lunedì 27 maggio 2024

Inaspettatamente Lasa, un paese in provincia di Bolzano, si è visto protagonista per l'inizio della terza settimana del 107esimo Giro d'Italia, in quanto la neve nelle alte montagne ha costretto gli organizzatori a cambiare il tracciato della tappa. Le regioni attraversate, dunque, sono state il Trentino Alto Adige, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, di nuovo il Veneto e infine il Lazio con Roma. Per il secondo anno consecutivo il Giro d'Italia è stato vinto da uno sloveno, ma questa volta si è trattato di Tadej Pogacar che, oltre alla maglia rosa, si è portato a casa anche la maglia azzurra di miglior scalatore, visto che le sue imprese sono state in salita. Ad accompagnarlo sul podio ci sono stati il colombiano Daniel Felipe Martinez e il gallese Geraint Thomas. Dopo nove anni la maglia bianca di miglior giovane è stata vinta da un italiano, ovvero Antonio Tiberi, che ha concluso la corsa rosa al quinto posto, mentre la maglia ciclamino l'ha conquistata per il secondo anno di fila Jonathan Milan. Infine la miglior squadra è stata il team Decathlon Ag2r La Mondiale. Le cose che mi sono piaciute di più nel Giro d'Italia 2024 sono state: la commozione di Benjamin Thomas quando ha vinto la tappa di Lucca e mi ha ispirata la sua frase: "Se non si rischia non si può vincere"; la tappa di Fano, dove Julian Alaphilippe e Mirco Maestri hanno pedalato in accordo e armonia per molti chilometri di fuga, come se fossero stati compagni di squadra, alla fine ha vinto il francese, che al termine della corsa ha aspettato Maestri per ringraziarlo del gran lavoro fatto insieme, dimostrando un bellissimo momento di sport; l'ultimo saluto da corridore di Domenico Pozzovivo che, dopo aver corso diciotto Giri d'Italia, finisce la sua carriera, avendo fatto una bellissima scalata nella Bocca della Selva e giungendo ventesimo nella classifica generale; ovviamente anche le vittorie italiane di Jonathan Milan ad Andora, a Francavilla al Mare e a Cento, di Filippo Ganna nella cronometro di Desenzano del Garda e infine di Andrea Vendrame a Sappada.

16a tappa:21/05 Lasa-Santa Cristina in Val Gardena(Monte Pana) di 118,4km. I ciclisti sarebbero dovuti partire da Livigno ma, a causa della neve, la tappa è stata modificata. Di conseguenza, sono saliti in auto e partiti da Lasa. Frigo è il primo a scappare e poi lo raggiungono Lopez e Ballerini, solo che ai -92,1 sono compatti. In contropiede Ballerini, Alaphilippe, Piccolo e Maestri formano la fuga. Sotto il traguardo volante di Bolzano sfila Ballerini e poi i quattro scalano il Passo Pinei, dove nel tratto più duro Piccolo fa fatica, come Ballerini, che si riesce a regolare tanto da superare Maestri e mettersi in caccia di Alaphilippe. Dal gruppo esce Fiorelli per l'Intergiro di Fiè allo Sciliar, che, però, se lo aggiudica Alaphilippe. Pietrobon prova a uscire dal gruppo e si accoda a Ballerini, Fiorelli e Maestri, ma poi sono Pietrobon e Ballerini a proseguire. Il francese bissa al traguardo volante di Siusi allo Sciliar, intanto Sanchez riacciuffa Pietrobon e cerca di andare avanti, anche se in testa al gruppo maglia rosa c'è molto movimento. Di fatti, tentano l'evasione Costiou, Scaroni e Pellizzari, comunque ai 1437m del Passo Pinei scollina per primo Alaphilippe e, dopo la discesa che ha portato a Ortisei, riesce a iniziare la salita del Monte Pana. Ai -5,3 sul francese rientrano Pellizzari, Costiou e Scaroni, però ai -2,4 Alaphilippe si rialza. Sulle rampe più dure Costiou guadagna qualche metro di vantaggio e ai -1,5 lo oltrepassa Pellizzari, mentre la maglia rosa va via in progressione e Martinez cerca di non perdere troppo. Tadej Pogacar fa la cinquina a Santa Cristina in Val Gardena, sprintano Pellizzari e Martinez.

