lunedì 21 maggio 2018


La seconda settimana del Giro d'Italia ha visto protagoniste, come regioni, l'Abruzzo, le Marche con la città Osimo, l'Umbria con Assisi, l'Emilia Romagna con le città Imola e Ferrara, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia scalando lo Zoncolan e approdando a Sappada. Per celebrare i cento anni dalla conclusione della Grande Guerra i corridori hanno viaggiato attraverso le città e i paesi lungo i fiumi Piave e Tagliamento, che sono i luoghi dove gli italiani e gli austroungarici hanno lottato dal 1915 al 1918.
10a tappa: 15/05 Penne-Gualdo Tadino di 244km. Nella tappa più lunga della 101esima edizione del Giro d'Italia dodici uomini si preparano ad andare in fuga ma nella prima salita per Rigopiano, attraversata per ricordare le 29vittime rimaste intrappolate nell'albergo completamente distrutto da una valanga, ha perso contatto Chaves per problemi fisici. La Sky, Lotto NL Jumbo e la Groupama FDJ si sono messi a fare una forte andatura per non far rientrare il colombiano e farlo uscire dalla classifica, così la fuga non si realizza. Nel traguardo volante di Sarnano, che regalava dei secondi di abbuono, Pinot cerca di avvantaggiarsi però Yates è molto attento e si aggiudica i 3secondi; da lì Frapporti riesce a fuggire dal gruppo e ai -40 scatta Villella imitato da Mohoric. Ai -31,2 si forma un terzetto ma essendo stanco Frapporti si sfila. Dopo il GPM di Annifo scendono più veloci in discesa Denz, Henao e De Marchi. Nella parte tecnica della discesa Mohoric scivola via e Villella gli sta a tiro, mentre Denz abbandona la coppia, con cui era scappato. Ai -19,2 Mohoric, Villella e Denz si uniscono, all'inseguimento ci sono Henao e De Marchi. Mohoric insiste e l'unico a riprenderlo è Denz. Prima Ballerini e poi Vendrame escono dal gruppo, che riacciuffa tutti tranne la coppia di testa, la quale fa la volata e dopo due fughe il vincitore è Matej Mohoric su Denz. La volata del gruppo è stata conclusa da Bennett.
11a tappa: 16/05 Assisi-Osimo di 156km. Inizio velocissimo perché tutti vogliono andare in fuga, i fortunati sono Sanchez, De Marchi, Masnada, Maestri e Turrin. Hanno corso sulle strade ricche di sali e scendi attraverso i borghi medievali dell'Umbria e delle Marche e hanno affrontato anche il muro di Filottrano per ricordare Michele Scarponi, che in questa città ci viveva. Nel traguardo volante passa per primo Louis Leon Sanchez, con lui Masnada e De Marchi cercano di anticipare il gruppo. I corridori hanno affrontato salite con pendenze importanti e ai -4,9 i tre fuggitivi vengono riassorbiti. Appena iniziano un pezzo di pavé scattano Stybar e Wellens, solo che il gruppo è a tutta. Ai 1500m Wellens rimane da solo, ma Yates è scatenato e lo scavalca. Dietro Dumoulin e gli altri lo inseguono. Nel centro storico di Osimo sul pavé fa doppietta la maglia rosa Simon Yates, a 2secondi Dumoulin e a 5 Formolo.
12a tappa: 17/05 Osimo-Imola di 214km. Frapporti, Senni, Maestri, Mosca e Zhupa sono stati i fuggitivi di giornata partendo al secondo chilometro dalla sbandieramento e insieme costeggiano il Mar Adriatico. Nelle pianure di Faenza, a causa della pioggia torrenziale e del vento laterale, il gruppo si spezza in più pezzi e Mosca e Maestri non vogliono rinunciare a stare davanti, però li riprendono ai -21,3. Wellens è il primo a passare sotto l'arco del traguardo posto nell'autodromo Dino ed Enzo Ferrari. Ai -10,4 c'è gruppo compatto ma in salita avanzano Henao, Goncalves, Dennis e Carapaz e la maglia rosa ricuce. Ai -8,2 Ulissi prova ad anticipare, gli si accoda Bentacur e anche Mohoric. Nel ritorno al circuito si ricompattano per poco, perché Sam Bennett parte come un fulmine ai 300m anticipando lo sprint di Van Poppel e Bonifazio.
