domenica 23 marzo 2014


Da qualche giorno è cominciata la primavera e ho pensato di festeggiarla parlandovi della Classicissima di Primavera, ovvero la Milano-Sanremo. Purtroppo non sono potuta andare a vedere dal vivo questa gara, ma grazie a Rai sport ho potuto guardare tutta la diretta.
Questa mattina alle ore 10.05 duecento corridori sono partiti da Milano per affrontare 294 chilometri della 105esima edizione della Milano-Sanremo. Al chilometro quattro è riuscita ad evadere la fuga, composta da Tjallingii, Barta, Demaar, Parrinello, Haas, Boem e Bono. La corsa è stata caratterizzata da frequenti scrosci di pioggia e durante l'ascesa del Passo del Turchino i corridori hanno incontrato anche la grandine. La fuga è riuscita a proseguire a lungo con un tempo massimo di undici minuti. Raggiunto Capo Mele, la prima delle tre salite, i fuggitivi sono rimasti in quattro e nella salita Costa Rainera-Cipressa sono riusciti a proseguire in accordo solo Tjallingii e Demaar. Dal gruppo, che stava assottigliando sempre di più il vantaggio, è scattato Nibali che ha ripreso i due fuggitivi durante discesa. Per alcuni chilometri il siciliano ha continuato la sua fuga solitaria seguito da Tjallingii e il gruppo, che si è organizzato riprendendo ai meno dodici dall'arrivo il fuggitivo della mattina e Nibali sulla salita del Poggio. Durante l'ascesa ci sono stati vari tentativi di fuga, ma non c'è stata nessuna selezione nemmeno nella discesa tortuosa. Ai due chilometri e novecento metri Colbrelli ha tentato un allungo subito ricucito, così i pochi rimasti si sono preparati per la volata che ha vinto Alexander Kristoff(team Katusha) lasciando diversi metri di distacco a tutti gli altri. Il podio si è completato con Fabian Cancellara(team Trek) e Ben Swift(team Sky). Il norvegese Kristoff ha concluso questa Milano-Sanremo in sei ore cinquantacinque minuti e cinquantasei secondi. Sono contenta per la vittoria di Kristoff e i piazzamenti dei due italiani, ovvero Colbrelli(sesto) e Modolo(ottavo), ma un premio speciale lo darei a Maarten Tjallingii che è stato in fuga per più di duecento chilometri.

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