lunedì 27 maggio 2024

Inaspettatamente Lasa, un paese in provincia di Bolzano, si è visto protagonista per l'inizio della terza settimana del 107esimo Giro d'Italia, in quanto la neve nelle alte montagne ha costretto gli organizzatori a cambiare il tracciato della tappa. Le regioni attraversate, dunque, sono state il Trentino Alto Adige, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, di nuovo il Veneto e infine il Lazio con Roma. Per il secondo anno consecutivo il Giro d'Italia è stato vinto da uno sloveno, ma questa volta si è trattato di Tadej Pogacar che, oltre alla maglia rosa, si è portato a casa anche la maglia azzurra di miglior scalatore, visto che le sue imprese sono state in salita. Ad accompagnarlo sul podio ci sono stati il colombiano Daniel Felipe Martinez e il gallese Geraint Thomas. Dopo nove anni la maglia bianca di miglior giovane è stata vinta da un italiano, ovvero Antonio Tiberi, che ha concluso la corsa rosa al quinto posto, mentre la maglia ciclamino l'ha conquistata per il secondo anno di fila Jonathan Milan. Infine la miglior squadra è stata il team Decathlon Ag2r La Mondiale. Le cose che mi sono piaciute di più nel Giro d'Italia 2024 sono state: la commozione di Benjamin Thomas quando ha vinto la tappa di Lucca e mi ha ispirata la sua frase: "Se non si rischia non si può vincere"; la tappa di Fano, dove Julian Alaphilippe e Mirco Maestri hanno pedalato in accordo e armonia per molti chilometri di fuga, come se fossero stati compagni di squadra, alla fine ha vinto il francese, che al termine della corsa ha aspettato Maestri per ringraziarlo del gran lavoro fatto insieme, dimostrando un bellissimo momento di sport; l'ultimo saluto da corridore di Domenico Pozzovivo che, dopo aver corso diciotto Giri d'Italia, finisce la sua carriera, avendo fatto una bellissima scalata nella Bocca della Selva e giungendo ventesimo nella classifica generale; ovviamente anche le vittorie italiane di Jonathan Milan ad Andora, a Francavilla al Mare e a Cento, di Filippo Ganna nella cronometro di Desenzano del Garda e infine di Andrea Vendrame a Sappada.

16a tappa:21/05 Lasa-Santa Cristina in Val Gardena(Monte Pana) di 118,4km. I ciclisti sarebbero dovuti partire da Livigno ma, a causa della neve, la tappa è stata modificata. Di conseguenza, sono saliti in auto e partiti da Lasa. Frigo è il primo a scappare e poi lo raggiungono Lopez e Ballerini, solo che ai -92,1 sono compatti. In contropiede Ballerini, Alaphilippe, Piccolo e Maestri formano la fuga. Sotto il traguardo volante di Bolzano sfila Ballerini e poi i quattro scalano il Passo Pinei, dove nel tratto più duro Piccolo fa fatica, come Ballerini, che si riesce a regolare tanto da superare Maestri e mettersi in caccia di Alaphilippe. Dal gruppo esce Fiorelli per l'Intergiro di Fiè allo Sciliar, che, però, se lo aggiudica Alaphilippe. Pietrobon prova a uscire dal gruppo e si accoda a Ballerini, Fiorelli e Maestri, ma poi sono Pietrobon e Ballerini a proseguire. Il francese bissa al traguardo volante di Siusi allo Sciliar, intanto Sanchez riacciuffa Pietrobon e cerca di andare avanti, anche se in testa al gruppo maglia rosa c'è molto movimento. Di fatti, tentano l'evasione Costiou, Scaroni e Pellizzari, comunque ai 1437m del Passo Pinei scollina per primo Alaphilippe e, dopo la discesa che ha portato a Ortisei, riesce a iniziare la salita del Monte Pana. Ai -5,3 sul francese rientrano Pellizzari, Costiou e Scaroni, però ai -2,4 Alaphilippe si rialza. Sulle rampe più dure Costiou guadagna qualche metro di vantaggio e ai -1,5 lo oltrepassa Pellizzari, mentre la maglia rosa va via in progressione e Martinez cerca di non perdere troppo. Tadej Pogacar fa la cinquina a Santa Cristina in Val Gardena, sprintano Pellizzari e Martinez.

