domenica 25 maggio 2025


 La cronometro in terra toscana, che si è dipanata fra Lucca e Pisa, ha riacceso le micce nel Giro d'Italia 2025. Dopodiché hanno lasciato a Toscana per procedere verso l'Emilia Romagna, la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, per una tappa è stata protagonista la Slovenia con l'arrivo di Nova Gorica e poi di nuovo il Veneto con Asiago passando per il Monte Grappa.

10a tappa: 20/05 Lucca-Pisa di 28,6km. La seconda cronometro del Giro 108 ha collegato Lucca a Pisa con due intermedi, ovvero Pontetto a 8,3 e Asciano a 20,5chilometri dal traguardo. Il più veloce a raggiungere la Torre Pendente è Daan Hoole con un tempo di 32minuti e 30secondi e una velocità media di 52.800km/h, a 7secondi Tarling e a 10secondi Hayter.

11a tappa: 21/05 Viareggio-Castelnovo ne' Monti di 186km. L'inizio della tappa è stato frizzante con moltissimi corridori che volevano comporre la fuga. I primi a prendere un po' di margine sono Cattaneo e Voisard, solo che non riescono ad andare lontano. Tra coloro, che sono scattati per la fuga, c'è anche la maglia rosa Del Toro. Scalano l'Alpe San Pellegrino con pendenze fino al 20%, ma solo ai -81,4 i fuggitivi riescono ad evadere e sono Quintana, Plapp, Bilbao, Poels e Fortunato. Ovviamente il gruppo maglia rosa era spezzettato, ma in discesa si riunisce. Fortunato si aggiudica lo sprint di Cerredolo e il GPM di Toano, invece Quintana fa suo il traguardo con abbuoni di Villa Minozzo. Il gruppo conduce con una forte andatura tanto da riprendere ai -9,6 Fortunato. Quando riassorbono gli altri quattro fuggitivi parte in contropiede Carapaz, che conquista il GPM di Pietra di Bismantova. Cercano di riacciuffare l'ecuadoriano, ma a Castelnovo ne' Monti è proprio Richard Carapaz a vincere, a 10secondi sprint della maglia rosa Del Toro e Ciccone.

12a tappa: 22/05 Modena-Viadana(Oglio-Po) di 172km. La partenza ufficiale è a dopo due chilometri dal km0 per permettere il rientro di due corridori attardati. Lasciano andare in fuga Epis, Pietrobon e Tarozzi. I tre vanno di comune accordo e i Gran Premi di Montagna, ossia Boiso e Borsea, li ha passati per primo Tarozzi, mentre Pietrobon ha conquistato lo sprint di Felina e quello di Sant'Ilario d'Enza è per Epis. I lunghi tratti di pianura agevolano il gruppo, che riprende ai 36,8 due fuggitivi. Pietrobon prova a resistere, poi ai -33,5 esce Heiduk per passare secondo al traguardo con abbuoni di Brescello. Pietrobon continua la sua fuga fino all'ingresso del circuito di 26chilometri, dopo più di 141chilometri da fuggitivo. Le squadre dei velocisti si organizzano per la volata. Van Uden anticipa tutti, potendosi accontentare solo del secondo posto, perché il successo è di Olav Kooij e terzo Turner.

13a tappa: 23/05 Rovigo-Vicenza di 180km. Dopo quattro chilometri dalla partenza cominciano i primi attacchi per la fuga. Bystrom si avvantaggia e dietro ci sono Mozzato, Miholjevic, De Bondt, Germani, Milesi, Hamilton, Magli e Mattia Bais, che fa suo il GPM di Passo Revello e lo sprint di Noventa Vicentina. I nove fuggitivi proseguono con De Bondt, che transita sotto l'arco dello sprint di San Bonifacio. Ai -50 Germani guadagna dei secondi sui compagni di fuga, che poco dopo vengono ripresi. Inizia l'ascesa di San Giovanni in Monte e il gruppo si sgretola, invece Germani viene riacciuffato da Scaroni, che conquista il GPM. I due proseguono con una distanza esigua dal gruppo e passano al traguardo di Vicenza per immettersi nel circuito di 20chilometri. Ai -12 Scaroni molla Germani e riesce a prendersi gli abbuoni di Arcugnano, prima di essere ripreso anche lui. Nell'ultima discesa scappano Bardet e Vacek, i quali provano a dare tutto per vincere. Solo che negli ultimi 500metri li passano a tutta velocità e la maglia ciclamino Mads Pedersen conquista la sua quarta vittoria a questo Giro d'Italia, poi Van Aert e più dietro la maglia rosa Del Toro.

