domenica 29 giugno 2025


 Oggi vi parlerò del libro "Attrazione profonda" di Maya Banks. Era tra i libri a poco prezzo sul Libraccio e l'ho comprato.

Vi scrivo una breve trama: Jessie Callahan è una cameriera del pub che frequentano spesso i detective Rick Broughman e Truiit Cavanaugh. I due poliziotti le fanno una corte spietata, perché entrambi sono attratti da lei. Da tempo Rick e Truiit le hanno fatto una proposta allettante, che lei accetta la sera in cui viene licenziata. Il giorno dopo Jessie viene accusata dell'omicidio della sua datrice di lavoro. Rick e Truiit non ci possono credere, così si mettono ad indagare per scagionarla.

L'ho trovato un libro un po' così, nel senso che l'autrice ha cercato di inserire il giallo e la suspence in un romanzo erotico. La parte sull'erotismo è ben scritta, mentre il giallo è scritto in fretta e furia senza dare la giusta consistenza. Nel retro della copertina ci sono commenti entusiastici, che onestamente non condivido. perché sono dell'idea che si possa amare un uomo solo. Di fatti, a me è parso che Jessie provasse qualcosa di più per uno dei due, ma lascio a voi l'interpretazione, se aveste voglia di leggere questo libro.

martedì 24 giugno 2025

 Ciao a tutti!

San Giovanni Battista è il patrono di Genova, che per festeggiarlo ha fatto giungere in Via XX Settembre l'86esima edizione del Giro dell'Appennino. Inoltre, per la prima volta l'hanno potuto correre anche le donne. Purtroppo per problemi personali non ho potuto assistere davanti alla transenna all'arrivo, ma mi sono informata su chi avesse vinto. La vincitrice della prima edizione del Giro dell'Appennino donne è stata l'italiana Matilde Vitillo e sono salite con lei sul podio, Irene Cagnazzo e Gaia Segato. La corsa maschile ha visto protagonisti cinque fuggitivi e sono stati De Cassan, Pringle, Granger, Kingston e Bagatin. Questi ultimi due corridori hanno abbandonato la fuga dopo lo sprint di Campomorone. Appena iniziano la salita di Pietralavezzara, De Cassan prende un leggero vantaggio sugli altri compagni di fuga, invece dal gruppo esce Ulissi. Quando raggiunge Granger, si mettono all'inseguimento di De Cassan, che conquista il GPM. Fanno la discesa e ai -30 Ulissi è da solo. Ai -28 supera De Cassan e se ne va. Prima di mettere le bici sulla salita della Madonna della Guardia Barre gli corre dietro e il gruppetto viene tirato da Covi e Fagundez, comunque il primo in cima alla Madonna della Guardia è Ulissi. In discesa lo inseguono Barre e subito dopo Fabbro, Fagundez, Piganzoli e Velasco. A Bolzaneto i quattro riprendono Barre e poi si aggiungono Caicedo, Paletti, Covi, Martin Gutierrez e Ponomar. In dieci si mettono all'inseguimento di Ulissi. Lungo la Sopraelevata scappa Ponomar. In Via XX Settembre, però, arriva a braccia alzate uno strepitoso Diego Ulissi, poi l'ucraino Andrii Ponomar e infine ha regolato la volata per il terzo posto Simone Velasco. Come sempre è bellissimo assistere dietro la transenna una gara ciclistica, ancor di più il Giro dell'Appennino. Ora vi saluto con la foto che ho fatto al podio maschile dell'86esima edizione del Giro dell'Appennino.



domenica 22 giugno 2025

Oggi vi parlerò del libro "La scuola degli ingredienti segreti" di Erica Bauermeister. L'ho ricevuto in regalo qualche tempo fa e, visto che è sottile di spessore, si è nascosto nei meandri della libreria, comunque ora l'ho letto.

Vi scrivo una breve trama: Lilian fin da bambina ha sempre avuto una passione per la cucina e a tredici anni si era convinta di poter curare la madre dalla sua brutta depressione. Grazie alla proprietaria di una drogheria, Abuelita, Lilian diventa una bravissima cuoca, tanto da organizzare nel suo ristorante un corso di cucina. Ogni lunedì Lilian incontra i suoi alunni, che si chiamano Claire, Antonia, Tom, Chloe, Isabelle, Ian e i coniugi Carl e Helen. Nel corso dei mesi Lilian riesce ad aiutare ognuno di loro, grazie alla sua capacità di trovare la giusta e magica alchimia del cibo. Forse anche per lei c'è la ricetta giusta per stare bene.