17a tappa:22/05 Selva di Val Gardena-Passo Brocon di 159km. Partenza in salita e partono in tandem Fiorelli e Marcellusi, solo che l'inizio dell'ascesa del Passo Sella ha rimescolato la situazione. Di fatti, la Cima Coppi 2024, ovvero il Passo Sella con i suoi 2244m, l'ha guadagnata Giulio Pellizzari e poi lunghissima discesa, dopo la quale sono davanti Ghebreigzabhier e Alaphilippe. Sui due si aggregano Pellizzari e Quintana e successivamente Frigo, Steinhauser, Caruso, Conci, Ballerini e Valter. Il GPM del Passo Rolle viene preso da Pellizzari, dopodiché i dieci fuggitivi anticipano il gruppo maglia rosa nella discesa tecnica di quasi 30chilometri, anche se non sono molto lontani. Comincia il Passo Gobbera e ai -2,8 dalla vetta tutti i fuggitivi vengono riassorbiti. Ghebreigzabhier riparte per il GPM e Steinhauser lo raggiunge, ma in discesa l'eritreo scorre più veloce. Il tedesco ha una bella tempra, infatti ai -49,6 sono in due in testa. L'Intergiro di Canal San Bovo è per Steinhauser e i due iniziano l'ascesa di Albergo Passo Brocon. Dal gruppo scappa Frigo, che viene ripreso. Ci prova anche Geschke senza successo. Ai -2,5 dalla vetta Steinhauser se ne va perché Ghebreigzabhier fa fatica, dunque il tedesco agguanta il GPM. Dietro c'è l'attacco di Frigo e Scaroni, poi al traguardo volante di Pieve Tesino passano uno alla volta Steinhauser, Ghebreigzabhier, Frigo e il gruppo maglia rosa. Di nuovo il Passo Brocon da un altro versante con il tedesco, poi l'eritreo, Frigo e il gruppo maglia rosa, che riassorbe Frigo e Ghebreigzabhier. Martinez accende la battaglia tra gli uomini di classifica, però dopo un po' la maglia rosa accelera andandosene. Ai 1610m del Passo Brocon gioisce in solitaria Georg Steinhauser, secondo Pogacar e Tiberi regola un gruppetto di cinque.

18a tappa:23/05 Fiera di Primiero-Padova di 179km. La svelta andatura ha spezzato il gruppo e la fuga fa fatica a prendere il largo. Durante l'ascesa del Lamon riescono a scappare Fiorelli, Honorè, Pietrobon e Maestri, che conquista i tre punti per la maglia azzurra, e dietro tornano ad essere un gruppo, che controlla i battistrada. Al traguardo volante di Valdobbiadene passa Pietrobon e l'Intergiro di Villorba va a Fiorelli. Dal gruppo parte deciso Affini e ai -55,7 si aggancia ai quattro, poi sprintano al traguardo volante di Martellago con Fiorelli vincente. Le squadre dei velocisti corrono veloce tenendo i cinque a una quindicina di secondi. Quando sono in procinto di recuperarli, Pietrobon, Affini, Honorè e Maestri insistono, comunque ai -10,4 sono tutti insieme. Volatone di Tim Merlier, che festeggia una seconda volta a questo Giro, scorrendo la maglia ciclamino Milan e Groves.

19a tappa:24/05 Mortegliano-Sappada di 157km. Dopo quattro chilometri dalla partenza scappano Mullen, Affini, Velasco, Sheffield, Valter, Hoole, Milesi, Vendrame, Piccolo e Lonardi, comunque dietro battagliano per poterli imitare. A Peonis cambia la situazione, infatti al traguardo volante passa Alaphilippe assieme a Plapp, Sanchez, Hermans, Vendrame e Narvaez. A loro si aggiungono Theuns, Mattia Bais, Stuyven, Paleni e in seguito riescono ad entrare Velasco, Valgren, Tarozzi, Honorè, Steinhauser, De Marchi, Tratnik, Van Dijke e De Pooter. Per l'Intergiro di Paularo Tarozzi anticipa i diciotto compagni di fuga, però in salita gli vanno dietro Alaphilippe, Narvaes, Steinhauser e Sanchez. Il Passo Duron lo scollinanno Alaphilippe, Steinhauser, Narvaez, Sanchez e Hermans, poi in discesa si unisce Vendrame. Ai -3 dalla vetta di Sella Valcalda scatta Alaphilippe, su cui si fanno sotto Plapp, Steinhauser, Narvaez, Sanchez e Vendrame, che prova ad andarsene da solo scorrendo una veloce discesa. Sui quattro si aggancia Hermans, intanto Vendrame è il primo a mettere la bici sulla Cima Sappada. Dietro Steinhauser e Narvaez vanno avanti, ma Sanchez con foga si accoda con Alaphilippe e Plapp e anche Hermans riesce a stare con il gruppetto. Steinhauser procede meglio in salita, anche se Vendrame è a un minuto e otto secondi. Sanchez è scatenato e fa coppietta con il tedesco, ma dopo un po' lo lascia solo. Il GPM, però, lo conquista l'italiano e poi si invola verso l'arrivo con lo spagnolo ad inseguirlo. Sappada accoglie il solitario e sorridente Andrea Vendrame, poi uno alla volta Sanchez e Steinhauser.

