domenica 19 aprile 2020


Oggi vi parlerò del libro "La ragazza del convenience store" di Murata Sayaka. Un po' di mesi fa mia sorella Carlotta, leggendo il blog di un'appassionata del Giappone, ha scovato la recensione di questo libro che ha voluto assolutamente comprare; così io in questi giorni l'ho preso in prestito per una lettura.
Vi scrivo una breve trama: Keiko Furukura ha trentasei anni e da diciotto lavora nello stesso konbini, che sarebbe un supermarket aperto ventiquattro ore su ventiquattro. Fin da piccola era stata considerata una bambina complessa perché reagiva alle problematiche affrontandole di petto, invece di essere accondiscendente e pacata. Per tranquillizzare i genitori e la sorella, Keiko diventa silenziosa e poco propensa a stare in mezzo agli altri. Un giorno, dopo aver assistito a una rappresentazione teatrale, si perde nel quartiere del teatro e viene attirata da un cartello che cerca personale per l'apertura di un nuovo konbini. Dopo il primo colloquio Keiko e gli altri pretendenti vengono addestrati a diventare dei perfetti commessi, così per la prima volta Keiko è contenta di sapere come comportarsi con le persone. Per questo, anche dopo la laurea, continua a lavorare con un contratto part-time nello stesso konbini, ma i suoi famigliari sono imbarazzati per lei perché alla sua età non ha ancora un lavoro fisso e ben retribuito e soprattutto non è ancora sposata. Keiko, però, ha completamente dedicato la sua vita ad essere la commessa perfetta per il suo konbini; solo che gli amici la prendono in giro per il suo stato sociale e la incoraggiano a cercarsi un marito. Sulla sua strada appare Shiraha che , dopo una ricerca sulla loro società, è giunto alla conclusione che i rapporti interpersonali siano uguali a quelli della preistoria e per questo è alla ricerca di una moglie. Keiko, pressata dalle dicerie di amici e famigliari, fa delle scelte sbagliate ma non può fare a meno di tornare al proprio modo di essere.
Con delicatezza la scrittrice racconta molto bene, con il pacato personaggio di Keiko, la difficoltà che le persone incontrano quando non rispettano le regole delle convenzioni sociali. Per la maggioranza degli esseri umani bisogna seguire a tutti i costi gli standard della società, altrimenti la pena è l'esclusione sociale o la derisione. In questo libro la protagonista, per quanto cerchi di essere simile agli altri, che si reputano migliori di lei, non può fare a meno di seguire la sua passione e il suo vero modo di essere. Insomma non si può essere quello che gli altri vogliono che noi siamo, perché il mondo è bello per le sue diversità che rendono l'umanità complessa e allo stesso tempo meravigliosa.

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