lunedì 30 luglio 2018


L'ultima settimana della 105esima edizione della Grand Boucle è ripartita dalla città medioevale di Carcassonne e nella stessa giornata hanno sconfinato per un breve tratto sulle strade della Spagna, comunque dopo il Colle di Portillon sono rientrati in Francia. Poi tutte le altre tappe i ciclisti le hanno corse nel dipartimento dei Pirenei fino alla tradizionale passerella a Parigi, dove si è festeggiato il gallese Geraint Thomas, che dopo la tappa alla Rosière non ha più mollato la maglia gialla. Le cose che mi sono piaciute in questo Tour de France 2018 sono state: la tenacia di Lawson Craddock, che nonostante una frattura alla scapola nella prima tappa ha proseguito concludendole tutte e ha dato vita ad una iniziativa molto interessante, ovvero a ogni tappa conclusa donava 100 dollari per un velodromo in Texas; il modo di correre di Greg Van Avermaet che va sempre all'attacco e mi è piaciuto quando aveva la maglia gialla è andato lo stesso in fuga dando spettacolo nella tappa di Roubaix e in quella in salita di Le Grand Bornand; la calma di Steven Kruijswijk che nella tappa dell'Alpe d'Huez si è fatto più di 60km di fuga scalando il Col de la Croix de Fer, peccato gli siano mancati 3,5km per aggiudicarsi la vittoria di tappa.
16a tappa: 24/07 Carcassonne-Bagnères de Luchon di 218km. Intorno al km 29 la tappa è stata neutralizzata per 9km a causa di una manifestazione, dopo di che sono ripartiti e un folto gruppo di corridori è andato in fuga, tra i quali c'erano Latour, Bennati, Pozzovivo, Caruso, Gilbert, Slagter, Vermote, Dillier, Alaphilippe, Jon Izaguirre, Gorka Izaguirre, Yates, Amador, Gesink, Hayman, Laporte, Clark, Frank, Geschke, Moinard, Soler, Van Gardner, Van Avermaet, Barguil, Molard, Mollema, Stuyven, Martin, Minnaard, Edet, Navarro, Boudat, Nielsen, Boasson Hagen, Valgren, Durasek, Muhlberger, Burghardt, Politt, Gesbert, Bernard, Vanendert, Andersen, Erviti. Con una bella pedalata Gilbert anticipa la scalata del Portet d'Aspet, nella conseguente discesa sbaglia la curva e vola dietro un muretto senza gravi danni. Durante i 6,9km del Col de Mente si forma un duo con Gesink e Caruso, che vengono scavalcati da Alaphilippe, Mollema, Pozzovivo, Latour, Yates, Muhlberger. In discesa a questi si aggiungono Molard, Martin, Valgren, Soler, Barguil, Vanendert, Frank, Amador e Izaguirre, Ai -32,5 evadono Molard, Soler e Gesink però si rialzano per stare insieme agli altri. Appena Frank smette di tirare sul Col du Portillon, i fuggitivi scattano fra di loro e i più combattivi sono Gesink, Pozzovivo e Mollema. Ai -3,6km dallo scollinamento salgono Izaguirre, Soler, Alaphilippe e Yates, il quale sui pedali passa in testa il GPM. In discesa Yates cade e Alaphilippe lo supera a tutta velocità andando a vincere. Dietro il gruppetto di quattro fa la volata con al secondo posto Izaguirre e al terzo Yates.
17a tappa: 25/07 Bagnères de Luchon - Saint-Lary-Soulan(Col du Portet) di 65km. Una partenza simile alla Formula Uno sulle griglie in testa c'era la maglia gialla e via via gli altri seguendo l'ordine della classifica generale. Il primo a superare gli uomini di classifica è stato Calmejane, ma Kangert è quello che cumula più secondi sul monte di Peyragudes. Nel corso della lunga salita lo raggiunge Edet, che gli fa compagnia per poco, e in discesa Alaphilippe e Durasek. Alle loro spalle sul Col de Val Louron Azet ci sono Majka, Martinez, Valverde, Fraile, Pellizotti. Infine il Col du Portet viene affrontato in testa da Kangert e Alaphilippe, che dopo 200m di scalata molla l'estone. Dal gruppo maglia gialla scattano Quintana e Martin, in seguito attaccano Roglic e Froome con Dumoulin che tira riassorbendo i due, intanto Quintana prosegue da solo incontrando l'aiuto dei compagni di squadra. Ai -8,5 Quintana e Majka riprendono Kangert, che lascia presto il duo. Dopo due chilometri Quintana rimane da solo e Martin con il suo ritmo saltellante riacciuffa Majka puntando al colombiano. Kruijswijk allunga dal gruppo maglia gialla per poco tempo. Poi tocca a Roglic e Thomas gli va dietro con gli altri tranne Froome, che riesce a rientrare. Poi Dumoulin parte con al seguito Thomas, Roglic e Kruijswijk. Nella tappa più corta con tre ascese impegnative Nairo Quintana arriva per primo in cima ai 2215m d'altitudine, dietro a 28secondi Daniel Martin e a 47 Thomas.