20a tappa:25/05 Alpago-Bassano del Grappa d 184km. Sotto la pioggia si sono accese le micce e dopo una decina di chilometri si allontanano Ballerini e Germani. Sono i primi sul Muro di Ca' del Poggio e Germani si aggiudica il GPM. Dopo loro due transitano Pietrobon, Sanchez, Fernandez, Vendrame, Conci, Janssens, Theuns, Mulueberhan e Tonelli, che ai -141,5 raggiungono i due, grazie anche al loro rallentamento. Poi sugli undici splende il sole, che illumina lo sprint di Ballerini per il traguardo volante di Possagno. Durante la prima ascesa del Monte Grappa i battistrada sono Janssens, Tonelli e Sanchez, mentre dal gruppo maglia rosa esce Pellizzari, che recupera uno alla volta i fuggitivi. Di fatti, va a conquistare i punti per la maglia azzurra e poi giù in discesa con Janssens che non riesce a tenere il ritmo degli altri tre. Ai -68,5 Tonelli si sfila dopo aver tirato per Pellizzari sullo strappo del Pianaro. Di nuovo discesa che consente a Tonelli di ritornare sotto i due ai -64,1. A Semenzano del Garda è posto l'arco dell'Intergiro, sotto il quale transita Tonelli. Dopodiché i tre risalgono per la seconda volta i diciotto chilometri del Monte Grappa, anche se dopo un'ultima trainata Tonelli si stacca. Pellizzari mulina bene le gambe tanto che Sanchez non riesce a stargli dietro. La squadra della maglia rosa fa un'intensa andatura che la porta a riassorbire i fuggitivi di giornata. Appena Majka si sposta, Pogacar scatta e si mette all'inseguimento di Pellizzari, che ai -35,4 viene ripreso e gli viene detto dalla maglia rosa di rimanere a ruota. Dietro ci sono Tiberi, Martinez e Rubio. Solo che la maglia rosa è troppo forte, quindi rimane da solo e conferma anche la maglia azzurra sfilando sotto il GPM del Monte Grappa. I tre si accodano a Pellizzari sotto l'arco del GPM e in discesa Tiberi tenta un attacco, intanto Pogacar vince il traguardo volante Il Pianaro. In quattro fanno lo strappo, anche se Martinez scatta per i due secondi di abbuono e Rubio prende il secondo rimanente. Tiberi si aggancia ai due colombiani in discesa, che consente a O'Connor, Thomas, Valentin Paret-Peintre e Pellizzari di rientrare sul terzetto. L'arrivo di Bassano del Grappa sigilla definitivamente la vittoria della maglia rosa Tadej Pogacar al Giro d'Italia 2024, a 2minuti e 07secondi volata a sette con Paret-Peintre e Martinez.

21a tappa: 26/05 Roma-Roma di 125km. La partenza dell'ultima tappa del 107esimo Giro d'Italia è stata nella città eterna, in particolare dal quartiere dell'EUR. I corridori hanno raggiunto Ostia, lasciandola per tornare a Roma. Al primo passaggio al traguardo transita da solo Domenico Pozzovivo per salutare e concludere la sua carriera dopo diciotto Giri d'Italia. Ai -72 Baudin e Honorè scappano e si accodano Marcellusi e Costiou per tentare di affrontare in testa i sette giri da 9,5km l'uno. Al secondo giro è posto il traguardo volante, che se l'è aggiudicato Marcellusi, mentre nell'Intergiro dei Fori Imperiali sprinta Costiou. Al sesto giro c'è l'ultimo sprint e Honorè passa per primo. Ai -13,3 i quattro vengono riacciuffati, nel frattempo c'è una caduta, al cui interno c'era anche Storer, e Milan buca una ruota nell'ultimo giro. Il gruppo compatto vola, finendo con il tris di Tim Merlier, nonostante la foratura la maglia ciclamino Milan arriva secondo e Groves chiude il podio della tappa di Roma.

lunedì 20 maggio 2024


 Pompei, con la sua parte moderna e con la città romana, che è stata sommersa nel 79D.C. dall'esplosione del Vesuvio e oggi riscoperta con gli scavi archeologici, ha accolto la prima tappa dopo il giorno di riposo del Giro d'Italia 2024. I corridori, quindi, sono ripartiti dalla Campania e hanno cominciato a risalire la penisola, correndo in Puglia, Molise, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e in Lombardia, finendo la seconda settimana di gare a Livigno.

