mercoledì 13 gennaio 2021

Oggi vi parlerò del libro "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" di Luis Sepùlveda. Per la prima recensione del 2021 ho scelto il libro di un grande scrittore interazionale, che l'anno scorso ci ha lasciato a causa del Covid-19. Si tratta di Luis Sepùlveda con il suo romanzo d'esordio.

Vi scrivo una breve trama: Il vecchio Antonio José Bolivar Proano vive ai margini della foresta amazzonica ecuadoriana per l'esattezza a El Idilio. Ha raggiunto quei luoghi selvaggi da giovane assieme alla moglie per cercare fortuna, ma la vita come contadino in quei posti piovosi da subito era stata difficile e solo con l'aiuto della tribù shuar riuscirono a migliorare la condizione di El Idilio. La malaria, però, aveva mietuto vittime tra i coloni, compresa la moglie di Antonio José Bolivar Proano. Da quel momento l'uomo abbandonò la civiltà, aggregandosi ai shuar che gli insegnarono ogni trucco della vita nella foresta amazzonica. Nel corso degli anni visse innumerevoli avventure, fino a quando non capì che era troppo vecchio per continuare l'esistenza selvaggia di un tempo. Ritornò ad El Idilio, che negli anni si era evoluta ed era diventata burocratica con insistenti governanti. Il vecchio nella sua capanna ai margini del fiume Nangaritza scopre di saper leggere e di amare i romanzi d'amore, in cui la storia fosse caratterizzata da sofferenze, amori sfortunati e lieti fine. All'improvviso la tranquillità di El Idilio viene spezzata dal ritrovamento del cadavere di un gringo. Il sindaco affretta l'indagine, incolpando i shuar che hanno riportato il corpo, ma il vecchio, analizzando le ferite, non ha dubbi che l'assassino sia una femmina di tigrillo. Da quel momento il felino si accanisce uccidendo altri uomini e sarà il vecchio con la sua esperienza a riportare la calma in quel pezzo di foresta amazzonica.

Sepùlveda aveva scritto in modo meraviglioso i luoghi e l'essenza della foresta selvaggia, tanto da immaginarsi partecipi della storia. E' toccante il caso della tigrillo e fa riflettere come l'intervento dell'uomo "civilizzato" abbia spezzato gli equilibri perfetti della natura. Infine mi sono innamorata del vecchio Antonio José Bolivar Proano, che ha vissuto un'intensa esistenza nell'Amazzonia, capendo l'essenza della vita naturale, e ha scoperto nella lettura di romanzi d'amore un modo per conoscere il mondo che non aveva mai visto. Vi consiglio vivamente di leggerlo, perché in 120 pagine è raccolta una storia intensa, riflessiva e un canto d'amore alla bellezza della natura.

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