lunedì 19 ottobre 2020


 L'Abruzzo ha accolto anche l'inizio della seconda settimana del Giro d'Italia 2020 che, a causa del Covid-19, ha visto uscire di scena due importanti squadre, ovvero la Mitchelton Scott e la Jumbo Visma, e pure Michael Matthews. Gli altri corridori, invece, hanno corso con forza ed entusiasmo fin dalla tappa che si concludeva a Tortoreto. Dopodiché hanno attraversato le regioni delle Marche, dell'Emilia Romagna, del Veneto con una cronometro individuale lungo le colline del Prosecco e del Friuli Venezia Giulia con la suggestiva partenza dalla base aerea delle Frecce tricolori di Rivolto.

10atappa: 13/10 Lanciano-Tortoreto di 177km. Prima tappa dopo la giornata di riposo con i corridori che sono partiti da Lanciano e dopo diversi chilometri ottengono la fuga Sagan, Cataldo, Villella, Ganna, Swift, Clarke, Restrepo. Appena la Groupama FDJ si accorge dell'allontanamento di Sagan, inizia a tirare a tutta perché Démare non vuole perdere la maglia ciclamino. I sette davanti non ci stanno a farsi raggiungere, così corrono più forte per una ottantina di chilometri. Il ritmo si calma quando la Groupama FDJ si sposta e viene sostituita dalla UAE. Nella salita di Colonella Cataldo scatta e per gradi si accoda Swift, ma anche Sagan si riallaccia e Restrepo e Villella fanno lo stesso. I cinque affrontano un muro di un chilometro con pendenze oltre il 20%, superando Controguerra c'è Ganna che si riporta su quelli di testa e va al contrattacco per poco, perché gli altri non lo mollano. In sei si avvicinano di nuovo alla salita di Tortoreto, inseguiti da un gruppo scatenato, da cui esce Bilbao. Ai -20 si sfila Cataldo, intanto Sagan e Swift si avvantaggiano. Sagan con grinta scappa sulle rampe più dure e dietro ci sono scatti contro scatti con Pozzovivo che guadagna qualche metro da Almeida, che controlla bene la situazione. Bilbao viene ripreso dal gruppetto della maglia rosa e ai -4 McNulty sfugge agli uomini di classifica. Nella tappa con un tracciato simile alle classiche del nord vince il tre volte campione del mondo, che se ne intende di questi percorsi, ossia Peter Sagan; poi Brandon McNulty e volata della maglia rosa Joao Almeida.

11atappa: 14/10 Porto Sant'Elpidio-Rimini di 182km. Il tracciato è stato prevalentemente pianeggiante, così Bais, Armée, Frapporti, Romano e Mazzucco si sono allontanati dal gruppo, anche se le squadre dei velocisti hanno sempre tenuto a bada la loro prestazione. Sul GPM di Monte San Bartolo Bais si scatena e poi aspetta i compagni di fuga per andare più lontano. Ai -35,8 Armée e Bais abbandonano gli altri fuggitivi, che li inseguono senza successo. Armée, poi, se ne va deciso in salita ai -24,8, ma il gruppo è irremovibile. Difatti torna compatto ai -6,4 e si prepara allo sprint prestando attenzione a rotonde e spartitraffico. Sul Lungomare di Rimini c'è la quarta volata vincente per Arnaud Démare; dopo la vittoria del giorno prima, secondo Peter Sagan e terzo Alvaro Jose Hodeg.