10a tappa:14/05 Pompei-Cusano Mutri(Bocca della Selva) di 142km. Appena lasciano Pompei, partono subito Hermans e  Clarke e De Marchi riesce a rientrare sui due. Dietro molti corridori vogliono raggiungere i colleghi di testa. Al traguardo volante di Arpaia davanti restano De Marchi e Clarke, perché il gruppo corre veloce e un folto gruppetto evade per conquistare la fuga. Durante l'ascesa di Campo Sauro i corridori, che hanno anticipato il gruppo, sono ventisette, ossia De Marchi, Clarke, Hamilton, Covili, Fiorelli, Frigo, Foss, Conci, Chaves, Zana, Bais, Tratnik, Pozzovivo, Vermaerke, Alaphilippe, Vansevenant, Caruso, Paleni, Velasco, Geschke, Aurelien e Valentin Paret-Peintre, Bagioli, Lopez, Barta, Bardet e Schachmann. I punti per la maglia azzurra li ha presi Geschke e l'Intergiro di Guardia Sanframondi è di Fiorelli. Ne approfitta Tratnik, che fugge in contropiede e da solo transita a Cusano Mutri. A 36secondi ci sono Bardet, Frigo, Bagioli e Valentin Paret-Peintre. Lo sloveno va su per la salita Bocca della Selva, mentre il gruppetto di quattro diventa di tre, perché Frigo si stacca. Paret-Peintre scatta con Bardet, così i due francesi inseguono. Paret-Peintre riscatta e va in caccia di Tratnik, che lo supera con uno scatto ai -2,7 e anche Bardet imita il connazionale. Dal gruppo maglia rosa Tiberi parte con Pogacar, ma chiudono presto. In cima alla Bocca della Selva Valentin Paret-Peintre giunge tutto solo, a 29secondi Bardet e terzo Tratnik.

11a tappa:15/05 Foiano di Val Fortore-Francavilla al Mare di 207km. Con calma Champion e Affini se ne vanno, poi Van Dijke raggiunge il suo compagno di squadra e il francese. Nel tratto ondulato il gruppo maglia rosa si scompone in tre tronconi, ma si riuniscono in tempo per affrontare il GPM di Pietracatella dietro ai tre fuggitivi. A Casacalenda lo sprint per la maglia ciclamino se lo aggiudica Champion e, giunti a Termoli, vedono il Mar Adriatico, che tengono a destra. Champion va a prendersi l'Intergiro di San Salvo Marina e i tre si rialzano poco prima del traguardo volante di Fossacesia Marina, dove sprinta Mullen. Dopodiché ai -20,7 scappa Piccolo, solo che le squadre dei velocisti non gli hanno lasciato spazio perché vogliono fare la volata. A Francavilla al Mare, per la seconda volta a questo Giro d'Italia, vince la maglia ciclamino Jonathan Milan, poco dietro Merlier, però c'è un suo cambio di direzione così lo hanno retrocesso, quindi si scala, ossia Groves e Lonardi.

12a tappa:16/05 Martinsicuro-Fano di 193km. La prima parte del tracciato è stata pianeggiante, quindi in molti vogliono comporre la fuga. I più fortunati sono Affini, Clarke, Hepburn e Maestri. Dopo Civitanova Marche comincia il tratto ondulato, così ai quattro si aggiungono Alaphilippe, Costiou, Narvaez, Scaroni, Thomas, Sanchez. Ai -126,2 partono Alaphilippe e Maestri, perché dietro di loro l'atteggiamento dei colleghi è nervoso. A Recanati i due battistrada sono ancora davanti e un gruppo di trentasette corridori sono al loro inseguimento. Nel sali e scendi marchigiano si forma un gruppetto di inseguitori, composta da Narvaez, Scaroni, Valgren, Hermans, Thomas, Leemreize, Smith, Trentin, Clarke e Costiou, che a causa di un problema meccanico non riesce a rientrare e viene riassorbito dai corridori rimasti del folto gruppetto. Nella ripida salita di Ostra Maestri fa fatica, soprattutto nelle rampe al 15%, ma Alaphilippe lo aspetta. I due proseguono fino ai -11,5 quando Alaphilippe se ne va sul Monte Giove. Maestri viene superato da Hermans e Narvaez. Dopo una lunga fuga a due, Julian Alaphilippe arriva da solo a Fano, a 31secondi volata di Narvaez e Hermans.

13a tappa:17/05 Riccione-Cento di 180km. La tappa senza gran premi della montagna ha visto un'immediata fuga di Pietrobon, Tarozzi e Tonelli. Il gruppo li ha tenuti a debita distanza, anche se ai traguardi volanti i velocisti hanno movimentato l'andatura per i punti della maglia ciclamino. Al primo arco del traguardo volante di Villanova di Forlì passa Pietrobon e l'Intergiro di Lugo se lo prende il corridore delle zone, ossia Tarozzi, mentre al traguardo volante di Conselice bissa Pietrobon. Visto che si corre nella Pianura Padana e c'è stato il vento laterale, la Ineos Grenadier accelera per creare dei ventagli e spezzare il gruppo, riuscendo nell'intento. I tre fuggitivi vengono risucchiati ai -52,7 dalla prima parte del gruppo ma, attraversando Molinella, rientra la seconda. Ai -38,1 si ricompattano, complice il calar del vento, e ai -30,7 scappano Marcellusi e De Pooter, il quale non vuole mollare alla rimonta del gruppo. Ai -9 si organizzano per la volata, infatti nella tappa, in cui è stata protagonista l'Emilia Romagna, c'è il tris della maglia ciclamino Jonathan Milan e sfilano Aniolkowski e Bauhaus.

