
Piazzola sul Brenta, un paese in provincia di Padova famoso per la sua area naturalistica sul fiume Brenta e per la splendida Villa Contarini, ha permesso la partenza dell'ultima e durissima settimana della 108esima edizione del Giro d'Italia. Delle sei tappe conclusive quattro hanno avuto protagoniste le montagne del Veneto, del Trentino Alto Adige, della Lombardia, del Piemonte, della Valle d'Aosta, di nuovo il Piemonte con la Cima Coppi, ovvero i 2178m del Colle delle Finestre. Per concludere i ciclisti sono volati a Roma per i festeggiamenti finali. Dopo otto anni di tentativi, sulla stessa salita che nel 2018 gli aveva tolto la maglia rosa, il britannico Simon Philip Yates ha fatto l'impresa sul Colle delle Finestre e ha vinto il Giro d'Italia 2025. A fargli compagnia sul podio ci sono stati il messicano Isaac Del Toro, che ha indossato la maglia bianca di miglior giovane, e l'ecuadoriano Richard Carapaz. La maglia ciclamino dei traguardi volanti l'ha conquistata il danese Mads Pedersen, grazie alle sue quattro vittorie, e la maglia azzurra dei GPM se l'è aggiudicata, dopo tantissime fughe, Lorenzo Fortunato. Le cose, che mi sono piaciute di più a questo Giro, sono state: la resilienza di Joseph Cerny e Gianmarco Garofoli, che dopo una brutta caduta nella tappa di Napoli hanno continuato a correre, nonostante il primo avesse venticinque punti sotto il ginocchio e il secondo avesse tre costole rotte; l'esultazione di Diego Ulissi, quando ha saputo di poter indossare la maglia rosa, anche se per un giorno solo, dopo aver partecipato a dodici Giri d'Italia; la bellissima tappa di San Valentino, dove sono arrivati mano nella mano Lorenzo Fortunato e Christian Scaroni, che ha poi vinto la tappa; l'impresa di Simon Philip Yates sul Colle delle Finestre, che gli ha permesso di portarsi a casa la maglia rosa.16a tappa: 27/05 Piazzola sul Brenta-San Valentino(Brentonico) di 203km. Sotto la pioggia battente scappano in sette, ossia Germani, Van Aert, Rafferty, Barrenetxea, Azparren, Cerny e Tarling, che purtroppo a una rotonda cade sbattendo contro il guardrail. Proseguono in sei e a Piovene Rocchette Van Aert passa sotto l'arco del traguardo volante. Ai piedi della prima salita evadono Bilbao, Masnada, Fortunato, Scaroni, Leemreize, Gaudu, Guglielmi, Mattia e Davide Bais, Covili, Moniquet, De Bondt, Heiduk, Cepeda, Engelhardt, Martinelli, Voisard e Petilli. Ai 1,1 dalla vetta di Carbonare i diciotto si inseriscono al sestetto, così il GPM lo può prendere Fortunato. In discesa cade Martinelli, mentre il GPM di Caindrai è sempre di Fortunato. Dal gruppo Honorè scivola più veloce, invece i ventitré fuggitivi collaborano per avvicinarsi a Cavedine e De Bondt sprinta per il traguardo volante, spezzando l'idillio. Sono ventidue i corridori che posano per primi le ruote sul Passo di Santa Barbara, ma subito si rialzano De Bondt e Gaudu. Fortunato accelera con Germani, Bilbao, Scaroni, Moniquet, Cepeda, Voisrd, Leemreize, Barrenetxea, Aaparren, Masnada. Ai -8 dalla vetta Lemmereize scatta seguito da Fortunato e Cepeda, sui cui si aggiungono Bilbao, Moniquet, Voisard e Scaroni. Dal gruppo maglia rosa provano Storer e Poole, intanto Fortunato conquista il terzo Gran premio della montagna. Alla fine della discesa Voisard ha accumulato un vantaggio di 15secondi e inizia l'ultima scalata di San Valentino, inseguito dal sestetto, che si sfalda. Lo svizzero continua l'ascesa e Scaroni, Cepeda e Fortunato cercano di riacciuffarlo, dopo aver sfiancato Leemreize. Ai -13,1 Voisard rimane con il terzetto, solo che lo svizzero si stacca. Ai -11,3 parte Scaroni, dopodiché anche Fortunato scatta e ai -8,5 si ricongiungono i due compagni di squadra. Pellizzari si mette a scalare da solo rispetto al gruppo maglia rosa. Simon Yates parte con Del Toro e Carapaz e si attacca Gee, ma poi in contropiede se ne vanno Carapaz e Gee. Poi Yates lascia la maglia rosa, invece la coppia Carpaz-Pellizzari riprende Cepeda. Ai 1315m di San Valentino, però, arrivano mano nella mano con Christian Scaroni che mette un po' più avanti la bici rispetto alla maglia azzurra Fortunato e a 55secondi Pellizzari per chiudere il podio di tappa.