17a tappa:22/05 Selva di Val Gardena-Passo Brocon di 159km. Partenza in salita e partono in tandem Fiorelli e Marcellusi, solo che l'inizio dell'ascesa del Passo Sella ha rimescolato la situazione. Di fatti, la Cima Coppi 2024, ovvero il Passo Sella con i suoi 2244m, l'ha guadagnata Giulio Pellizzari e poi lunghissima discesa, dopo la quale sono davanti Ghebreigzabhier e Alaphilippe. Sui due si aggregano Pellizzari e Quintana e successivamente Frigo, Steinhauser, Caruso, Conci, Ballerini e Valter. Il GPM del Passo Rolle viene preso da Pellizzari, dopodiché i dieci fuggitivi anticipano il gruppo maglia rosa nella discesa tecnica di quasi 30chilometri, anche se non sono molto lontani. Comincia il Passo Gobbera e ai -2,8 dalla vetta tutti i fuggitivi vengono riassorbiti. Ghebreigzabhier riparte per il GPM e Steinhauser lo raggiunge, ma in discesa l'eritreo scorre più veloce. Il tedesco ha una bella tempra, infatti ai -49,6 sono in due in testa. L'Intergiro di Canal San Bovo è per Steinhauser e i due iniziano l'ascesa di Albergo Passo Brocon. Dal gruppo scappa Frigo, che viene ripreso. Ci prova anche Geschke senza successo. Ai -2,5 dalla vetta Steinhauser se ne va perché Ghebreigzabhier fa fatica, dunque il tedesco agguanta il GPM. Dietro c'è l'attacco di Frigo e Scaroni, poi al traguardo volante di Pieve Tesino passano uno alla volta Steinhauser, Ghebreigzabhier, Frigo e il gruppo maglia rosa. Di nuovo il Passo Brocon da un altro versante con il tedesco, poi l'eritreo, Frigo e il gruppo maglia rosa, che riassorbe Frigo e Ghebreigzabhier. Martinez accende la battaglia tra gli uomini di classifica, però dopo un po' la maglia rosa accelera andandosene. Ai 1610m del Passo Brocon gioisce in solitaria Georg Steinhauser, secondo Pogacar e Tiberi regola un gruppetto di cinque.

18a tappa:23/05 Fiera di Primiero-Padova di 179km. La svelta andatura ha spezzato il gruppo e la fuga fa fatica a prendere il largo. Durante l'ascesa del Lamon riescono a scappare Fiorelli, Honorè, Pietrobon e Maestri, che conquista i tre punti per la maglia azzurra, e dietro tornano ad essere un gruppo, che controlla i battistrada. Al traguardo volante di Valdobbiadene passa Pietrobon e l'Intergiro di Villorba va a Fiorelli. Dal gruppo parte deciso Affini e ai -55,7 si aggancia ai quattro, poi sprintano al traguardo volante di Martellago con Fiorelli vincente. Le squadre dei velocisti corrono veloce tenendo i cinque a una quindicina di secondi. Quando sono in procinto di recuperarli, Pietrobon, Affini, Honorè e Maestri insistono, comunque ai -10,4 sono tutti insieme. Volatone di Tim Merlier, che festeggia una seconda volta a questo Giro, scorrendo la maglia ciclamino Milan e Groves.

19a tappa:24/05 Mortegliano-Sappada di 157km. Dopo quattro chilometri dalla partenza scappano Mullen, Affini, Velasco, Sheffield, Valter, Hoole, Milesi, Vendrame, Piccolo e Lonardi, comunque dietro battagliano per poterli imitare. A Peonis cambia la situazione, infatti al traguardo volante passa Alaphilippe assieme a Plapp, Sanchez, Hermans, Vendrame e Narvaez. A loro si aggiungono Theuns, Mattia Bais, Stuyven, Paleni e in seguito riescono ad entrare Velasco, Valgren, Tarozzi, Honorè, Steinhauser, De Marchi, Tratnik, Van Dijke e De Pooter. Per l'Intergiro di Paularo Tarozzi anticipa i diciotto compagni di fuga, però in salita gli vanno dietro Alaphilippe, Narvaes, Steinhauser e Sanchez. Il Passo Duron lo scollinanno Alaphilippe, Steinhauser, Narvaez, Sanchez e Hermans, poi in discesa si unisce Vendrame. Ai -3 dalla vetta di Sella Valcalda scatta Alaphilippe, su cui si fanno sotto Plapp, Steinhauser, Narvaez, Sanchez e Vendrame, che prova ad andarsene da solo scorrendo una veloce discesa. Sui quattro si aggancia Hermans, intanto Vendrame è il primo a mettere la bici sulla Cima Sappada. Dietro Steinhauser e Narvaez vanno avanti, ma Sanchez con foga si accoda con Alaphilippe e Plapp e anche Hermans riesce a stare con il gruppetto. Steinhauser procede meglio in salita, anche se Vendrame è a un minuto e otto secondi. Sanchez è scatenato e fa coppietta con il tedesco, ma dopo un po' lo lascia solo. Il GPM, però, lo conquista l'italiano e poi si invola verso l'arrivo con lo spagnolo ad inseguirlo. Sappada accoglie il solitario e sorridente Andrea Vendrame, poi uno alla volta Sanchez e Steinhauser.

