiquattro corridori hanno corso per le colline della provincia di Genova, mentre l'organizzazione ha omaggiato Wouter Weylandt che undici anni fa perse la vita nella discesa del Passo del Bocco. Ai -55 scatta Rota, che dopo tre chilometri viene recuperato da Oldani e Leemreize. Al loro inseguimento c'erano Mollema, Kelderman, Buitrago e Hamilton, ma la vittoria è un gioco a tre. Si impone in cima a Via XX Settembre Stefano Oldani, a un soffio Rota e poi Leemreize.

13a tappa: 20/05 Sanremo-Cuneo di 150km. A 43,6km da Sanremo fuggono Maestri, Eenkhoorn, Prodhomme, Van Den Berg e Tagliani, che si sfila negli ultimi chilometri del Colle di Nava. I quattro fuggitivi hanno costeggiato il fiume Tanaro e nella pianura prima di Mondovì il gruppo maglia rosa si spezza a causa del vento. Le squadre dei velocisti vanno a tutta, ma i quattro non demordono. Ai -1,4 Van Den Berg parte, però ritornano in quattro. Il gruppo sta per riacciuffarli, solo che ai 700m Maestri non vuole mollare. A Cuneo spumeggia la volata con la terza vittoria a questo Giro d'Italia di Arnaud Démare, completano il podio di tappa Bauhaus e Cavendish.

14a tappa: 21/05 Santena-Torino di 147km. In dodici conquistano la fuga e sono Rosa, Sosa, Konovalovas, Riesebeek, Camargo, Knox, Peters, Covi, Dombrowski, Zana, Zwiehoff e Moniquet. Tutti iniziano il circuito con la duplice scalata della salita di Superga e il Colle della Maddalena, intanto ai -68,6 il gruppo, sotto il forcing della Bora-Hansgrohe, riacciuffa i fuggitivi. Sotto la linea del traguardo per completare l'ultimo giro di 36,5km passano Kelderman, Hindley, Buchmann, Carapaz, Nibali, Bilbao, Landa, Lopez Perez, Pozzovivo, Hirt, Almeida e Yates. A Superga Carapaz scatta ad un chilometro dalla vetta, mentre la maglia rosa si sfila. L'ecuadoriano nel Colle della Maddalena è inseguito da Nibali e Hindley, i quali lo riprendono e si aggiunge Yates. Dietro ai quattro scollinano Almeida e Pozzovivo, che su Parco del Nobile cerca di accodarsi per primo. Ai -5,2 Nibali fa un attacco, subito ricucito. Invece Yates scappa dal traguardo volante di Parco del Nobile e alle sue spalle ci sono Nibali, Hindley e Carapaz. A Torino festeggia per la seconda volta a questo Giro Simon Philip Yates e a 15secondi volata a tre di Hindley e Carapaz, che conquista la maglia rosa.

15a tappa: 22/05 Rivarolo Canavese-Cogne di 178km. In prossimità del Forte di Bard evadono Kamna, Perez, Moniquet e Tonelli, solo che in salita il gruppo ritorna compatto. Di forza vanno via Sosa, Rochas, Fetter, Aresman, Kudus, Bouwman, Formolo, Van Der Poel, De Bondt, Rojas, Covili,Prodhomme, Pedrero, Denz, Buitrago, Carthy, Ciccone, Costa, Leemreize, Tejada, Tesfazion, Mollema, Cherel, Tusveld, Oomen, De La Cruz. Il GPM di Pila-Les Fleures lo scollina da solo Bouwman e ha 52secondi dagli immediati inseguitori, da cui scappano in discesa Van Der Poel e Tusveld. Ai -60,2 sono in tre, giungono in testa ad Aosta e si apprestano a scalare Verrogne. Bouwman si stacca e Ciccone, Buitrago e Pedrero si accodano a Tusveld, mentre Van Der Poel va del suo passo. Dopo 13,8km scollinano Ciccone, Buitrago, Pedrero e Carthy e nella tortuosa discesa rientrano Tusveld e Costa. In cinque si mettono ad affrontare l'ascesa di 22,4km verso Cogne, così Ciccone parte subito con Buitrago e Carthy, che velocizza l'andatura. Ciccone si arrabbia e cerca di staccare gli altri, ma Carthy resiste e Buitrago si mantiene a qualche metro dai due. Ai -18,8 Ciccone se ne va, invece Carthy fa coppia con Buitrago, che dopo un po' lascia la sua compagnia. Pedrero rimonta prendendo e superando Carthy. Passano nel centro storico di Cogne e sulle Alpi valdostane trionfa Giulio Ciccone, alla spicciolata Buitrago e Pedrero.

Stefano Oldani, vincitore dodicesima tappa Parma-Genova


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