lunedì 3 giugno 2019


Nella festa della Repubblica italiana si è concluso con una breve cronometro individuale a Verona il Giro d'Italia 2019. Le ultime sei tappe sono state molto dure per i corridori e molto belle per gli appassionati perché hanno lottato fino alla fine per la vittoria o la classifica generale, girovagando per la Lombardia, il Trentino Alto Adige e il Veneto. Di questa 102esima edizione le cose che mi sono piaciute sono state: la maglia rosa Richard Carapaz, che con la sua pacata calma è riuscito a conquistarsi il primato; la fuga solitaria di 145km del giapponese Sho Hatsuyama; la tenacia di Alexis Vuillermoz che è finito in un prato e, nonostante un violento attacco d'asma, ha portato a termine la tappa del Mortirolo; l'umiltà di Valerio Conti, quando ha preso la maglia rosa e si sarebbe meritato di vincerla; le vittorie di due squadre professional, ovvero quella di forza a San Giovanni Rotondo di Fausto Masnada(Androni Sidermec) e quella al cardiopalma a Santa Maria di Sala di Damiano Cima(Nippo vini Fantini Faizané).
16a tappa: 28/05 Lovere-Ponte di Legno di 194km. La tappa avrebbe dovuto prevedere la presenza del Gavia, ma per la neve è stato tolto dal percorso e sostituito con altre due dure salite. Al primo colpo di pedale sono partiti Honoré, Hirt, Nibali Antonio, Masnada, Amador, Ciccone, Ulissi, Bilbao Lopez, Caruso, Villella, Juul Jensen, Owsian, Bidard, Nieve, Cattaneo, Brown, Dombrowski, Bouwman, Schwarzmann, Ventoso, Hindley. La prima asperità che ha sostituito il Gavia è stato il Cevo e nei 10,6km di ascesa corrono ad un'andatura regolare, anche nel tratto della valle, costellata di borghi antichi, per raggiungere l'Aprica. I fuggitivi l'hanno scalata con 5minuti di differenza dal gruppo maglia rosa e in discesa scorre più veloce Ventoso per anticipare il Passo del Mortirolo, solo che gli altri 20 non ci stanno quindi iniziano a scalare tutti insieme. Nelle rampe con pendenze oltre il 10% rimangono Ciccone, Nieve, Caruso, Hirt, Masnada, Dombrownski. Quest'ultimi si staccano, invece Hirt scatta ma in progressione si aggregano Caruso e Ciccone. Dietro Nibali parte e dopo un po' anche Carthy con Carapaz che controlla tenendoli a pochi secondi. Li riprendono e Lopez Moreno li anticipa per prendere la discesa in testa con il compagno di squadra Bilbao Lopez, incontrato negli ultimi tratti di salita. I due battistrada finiscono la tortuosa discesa insieme e nella valle litigano per questioni di squadre. Ai -12,2 Ciccone scatta ma Hirt non lo molla. Al loro inseguimento ci sono Masnada a più di un minuto e poi Caruso, Lopez, Nibali, Landa, Carapaz, Carthy, Cattaneo, Brown. Infreddoliti arrivano a Ponte di Legno una felicissima maglia azzurra, Giulio Ciccone, dietro Hirt e a 1min e 2sec Masnada.
17a tappa. 29/05 Commezzadura-Anterselva(Antholz) di 181km. Dopo il Passo della Mendola Neilands, Chaves, Conci, Peters, Jungels, De La Parte, Vendrame, Hamilton, Conti, Bouwman, Kargert, Bakelants, Brambilla, Maestri, De Gendt, Masnada, Formolo, Antunes vanno in fuga e Bakelants prova l'attacco solitario per conquistare il GPM di Elvas e per continuare lungo la valle acquisendo un buon vantaggio. Sul Terento Antunes scatta per pochi metri, mentre Bakelants prosegue inseguito da De Gendt, Neilands, Masnada, Brambilla, Formolo, Hamilton, Peters, i quali riescono a raggiungere il battistrada a 500m dalla cima. Gli otto passano in mezzo ai caratteristici masi del Trentino Alto Adige e ai -42,3 si aggiungono Conti e Conci. Poi ai -28,7 Jungels rientra da solo, comunque dopo un chilometro ritornano in diciotto. Conci e Conti attaccano e quest'ultimo corre più veloce ma alla fine aspetta gli altri fuggitivi. Ai -16 Peters lascia con un'azione decisa i compagni di fuga e per primo comincia l'ultima asperità di giornata. Ai -8,9 c'è lo scatto di Conti che viene neutralizzato dagli altri, però lui riparte con Chaves e Neilands che si accodano successivamente. Questi ultimi due se ne vanno e quando le pendenze si fanno più dure Chaves tenta di riacciuffare Peters. Formolo e Masnada riassorbono Neilands; nel frattempo Landa e la maglia rosa Carapaz attaccano guadagnando dei secondi sui rivali. Nel circuito dello stadio del biathlon di Anterselva entra da solo Nans Peters, a 1min e 34sec Chaves e a 1min e 51sec volata a tre con Formolo per completare il podio.