14a tappa: 24/05 Treviso-Nova Gorica/Gorizia di 195km. A Oderzo il gruppo si allarga sulla sede stradale per permettere la fuga di Asgreen, Davy, Marcellusi, Maestri e Meitjes, che ai -155,5 si rialza su suggerimento dell'ammiraglia. I quattro battistrada hanno corso per le strade venete e friulane con Maestri che prende gli abbuoni di Manzano. Ai -45,7 c'è l'ingresso in Slovenia e ai -800m da Goniace San Martino Davy molla i compagni di fuga, invece Asgreen passa il GPM. Poi ai -33,1 per un breve tratto tornano in Italia e ai -26,5 entrano nel circuito da ripetere due volte, che si è dipanato nei comuni di Gorizia e Nova Gorica. Nella prima ascesa di Saver scollina Asgreen in testa, ma nel gruppo c'è una caduta che lo divide in pezzi. I tre passano sotto il traguardo. Nella seconda ascesa di Saver è ancora Asgreen vincente e allunga sui due italiani, che ai -2 finiscono nel gruppetto maglia rosa. A Nova Gorica giunge solitario Kasper Asgreen, poi volata di Groves e Kooij.

15a tappa: 25/05 Fiume Veneto-Asiago di 219km. Ancora niente fuga quando giungono al traguardo volante di San Martino Colle Umberto, dove transita per primo la maglia ciclamino Pedersen. Il Muro Ca' del Poggio, nonostante sia stato breve con i suoi 1,1chilometri, ha scombussolato il ritmo del gruppo e ancora nessuno riesce a comporre la fuga. Ai -149 si forma un gruppone di fuggitivi con Tarling, Steinhauser, Gaudu, Brenner, Frigo, Formolo, Martinez, Ulissi, Meintjes, Cattaneo, Garofoli, Rubio, Conci, Arrieta, Milesi, Vacek, Plapp, Bilbao, Rochas, De Pretto, Busatto, Aleotti, Scaroni, Doull, Thierry, Houle, Prodhomme, Lemmen, Geniez, Turner, Konrad, Cepeda, Zana, Leemreize, Mattia Bais, Stork e Fiorelli. Nello sprint di Possagno passa Frigo, poi Conci, Vacek e De Pretto anticipano la scalata del Monte Grappa. I tre sono i primi a mettere le bici sulla salita, poi Tarling e infine il resto dei fuggitivi. Durante la scalata dei 25,1 chilometri i tre davanti vengono ripresi e dal gruppo Bernal scatta con Del Toro, Arensman e Gee. Ai 1611m del Monte Grappa è Fortunato a conquistare il GPM, invece in discesa evade Frigo. Terminata la lunghissima discesa il gruppo compatto insegue Frigo e subito comincia la bagarre per provare un'altra evasione. Scaroni, Zana, Verona, Fiorelli, Bilbao, Prodhomme, Garofoli, Stork, Bardet e Lemmen ci riescono e con Frigo costituiscono la nuova fuga. Gli undici iniziano la salita di Dori, lunga 16,4, e dopo poco più di due chilometri di ascesa Verona parte con Garofoli, ma lo spagnolo spinge di più. C'è il passaggio per Enego e si prosegue la scalata, intanto Zana abbandona gli altri fuggitivi e riacciuffa Garofoli. Ai -30 Roglic si stacca dal gruppo maglia rosa, mentre il GPM di Dori è per Verona, che al cartello dei -20 ha 28secondi da Garofoli e Zana, su cui si aggiungono Prodhomme, Stork, Scaroni e Bardet. I sei si impegnano per chiudere sullo spagnolo e resistono alla rimonta del gruppetto maglia rosa. Lì, dove si produce il formaggio di Asiago, però, vince in solitaria Carlos Verona, poi allungo di Stork e volata di Scaroni.

domenica 18 maggio 2025

Alberobello ha concesso il ritorno sul territorio italiano del Giro d'Italia con una bellissima partenza dalla città dei trulli. I ciclisti hanno potuto così correre sulle strade della Puglia, della Basilicata, che è stata protagonista con i suoi capoluoghi, ossia Matera e Potenza, della Campania, dell'Abruzzo, delle Marche, dell'Umbria e della Toscana con l'arrivo nella suggestiva Piazza del Campo di Siena.