14a tappa:18/05 Castiglione delle Stiviere-Desenzano del Garda di 31,2km. La cronometro con due rilevamenti cronometrici a Solferino e a Torre di San Martino è stata percorsa in 35minuti e 02secondi con una media oraria di 53,434km/h dal più forte, ovvero il campione nazionale italiano Filippo Ganna, il secondo Pogacar ha terminato a 29secondi e il terzo Arensman a 1minuto e 07secondi.

15a tappa: 19/05 Manerba del Garda-Livigno(Mottolino) di 223km. La tappa più lunga della 107esima edizione del Giro d'Italia ha previsto il superamento, per ben due volte, di quota 2000metri. Dopo esser stati fermi sotto l'arco del km0, fuggono Pithie, Bayer, Ewan, Davide Bais, Tonelli, Van Lerberghe, Wood, Velasco, Askey, Calmejane, Le Gac e Ballerini, mentre Piccolo è a metà strada. Sulla salita di Lodrino dal gruppo maglia rosa Geschke vuole raggiungere gli uomini davanti, portandosi dietro un folto gruppetto, intanto i punti per la maglia azzurra li conquista Pithie. Dietro ai dodici inseguono Alaphilippe e Ghebreigzabhier, ma sulle prime rampe del Colle San Zeno ritornano nel gruppetto. Dai fuggitivi si staccano Le Gac, Van Lerberghe, Ewan e si aggiungono Piganzoli, Scaroni e Pellizzari, insomma ai 1418m Scaroni capeggia un gruppo di quarantasette corridori. Nella discesa sinuosa si allontanano Bayer, Ballerini, Scaroni, Pellizzari, Tonelli e Wood. Ai -81,2 Ballerini lascia i cinque compagni di fuga e anche Bayer va su con il suo ritmo. Dopodiché c'è l'ascesa del Passo del Mortirolo e Wood perde contatto, pure Tonelli ai -7,2 dalla vetta si stacca. Conci riacciuffa Pellizzari e Scaroni, che passa primo ai 1854m. Si scende e a Sondalo si forma un gruppetto con Storer, Quintana, Ghebreigzabhier, Ries, Narvaez, Steinhauser, Vansevenant, Covili, Pellizzari, Scaroni, Lopez, Valter, Conci, Piganzoli, Alaphilippe, Geschke, Velasco e Sanchez. Ai -43,1 Narvaez e Valter allungano, però tornano in diciotto. Ai -31,4 Sanchez rimane indietro e dopo un po' Piganzoli aumenta la velocità tanto da andarsene con Steinhauser, Conci, Covili, Storer, Geschke, Quintana, Alaphilippe e Valter, che prende il traguardo volante di Le Motte. L'Intergiro di Isolaccia-Valdidietro è per Piganzoli. Sul Passo del Foscagno Steinhauser prova a proseguire da solo e i primi inseguitori sono Valter, Storer e Quintana, sui quali si fanno sotto Conci, Piganzoli, Geschke e Covili. Con facilità il colombiano abbandona i sei e ai -4,2 dalla vetta aggancia il tedesco. Il gruppo maglia rosa non è molto lontano dai battistrada, così Pogacar parte e supera i più immediati, anche se Valter gli si accoda per pochi metri. Quintana va via, anche se Steinhauser continua a inseguire, nonostante Pogacar lo superi. Dietro Bardet tenta di migliorarsi in classifica, nel frattempo ai 2291m del Foscagno transita Quintana che, dopo tre chilometri di discesa, si appresta a scalare l'ultima salita per Livigno. Lo sloveno è inesorabile, infatti ai -1,9 oltrepassa il colombiano, così nella stazione sciistica di Mottolino a 2385m d'altitudine la maglia rosa Tadej Pogacar è vincitore per la quarta volta, alla spicciolata Quintana e Steinhauser.

lunedì 13 maggio 2024

La dimora regia di Venaria Reale ha accolto la partenza dei ciclisti partecipanti alla 107esima edizione del Giro d'Italia. Dopo tre tappe in Piemonte, che hanno previsto anche l'arrivo al Santuario di Oropa, la corsa rosa ha attraversato le strade liguri, toscane, umbre, laziali, abruzzesi e campane, terminando i primi nove giorni di gara a Napoli. Finalmente ho avuto modo di assistere a una partenza, ovvero quella di Genova. Come sempre, è stata una bellissima emozione e ho avuto modo di vedere i corridori da vicino, infatti, al termine del riassunto delle tappe, vi lascio la foto più bella che sono riuscita a fare.

