lunedì 28 maggio 2018



La ripartenza dell'ultima settimana di questa 101esima edizione del Giro d'Italia è stata caratterizzata da una cronometro individuale da Trento a Rovereto per commemorare un'ultima volta i 100anni dalla fine della Grande Guerra. Le regioni attraversate in queste ultime sei tappe sono state il Trentino Alto Adige, la Lombardia, il Piemonte, la Valle d'Aosta concludendo con una passerella nel cuore di Roma. Questa settimana è stata molto intensa e travolgente, soprattutto nella 18esima, 19esima, in cui si è svolta un'impresa che ha permesso al primo britannico nella storia il Giro d'Italia di vincere, e 20esima tappa. Gli eventi, che mi sono piaciuti nel corso di questa 101esima edizione, sono stati: l'arrivo sull'Etna di Yates e Chaves(tutti e due della Mitchelton Scott), che alzano entrambe le braccia al cielo; la temerarietà e la capacità di azzardare di Simon Yates; infine Juul Jensen e Kuznetsov che si stringono la mano dopo aver corso a lungo insieme nel circuito della città eterna.
16a tappa: 22/05 Trento-Rovereto di 34,2km. Per questa cronometro i ciclisti sono partiti uno alla volta da Piazza Duomo di Trento, hanno attraversato la città, hanno seguito il corso del fiume Adige e hanno incrociato dei paesi intermedi per raggiungere il centro di Rovereto. Il tracciato è stato caratterizzato da lunghi tratti pianeggianti, brevi salite e pavé negli attraversamenti cittadini. Il primo è stato Rohan Dennis che ha pedalato i 34chilometri e 200metri in 40minuti netti con una media oraria di 51.300, lasciandosi dietro a 14secondi Martin e a 22 Dumoulin.
17a tappa: 23/05 Riva del Garda-Iseo di 148km. Il via è stato dato dopo una galleria in salita. I corridori, che hanno scalato più in fretta, sono stati Cattaneo, Puccio, Sanchez, Ciccone, Visconti, De Marchi, De La Cruz, Jauregui, Reichenbach, Fernandez, Neilands, Gavazzi, Brown, Villella. La UAE e la Bora, pero, tirano come delle forsennate, allora Jauregui, Neilands e Cattaneo accelerano per evitare di essere ripresi come gli altri. Questa andatura ha spezzato il gruppo e da quello della maglia rosa prova a scappare Ulissi e gli vanno dietro Ciccone, Frapporti, Masnada, Montaguti, Quintana, Puccio, Ladagnous, Atapuma, Conti, Sanchez, Villella, Formolo, Brown e Pfingsten. Da questo gruppo di fuggitivi escono Frapporti e Atapuma, mentre gli altri vengono riassorbiti da un gruppo maglia rosa indiavolato, tanto da tornare tutti insieme. Continuano i tentativi e Poels, Geniez, Elissonde, Sanchez, Hermans, Visconti, De Marchi e Schachmann scollinano in testa il GPM di Lodrino. Il gruppo li riacciuffa uno a alla volta, solo che Hermans, De Marchi, Poels e Sanchez non vogliono cedere, Torres tenta di riaccodarsi senza successo e anche Barbin e Andreetta fanno lo stesso. I fuggitivi entrano per primi nel circuito cittadino di 23,7km. Le squadre dei velocisti si avvicinano con Sanchez e De Marchi, che le fanno faticare ma ai 11,6 c'è gruppo compatto. Ai -8,9 Brambilla e Gesink scappano e vengono raggiunti da Stybar, Benedetti e Henao, però dopo appena 2km li riprendono e in contropiede parte Lammertink. Anche il suo allungo viene neutralizzato a favore di una volata. Sotto la pioggia torrenziale batte tutti per la quarta volta Elia Viviani, secondo Bennett e terzo Bonifazio.