Questo libro l'ho trovato troppo stringato e veloce. Quando dico stringato, mi riferisco al fatto che alcuni argomenti sono stati trattati senza la giusta profondità. E' stato anche un libro troppo veloce, perché, a mio parere, alcune dinamiche dovevano essere approfondite. Forse aver diviso il libro utilizzando i personaggi hanno contribuito a rendere la storia troppo veloce e stringata. La scrittrice, però, ha avuto la capacità di dare l'impressione di gustare o odorare i piatti cucinati nel corso della storia. L'unico aspetto che mi è piaciuto del libro.
 

sabato 14 giugno 2025

Ciao a tutti!

mancano poco meno di quindici giorni alla fine del mio ultimo contratto di lavoro e sto già pensando a cosa fare nelle vacanze estive. Ancora non so dove andrò, ma sono certa che la località sarà immersa nel verde. Proprio come i miei libri nella foto che troverete in fondo al post. Se mi seguite da un po', saprete già che i miei otto libri sono rilassanti e bellissime letture anche per l'estate. Allora perché non comprarne uno da mettere in valigia o da inserire nel proprio kindle? Intanto, vi rifresco, visto che fa già molto caldo, la memoria sulle trame.

A passo di tango: Alessandra è una centralinista di un'azienda di cosmetici, che scarica lo stress grazie alla sua passione. Si tratta del tango, che lo pratica tanto bene da partecipare a delle gare. Manca poco a quella regionale, quando il suo partner si fa male. Chi l'aiuterà a realizzare il suo sogno?

Un magico matrimonio: Lucilla è una wedding planner per un'azienda che sta rischiando il fallimento. La proprietaria la sprona a cercare delle nozze per non perdere il suo posto di lavoro. Per fortuna sua cugina vuole un matrimonio sfarzoso, solo che per lavoro non potrà essere presente durante l'organizzazione. Se ne occuperà il suo futuro marito, che altri non è che la sua cotta adolescenziale. Ce la farà Lucilla a gestire tutto anche il suo cuore?

Per colpa di mamma: Andrea e Giulia sono fratello e sorella. Lui è un modello e playboy, invece lei è una segretaria che non ha tempo per l'amore. La loro madre sta organizzando un evento importante, a cui loro dovranno partecipare accompagnati da un partner. Andrea non sa chi scegliere, mentre Giulia è proprio in alto mare. Saranno in grado di accontentare la loro esigente mamma?

E alla fine...: Tea è una cameriera che ama mettersi davanti al suo PC a scrivere storie. Sono davvero molto belle, ma gli unici a conoscerle sono solo la madre e il suo migliore amico. Un bel giorno l'amico spedisce un manoscritto ad una casa editrice e Tea diventa una scrittrice famosa. Riuscirà a conciliare la sua vita di sempre con quella di una scrittrice?

Una lettera solo per te: Ilaria lavora nell'atelier di famiglia, anche se da un po' di tempo è giù di morale, perché dopo tanti anni è stata lasciata dal suo ragazzo. Era una romanticona, ma dopo quella batosta non crede più nell'amore. Alla fine di una mostra conoscerà un ragazzo che incontrerà in diverse occasioni. Ilaria riceverà una lettera scritta a mano, che la farà ritornare a credere nell'amore?

30 anni belli e... incasinati: Elisabetta è una precisa erborista, che ha progettato ogni singolo dettaglio della sua vita. Il giorno del suo trentesimo compleanno, però, viene meno la proposta di matrimonio che si aspettava. Elisabetta entra in crisi e corre dalla sua psicoterapeuta, che non è più la stessa. Nonostante il supporto psicologico, combina un casino dopo l'altro. Riuscirà a ritrovare un equilibrio per realizzare i suoi progetti?

Quella sera a Torino: Boris è l'Idolo della canzone italiana ma, da quando ha avuto una delusione d'amore, ha perso la sua creatività. La sua casa discografica, però, vuole a tutti i costi che scriva delle canzoni per un nuovo CD. Boris è disperato e non ne vuole sapere, ma sarà costretto ad accettare la proposta della sua agente. Che sarà sufficiente per permettere a Boris di ritrovare la sua creatività musicale?