1a tappa: 04/05 Venaria Reale-Torino di 140km. I primi fuggitivi del Giro d'Italia 2024 sono stati Pietrobon, Ghebreigzabhier, Barre, Debeaumarche, Calmejane e Fiorelli, il quale si è aggiudicato i punti del GPM di Berzano di San Pietro e pure il traguardo volante di Moriondo Torinese. Dal gruppo l'Alpecin Deceunick fa il forcing per permettere a Groves di arrivare settimo e prendere già dei punti per la maglia ciclamino. I sei battistrada proseguono, ma ai -4,2 dalla vetta della salita di Superga scattano Calmejane e Pietrobon. Dopodiché Ghebreigzabhier li raggiunge e li supera, mentre sui due si riaccoda Fiorelli. L'eritreo transita al GPM e dopo poco viene ripreso da Calmejane, così alla fine della discesa la coppia è inseguita da Fiorelli e Pietrobon. Ai -33,7 Ghebreigzabhier se ne va nella prima ascesa della salita di San Vito, ma in discesa Calmejane lo riprende. Passano la linea del traguardo per l'anello finale di 30km con la salita della Maddalena. Ai -2,9 dalla fine della scalata scatta Calmejane, che scollina e dal gruppo evadono Schachmann, Honorè e Conci. Sui tre rientrano Caruso, Pellizzari, De Marchi e Baudin, in questo modo a Moncalieri sono in otto. Ai -6,7 dal traguardo Conci allunga e nella seconda ascesa del San Vito lo inseguono Pellizzari, Pogacar e Narvaez. Ai -3,1 Pogacar riscatta e Narvaez tiene, appena più indietro Schachmann. A Torino vince e indossa la maglia rosa il campione nazionale dell'Ecuador Jhonathan Narvaez, poi Schachmann e Pogacar.

2a tappa:05/05 San Francesco al Campo-Santuario di Oropa di 161km. Il velodromo Francone ha ospitato la partenza della tappa, che è stata vissuta in maniera frizzante dai corridori. Solo dopo sei chilometri Fiorelli, Marcellusi, Davide Bais, Piccolo e Scaroni si allontanano formando la fuga. Dopo l'Itergiro di Crocemosso Piccolo abbandona i compagni di giornata ed è il primo a scalare la salita Oasi Zegna, venendo inseguito da Bais, Marcellusi e Scaroni, mentre dal gruppo esce Wood, che viene di nuovo riassorbito. Nell'ascesa di Nelva Piccolo è a un minuto e trenta secondi e dietro i più decisi all'inseguimento sono Scaroni e Marcellusi, il quale non riesce a tenere il ritmo ma in discesa torna sotto a Scaroni. Tutto solo Piccolo giunge a Biella e si inerpica per gli 11,8km che portano al Santuario di Oropa. Il gruppo, però, è implacabile, infatti ai -6,5 lo riacciuffa. Nelle rampe più arcigne Pogacar parte con O'Connor, ma ai -4,3 l'australiano lo lascia andare. Thomas fa coppia con O'Connor, a cui si aggiungono altri dieci corridori senza la maglia rosa. Ai 1142m del santuario Tadej Pogacar arriva da solo, aggiudicandosi anche la maglia rosa, invece a 27secondi ci sono Martinez e Thomas.

3a tappa:06/05 Novara-Fossano di 166km. I ciclisti hanno proceduto in modo tranquillo, rimanendo sotto i 40km/h. Sono passati in mezzo alle risaie di Vercelli e dopo un'ora di corsa hanno prodotto una media di 38,4km/h. Superati i 60km dalla partenza Ballerini lascia il gruppo, che ritorna compatto ai -97,5. L'andatura aumenta nei pressi di Masio, dove è posto lo sprint per i punti della maglia ciclamino, conquistato da Milan. Dato che il gruppo si è spezzato in due, Fiorelli prova a evadere portandosi dietro i velocisti con alcuni compagni di squadra, dandosi cambi regolari. La maglia rosa e gli altri ciclisti lasciano loro un vantaggio massimo di 1minuto e 44secondi. A Montegrosso d'Asti l'Intergiro lo rivince Milan. In testa al gruppo maglia rosa, però, tirano talmente forte che si dividono in due. Ai -43,3 sono tutti insieme e a Cherasco Swift prende gli abbuoni. Ai -3,2 Honorè attacca con Pogacar e Thomas, ma il danese si sfila presto. Gli uomini dei velocisti riacciuffano la coppia ai -300m dal traguardo, che se lo aggiudica in volata Tim Merlier, a seguire Milan e Girmay.