4a tappa: 13/05 Alberobello(Pietramadre)-Lecce di 189km. Appena hanno lasciato la città dei trulli scappa a tutta Munoz, mentre nessun altro del gruppo gli va dietro. Lo spagnolo si è aggiudicato il GPM di Putignano, i traguardi volanti di Polignano a mare e Ostuni. Ai -56,5, dopo 133chilometri di fuga solitaria, Munoz viene ripreso. L'ultimo traguardo volante di San Pancrazio Salentino è stato vinto da Kooij sulla maglia rosa Pedersen. Ai -23,5 inizia il circuito, ma non dall'arrivo, che il gruppo lo transita ai -11,7. Dopodiché si apprestano a preparare lo sprint, che ha visto un podio olandese: primo Casper Van Uden, a seguirlo Kooij e al photofinish Zijlaard.

5a tappa: 14/05 Ceglie Messapica-Matera di 151km. Partono subito Epis, Milesi e Davide Bais dal km0. I tre battistrada hanno corso insieme e i traguardi volanti di Massafra, Marina di Ginosa e Bernalda se li è presi tutti Epis. Ai -42 Bais prova ad allungare e gli va dietro soltanto Milesi. I due hanno accelerato l'andatura per raggiungere il GPM di Montescaglioso, che lo passa per primo Milesi. Questa breve e rettilinea ascesa mette in difficoltà diversi velocisti. Ai -13,3 i due fuggitivi di giornata vengono assorbiti dal gruppo, che si dirige verso Matera. Roglic accelera ai -2,4 mettendo in difficoltà la maglia rosa. Negli ultimi due chilometri ci sono dei tentativi di fuggire, ma alcuni velocisti sono presenti. La maglia rosa Mads Pedersen riesce a fare una bella progressione tanto da vincere per la terza volta, a fargli compagnia sul podio di tappa sono Zambanini e Pidcock.

6a tappa: Potenza-Napoli di 227km. Nella tappa più lunga del Giro d'Italia 2025 i ciclisti hanno girato per il capoluogo più alto d'Italia, ovvero Potenza, prima di giungere al km0. Da lì cominciano gli scatti per formare la fuga. Dopo 4chilometri si allontanano Turner, Fortunato, Tarozzi, Engehardt, Reis e Cerny. Nella prima e lunga discesa evade Germani, che riesce ad aggregarsi al sestetto lasciando Ruoti. Il gruppo mantiene un'andatura frizzante, tanto che Tarling, Hamilton, Vacek, Formolo e Tratnik se ne vanno. A Bella si chiude sulla fuga, ma Cerny non ci sta. In contropiede, però, scappano Van der Hoorn e Paleni. I due sono i primi a intraprendere la lunga ascesa del Valico di Monte Carruozzo, su cui è posto il traguardo volante di Muro Lucano, aggiudicatosi da Paleni. Nel comune del borgo Hamilton va via e Fortunato lo segue, però rimane da sola la maglia azzurra ad inseguire i due battistrada. Ai -6,2 dalla vetta Fortunato si aggancia al duetto e transita ai 1136m del Monte Carruozzo, però dopo un po' decide di lasciare i due colleghi. Il GPM Monteforte Irpino lo passa Paleni, Van der Hoorn e dal gruppo Fortunato. Ai -69,4 viene sospesa la corsa a causa di diverse cadute sull'asfalto scivoloso dovuta alla pioggerellina. Addirittura la giuria fa fermare i corridori per permettere a chi era caduto di rientrare. A Nola hanno fatto ripartire Paleni e Van der Hoorn e dopo 49secondi il gruppo, anche se a livello di classifica non sarebbe cambiato nulla perché hanno neutralizzato la questione del tempo. Visto che non ci sarebbero stati cambiamenti nella classifica della maglia rosa, molti corridori hanno proceduto con più cautela. Mentre altri si sono impegnati a recuperare i due fuggitivi, riuscendoci ai -2,6. Il gruppo si prepara per la volata e ai -1,1 Planckaert fa tanta velocità da trovarsi da solo davanti. Van Aert si getta al suo inseguimento, ma ai 200m dal traguardo di Napoli affronta la volata: primo Kaden Groves, secondo Fretin e terzo Magnier.

