lunedì 8 ottobre 2018


Oggi vi parlerò del libro "Central Park" di Guillaume Musso. Dopo essere andata una ventina di volte in biblioteca per prenderlo in prestito senza successo, le mie sorelle me l'hanno regalato.
Vi scrivo una breve trama: Alice Schafer è una poliziotta parigina che si risveglia in un parco sdraiata su una panchina. Lei crede di trovarsi nella foresta di Rambouillet o qualche parco di Parigi. Muovendo la mano destra Alice si accorge di essere ammanettata al polso sinistro di un uomo, che lo scuote per svegliarlo. Si tratta di Gabriel Keyne, il quale dice di essere un pianista jazz americano. Entrambe non si ricordano come siano finiti ammanettati, così iniziano a camminare per le strade del parco e poco alla volta scoprono di essere nel Central Park di New York. Alice comincia ad agitarsi perché vuole vederci chiaro in questa storia e per poterlo fare deve parlare assolutamente con il suo amico e collega Seymour. Collaborando come una vecchia macchina da guerra rodata da anni, Gabriel e Alice rubano uno smartphone ad un ragazzo e scappano per le strade di New York. Alice riesce a contattare Seymour e ad ordinargli delle indagini per suo conto; intanto Gabriel la segue ovunque visto che non può fare altrimenti. Quando un'artista amica di Seymour fa saltare le manette che li tengono uniti, Alice e Gabriel ormai non possono fare a meno l'uno dell'altra perché vogliono tutti e due arrivare al fondo della vicenda.
Come sempre Guillaume Musso riesce ad intrecciare mistero e suspense in maniera impeccabile. "Central Park" rientra sicuramente fra i mei libri preferiti, anche se dell'autore francese sono ancora innamorata de "La ragazza di carta".

Nessun commento:

Posta un commento