domenica 2 aprile 2023

 Ciao a tutti!

nella domenica delle palme ho pensato di proporvi il quarto dono per i dieci anni di I love my loves. In una festa così importante per i cattolici mi sembrava giusto fare a tutti voi, anche se credete ad un'altra religione, un regalo, in cui vi do la mia personale interpretazione del mese di aprile, mescolando arte e scrittura.

La prima cosa, che penso quando mi menzionano questo mese, è il proverbio popolare che mi ripete spesso mia madre, ovvero "Aprile, dolce dormire". Da questo detto mi sono messa alla ricerca di un quadro, capitando in "Due donne dormono in una chiatta sotto i salici" di John Singer Sargent. Il pittore statunitense, che però nacque a Firenze nel 1856, ha pennellato queste due donne dando un senso di calma e, secondo me, rappresenta alla perfezione il senso del proverbio. Dopo gli studi a Roma, Singer Sargent si dedicò all'arte, frequentando prima l'Accademia di Belle Arti di Firenze e poi l'Ecole des Beaux-Arts di Parigi. All'inizio si concentrò sulla pittura di paesaggi, popolati da cieli sconfinati, scorci marini e boschi frondosi. Grazie agli insegnamenti di Carolus-Duran, però, Singer Sargent si appassionò alla ritrattistica, diventando uno dei più significativi esponenti dell'Ottocento. Ritraeva, infatti, l'atmosfera spensierata e mondana dell'aristocrazia e dell'alta società dell'Europa ottocentesca. "Due donne dormono in una chiatta sotto i salici" racchiude le stupende capacità di John Singer Sargent in un rilassante paesaggio bucolico. Il proverbio popolare mi sembrava un po' poco da accostare al quadro, così mi sono messa alla ricerca di una frase sul riposo. Mi sono stupita di leggerne una di Jane Austen, che scriveva: "Stare qui, seduti all'ombra, in una bella giornata, circondati da tutto questo verde, è il modo migliore per rilassarsi completamente". Non mi ricordavo dove potesse averla scritta questa frase, così ho investigato scoprendo che queste parole vengono dette da Fanny Price in "Mansfield park". Questo libro è il quarto romanzo della celebre scrittrice inglese, che lo cominciò nel 1811 e lo concluse poco prima della pubblicazione nel 1814, in cui venne trattata la condizione della donna nell'Inghilterra dei primi dell'Ottocento. A me piace tantissimo la scrittura di Jane Austen perché nelle sue storie ha raccontato le dinamiche sociali del suo tempo con eleganza e ironia, permettendo a tutte le sue protagoniste di vivere un lieto fine. La frase della Austen mi sembra adatta da associare al quadro e mi ha fatto venire voglia di rileggere "Mansfield park", visto che non me lo ricordo dato che è passato un po' di tempo dalla prima lettura. Il libro, inoltre, mi pare adatto da leggere nel mese di aprile.

Ora vi saluto con l'immagine che ho realizzato, sperando che vi dia una sensazione di rilassamento come è successo a me. Poi vi invito a controllare le pagine del blog per vedere cosa vi donerò per il prossimo mese ;)



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