sabato 2 novembre 2013



Oggi vi parlerò del libro "Emma" di Jane Austen. L'ho voluto leggere subito dopo aver visto la serie televisiva trasmessa da Laeffe perché ero curiosa di capire chi potesse vincere il confronto fra la versione cartacea e quella televisiva.
Adesso vi scrivo una breve trama: Emma Woodhouse è una giovane ereditiera bella e intelligente che assiste l'anziano padre dopo il matrimonio della sorella maggiore. Il suo vezzo è quello di combinare matrimoni fra amici e conoscenti, escludendosi dalla situazione, in quanto è decisa a non sposarsi. Questo suo interesse, però, innescherà una serie di vicissitudini che combineranno un po' di trambusto nel corso della storia.
Onestamente ho trovato questo libro particolarmente noioso, eccezion fatta per le chiacchiere interminabili della signorina Bates e le premure e preoccupazioni del signor Woodhouse per la sua salute e quella degli altri, che mi facevano sorridere. Forse non mi è piaciuto per il personaggio di Emma, che era troppo altezzoso e pieno di pregiudizi di classe sociale. Verso la fine, però, quando tutti i tasselli si sono sistemati, ovvero l'ufficializzazione del fidanzamento fra Frank Churchill e la signorina Fairfax e la dichiarazione d'amore del signor Knightley per Emma, la storia è diventata più interessante. La conclusione poi l'ho trovata divertente con la signora Elton che critica il matrimonio fra Emma e il signor Woodhouse provando una forte invidia.
Il confronto fra la versione cartacea e quella televisiva l'ha vinta, secondo il mio parere, la serie tv, perchè era più rapida del romanzo e i due attori protagonisti erano molto affiatati.

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