7a tappa: 16/05 Castel di Sangro-Tagliacozzo(Marsia) di 168km. Dopo qualche chilometro tentano la fuga Double, Garofoli, Fiorelli, Poels e Fortunato, ma li riprendono in fretta. Scalano la salita di Roccaraso e il GPM lo conquista Fortunato. Dopodiché scollinano e Vine scatta in discesa, alla fine della quale c'è una salita che porta sotto Prodhomme, Tonelli, Scaroni e Garofoli. Al gruppo, però, non piace la composizione del gruppetto, così si avvicinano molto. Vine si rialza e al suo posto scappano Double, Tarozzi e Leemreize. Ai -145,9 la fuga è andata a tutti gli effetti e i sette si sono dati da fare per restare davanti. Double si è aggiudicato i rimanenti GPM e Tonelli il traguardo volante di Ovindoli. Spediti raggiungono gli 11,9km della salita di Tagliacozzo. Appena iniziano l'ascesa, vanno via Tonelli e Tarozzi. Invece dal gruppo la maglia rosa Pedersen scivola in fondo. I sette si ricompattano e Garofoli rilancia con Tonelli. Ai due si aggregano Prodhomme e con difficoltà Tarozzi. Ineos e Bahrein tirano il gruppo degli uomini di classifica e ai -5,1 richiudono sugli ultimi quattro fuggitivi. Svolta a sinistra c'è subito la rampa per andare a Marsia. Ai -1,3 Ciccone scatta, ma Bernal e gli altri cuciono. Dopo 200metri l'abruzzese ci riprova, di nuovo senza successo. Agli 800m dal traguardo Bernal tenta a sua volta di scattare, ma è Juan Ayuso a involarsi per la vittoria e a 4secondi Del Toro e Bernal. Nonostante sia giunto quarto alla fine della tappa, Primoz Roglic indossa la maglia rosa.

8a tappa. 17/05 Giulianova-Castelraimondo di 197km. Quando partono da Giulianova, in tanti provano a fuggire, soprattutto Pedersen, che voleva conquistare lo sprint di Roccafluvione per aumentare il vantaggio per la maglia ciclamino. Tentano diversi corridori a scappare, ma a -2,7 dalla vetta di Croce di Casale accelerano Quintana, Tonelli e Piganzoli, che transita per primo al GPM. Nella successiva discesa si rimescolano le carte, solo in vista di Sassotetto i battistrada vanno via. Si tratta di Van Baarle, Frigo, Lastra, Prodhomme, Howson, Fortunato, Rochas, Formolo, Bouwman, Plapp, Moniquet, Ulissi, Arrieta, Bardet, Tarozzi, Oldani, Vendrame, Steinhauser, Mattia Bais, Kelderman. Durante l'ascesa Van Baarle, Fortunato e Plapp si avvantaggiano con Steinhauser, ma anche gli altri si fanno sotto. Il GPM vede protagonista Fortunato, che è davanti assieme a Kelderman, Plapp, Arrieta, Bardet, Frigo, Ulissi, Steinhauser, Van Baarle, Prodhomme, Tarozzi, Bouwman, Howson e Vendrame. Questi uomini di testa sono scatenati e ai -59 i più determinati sono stati Kelderman, Plapp, Steinhauser, Arrieta, Ulissi, Bardet e Vendrame. I primi a mettere le ruote sulla salita di Montelago sono Kelderman e Ulissi, poi si aggregano Plapp e Arrieta. L'australiano prende un certo margine di vantaggio per scollinare da solo e il distacco da Kelderman, Ulissi e Arrieta cresce poco alla volta. Dietro questo terzetto c'è Steinhauser e ancora più dietro Prodhomme, Fortunato, Bardet e Vendrame. Nelle rampe di Castel Santa Maria Arrieta abbandona i suoi colleghi per inseguire Plapp, mentre Steinhauser viene riassorbito dal quartetto. Ulissi e Kelderman riacciuffano Arrieta pedalando insieme per raggiungere l'australiano. Quando cominciano gli 800m di Gagliole Arrieta si sfila, così sono in due all'immediato inseguimento dell'uomo solitario. A Castelraimondo c'è il successo solitario di Lucas Plapp, a 38secondi Kelderman e Diego Ulissi, che dopo un duro lavoro ottiene la maglia rosa.