18a tappa: 26/07 Trie Sur-Baise - Pau di 171km. Terpstra, Boudat, Van Keirsbulck, Hayman e Durbridge corrono avanti però il gruppo non lascia loro molto spazio, soprattutto da parte delle squadre dei pochi velocisti superstiti. In una collina cercano di evadere Gogl, Stuyven e Vanmarcke, ma vanno poco lontano. Sulla Cote d'Anos si sgancia Hayman e da dietro partono Clark, Bauer, Martin, Herrada, Boasson Hagen, però il gruppo maglia gialla chiude su tutti questi fuggitivi ai -16,5. Andatura veloce tanto da allungare il gruppo e poi volata: 1o Arnaud Demare, 2o Laporte, 3o Kristoff.
19a tappa: 27/07 Lourdes-Laruns di 200km. Nell'ultima tappa pirenaica ci sono scatti e contro scatti i primi fuggitivi sono Dillier, Gaudin e Postlberger; in seguito si aggiungono anche Alaphilippe, Izaguirre, Yates, Jungels, Nieve, Kangert, Amador, Barguil, Bennati, Mollema, Slagter. Questi ultimi tre si staccano sul Tourmalet e gli altri proseguono, mentre dal gruppo maglia gialla evadono Boswell, Zakarin, Landa, Bardet, Fugslang e Majka. Alaphilippe, Jungels, Izaguirre, Nieve, Kangert e Barguil vanno giù in discesa e lungo il tratto vallonato. Al loro più immediato inseguimento ci sono Amador, Landa, Majka, Bardet e Zakarin, che rientrano, quindi in 11 si incamminano sul Col des Borderes dove c'è selezione. Dopo il breve tratto di collegamento per raggiungere i piedi del Col d'Aubisque i primi ad affrontarlo sono Landa, Bardet, Izaguirre, Kangert, Zakarin, nel frattempo dal gruppo maglia gialla allunga Kruijswijk. Dai -14,6 dalla vetta rimangono in testa Landa, Bardet e Majka; da dietro ci sono diversi attacchi da parte di Martin, Roglic, Dumoulin che non hanno fortuna ma riescono a riprendere Kruijswijk. Sui tre davanti si attacca Zakarin e in mezzo alla nebbia il gruppo maglia gialla riacciuffa gli attaccanti tranne Majka, che trova gloria in cima all'Aubisque. Dopo il GPM picchiata di 19,8km per arrivare a Laruns, il più scatenato è Primoz Roglic che rilancia in discesa per vincere. Gli altri dopo 19secondi fanno la volata regolata da Thomas e Bardet.
20a tappa: 28/07 Saint-Pée-Sur-Nivelle - Espelette di 31km. L'ultima cronometro individuale non presentava un metro di pianura con alcune salite impegnative e molte curve nella zona dei Paesi Baschi francesi. Con la pioggia a intermittenza a infastidire fa il migliore tempo Tom Dumoulin, che ha corso i 31km in 40minuti e 52secondi con una media di 45,5km/h, dietro ad un solo secondo Froome e a 14secondi la maglia gialla Thomas.
21a tappa: 29/07 Houilles-Paris di 116km. I 145 corridori rimasti hanno sfilato per festeggiare quest'ultima tappa. La maglia gialla è stata vinta dal gallese Geraint Thomas, che sul podio è stato accompagnato da Tom Dumoulin e Christopher Froome. Le altre maglie sono state conquistate: maglia bianca da Pierre Roger Latour; quella a pois da Julian Alaphilippe e la sesta maglia verde a Peter Sagan. Il numero del più combattivo l'hanno consegnato a Daniel Martin per il suo modo di pedale sempre determinato ed estroso. Sylvain Chavanel entra per primo nel circuito per onorare la sua lunga carriera, visto che era la sua ultima volta al Tour de France. Iniziato il primo degli otto giri Dillier, Phinney, Gaudin, Schar, Politt e Van Keirsbulck provano a cercare fortuna lungo le strade principali di Parigi. Nel terzo giro Alaphilippe e Gesbert allungano per poco, perché il gruppo corre veloce e riprende i 5 ai -6,8. Invece Politt prosegue in solitaria per altro chilometro rispetto ai suoi compagni di fuga. Andatura veloce sul pavé, tanto da avere degli allunghi con protagonisti Marcato, Oss e Lampaert, che non demorde. Solo che nell'ultimo centinaio di metri arrivano a tripla velocità gli sprinter con la prima piazza conquistata dal campione europeo Alexander Kristoff, seconda Degenkolb e terza Demare.

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