Presepe in love: Assunta è una studentessa di storia e negli ultimi mesi dell'anno aiuta i suoi genitori a partecipare al concorso "Il presepe più bello dell'anno". Aspetta sempre con ansia quel periodo perché ritorna Emanuele, il figlio della famiglia rivale. Accade un imprevisto che spinge le due famiglie a mandare i due figli a indagare. I due si trovano simpatici, ma cosa ne penseranno i loro genitori che da sempre non si possono sopportare?

Ora lascio a voi la scelta, intanto io penserò a quale località verdeggiante andare. Chissà magari quando ci vado mi porto dietro uno dei miei otto libri?! Adesso tocca a voi e scegliete bene per poter fare una Buona Lettura;)


 

domenica 8 giugno 2025

Oggi vi parlerò del libro "In amore vince chi rischia" di Anna Premoli. L'ho voluto leggere perché come protagonista c'era un vigile del fuoco ed ero curiosa della storia.

Vi scrivo una breve trama: Rebecca Thomas è un avvocato trentaseienne, che dopo una giornata di lavoro intenso si rifugia nel suo appartamento a Manhattan. Si è appena immersa nella vasca con il suo bicchiere di vino, quando parte l'allarme anti-incendio. Rebecca non ne vuole sapere di uscire, ma un vigile del fuoco si piazza davanti alla sua porta insistendo a volerla fuori dal suo appartamento. Suo malgrado Rebecca è costretta ad aprirgli, trovandosi un bellissimo vigile del fuoco e pure simpatico, che la porta fuori dall'edificio. Rebecca è affascinata da Niel O'Moore, ma da tempo si è ripromessa che non vuole storie con uomini che non temono di mettere a rischio la propria vita per salvare gli altri. Se proprio volesse una relazione, sceglierebbe un uomo pacato che condivida i suoi interessi e abbia i suoi stessi obiettivi. Solo che Rebecca continua a incontrare Neil in molte occasione, destinate a lasciare un segno nel suo cuore, portandola a chiedersi se correre qualche rischio con Neil possa aprirle le porte della felicità.

Come sempre adoro la scrittura di Anna Premoli perché è divertente e briosa, però questa volta al libro do solo un sei. Ha affrontato il tema della paura di innamorarsi di una persona e di perderla a causa del suo lavoro rischioso, ma il comportamento di Rebecca è stato veramente perfido nel momento più difficile per Neil. Da quell'episodio la lettura è diventata complicata, anche se c'è stato il lieto fine, che è stato il motivo che mi ha portato a dare un sei.
 

lunedì 2 giugno 2025


Piazzola sul Brenta, un paese in provincia di Padova famoso per la sua area naturalistica sul fiume Brenta e per la splendida Villa Contarini, ha permesso la partenza dell'ultima e durissima settimana della 108esima edizione del Giro d'Italia. Delle sei tappe conclusive quattro hanno avuto protagoniste le montagne del Veneto, del Trentino Alto Adige, della Lombardia, del Piemonte, della Valle d'Aosta, di nuovo il Piemonte con la Cima Coppi, ovvero i 2178m del Colle delle Finestre. Per concludere i ciclisti sono volati a Roma per i festeggiamenti finali. Dopo otto anni di tentativi, sulla stessa salita che nel 2018 gli aveva tolto la maglia rosa, il britannico Simon Philip Yates ha fatto l'impresa sul Colle delle Finestre e ha vinto il Giro d'Italia 2025. A fargli compagnia sul podio ci sono stati il messicano Isaac Del Toro, che ha indossato la maglia bianca di miglior giovane, e l'ecuadoriano Richard Carapaz. La maglia ciclamino dei traguardi volanti l'ha conquistata il danese Mads Pedersen, grazie alle sue quattro vittorie, e la maglia azzurra dei GPM se l'è aggiudicata, dopo tantissime fughe, Lorenzo Fortunato. Le cose, che mi sono piaciute di più a questo Giro, sono state: la resilienza di Joseph Cerny e Gianmarco Garofoli, che dopo una brutta caduta nella tappa di Napoli hanno continuato a correre, nonostante il primo avesse venticinque punti sotto il ginocchio e il secondo avesse tre costole rotte; l'esultazione di Diego Ulissi, quando ha saputo di poter indossare la maglia rosa, anche se per un giorno solo, dopo aver partecipato a dodici Giri d'Italia; la bellissima tappa di San Valentino, dove sono arrivati mano nella mano Lorenzo Fortunato e Christian Scaroni, che ha poi vinto la tappa; l'impresa di Simon Philip Yates sul Colle delle Finestre, che gli ha permesso di portarsi a casa la maglia rosa.