17a tappa: 28/05 San Michele all'Adige-Bormio di 155km. Appena partiti cominciano gli scatti. Dopo 30chilometri dalla partenza è addirittura la maglia rosa Del Toro a scattare per chiudere sul tentativo di fuga. Alla fine alcuni corridori riescono ad andare lontano e sono Bilbao, Eulalio, Oldani, De Bondt, De Wulf, Vendrame, Steinhauser, Geniets, Howson, Milesi, Heiduk, Cattaneo, Vacek, Harper, Meintjes, Busatto, Houle, Double, Zana, Bardet, Kelderman, Kruijswijk, Lemmen, Van Baarle, Pluimers, Stork, McNulty, Tarozzi, Ulissi, Groves, Martinez, Fortunato e Pedersen, che si piglia il traguardo volante di Cles. Quando iniziano la scalata del Passo del Tonale molti battistrada si staccano e in cima il GPM ci arriva Fortunato. Si avviano verso il Mortirolo e ai -52,6 c'è Martinez che scatta. Subito gli va dietro Harper e in seguito anche gli altri, intanto Tiberi si stacca e Del Toro è sofferente. Il GPM del Mortirolo lo conquista Eulalio, poi scorre veloce in discesa, che permette anche a Cattaneo, Bardet, Fortunato, Stork, Martinez, Vacek e Kelderman di proseguire davanti. La discesa consente anche alla maglia rosa di ricongiungersi con Carapaz e Pellizzari, che si erano avvantaggiati. Gli otto battistrada vanno avanti, anche se il vantaggio è sempre più basso. Durante l'ascesa de Le Motte Bardet rimane da solo. Ai -9,6 Rubio fa una progressione per poco, perché ai -9 parte la maglia rosa Del Toro con Carapaz. Ai -5,6 Del Toro e Carapaz riprendono Bardet e in tre si avvicinano a Bormio. In una discesa con curve e controcurve se ne va la maglia rosa Isaac Del Toro, a 4secondi Bardet e Carapaz.
18a tappa: 29/05 Morbegno-Cesano Maderno di 144km. Un gruppone evade, che viene sfoltito dalla salita di Parlasco. Di conseguenza, davanti ci sono Scaroni, Tarozzi, De Pretto, Edmonson, Mattia Bais, Conci, Ulissi, Marcellusi, Magli, Zambaini, De Bondt, Vendrame, Engelhardt, Van Baarle, Warbasse, Voisard, Barrenetxea, Van Aaert, Verre, Groves, Houle, Oldani, Moschetti, Planckaert, Maestri, Vacek, Pluimers, Busatto, Denz, Van den Bossche, De Pretto, Godon, Rochas, De Wulf e Pedersen, che fa suoi i traguardi volanti. Scaroni passa il GPM di Colle Balisio e dopo il traguardo volante di Galbiate ne approfittano Pedersen, De Bondt e De Pretto, che ai -70,3 tornano nel gruppo dei fuggitivi. Anche il GPM di Ravellino è di Scaroni, poi in discesa prova ad anticipare Busatto, ma a Sirtoti sono di nuovo insieme e al traguardo con abbuoni vanno avanti Tarozzi, Marcellusi e Rochas. I tre continuano l'azione, però ai -44,3 Marcellusi si rialza. Sono in due in avanscoperta; quando gli altri si avvicinano, Tarozzi riparte. Ai -37,3 viene ripreso dal gruppo fuggitivi, dove non c'è molta collaborazione. Ai -34,4 corrono più veloci De Bondt, Conci, Van Baarle, De Pretto, Planckaert, Houle, Magli e Warbasse, che entrano nel circuito di 12,5chilometri da ripetere due volte all'interno di Cesano Maderno. Poi si aggiungono Denz ed Edmonson. Questi undici transitano per la prima volta sulla linea del traguardo. Ai -18,1 Denz prova un allungo che gli consente di essere il primo a sentire il suono della campana. I dieci dietro fanno scatti e controscatti, comunque con un'azione di finisseur vince Nico Denz, poi volata dei dieci regolata da Maestri e Planckaert.