4a tappa:07/05 Acqui Terme-Andora di 190km. Munoz esce dal gruppo, appena passa l'arco del km0. Poi si accodano De Bod, Calmejane e Ganna, il quale, dopo 27km, si rialza. I tre continuano a pedalare approdando sulle strade del savonese. In mezzo alla nebbia scollinano il Colle del Melogno con Calmejane in testa e ad Altare l'Intergiro se lo aggiudica Munoz. Ai -72,7 Calmejane non segue più i suoi compagni di fuga. De Bod e Munoz transitano per Savona e dopo 2minuti e 30secondi ha fatto lo stesso il gruppo. Dopodiché si sono immessi sull'Aurelia tenendo a sinistra il Mar Ligure. La fuga dei due uomini si conclude ai -4,7, anche se De Bod ha tentato per qualche metro di rimanere da solo davanti. Appena si sale sul Capo Mele, Ganna scatta. Cerca di imitarlo Van Poppel e Pasqualon supera l'olandese senza fare la differenza. Ai -2,8 Fiorelli resta fuori di più, però il gruppo è velocissimo, tanto che ai -400m riprende Ganna e si prepara alla volata. Il lungomare di Andora con le palme vestite di rosa accoglie, come primo, Jonathan Milan, a scorrere Groves e Bauhaus.

5a tappa:08/05 Genova-Lucca di 178km. Abbandonando Genova partono subito Mattia Bais, Askey e Costiou, che molla la testa della corsa. Da dietro Geschke e Tarozzi cercano di rientrare sui due davanti, che li aspettano. Di fatti, ai -164,8 si costituisce una fuga di quattro uomini. A Chiavari Tarozzi si è avvantaggiato rispetto ai compagni, ma presto tornano ad essere in quattro. Visto che il gruppo si è avvicinato molto, Wood ha provato a raggiungere i battistrada senza successo. Poi scalano i 15,3km del Passo del Bracco e l'Alpecin Deceunick fa un'andatura frizzante per cercare di ridurre il numero dei velocisti, però ha portato tutti più vicini ai fuggitivi. Intanto Bais accelera, solo che è Geschke ad aggiudicarsi il GPM. Ai -111,4 il gruppo si ricompatta e prosegue con calma, ma si corre per il traguardo volante di Ceparana, conquistato da Groves. Ai -77,2 cercano l'evasione Thomas, Pietrobon, Paleni e Valgren, ottenendo un vantaggio superiore al minuto. Nell'Intergiro di Luni Pietrobon passa per primo e a Camaiore transita Thomas. In cima al Montemagno Valgren e gli altri tre sono ancora in fuga. Ai -900m Pietrobon attacca, ma a Lucca triofa Benjamin Thomas, secondo Valgren e solo terzo Pietrobon.

6a tappa:09/05 Torre del Lago Puccini(Viareggio)-Rapolano Terme di 180km. C'è molta lotta per andare in fuga e nel centro storico di Volterra superano l'arco del GPM Fiorelli, Aurelien Paret-Peintre e Alaphilippe. Ai -90,7 una ventina di corridori è intenzionata a fuggire dal gruppo ma, prima del ricongiungimento, Alaphilippe parte con Sanchez e Groves, sui quali si riportano Plapp, Fiorelli e Trentin. Il sestetto prende le distanze e ai -78,1 si aggrega Vendrame, così in sette si possono giocare il traguardo volante di Casole d'Elsa, regolato da Groves. Zambanini sbaglia l'attimo per raggiungere i fuggitivi di giornata, che si apprestano ad affrontare i tratti in sterrato previsti. Il primo è stato pianeggiante e lungo 4,4km, mentre il secondo settore è stato caratterizzato dalla salita, in cui Plapp si è allontanato e subito si riaccodano Alaphilippe e Sanchez. I tre passano sull'asfalto il GPM di Grotti e in discesa dal gruppo prova ad andarsene Honorè, intanto a Monteroni d'Arbia l'Intergiro lo vince Plapp. Infine, i tre sono i primi a mettere le bici sull'ultimo tratto di sterrato di Pievina e poi di nuovo asfalto. Ai -11,3, sbagliando una rotonda, il terzetto si sfalda e davanti c'è Plapp, però ai -10 si riforma il gruppetto. Il gruppo accelera l'andatura a Rapolano Terme. Appena entrano nel paese, Plapp scatta, chiude Sanchez e parte in contropiede. Ricuce Alaphilippe e l'australiano non molla. Dal gruppo esce Piccolo, ma la tappa tutta in Toscana si conclude con la volata del terzetto, conquistata da Pelayo Sanchez Mayo, dietro Alaphilippe e a pochi metri Plapp.

7a tappa:10/05 Foligno-Perugia di 40,6km. In terra umba si è corsa la prima cronometro del 107esimo Giro d'Italia. Primo tratto pianeggiante e poi, dopo il secondo rilevamento cronometrico di Ponte Valleceppi, inizia la salita di 6,6km con pendenza media del 4,1%. Il più bravo, che ha prodotto una media oraria di 47,087km/h, è stato la maglia rosa Tadej Pogacar, il quale ha completato il percorso in 51minuti e 44secondi, a 17sec Ganna e a 49sec Sheffield.

