giovedì 7 novembre 2019


Da tempo mi capitava di vedere solo alcune scene del film "Una ragazza speciale"(il titolo originale è "Wie angelt man sich seinen Chef?") e qualche giorno fa sono riuscita a vederlo per intero.
Vi scrivo una breve trama: Anna Siebert(Sophie Schutt) è una segretaria della Hoffmann consulting ed è molto precisa e indispensabile, tanto da lavorare più delle sue ore. Tutto per poter stare più tempo possibile con il suo capo Christian Hoffmann(Johannes Brandrup), che la considera la sua preziosa assistente, visto che gli stira anche le camice, e nulla di più. Ogni volta Anna sogna di vivere insieme a lui bei momenti immaginari, anche se Christian ha diverse storie con altre donne, a cui lei vorrebbe fare ogni sorta di dispetto. Invece lei lo guarda da lontano rimanendoci male per la scarsa considerazione da parte dell'uomo che ama. Il fratello Sebastian(Oli P.), che vive con lei, le ricorda sempre delle sue immense capacità lavorative e che meriterebbe un ruolo migliore, invece di fare la sguattera al presuntuoso Hoffmann. Lei però non riesce ad abbandonarlo, neanche la sera del compleanno di un cliente a cui lui è invitato. Christian, già ubriaco, le chiede di guidare al suo posto, così Anna lo accompagna ricevendo in cambio la confessione sulla ragione per la quale lui stia male; inoltre trascorrono la notte insieme. Peccato che il giorno dopo Christian non ricordi più nulla. Dopo un iniziale sconforto, Anna, spronata anche dal fratello, decide di cambiare e di diventare la donna che merita di essere.
Di questo film mi sono piaciute le scene, nelle quali la protagonista immagina sensazionali momenti con l'uomo che ama e misfatti alle donne che lui frequenta, i quali sono veramente divertenti. E' interessante anche la parte nella quale lui si ritrova senza di lei, in cui si può riflettere sul fatto che il valore di una persona lo si riconosce solo quando si è perduta e da quel momento si sente la sua mancanza.

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