domenica 12 dicembre 2021


 Oggi vi parlerò del libro "L'angelo di neve" di Ragnar Jònasson. Non ho mai letto un libro ambientato in Islanda e l'occasione l'ho avuta regalando a mia sorella Carlotta un libro di uno scrittore islandese.

Vi scrivo una breve trama: Dopo il corso per diventare poliziotto, Ari Pòr Arason ottiene, come unico incarico, un posto nella polizia di Siglufjordur, una cittadina di pescatori nel punto più a nord dell'Islanda, accessibile dal resto del paese solo attraverso un vecchio tunnel. La sua fidanzata Kristin è furiosa che lui abbia accettato l'incarico senza chiederle un parere, ma Ari Pòr non si è voluto lasciare scappare quell'opportunità di lavoro. Se ne va, così, da Reykjavìk e approda Siglufjordur, dove le alte montagne innevate gli causano stati di panico e di claustrofobia. La piccola comunità lo accoglie come un forestiero e gli viene affibbiato il nomignolo di reverendo, visto che per un periodo aveva studiato teologia all'università. Il suo capo Tòmas cerca di farlo rilassare assicurandogli che lì non accade mai nulla. Nel giro di pochi giorni, però, il famoso scrittore Hrolfur Kristjanssons cade da una scala della filodrammatica e una giovane donna viene ritrovata in un giardino priva di sensi. Per sfuggire alla sua claustrofobia Ari Pòr si immerge nell'indagine, ricevendo l'aiuto di Ugla, la giovane amica dello scrittore, con cui Ari Pòr si sente a suo agio.

Mi è piaciuto calarmi nell'atmosfera invernale dell'Islanda. Il personaggio di Ari Pòr è interessante con la continua ricerca di se stesso, passando da un'università all'altra, scoprendo però che ha doti infallibili come poliziotto. Visto che la sua storia personale è rimasta in sospeso, spero di poter avere l'occasione di leggere i libri con protagonista Ari Pòr Arason.

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