18a tappa: 24/05 Abbiategrasso-Prato Nevoso di 196km. Il preludio di questa tappa è stata la pianura Padana, in cui si è organizzata la fuga con Ballerini, Cattaneo, Kuznetsov, Van Emden, Van Poppel, Fonzi, Turrin, Plaza, Marcato, Pfingsten e in un secondo momento Morkov e Schachmann. I ciclisti sono passati nel Monferrato, Roero e Langhe, zone dei grandi vini piemontesi nonché patrimonio dell'Unesco. Il GPM di Novello in mezzo ai filari lo ha vinto Fonzi, mentre i due traguardi volanti distribuiti nel percorso se li è aggiudicati Ballerini. Dopo Mondovì c'è la fucilata di Van Poppel, che viene ripreso e superato nelle prime rampe della salita per Prato Nevoso. Ai -8,7 scatta Plaza portandosi dietro Pfingsten e reagiscono anche Schachmann e Cattaneo, ai quattro si aggiungono Marcato, Morkov e Kuznetsov. Ai -7,3 parte Cattaneo, Schachmann e Pfingsten, ritorna sotto anche Plaza. Solo che Schachmann accelera e in progressione Cattaneo lo raggiunge. Pfingsten non demorde e i due lo fanno faticare a rientrare, però ci riesce ai -4,3 e Plaza rimane sempre a qualche metro da loro. Schachmann e Cattaneo se ne vanno, però con l'esperienza ai -3 Plaza riprende i due. Il tedesco e l'italiano fanno di nuovo il vuoto e ai -2 si cominciano a scattare in faccia, però all'ultimo Plaza rientra. Nel frattempo il gruppo maglia rosa va su con un ritmo costante, poi la Movistar si mette in testa a fare più velocità per permettere a Carapaz di scattare, seguito come un'ombra da Lopez che poi lo lascia da solo. Scatta anche Dumoulin e Yates non lo molla assieme a Pozzovivo. Da dietro Froome li sorpassa e si agganciano Dumoulin e Pozzovivo, mentre Yates ha una difficoltà ma riesce a difendere la sua maglia rosa. Per la prima volta a questo Giro d'Italia la fuga della mattina ha potuto oltrepassare la linea del traguardo con Maximilian Schachmann, poi uno alla volta Plaza e Cattaneo.
19a tappa: 25/50 Venaria Reale-Bardonecchia di 185km. In questo tappone alpino ha visto protagonisti di giornata, dopo tanta bagarde, Ten Dam, Cherel, Montaguti, Sanchez, Visconti, Formolo, Goncalves, Atapuma, Conti, Brambilla, De La Cruz, Neilands, Pedrero, Betancur, Henao. Dopo il Colle del Lys si aggiungono Masnada, Ciccone, Villella, Stybar, Drombrowski, Brown e Pantano, solo che il gruppo riprende tutti lasciando in avanscoperta solo Atapuma, Montaguti e Neilands. Brown, Conti, Sanchez, Torres, Bouwman e Van Poppel incrementano la fuga dei tre. I fuggitivi sono i primi a scalare la Cima Coppi di questo Giro d'Italia 2018, ovvero il Colle delle Finestre con la sua vetta a 2178m. All'inizio dei 18,5km di salita si avvantaggia Sanchez, però la Sky tira il gruppo e dopo un po' la maglia rosa Yates si stacca per una crisi. Il gruppo guidato dalla Sky riacciuffa Sanchez, la squadra aumenta l'andatura tanto da frantumare il gruppo. Nel tratto in sterrato Froome se ne va lasciandosi dietro tutti. La Cima Coppi è stata conquistata da Christopher Froome, che continua nella sua corsa e al suo inseguimento ci sono Dumoulin, Pinot, Lopez, Carapaz e Reichenbach. Sempre da solo Froome scollina il GPM di Sestriere e si appresta a scalare in solitaria lo Jafferau. Quelli dietro salgono con Pinot, Carapaz e Lopez che scattano. Dumoulin va su con il suo passo e riprende i due sudamericani, invece il francese fa un buon ritmo davanti ai tre. Quando ritornano in quattro, partono Carapaz e Lopez, a cui si accoda Pinot, ma Dumoulin con la sua progressione riunisce il gruppetto. Proseguono con scatti e contro scatti. Dopo 82km di fuga solitaria Christopher Froome lancia il pugno al cielo, con questa azione d'altri tempi conquista anche la maglia rosa, a 3minuti c'è Carapaz e dopo qualche secondo Pinot.