20a tappa:25/05 Alpago-Bassano del Grappa d 184km. Sotto la pioggia si sono accese le micce e dopo una decina di chilometri si allontanano Ballerini e Germani. Sono i primi sul Muro di Ca' del Poggio e Germani si aggiudica il GPM. Dopo loro due transitano Pietrobon, Sanchez, Fernandez, Vendrame, Conci, Janssens, Theuns, Mulueberhan e Tonelli, che ai -141,5 raggiungono i due, grazie anche al loro rallentamento. Poi sugli undici splende il sole, che illumina lo sprint di Ballerini per il traguardo volante di Possagno. Durante la prima ascesa del Monte Grappa i battistrada sono Janssens, Tonelli e Sanchez, mentre dal gruppo maglia rosa esce Pellizzari, che recupera uno alla volta i fuggitivi. Di fatti, va a conquistare i punti per la maglia azzurra e poi giù in discesa con Janssens che non riesce a tenere il ritmo degli altri tre. Ai -68,5 Tonelli si sfila dopo aver tirato per Pellizzari sullo strappo del Pianaro. Di nuovo discesa che consente a Tonelli di ritornare sotto i due ai -64,1. A Semenzano del Garda è posto l'arco dell'Intergiro, sotto il quale transita Tonelli. Dopodiché i tre risalgono per la seconda volta i diciotto chilometri del Monte Grappa, anche se dopo un'ultima trainata Tonelli si stacca. Pellizzari mulina bene le gambe tanto che Sanchez non riesce a stargli dietro. La squadra della maglia rosa fa un'intensa andatura che la porta a riassorbire i fuggitivi di giornata. Appena Majka si sposta, Pogacar scatta e si mette all'inseguimento di Pellizzari, che ai -35,4 viene ripreso e gli viene detto dalla maglia rosa di rimanere a ruota. Dietro ci sono Tiberi, Martinez e Rubio. Solo che la maglia rosa è troppo forte, quindi rimane da solo e conferma anche la maglia azzurra sfilando sotto il GPM del Monte Grappa. I tre si accodano a Pellizzari sotto l'arco del GPM e in discesa Tiberi tenta un attacco, intanto Pogacar vince il traguardo volante Il Pianaro. In quattro fanno lo strappo, anche se Martinez scatta per i due secondi di abbuono e Rubio prende il secondo rimanente. Tiberi si aggancia ai due colombiani in discesa, che consente a O'Connor, Thomas, Valentin Paret-Peintre e Pellizzari di rientrare sul terzetto. L'arrivo di Bassano del Grappa sigilla definitivamente la vittoria della maglia rosa Tadej Pogacar al Giro d'Italia 2024, a 2minuti e 07secondi volata a sette con Paret-Peintre e Martinez.

21a tappa: 26/05 Roma-Roma di 125km. La partenza dell'ultima tappa del 107esimo Giro d'Italia è stata nella città eterna, in particolare dal quartiere dell'EUR. I corridori hanno raggiunto Ostia, lasciandola per tornare a Roma. Al primo passaggio al traguardo transita da solo Domenico Pozzovivo per salutare e concludere la sua carriera dopo diciotto Giri d'Italia. Ai -72 Baudin e Honorè scappano e si accodano Marcellusi e Costiou per tentare di affrontare in testa i sette giri da 9,5km l'uno. Al secondo giro è posto il traguardo volante, che se l'è aggiudicato Marcellusi, mentre nell'Intergiro dei Fori Imperiali sprinta Costiou. Al sesto giro c'è l'ultimo sprint e Honorè passa per primo. Ai -13,3 i quattro vengono riacciuffati, nel frattempo c'è una caduta, al cui interno c'era anche Storer, e Milan buca una ruota nell'ultimo giro. Il gruppo compatto vola, finendo con il tris di Tim Merlier, nonostante la foratura la maglia ciclamino Milan arriva secondo e Groves chiude il podio della tappa di Roma.

Nessun commento:

Posta un commento