9a tappa: 18/05 Gubbio-Siena di 181km. Pronti via scappa veloce Groves e lo seguono Fretin, De Bondt e Hermans. Van der Hoorn e Lamperti formano un duetto con l'obiettivo di legarsi ai primi fuggitivi, riuscendoci. I sei si sono avviati verso le strade bianche, che hanno caratterizzato per 29,5km la tappa. Hanno 1minuto e 46secondi, quando entrano nel settore di Pieve a Salti di 8km, anche se il gruppo riduce notevolmente il distacco. I due compagni Alpecin Deceunik escono ancora in testa, mentre la maglia rosa Ulissi fa presto fatica a rimanere con i migliori. Groves e Hermans sono i primi sullo sterrato di Serravalle di 9,3km, ma ai -49,7 Del Toro sorpassa i fuggitivi. Ai -2,6 dalla fine della seconda strada bianca sono davanti Arensman, Rivera, Bernal, Del Toro, Groves, Hermans e Van Aert, anche per colpa di una caduta. Sullo sterrato di San Martino in Grana si sfilano Groves e Hermans, invece Arensman ha un problema meccanico. All'interno del terzo sterrato è stato posto un GPM, conquistato da Bernal. I quattro hanno ad una ventina di secondi Harper e Vacek, che insiste nell'inseguimento, rientrando ai -22,7. Appena inizia il quarto sterrato di Monteaperti scatta Del Toro e Van Aert chiude. Ai -19,5 Bernal compone il terzetto e ai -18,8 si aggiunge Vacek. Sul Colle Pinzuto Del Toro fa forcing con Van Aert agganciato alla ruota e a seguire c'è la coppia Bernal-Vacek. Il ceco è affaticato, così Bernal è solo ad inseguire. Un gruppetto di undici corridori acchiappano Bernal. A Siena in Piazza del Campo c'è lo sprint strepitoso di Wout Van Aert, poi Isaac Del Toro, che frega la maglia rosa, e a 58secondi Ciccone.
 

domenica 11 maggio 2025


 L'Albania ha ospitato la grande partenza della 108esima edizione del Giro d'Italia, in particolare sono partiti da Durazzo e, come la chiamano gli albanesi, Durrës. I corridori della Carovana rosa hanno potuto correre anche a Tirana, una capitale molto verde dove convivono la religione musulmana, ortodossa e cattolica con i loro rispettivi luoghi di culto. Dopo tre tappe hanno chiuso l'esperienza albanese giungendo nella città costiera dove il Mar Adriatico e il Mar Ionio si incontrano, ovvero Valona. Un territorio brullo, roccioso e boschivo, ancora non contaminato dall'eccessiva cementificazione.

1a tappa: 09/05 Durrës(Durazzo)-Durrës(Durazzo) di 160km. Da Durazzo i corridori del Giro d'Italia 2025 si sono avviati lungo una pianura di 65chilometri, in cui sono fuggiti Van der Hoorn, Tarozzi, Verre, Moniquet e Tonelli. I cinque hanno proseguito e Tonelli e Tarozzi si sono aggiudicati i due traguardi volanti. Insieme hanno iniziato la scalata del GPM di Gracen, ma negli ultimi due chilometri dalla vetta scatta Tonelli, facendo staccare Van der Hoorn. Ci sono altri scatti per conquistare il GPM e il primo in cima a Gracen è Moniquet. In discesa Verre cerca di fare la differenza, ma ai -57,7 ritornano ad essere in quattro. Dietro il gruppo procede velocemente, tanto che ai -40,7 riprende i fuggitivi di giornata. Giunti a Tirana i ciclisti hanno dovuto affrontare un circuito di 22chilometri da ripetere due volte, al cui interno c'era la salita di Surrel. Al primo giro i punti per la maglia azzurra li ha presi Fortunato, mentre al secondo è stato Ciccone, che ha cominciato il lavoro preparatorio alla volata per il suo compagno di squadra. L'arrivo è tanto veloce, che ci sono anche delle cadute, comunque il vincitore della prima tappa nonché prima maglia rosa è Mads Pedersen, subito dietro Van Aert e Aular.