12atappa: 15/10 Cesenatico-Cesenatico di 204km. Il percorso era molto simile a quello della Nove Colli e dopo ripetuti tentativi ce l'hanno fatta ad andare in fuga in tredici(Benedetti, Rosskopf, Clarke, Campenaerts, Pellaud, Boaro, Padun, Hansen, Torres, Narvaez, Van Empel, Richeze, Bidard). Un po' in ritardo Carretero cerca di raggiungere quelli davanti riuscendoci ai -145,3, così alla fine i fuggitivi sono diventati quattordici. Nel sali scendi Richeze lascia la compagnia, ma è tanto determinato da rientrare a meno di cinquecento metri dal GPM di Perticara, che si aggiudica Pellaud, il quale approfitta della discesa per scappare. Benedetti e poi Rosskopf formano un terzetto con Pellaud, che sulla salita di Madonna di Pugliano va via con l'americano. I due vengono riacciuffato da Padun, Narvaez, Bidard, Hansen e Boaro e in discesa si aggiunge Clarke, che poi prosegue da solo. Padun e Narvaez lo agganciano e lo staccano perché sono più veloci. Dopo la foratura di Padun Narvaez continua con decisione, ma l'ucraino non si vuole arrendere con un inseguimento emozionante. Solo che nella città di Marco Pantani arriva da solo Jhonathan Narvaez, dietro uno stanco Mark Padun e a 6min e 50sec Simon Clarke.

13atappa: 16/10 Cervia-Monselice di 192km. In pianura sono evasi Rota, Bouchard, Ravanelli, Vanhoucke, Tonelli, Contreras e Pellaud, che ci riprova dopo la faticaccia in fuga del giorno prima. Nella strada stretta del Roccolo perdono contatto Pellaud e Contreras, mentre conduce la corsa Ravanelli, su cui si riportano Tonelli e Bouchard. Questi ultimi si avvantaggiano lasciando Ravanelli, che trova un accordo con Vanhoucke e Rota. Bouchard e Toneli intraprendono in testa la salita di Calaone e dal gruppo partono Ulissi e Ballerini per poco. Tonelli scatta, solo che vengono riassorbiti tutti i fuggitivi di giornata ai -17. Fiammata di Geoghegan Hart, ma è Guerreiro che prende i punti per la maglia azzurra. Alla fine di questi due strappi si crea un gruppo di circa quaranta corridori, che si sono organizzati per la volata. Per la seconda volta a questo 103esimo Giro Diego Ulissi fa sua la tappa, alle sue spalle la maglia rosa Joao Almeida e Patrick Konrad.

14atappa: 17/10 Conegliano-Valdobbiadene di 34,1km. Questa cronometro ha attraversato le strade delle colline dei vigneti del Prosecco e i corridori hanno affrontato anche un'importante asperità, ossia il Muro di Ca' del Poggio. Primo con il tempo di 42min e 40sec in 48km/h è stato Filippo Ganna, che ha già conquistato un'altra cronometro e una tappa in solitaria, secondo a 26sec Rohan Dennis e a 1min e 09sec Brandon McNulty.

15atappa: 18/10 Base aerea di Rivolto-Piancavallo di 185km. La carovana del Giro d'Italia è partita dalla base aerea delle Frecce tricolori e i fuggitivi sono stati Vendrame, Chirico, De Gendt, Holmes, Boaro, Padun, Navarro, Villella, Dennis, Visconti. Lungo le rampe di Sella Chianzutan Samitier rientra sui dieci di testa, anche se il gruppo tiene sotto controllo il loro vantaggio. Il traguardo volante di Poffabro lo passano De Gendt e Dennis, però ai -45,7 l'australiano lascia la compagnia del belga. Dennis è il primo a iniziare i 14,5km della salita di Piancavallo e Visconti e Samitier cercano di riacciuffarlo, ma sono loro ad essere riassorbiti dal gruppo che fa la stessa cosa con Dennis ai -9,6. La Sunweb impartisce un ritmo intenso che fa ridurre i componenti a sette unità. Dopodiché ai -7,3 Hindley allunga con Geoghegan Hart e Kelderman, inseguiti da una stanca e tenace maglia rosa. I tre fanno la volata conclusa con uno sprint scatenato di Tao Geoghegan Hart, a pochi metri Wilco Kelderman e a chiudere Jai Hindley, mentre Joao Almeida con un intenso sforzo individuale mantiene la maglia rosa per quindici secondi sul secondo di giornata.

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