16a tappa: 27/05 Piazzola sul Brenta-San Valentino(Brentonico) di 203km. Sotto la pioggia battente scappano in sette, ossia Germani, Van Aert, Rafferty, Barrenetxea, Azparren, Cerny e Tarling, che purtroppo a una rotonda cade sbattendo contro il guardrail. Proseguono in sei e a Piovene Rocchette Van Aert passa sotto l'arco del traguardo volante. Ai piedi della prima salita evadono Bilbao, Masnada, Fortunato, Scaroni, Leemreize, Gaudu, Guglielmi, Mattia e Davide Bais, Covili, Moniquet, De Bondt, Heiduk, Cepeda, Engelhardt, Martinelli, Voisard e Petilli. Ai 1,1 dalla vetta di Carbonare i diciotto si inseriscono al sestetto, così il GPM lo può prendere Fortunato. In discesa cade Martinelli, mentre il GPM di Caindrai è sempre di Fortunato. Dal gruppo Honorè scivola più veloce, invece i ventitré fuggitivi collaborano per avvicinarsi a Cavedine e De Bondt sprinta per il traguardo volante, spezzando l'idillio. Sono ventidue i corridori che posano per primi le ruote sul Passo di Santa Barbara, ma subito si rialzano De Bondt e Gaudu. Fortunato accelera con Germani, Bilbao, Scaroni, Moniquet, Cepeda, Voisrd, Leemreize, Barrenetxea, Aaparren, Masnada. Ai -8 dalla vetta Lemmereize scatta seguito da Fortunato e Cepeda, sui cui si aggiungono Bilbao, Moniquet, Voisard e Scaroni. Dal gruppo maglia rosa provano Storer e Poole, intanto Fortunato conquista il terzo Gran premio della montagna. Alla fine della discesa Voisard ha accumulato un vantaggio di 15secondi e inizia l'ultima scalata di San Valentino, inseguito dal sestetto, che si sfalda. Lo svizzero continua l'ascesa e Scaroni, Cepeda e Fortunato cercano di riacciuffarlo, dopo aver sfiancato Leemreize. Ai -13,1 Voisard rimane con il terzetto, solo che lo svizzero si stacca. Ai -11,3 parte Scaroni, dopodiché anche Fortunato scatta e ai -8,5 si ricongiungono i due compagni di squadra. Pellizzari si mette a scalare da solo rispetto al gruppo maglia rosa. Simon Yates parte con Del Toro e Carapaz e si attacca Gee, ma poi in contropiede se ne vanno Carapaz e Gee. Poi Yates lascia la maglia rosa, invece la coppia Carpaz-Pellizzari riprende Cepeda. Ai 1315m di San Valentino, però, arrivano mano nella mano con Christian Scaroni che mette un po' più avanti la bici rispetto alla maglia azzurra Fortunato e a 55secondi Pellizzari per chiudere il podio di tappa.