2a tappa: 10/05 Tiranë(Tirana)-Tiranë(Tirana) di 13,7km. La cronometro si è dipanata lungo le strade della capitale albanese, nella quale è stato inserito anche il GPM di Saluk, una salita di 1chilometro e 400metri. Joshua Tarling ha percorso la crono in 16minuti e 07secondi ad una velocità di 51,003km/h, a solo un secondo Primoz Roglic, il quale sfila sempre per un secondo la maglia rosa, e a 3secondi Vine.

3a tappa: 11/05 Vlorë(Valona)-Vlorë(Valona) di 160km. Dalla città, in cui il Mar Adriatico e il Mar Ionio si incontrano, sono andati in fuga Germani, Tarling, Donovan, Hamilton, Tonelli e De Bondt. A 100metri dal GPM di Shakellës Donovan scatta, però si ricongiunge con gli altri cinque per continuare i rimanenti 94,6km. Finita la discesa hanno costeggiato il Mar Adriatico, dove c'è stato il traguardo con abbuoni di Himarë, sotto il quale passa De Bondt e poi gli altri. Si immettono nell'entroterra collinare e De Bondt fa fatica, ma riesce a restare con i compagni di fuga. Ai -54,6 De Bondt fora, così sono in cinque a Gjilek e il traguardo volante se lo prende Hamilton. Dopodiché Germani prova ad aumentare la velocità in vista della salita di 10,5km. Il gruppo si avvicina, allora provano ad approfittarne Fortunato, Bilbao e Garofoli. Ai -45 si rialza Tarling, che viene superato dal terzetto con Garofoli che lascia la compagnia. Ai -43,1 Hamilton e Tonelli rimangono in testa e ai -42,3 si aggiungono Fortunato e Bilbao. Solo che Tonelli è affaticato e il forcing di Fortunato fa staccare anche Hamilton. Dal gruppo prova Pidcock, ma Ciccone e Vacek cuciono. Ai 1030m di Qafa e Llogarasë arriva primo Fortunato e assieme a Bilbao scendono. La Lidl Trek conduce il ritmo del gruppo, che ai -18 diventa compatto. Tornati a Valona, dopo 2800m di dislivello, rivince e riacquista la maglia rosa Mads Pedersen, poi Strong e Aular.

domenica 4 maggio 2025


 Oggi vi parlerò del libro "Fidanzata di venerdì" di Catherine Bybee. Eccoci con l'ultimo e terzo libro della serie "Weekday Brides".

Vi scrivo una breve trama: Lady Gwen Harrison è da poco che è riuscita ad abbandonare le ristrettezze di essere la figlia di una duca. E' subentrata nell'agenzia d'incontro di sua cognata e vive con l'amica Karen nella villetta di Tarzana, che è super-videosorvegliata da quando ci viveva Eliza. A capo della sorveglianza c'è la guardia del corpo del fratello Blake, ovvero Neil MacBain, di cui Gwen è segretamente innamorata. Sembra che anche lui provi qualcosa per lei, ma lo cela bene nel suo atteggiamento da ex marine. Un bel giorno Gwen e Karen trovano incastrato nella zanzariera un corvo morto e il sistema d'allarme non ha funzionato, quindi chi ce l'ha messo l'uccello? Neil si mette in allarme perché uno dei suoi colleghi si dice si sia suicidato con accanto un corvo. L'ultima operazione segreta, prima di lasciare i marine, si chiamava il Corvo. Quando cercano di far del male a Gwen, Neil non può più negare i suoi sentimenti e decide di metterla al sicuro prima di affrontare il suo nemico.

E' la storia più adrenalinica della serie ma, a mio avviso, anche la più romantica. Neil ha un passato, nel quale le emozioni devono essere ben nascoste, se non si vuole soffrire. Solo che l'amore vince su tutto e anche lui si trova a capitolare, rendendo la storia bellissima da leggere. Ora vi do la mia personale classifica della "Weekday Brides", allora... al primo posto ci metto "Fidanzata di venerdì", perché la storia di Gwen e Neil è romantica ma allo stesso tempo adrenalinica. Al secondo posto c'è "La moglie del mercoledì", perché è dolcissima l'evoluzione del matrimonio di Sam e Blake, e all'ultimo posto ci metto "Sposata di lunedì", per il fatto che la storia di Eliza e Carter è carina ma non particolarmente entusiasmante.