20a tappa: 26/05 Susa-Cervinia di 214km. Dopo tanti tentativi evadono Frapporti, Ballerini, Viviani, Martin, Bouwman, Gesink, Kreuziger, Brambilla, Marcato, Woods, Barbin, Nieve, Mosca, Belletti, Mohoric, Ciccone, Schillinger, Lindeman, Laengen, Lammertink, Grossschartner, Neilands, Conti, Visconti, Montaguti, Ladagnous e Gavazzi. Sul Col Tsecore rimangono Ciccone, Bouwman, Gesink, Nieve, Grossschartner, Conti, Woods, Brambilla e Mohoric, che va giù come un pazzo in discesa, nella quale Visconti si accoda agli otto. Nella salita Saint Pantaléon ritornano in nove, poi Nieve accelera l'andatura e scollina da sola. Grossschartner scende per accodarsi allo spagnolo e Ciccone, Gesink e Brambilla provano a raggiungere i due battistrada. Nieve scala i 2001m per Cervinia in testa, mentre Gesink in rimonta supera Grossschartner. Per la lotta alla maglia rosa Dumoulin fa diversi tentativi per staccare Froome, ma senza riuscirci e i due vanno su accompagnati da Lopez, Carapaz, Pozzovivo, Formolo, Oomen e Poels. In solitaria il giorno del suo compleanno Mikel Nieve taglia il traguardo di Cervinia, a 2minutie17secondi Gesink e dopo 25secondi Grossschartner.
21a tappa: 27/05 Roma-Roma di 115km. Il Giro d'Italia 2018 si è concluso nella città eterna in un circuito di 11,5km da ripetere 10volte nel cuore di Roma, potendo così ammirare le sue meraviglie. I corridori hanno festeggiato, in particolare la maglia rosa Christopher Froome, che ha anche conquistato la maglia azzurra, ad accompagnarlo sul podio ci sono stati Tom Dumoulin e Miguel Angel Lopez, che ha vinto la maglia bianca di miglior giovane. L'ultima maglia, che aveva a disposizione dei punti, è stata quella ciclamino però è rimasta saldamente sulle spalle di Elia Viviani. Ai -77 Lutsenko e Schmidt accelerano, poi li raggiungono Juul Jensen, Marcato, Denz, Zhupa, Ventoso, Schillinger, King, Kuznetsov, Didier, Fonzi, Lindeman, Neilands, Ballerini, Boaro, Van Hoecke, Senechal e Frapporti, che ha completato questo Giro con 640km di fuga. Nel gruppetto non c'è molto accordo, infatti in tanti provano a staccare glia altri, il primo è Neilands ma Juul Jensen e Kuznetsov sono i più fortunati. La Quick step Floors è sempre in testa a fare una forte andatura, che non lascia scampo ai fuggitivi tranne che al danese e al russo. Provano ad evadere anche Bak e Mori, però non fanno molta strada. I due temerari battistrada vengono ripresi ai -12,7. Mullen, Senechal, Martin e Van Poppel approfittano del fatto che in testa al gruppo non ci sia una squadra a tirare e si aggrega anche Cattaneo. Questa tappa, però, si conclude con una volata. Con il Colosseo sullo sfondo vince sui sampietrini Sam Bennett, dietro Viviani e Drucker.

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