17a tappa: 28/05 San Michele all'Adige-Bormio di 155km. Appena partiti cominciano gli scatti. Dopo 30chilometri dalla partenza è addirittura la maglia rosa Del Toro a scattare per chiudere sul tentativo di fuga. Alla fine alcuni corridori riescono ad andare lontano e sono Bilbao, Eulalio, Oldani, De Bondt, De Wulf, Vendrame, Steinhauser, Geniets, Howson, Milesi, Heiduk, Cattaneo, Vacek, Harper, Meintjes, Busatto, Houle, Double, Zana, Bardet, Kelderman, Kruijswijk, Lemmen, Van Baarle, Pluimers, Stork, McNulty, Tarozzi, Ulissi, Groves, Martinez, Fortunato e Pedersen, che si piglia il traguardo volante di Cles. Quando iniziano la scalata del Passo del Tonale molti battistrada si staccano e in cima il GPM ci arriva Fortunato. Si avviano verso il Mortirolo e ai -52,6 c'è Martinez che scatta. Subito gli va dietro Harper e in seguito anche gli altri, intanto Tiberi si stacca e Del Toro è sofferente. Il GPM del Mortirolo lo conquista Eulalio, poi scorre veloce in discesa, che permette anche a Cattaneo, Bardet, Fortunato, Stork, Martinez, Vacek e Kelderman di proseguire davanti. La discesa consente anche alla maglia rosa di ricongiungersi con Carapaz e Pellizzari, che si erano avvantaggiati. Gli otto battistrada vanno avanti, anche se il vantaggio è sempre più basso. Durante l'ascesa de Le Motte Bardet rimane da solo. Ai -9,6 Rubio fa una progressione per poco, perché ai -9 parte la maglia rosa Del Toro con Carapaz. Ai -5,6 Del Toro e Carapaz riprendono Bardet e in tre si avvicinano a Bormio. In una discesa con curve e controcurve se ne va la maglia rosa Isaac Del Toro, a 4secondi Bardet e Carapaz.

18a tappa: 29/05 Morbegno-Cesano Maderno di 144km. Un gruppone evade, che viene sfoltito dalla salita di Parlasco. Di conseguenza, davanti ci sono Scaroni, Tarozzi, De Pretto, Edmonson, Mattia Bais, Conci, Ulissi, Marcellusi, Magli, Zambaini, De Bondt, Vendrame, Engelhardt, Van Baarle, Warbasse, Voisard, Barrenetxea, Van Aaert, Verre, Groves, Houle, Oldani, Moschetti, Planckaert, Maestri, Vacek, Pluimers, Busatto, Denz, Van den Bossche, De Pretto, Godon, Rochas, De Wulf e Pedersen, che fa suoi i traguardi volanti. Scaroni passa il GPM di Colle Balisio e dopo il traguardo volante di Galbiate ne approfittano Pedersen, De Bondt e De Pretto, che ai -70,3 tornano nel gruppo dei fuggitivi. Anche il GPM di Ravellino è di Scaroni, poi in discesa prova ad anticipare Busatto, ma a Sirtoti sono di nuovo insieme e al traguardo con abbuoni vanno avanti Tarozzi, Marcellusi e Rochas. I tre continuano l'azione, però ai -44,3 Marcellusi si rialza. Sono in due in avanscoperta; quando gli altri si avvicinano, Tarozzi riparte. Ai -37,3 viene ripreso dal gruppo fuggitivi, dove non c'è molta collaborazione. Ai -34,4 corrono più veloci De Bondt, Conci, Van Baarle, De Pretto, Planckaert, Houle, Magli e Warbasse, che entrano nel circuito di 12,5chilometri da ripetere due volte all'interno di Cesano Maderno. Poi si aggiungono Denz ed Edmonson. Questi undici transitano per la prima volta sulla linea del traguardo. Ai -18,1 Denz prova un allungo che gli consente di essere il primo a sentire il suono della campana. I dieci dietro fanno scatti e controscatti, comunque con un'azione di finisseur vince Nico Denz, poi volata dei dieci regolata da Maestri e Planckaert.

19a tappa: 30/05 Biella-Champoluc di 166km. Dopo 5chilometri dalla partenza Tratnik, Prodhomme e Steihauser vanno in fuga. Dopodiché altri corridori tentano di rimpolpare il gruppo davanti, solo al km115 ci riescono Pedersen, Tiberi, Mosca, Verona, Van Aert, Cepeda, Tarozzi, Scaroni, Denz, Harper, Bardet, Bilbao, Moniquet, Arrieta, Lemmen, Meintjes e Tonelli. Dopo aver scalato Croce Serra e Col Tzecore il gruppo di fuggitivi si sfoltisce, infatti rimangono Prodhomme, Steinhauser, Harper, Bilbao, Moniquet, Tiberi, Meintjes, Verona, Arrieta e Lemmen. I dieci hanno affrontato il Col Saint Pantaleon, dove Prodhomme si aggiudica il GPM. Scendono a Saint Vincent e Tiberi si prende gli abbuoni. Poi giungono al Col de Joux e ai -35 in testa ci sono Prodhomme, Verona e Tiberi, che fa l'elastico con il gruppetto dei battistrada. Ai -28 Prodhomme, però, se ne va, mentre nel gruppo maglia rosa Carapaz rompe gli indugi e Pellizzari accelera. Il francese passa il GPM e sempre da solo scorre in discesa, inseguito dal gruppo maglia rosa. L'ultima salita di giornata, ossia Antagnod di 9,5km, vede protagonista Prodhomme, invece dietro, quasi alla cima, ci prova Carapaz con Del Toro. Poi giù in picchiata per raggiungere Champoluc: arriva un solitario e strepitoso Nicolas Prodhomme, a 58secondi la maglia rosa Del Toro e Carapaz.

