sabato 10 giugno 2023

 Ciao a tutti!

giugno è iniziato da dieci giorni e ho pensato di proporvi il sesto regalo per i dieci anni del mio blog. Come sempre ho fatto un miscuglio tra arte e scrittura. Allora per questo mese ho scelto...

"I papaveri" di Claude Monet. Ogni volta, che mi capita di ammirare questo quadro, non posso non pensare all'estate e, visto che il 21 comincia effettivamente il solstizio d'estate, l'ho scelto per il regalo. "I papaveri" è un dipinto ad olio su tela che venne realizzato nel 1873, quando Monet si trasferì ad Argenteuil, un borgo sulle rive della Senna. Questo posto divenne un laboratorio all'aperto per gli impressionisti, in quanto l'Argenteuil era ricco di paesaggi luminosi. Il quadro, oltre ad essere molto luminoso, evoca la tranquillità della campagna, soprattutto di una passeggiata in mezzo ai campi dell'Ile-de-France sotto il sole di un pomeriggio estivo con il rosso intenso e sfavillante dei papaveri, che punteggiano il prato. In primo piano Monet ha disegnato la moglie Camille e il figlio Jean, che danno un senso di movimento, come se anche lo spettatore facesse una passeggiata in quella meravigliosa campagna. Quando andrò a Parigi, sicuramente farò un salto al Musée d'Orsay per ammirare "Les Coquelicots", ovvero il bellissimo quadro di Monet. Per la frase mi ci sono imbattuta per caso, mentre cercavo un'immagine per dare il buon giorno su whatsapp. In una foto immersa nei fiori c'era scritto: "E poiché tutta questa bellezza non può essere Paradiso, io so nel mio cuore che è giugno". Facendo delle ricerche ho scoperto che si trattava degli ultimi due versi della poesia "A summer's day" di Abba Gold Woolson. La scrittrice era un'insegnante del Maine, che aveva anche la passione per la scrittura e la poesia. Se dovessimo datarla, Woolson era del XIX secolo e la poesia è contenuta nell'opera "With Garlads Green". Sono riuscita a scovare l'intera poesia in inglese, così l'ho tradotta trovandola adatta per il quadro e l'atmosfera del mese di giugno.

In quest'occasione vi lascio prima la mia traduzione della poesia e poi l'immagine con il quadro "I papaveri" e gli ultimi due versi di Abba Gold Woolson. Ovviamente continuate a spulciare il blog per scoprire il nuovo dono ;)

Un giorno d'estate


Le api nere avvinghiate con aria sonnolenta sui capi del trifoglio,

dove prati alti, piumati e i ranuncoli ondeggiano;

e per tutti i campi una bianca spruzzata di margherite,

apri gli occhi all'ambientazione del giorno.


Oh mucchi di dolci rose, dolci rose color cannella,

in grandi boschetti cremisi che coprono il muro!

E stormi di splendenti farfalle stordite di vederle

e un cielo blu soleggiato sopra a tutto.


Strisciando i rami di olmi piegati sopra le siepi,

dove ragni hanno filato i loro luccicanti merletti;

e le brezze che piegano le leggere sommità dei salici

e corrono giù per la prateria.


Piccoli uccellini argento-marroni seduti chiusi sui rami,

e ali gialle sfrecciano dalla collinetta all'albero;

e girando ampiamente le rondini che scendono verso gli acquitrini

e pazzi doliconici con allegria;

così pazzi, loro volano in alto verso la luminosità del tramonto

e gorgheggiano il canto più gaio come loro volano,

neppure fare attenzione a come le tarme si muovono in basso nelle cavità

e la rugiada si raccoglie delicata nel cielo.


Poi un cerchio splendente luna sorgendo sopra una collina fiorita,

facendo i campi recintati e le ombre più profonde;

e verso ampi prati come sussurrati ronzando

di insetti anche felici di dormire.


Incantata io siedo sulla panca presso il salice

e canto l'ultimo pezzetto di una briosa melodia;

e poiché tutta questa bellezza non può essere Paradiso,

io so nel mio cuore che è giugno.

di Abba Gold Woolson



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