giovedì 24 ottobre 2019


Oggi vi parlerò del libro "Non sparare, baciami" di Sharon Krum. L'ho trovato nel reparto 50% della Mondadori del mio quartiere, così l'ho comprato.
Vi scrivo una breve trama: Jane Spring è una tenace e rigida viceprocuratore distrettuale di New York. E' stata cresciuta dal padre vedovo e generale di West Point, che le ha impartito regole, come rigore, ordine e disciplina, che lei applica sia sul lavoro che nella vita privata. Dopo l'ennesima fuga di un uomo e un'udienza in cui è riuscita a far svenire una testimone, Jane si pone delle domande su se stessa e sulle ragioni che portano gli uomini a scappare da lei solo dopo il primo appuntamento. Lo chiede anche al collega, con cui va d'accordo, e la sua migliore amica, i quali non hanno il coraggio di dirle la verità. Per Jane sarà decisivo un weekend sotto una tormenta di neve, che la costringe a restare a casa davanti alla televisione, imbattendosi in tutti i film classici di Doris Day. Da quel momento decide di trasformarsi come la famosa attrice visto il suo successo con gli uomini; infatti Jane, sotto le spoglie di Doris Day, conquista l'attenzione dell'avvocato Chip Bancroft, per cui ha sempre avuto un debole dai tempi dell'università, e del detective Mike Millbank, che ha seguito le indagini del suo nuovo caso da viceprocuratore. Jane, comunque, è fermamente convinta che una volta trovato l'Uomo Giusto sarà felice, perché le permetterà di essere la combinazione della femminile e paziente copia di Doris Day e soprattutto della combattiva e indipendente Jane.
Mi piace di questo libro il fatto che l'autrice abbia esagerato sul carattere scorbutico della protagonista e a un certo punto l'abbia trasformata nel completo opposto, per far capire come nella vita bisogna scoprire chi si è veramente. A volte si vive convinti di essere una persona ma, scandagliando dentro se stessi, è possibile scoprire lati che non avremmo mai creduto possibile ci potessero piacere. Poi è una piacevole storia che ricorda un po' i vecchi film con protagonista Doris Day.

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