20a tappa: 31/05 Verrès-Sestrière di 205,4km.Pronti e via scattano De Bondt, Paleni, Moniquet, Mosca, Heiduk, Garofoli e Kielich. Dopo 36km Tarozzi, Busatto, Hayter, Verona, Pedersen e Barrenetxea si aggiungono ai primi fuggitivi e poi di corsa arrivano anche Bilbao, Clarke, Harper, Janssens, Geniets, Pacher, Van Aert, Maestri, Verre, Vendrame, Cepeda, Colleoni, Hermans, Miholjevic, Rochar, Vader, Hamilton e Marcellusi. I trentuno battistrada si sono avviati verso Rocca Canavese, dove De Bondt parte per il traguardo volante, e poi verso la salita di Corio, in cui Tarozzi passa sotto l'arco del GPM. Janssens ha un problema meccanico, ma riesce a rientrare. Sul Colle del Lys hanno pedalato per 13,7 e Tarozzi sprinta per il GPM. A Chiusa di San Michele sono ancora in trentuno e il traguardo volante lo vince Van Aert. Appena mettono le bici sul Colle delle Finestre i fuggitivi si riducono e Rochar va con Harper, che va più forte e si porta sotto Verre. Nel gruppo maglia rosa iniziano la Cima Coppi 2025 e Carapaz parte con Del Toro, che lo raggiunge in progressione, e poi si accoda Simon Yates. I due battistrada sono inseguiti da Verona, Pacher e Garofoli, invece dietro Gee raggiunge il terzetto maglia rosa e Yates scatta. Ai -8 Harper e Verre cominciano il settore di sterrato e fanno lo stesso Verona e Garofoli. La maglia rosa e Carapaz vengono superati da Gee, ma sono di nuovo in due. Gli abbuoni di Bergerie le Casette li prende un solitario Harper, che si aggiudica anche i 2178m della Cima Coppi. Nella discesa Yates incontra Van Aert, che lo aiuta per un pezzo di strada. Del Toro e Carapaz fanno coppia, intanto Gee li raggiunge e poi il resto degli uomini di classifica. Dopo l'ultima trainata di Van Aert Yates parte di nuovo, ma a Sestrière è primo Christopher Harper, alla spicciolata Verre e Simon Philip Yates, che con una fenomenale azione sul Colle delle Finestre indossa la maglia rosa.

21a tappa: 01/06 Roma-Roma di 143km. Lasciando il saluto di papa Leone XIV e Città del Vaticano, che è stato il km0, i corridori hanno festeggiato e si sono diretti verso Ostia. De Bondt, Tonelli e Marcellusi si avvantaggiano per lo sprint di Fontana dello zodiaco, che lo passa Tonelli, ma poi si rialzano. Si immettono in Via Cristoforo Colombo per tornare a Roma, dove hanno affrontato un circuito di 9,5km da ripetere otto volte. Dopo aver permesso il passaggio dal traguardo alla squadra della maglia rosa, provano in tanti e Hepburn è il primo ad evadere. Ai -69,5 si agganciano Paleni, Marcellusi, Cerny, Pietrobon e Verre. Ai -47,4 c'è lo sprint intermedio, in cui transita Cerny. In Via di San Gregorio hanno posizionato il traguardo con abbuoni e Hepburn ha sprintato, così Cerny tenta un allungo e Pietrobon si stacca. Gli altri lo riprendono e ai -19 Hepburn abbandona i battistrada. Marcellusi si rialza, ma ai -12,5 si sfaldano con Paleni e Cerny davanti e i due entrano nell'ultimo giro. Paleni è sfinito e Cerny va a tutta, però ai -59 il gruppo è compatto. Al Circo Massimo trionfa Olav Kooij, dopo Groves e Moschetti. 

domenica 25 maggio 2025


 La cronometro in terra toscana, che si è dipanata fra Lucca e Pisa, ha riacceso le micce nel Giro d'Italia 2025. Dopodiché hanno lasciato a Toscana per procedere verso l'Emilia Romagna, la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, per una tappa è stata protagonista la Slovenia con l'arrivo di Nova Gorica e poi di nuovo il Veneto con Asiago passando per il Monte Grappa.