8a tappa:11/05 Spoleto-Prati di Tivo di 152km. Pronti via c'è la salita di Forca di Cerro, dove i corridori lottano per centrare la fuga. I primi ad allontanarsi sono Steinhause e Costiou, sui quali in discesa si riporta Marcellusi. Durante l'ascesa di Forca Capistrello, però, si rimescolano le carte, infatti i più forti sono Geschke, Steinhauser, Bardet e Valentin Paret-Peintre. Ai quattro si aggiungono Verre, Sheffield, Narvaez e Alaphilippe. Dopodiché si aggregano Mulueberhane, Storer, Quintana, Sanchez, Marcellusi e De Marchi. I quattordici battistrada vanno avanti, però il gruppo maglia rosa li tiene a pochi minuti di distanza. A Capitignano Sheffield, Steinhauser e Bardet fanno lo sprint per l'Intergiro, che lo conquista il francese. I quattordici si riuniscono, solo che sul Croce Abbio ai -45,7 Steinhauser scatta e Verre, Mulueberhane, Quintana ricuciono in fretta, invece Sheffield porta sotto Sanchez, Geschke e Bardet. Si ricompattano e ci prova Marcellusi, così si staccano per la seconda volta De Marchi e Alaphilippe. Al GPM Geschke passa sotto l'arco e con Steinhauser prova l'evasione senza successo. Di nuovo in quattordici circumnavigano il lago di Campotosto e il gruppo riduce il vantaggio sotto il minuto. Appena inizia la salita di Prati di Tivo, Alaphilippe perde contatto e ai -12,5 Verre scatta dal fondo dei fuggitivi, ma lo raggiungono Bardet, Paret-Peintre, Steinhauesr, Geschke e Storer e dopo un po' il lucano si sfila. Ai -10,3 Paret-Peintre parte forte e lo insegue Steinhauser. Paret-Peintre si prende i tre secondi di abbuono di Pietracamela, mentre gli uomini di classifica se ne disinteressano. Il gruppo riassorbe ai -4,2 anche il francese. Dopo i -1,8 Tiberi muove il ritmo per due volte, ma Majka rientra per tirare la volata. La maglia rosa Tadej Pogacar fa la tripletta ai 1450m di Prati di Tivo, poi arrivano Martinez e O'Connor.

9a tappa:12/05 Avezzano-Napoli di 214km. Il tandem della Polti Kometa, composto da Maestri e Pietrobon, è stato il gruppetto, al quale le squadre dei velocisti hanno concesso la possibilità di andare in fuga. La tappa prosegue con i due in testa e il gruppo al loro inseguimento fino al traguardo Intergiro di Giugliano in Campania, dove alcuni ciclisti tentano di evadere dal gruppo, che non vuole mandar via nessun altro. I due compagni di squadra si danno cambi regolari anche sulla salita Monte di Procida. Purtroppo, a causa del traguardo volante di Bacoli, il gruppo si fa sempre più vicino. In una rampa del 15%, così, Alaphilippe scatta e poi lo imita Conci. Insieme si accodano al tandem e si uniscono pure Vermaerke e Askey. Per poco anche Costiou fa parte dei battistrada, perché prova ad andarsene lontano con Alaphilippe. Alle loro spalle ci sono Vermaerke e Maestri. Alaphilippe non vuole perdere l'occasione, ma ai -7,7, come un fulmine, Narvaez lo supera, comunque dietro c'è molta bagarre. La strada tortuosa sembra agevolare l'ecuadoriano, però ai -20m dall'arrivo in Viale Caracciolo diventa una questione tra velocisti, infatti Olav Kooij ha la meglio su Milan e Molano. 



domenica 5 maggio 2024

 Ciao a tutti!

il Giro d'Italia è cominciato ieri, per fortuna, visto che io e la mia famiglia stiamo vivendo un periodo di perenne ansia per il fatto della casa. La visione delle gesta dei corridori della corsa rosa è un ottimo modo per non pensare. L'altro modo, che utilizzo per non continuare a sbattere la testa sul problema, è leggere. Per questo, sul cellulare mi sono scaricata l'applicazione ReadEra, così, quando nella borsetta non c'è spazio per un libro, ho sempre a disposizione qualcosa da leggere. Come mi è successo nella passeggiata che ho fatto ieri mattina prima di vedere il ciclismo. Di fatti, nella libreria dell'applicazione ci ho inserito anche l'ebook del mio libro "30 anni belli e... incasinati". Non so se vi ricordate la trama, ma non vi preoccupate, vi rinfresco la memoria;)

Elisabetta ha appena compiuto trent'anni e dal giorno del suo compleanno le capitano una serie di disavventure, che sembrano allontanare sempre di più il suo progetto di vita. Per placare l'ansia cerca aiuto da un professionista, solo che i suoi trent'anni si dipanano in modo bello e... incasinato.

Se vi avessi messo un po' di curiosità e vi fosse venuta voglia di leggere l'ebook, vi lascio la possibilità di cliccare su "30 anni belli e... incasinati" per poterlo acquistare. Non mi resta che augurarvi Buona Lettura ;)