13a tappa: 18/05 Ferrara-Nervesa della Battaglia di 180km. Dopo un po' di bagarde evadono Vendrame, Tonelli, Irizar, Marcato e Zhupa, che per il secondo giorno consecutivo è andato in fuga. Hanno attraversato le città e i paesi della pianura Padana per poi giungere nelle zone del fiume Piave, dove si è conclusa cento anni fa la Grande Guerra. I fuggitivi superano in testa il primo passaggio sulla linea del traguardo di Nervesa della Battaglia. Sulla salita di Montello escono dal gruppo Martin, Capecchi, Ballerini e Neilands, però le squadre dei velocisti sono implacabili riprendono i controattaccanti e ai -6,3 i battistrada. Parte in contropiede ai 1200m Coledan, ma la volata si realizza con vincitore, per la terza volta, Elia Viviani, secondo Bennett e terzo Van Poppel.
14a tappa: 19/05 San Vito al Tagliamento-Monte Zoncolan di 186km. Di forza nei primi tratti del Monte di Rogogna sono partiti Mosca, Gavazzi, Conti, Barbin, Didier, Pedersen e Montaguti. Durante l'ascesa al GPM di Avaglio si sgancia dagli altri Pedersen rientrando nella successiva discesa, però su Passo Duron il danese perde definitivamente le ruote dei compagni di fuga e anche Mosca è in difficoltà. In gruppo, intanto, l'Astana ha accelerato l'andatura ed entrambe i gruppi serpeggiano la tecnica discesa. Poi salgono la Sella Valcalda-Ravascletto e Barbin allunga con Didier, Conti e Montaguti, alla fine scollinano in testa Conti e Barbin e giù in discesa contengono il distacco. Per primi accedono ai 10km finali dello Zoncolan, appena il gruppo affronta la salita scatta Anton e poi Carthy. Conti con una progressione rimane da solo per poco, perché Anton lo raggiunge. La Sky fa l'andatura e ai -6,5 Woods sale in solitaria, sempre a qualche metro dal gruppo. Ai -5,7 sono tutti insieme, ma le dure rampe con pendenze massime del 22% selezionano i corridori. Ai -4,2 c'è una prima "frullata" di Froome e alla seconda è da solo, al seguito ci sono Yates, Pozzovivo, Lopez e a qualche metro Dumoulin e Pinot. Ai -3 scatta Yates e dietro c'è Lopez. Dopo le tre gallerie del Kaiser Zoncolan i due britannici sono a pochi metri di distanza, ma Christopher Froome riesce a stare davanti di 6secondi alla maglia rosa Yates e a 23secondi Pozzovivo.
15a tappa: 20/05 Tolmezzo-Sappada di 176km. Dopo diversi tentativi Neilands, Jauregui, Denz e Quintana se ne vanno sulle ultime rampe del Passo delle Maurie, a cui si aggiungono dopo la discesa Modolo, Lutsenko, De Marchi, Bonifazio e Brambilla e in ultima battuta Ballerini. Il gruppo lascia andare anche Nibali, Visconti, Ciccone, Ulissi, Cherel, Masnada, Barbin, Ladagnous, Sbaragli, Van der Sande, Bewley, Stybar, Lammertink e Mori. Gli uomini di classifica non permettono di far decollare il loro vantaggio, tenendoli sotto i 2minuti. Nel Passo Tre Croci in testa proseguono Ciccone, Ulissi, Denz, Cherel, Masnada, De Marchi, Quintana e Visconti, dal gruppo c'è il forcing solitario di Woods. Nella discesa si avvantaggiano Denz e Cherel, che aspettano prima Quintana e poi Ciccone e Visconti. La Sunweb accelera sul Passo di Sant'Antonio, mentre in cima scollinano Ciccone e Denz, che come un fulmine va giù in discesa. Yates parte sulla salita Bosco dei Giavi e si aggrega Lopez, con cui riprende i fuggitivi. Pozzivo, Dumoulin, Carapaz e Pinot riescono ad agganciarsi formando un sestetto. Ai -17,3 Yates scatta di nuovo con decisione e nessuno gli va dietro. Pinot e Dumoulin fanno il ritmo per inseguirlo. Dopo qualche chilometro Carapaz parte e con lui Pozzovivo, Pinot e Lopez, ma Dumoulin li riagguanta per la volata per il secondo posto. In solitaria la maglia rosa Simon Yates arriva fino a Sappada conquistando la sua terza vittoria a questo Giro d'Italia, alle sue spalle con 41secondi di distacco sprint di Lopez e Dumoulin.

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