10a tappa: 20/05 Lucca-Pisa di 28,6km. La seconda cronometro del Giro 108 ha collegato Lucca a Pisa con due intermedi, ovvero Pontetto a 8,3 e Asciano a 20,5chilometri dal traguardo. Il più veloce a raggiungere la Torre Pendente è Daan Hoole con un tempo di 32minuti e 30secondi e una velocità media di 52.800km/h, a 7secondi Tarling e a 10secondi Hayter.

11a tappa: 21/05 Viareggio-Castelnovo ne' Monti di 186km. L'inizio della tappa è stato frizzante con moltissimi corridori che volevano comporre la fuga. I primi a prendere un po' di margine sono Cattaneo e Voisard, solo che non riescono ad andare lontano. Tra coloro, che sono scattati per la fuga, c'è anche la maglia rosa Del Toro. Scalano l'Alpe San Pellegrino con pendenze fino al 20%, ma solo ai -81,4 i fuggitivi riescono ad evadere e sono Quintana, Plapp, Bilbao, Poels e Fortunato. Ovviamente il gruppo maglia rosa era spezzettato, ma in discesa si riunisce. Fortunato si aggiudica lo sprint di Cerredolo e il GPM di Toano, invece Quintana fa suo il traguardo con abbuoni di Villa Minozzo. Il gruppo conduce con una forte andatura tanto da riprendere ai -9,6 Fortunato. Quando riassorbono gli altri quattro fuggitivi parte in contropiede Carapaz, che conquista il GPM di Pietra di Bismantova. Cercano di riacciuffare l'ecuadoriano, ma a Castelnovo ne' Monti è proprio Richard Carapaz a vincere, a 10secondi sprint della maglia rosa Del Toro e Ciccone.

12a tappa: 22/05 Modena-Viadana(Oglio-Po) di 172km. La partenza ufficiale è a dopo due chilometri dal km0 per permettere il rientro di due corridori attardati. Lasciano andare in fuga Epis, Pietrobon e Tarozzi. I tre vanno di comune accordo e i Gran Premi di Montagna, ossia Boiso e Borsea, li ha passati per primo Tarozzi, mentre Pietrobon ha conquistato lo sprint di Felina e quello di Sant'Ilario d'Enza è per Epis. I lunghi tratti di pianura agevolano il gruppo, che riprende ai 36,8 due fuggitivi. Pietrobon prova a resistere, poi ai -33,5 esce Heiduk per passare secondo al traguardo con abbuoni di Brescello. Pietrobon continua la sua fuga fino all'ingresso del circuito di 26chilometri, dopo più di 141chilometri da fuggitivo. Le squadre dei velocisti si organizzano per la volata. Van Uden anticipa tutti, potendosi accontentare solo del secondo posto, perché il successo è di Olav Kooij e terzo Turner.

13a tappa: 23/05 Rovigo-Vicenza di 180km. Dopo quattro chilometri dalla partenza cominciano i primi attacchi per la fuga. Bystrom si avvantaggia e dietro ci sono Mozzato, Miholjevic, De Bondt, Germani, Milesi, Hamilton, Magli e Mattia Bais, che fa suo il GPM di Passo Revello e lo sprint di Noventa Vicentina. I nove fuggitivi proseguono con De Bondt, che transita sotto l'arco dello sprint di San Bonifacio. Ai -50 Germani guadagna dei secondi sui compagni di fuga, che poco dopo vengono ripresi. Inizia l'ascesa di San Giovanni in Monte e il gruppo si sgretola, invece Germani viene riacciuffato da Scaroni, che conquista il GPM. I due proseguono con una distanza esigua dal gruppo e passano al traguardo di Vicenza per immettersi nel circuito di 20chilometri. Ai -12 Scaroni molla Germani e riesce a prendersi gli abbuoni di Arcugnano, prima di essere ripreso anche lui. Nell'ultima discesa scappano Bardet e Vacek, i quali provano a dare tutto per vincere. Solo che negli ultimi 500metri li passano a tutta velocità e la maglia ciclamino Mads Pedersen conquista la sua quarta vittoria a questo Giro d'Italia, poi Van Aert e più dietro la maglia rosa Del Toro.