19a tappa: 30/05 Biella-Champoluc di 166km. Dopo 5chilometri dalla partenza Tratnik, Prodhomme e Steihauser vanno in fuga. Dopodiché altri corridori tentano di rimpolpare il gruppo davanti, solo al km115 ci riescono Pedersen, Tiberi, Mosca, Verona, Van Aert, Cepeda, Tarozzi, Scaroni, Denz, Harper, Bardet, Bilbao, Moniquet, Arrieta, Lemmen, Meintjes e Tonelli. Dopo aver scalato Croce Serra e Col Tzecore il gruppo di fuggitivi si sfoltisce, infatti rimangono Prodhomme, Steinhauser, Harper, Bilbao, Moniquet, Tiberi, Meintjes, Verona, Arrieta e Lemmen. I dieci hanno affrontato il Col Saint Pantaleon, dove Prodhomme si aggiudica il GPM. Scendono a Saint Vincent e Tiberi si prende gli abbuoni. Poi giungono al Col de Joux e ai -35 in testa ci sono Prodhomme, Verona e Tiberi, che fa l'elastico con il gruppetto dei battistrada. Ai -28 Prodhomme, però, se ne va, mentre nel gruppo maglia rosa Carapaz rompe gli indugi e Pellizzari accelera. Il francese passa il GPM e sempre da solo scorre in discesa, inseguito dal gruppo maglia rosa. L'ultima salita di giornata, ossia Antagnod di 9,5km, vede protagonista Prodhomme, invece dietro, quasi alla cima, ci prova Carapaz con Del Toro. Poi giù in picchiata per raggiungere Champoluc: arriva un solitario e strepitoso Nicolas Prodhomme, a 58secondi la maglia rosa Del Toro e Carapaz.
20a tappa: 31/05 Verrès-Sestrière di 205,4km.Pronti e via scattano De Bondt, Paleni, Moniquet, Mosca, Heiduk, Garofoli e Kielich. Dopo 36km Tarozzi, Busatto, Hayter, Verona, Pedersen e Barrenetxea si aggiungono ai primi fuggitivi e poi di corsa arrivano anche Bilbao, Clarke, Harper, Janssens, Geniets, Pacher, Van Aert, Maestri, Verre, Vendrame, Cepeda, Colleoni, Hermans, Miholjevic, Rochar, Vader, Hamilton e Marcellusi. I trentuno battistrada si sono avviati verso Rocca Canavese, dove De Bondt parte per il traguardo volante, e poi verso la salita di Corio, in cui Tarozzi passa sotto l'arco del GPM. Janssens ha un problema meccanico, ma riesce a rientrare. Sul Colle del Lys hanno pedalato per 13,7 e Tarozzi sprinta per il GPM. A Chiusa di San Michele sono ancora in trentuno e il traguardo volante lo vince Van Aert. Appena mettono le bici sul Colle delle Finestre i fuggitivi si riducono e Rochar va con Harper, che va più forte e si porta sotto Verre. Nel gruppo maglia rosa iniziano la Cima Coppi 2025 e Carapaz parte con Del Toro, che lo raggiunge in progressione, e poi si accoda Simon Yates. I due battistrada sono inseguiti da Verona, Pacher e Garofoli, invece dietro Gee raggiunge il terzetto maglia rosa e Yates scatta. Ai -8 Harper e Verre cominciano il settore di sterrato e fanno lo stesso Verona e Garofoli. La maglia rosa e Carapaz vengono superati da Gee, ma sono di nuovo in due. Gli abbuoni di Bergerie le Casette li prende un solitario Harper, che si aggiudica anche i 2178m della Cima Coppi. Nella discesa Yates incontra Van Aert, che lo aiuta per un pezzo di strada. Del Toro e Carapaz fanno coppia, intanto Gee li raggiunge e poi il resto degli uomini di classifica. Dopo l'ultima trainata di Van Aert Yates parte di nuovo, ma a Sestrière è primo Christopher Harper, alla spicciolata Verre e Simon Philip Yates, che con una fenomenale azione sul Colle delle Finestre indossa la maglia rosa.
21a tappa: 01/06 Roma-Roma di 143km. Lasciando il saluto di papa Leone XIV e Città del Vaticano, che è stato il km0, i corridori hanno festeggiato e si sono diretti verso Ostia. De Bondt, Tonelli e Marcellusi si avvantaggiano per lo sprint di Fontana dello zodiaco, che lo passa Tonelli, ma poi si rialzano. Si immettono in Via Cristoforo Colombo per tornare a Roma, dove hanno affrontato un circuito di 9,5km da ripetere otto volte. Dopo aver permesso il passaggio dal traguardo alla squadra della maglia rosa, provano in tanti e Hepburn è il primo ad evadere. Ai -69,5 si agganciano Paleni, Marcellusi, Cerny, Pietrobon e Verre. Ai -47,4 c'è lo sprint intermedio, in cui transita Cerny. In Via di San Gregorio hanno posizionato il traguardo con abbuoni e Hepburn ha sprintato, così Cerny tenta un allungo e Pietrobon si stacca. Gli altri lo riprendono e ai -19 Hepburn abbandona i battistrada. Marcellusi si rialza, ma ai -12,5 si sfaldano con Paleni e Cerny davanti e i due entrano nell'ultimo giro. Paleni è sfinito e Cerny va a tutta, però ai -59 il gruppo è compatto. Al Circo Massimo trionfa Olav Kooij, dopo Groves e Moschetti.