Oggi vi parlerò del libro "La psichiatra" di Wulf Dorn. Me l'ha consigliato la mia amica Vanessa, dicendo che devo uscire dalla mia comfort zone di lettura.
Vi scrivo una breve trama: La dottoressa Ellen Roth è una psichiatra che lavora nel reparto 9 della grande clinica specializzata in psichiatria, psicoterapia e psicosomatica di Waldklinik. E' molto stressata perché ogni giorno si scontra con un'umanità reietta, con la sofferenza più indicibile e con il buio della mente. Il suo compagno e collega Chris è in vacanza, ma prima di partire le affida un CPI, ossia un Caso Particolarmente Interessante. Ellen raggiunge la stanza numero 7, dove c'è una paziente rannicchiata e mostra i segni evidenti di sevizie, mugolando parole senza senso. Quando Ellen riesce a ottenere la sua fiducia, la donna inizia a parlare come se fosse una bambina, dichiarando che l'Uomo Nero la sta cercando e prenderà anche lei, perché non si sfugge al male. Ellen scioccata chiede consiglio al suo collega Mark, solo che il giorno dopo la paziente sembra essersi volatilizzata nel nulla. Ellen si lascia coinvolgere dal caso, tanto da mettersi alla ricerca della paziente senza nome che ha paura dell'Uomo Nero.
Questo libro mi ha suscitato emozioni contrastanti. L'inizio è bello perché questa Ellen è un ottimo medico che non le manda a dire ai suoi colleghi incapaci. Poi, quando è subentrata la figura dell'Uomo Nero, ho avuto un misto di paura e disgusto, quindi lo scrittore ha creato perfettamente l'aurea di malattia psichiatrica nella storia. Devo confessarvi, però, che amo alla follia la mia comfort zone di lettura ma, se amate il genere psico-thriller, è una lettura che non dovete perdere. Io preferisco il rosa; il nero lo lascio solo al vestiario.
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