14a tappa: 24/05 Treviso-Nova Gorica/Gorizia di 195km. A Oderzo il gruppo si allarga sulla sede stradale per permettere la fuga di Asgreen, Davy, Marcellusi, Maestri e Meitjes, che ai -155,5 si rialza su suggerimento dell'ammiraglia. I quattro battistrada hanno corso per le strade venete e friulane con Maestri che prende gli abbuoni di Manzano. Ai -45,7 c'è l'ingresso in Slovenia e ai -800m da Goniace San Martino Davy molla i compagni di fuga, invece Asgreen passa il GPM. Poi ai -33,1 per un breve tratto tornano in Italia e ai -26,5 entrano nel circuito da ripetere due volte, che si è dipanato nei comuni di Gorizia e Nova Gorica. Nella prima ascesa di Saver scollina Asgreen in testa, ma nel gruppo c'è una caduta che lo divide in pezzi. I tre passano sotto il traguardo. Nella seconda ascesa di Saver è ancora Asgreen vincente e allunga sui due italiani, che ai -2 finiscono nel gruppetto maglia rosa. A Nova Gorica giunge solitario Kasper Asgreen, poi volata di Groves e Kooij.

15a tappa: 25/05 Fiume Veneto-Asiago di 219km. Ancora niente fuga quando giungono al traguardo volante di San Martino Colle Umberto, dove transita per primo la maglia ciclamino Pedersen. Il Muro Ca' del Poggio, nonostante sia stato breve con i suoi 1,1chilometri, ha scombussolato il ritmo del gruppo e ancora nessuno riesce a comporre la fuga. Ai -149 si forma un gruppone di fuggitivi con Tarling, Steinhauser, Gaudu, Brenner, Frigo, Formolo, Martinez, Ulissi, Meintjes, Cattaneo, Garofoli, Rubio, Conci, Arrieta, Milesi, Vacek, Plapp, Bilbao, Rochas, De Pretto, Busatto, Aleotti, Scaroni, Doull, Thierry, Houle, Prodhomme, Lemmen, Geniez, Turner, Konrad, Cepeda, Zana, Leemreize, Mattia Bais, Stork e Fiorelli. Nello sprint di Possagno passa Frigo, poi Conci, Vacek e De Pretto anticipano la scalata del Monte Grappa. I tre sono i primi a mettere le bici sulla salita, poi Tarling e infine il resto dei fuggitivi. Durante la scalata dei 25,1 chilometri i tre davanti vengono ripresi e dal gruppo Bernal scatta con Del Toro, Arensman e Gee. Ai 1611m del Monte Grappa è Fortunato a conquistare il GPM, invece in discesa evade Frigo. Terminata la lunghissima discesa il gruppo compatto insegue Frigo e subito comincia la bagarre per provare un'altra evasione. Scaroni, Zana, Verona, Fiorelli, Bilbao, Prodhomme, Garofoli, Stork, Bardet e Lemmen ci riescono e con Frigo costituiscono la nuova fuga. Gli undici iniziano la salita di Dori, lunga 16,4, e dopo poco più di due chilometri di ascesa Verona parte con Garofoli, ma lo spagnolo spinge di più. C'è il passaggio per Enego e si prosegue la scalata, intanto Zana abbandona gli altri fuggitivi e riacciuffa Garofoli. Ai -30 Roglic si stacca dal gruppo maglia rosa, mentre il GPM di Dori è per Verona, che al cartello dei -20 ha 28secondi da Garofoli e Zana, su cui si aggiungono Prodhomme, Stork, Scaroni e Bardet. I sei si impegnano per chiudere sullo spagnolo e resistono alla rimonta del gruppetto maglia rosa. Lì, dove si produce il formaggio di Asiago, però, vince in solitaria Carlos Verona, poi allungo di Stork e volata di Scaroni.