mercoledì 5 febbraio 2014


Oggi vi parlerò del libro "La linea d'ombra" di Joseph Conrad. Ho scelto di leggere questo libro perché mi era venuta voglia di un po' di letteratura del Novecento.
Vi scrivo una breve trama: Un giovane marinaio decide di abbandonare la nave in cui lavora e di tornarsene a casa. Mentre alloggia nella Casa dell'Ufficiale Marittimo conosce il capitano Giles, con cui chiacchiera oziosamente nella calura dell'Oriente tropicale. Questo esperto uomo di mare gli consiglia di accettare di diventare capitano di una nave a vela ferma al porto di Bangkok dopo la morte del vecchio capitano. Senza rifletterci molto parte per assumere questo prestigioso compito e conosce l'equipaggio. Il primo ufficiale Burn, però, si ammala ma non ha nessuna intenzione di rimanere a terra. Contro il parere del medico il giovane capitano decide di partire lo stesso con il suo marinaio malato. Dopo poche ore di viaggio la nave è costretta all'immobilità della bonaccia e poco a poco tutto l'equipaggio viene colpito dalla febbre gialla. Tra i deliri di Burn, il quale è convinto che tutte quelle disgrazie siano causate dalla maledizione lanciata dal vecchio capitano di quella nave, e quei giorni statici in mezzo al mare il giovane capitano ha il tempo per riflettere sulla situazione in cui si trova. Dopo un violento temporale il giovane capitano riesce a manovrare da solo la nave e a riportarla indietro. Tornato a terra con il suo equipaggio, decimato dalla febbre gialla, incontra per caso il capitano Giles con cui chiacchiera brevemente prima di risalire a bordo sulla sua nave pronto a salpare per un nuovo viaggio insieme al primo ufficiale Burn e un nuovo equipaggio.
Questo libro l'ho trovato noioso, ma devo ammettere che l'autore è riuscito a creare il giusto stato di tensione: l'attesa dei personaggi, che sono costretti a restare in mezzo al mare, e l'irrequietezza del protagonista, il quale deve superare la linea d'ombra, ovvero quella che Conrad fa combaciare con quel momento "confusionario" che tutte le persone vivono prima di diventare adulti.

Nessun commento:

Posta un commento