18a tappa: 30/05 Valdaora(Olang)-Santa Maria di Sala 222km. Cima, Maestri e Denz sono andati in avanscoperta dopo diversi tentativi da parte anche di altri corridori, però loro sono stati i fortunati. Nell'unico GPM di giornata, ossia Pieve di Alpago, allunga Cima e poco dopo transitano Denz e Maestri ricompattandosi in discesa. Hanno costeggiato il lago naturale di Santa Croce e la pianura veneta, quindi è stata l'ultima occasione di vittoria per i velocisti. Ai -3,6 Denz prova un allungo ma i due compagni di fuga lo riacciuffano. Si danno di nuovo cambi regolari, nonostante il gruppo sia al loro inseguimento a folli velocità. Finale concitato però Damiano Cima non si perde d'animo e riesce a contenere il ritorno potente di Ackermann e Consonni.
19a tappa: 31/05 Treviso-San Martino di Castrozza di 151km. Superato il km0 sono fuggiti in 12, ovvero Marcato, Vendrame, Chaves, Boaro, Canola, Santaromita, Senni, Antunes, Carboni, Serry, Bidard, Le Gac. Sul caratteristico Passo del Boldo, con gallerie per ogni tornante, passa per primo Vendrame e poi procedono insieme ottenendo un vantaggio superiore i 9minuti dal gruppo maglia rosa. A 1km dal GPM di Lamon scatta Boaro, in discesa prova a inseguirlo Serry ma tornando in 11 e collaborando lo riescono a riprendere ai -19,6. Serry, Bidard e Chaves anticipano con poco successo perché si agganciano anche gli altri e ai -15 parte con decisione Canola. Dietro di lui ci sono scatti e contro scatti con Le Gac, che è quello che si avvicina di più. Serry e Bidard comunque sono i primi a riprendere Canola, poi si accodano Vendrame e Chaves, il quale vuole lasciare la compagnia senza grandi successi. Si avvicinano Carboni e Antunes, che gli altri non vogliono con loro quindi ci sono scatti per non farli rientrare. Appena lo fanno, parte a tutta e vince Esteban Chaves. Nonostante due salti di catena Vendrame rimonta per giungere secondo e alle sue spalle Antunes. Tra gli uomini di classifica attacca solo Lopez, ci provano anche Roglic, Majka e Carthy senza guadagnare sulla maglia rosa.
20a tappa: 01/06 Feltre-Monte Avena di 204km. Nella tappa regina, ricca di montagne, il primo protagonista dal km193 è stato Gibbons, a cui si è aggiunto Haller. Sulle prime rampe di Cima Campo i due vengono riassorbiti e ritorna la bagarre per formare il gruppo dei fuggitivi. Ci riescono Masnada, Caruso, Bilbao Lopez, Nieve, Dunbar, Amador, Zakarin, Kangert, Capecchi, Hindley, Cataldo, Gebreigzabhier. Masnada anticipa il traguardo volante di Telve e dopo averlo conquistato prosegue iniziando da solo Passo Manghen. La Cima Coppi di questo Giro d'Italia 2019, con i suoi 2042m, vede padrone proprio Fausto Masnada; dietro agli altri fuggitivi si aggregano Lopez, la maglia rosa Carapaz e Landa. Nella lunga discesa, costellata da tronchi caduti, rientrano anche Nibali, Roglic e Majka. Bilbao è il primo a riprendere il battistrada e poi tutti gli altri. Ai -96,7 parte Nieve con Bilbao e si inseriscono anche Kangert, Gebreigzabhier, Dunbar. Il gruppo maglia rosa intanto si infoltisce e Ciccone, Capecchi e Madouas se ne vanno in contropiede, andando a riprende i cinque durante la scalata di Passo Rolle. Gli otto scorrono verso San Martino di Castrozza per un totale di 40km di discesa e poi il Passo Croce d'Aune, in cui si sfila Capecchi e partono Ciccone e Bilbao. Nieve riporta sotto gli altri, con successivi scatti contro scatti che ai -16,5 vedono Madouas il più deciso. Mentre Lopez accende la corsa con la maglia rosa guardinga e Landa ad un tornate sorprende tutti; comunque all'inseguimento del francese ci sono Ciccone, Nieve, Bilbao, Kangert, Dunbar e Gebreigzabhier. Breve discesa in cui Nibali e Carapaz rientrano su Landa. Negli ultimi 6,9km di Monte Avena viene ripreso Modouas da Ciccone, Nieve, Bilbao, anche Nibali, Landa e la maglia rosa fanno altrettanto. Per la vittoria la maglia rosa Carapaz tira per Landa, Nibali, Bilbao, Ciccone e Nieve, quindi si impone in volata Pello Bilbao Lopez su Landa e Ciccone.
21a tappa: 02/06 Verona-Verona di 17km. La cronometro individuale è stata l'atto conclusivo di questa 102esima edizione del Giro d'Italia. Dalla fiera all'arena di Verona passando per una salita di 4km è stato protagonista Chad Haga con un tempo di 22minuti e 07secondi ad una media di 46,1km/h, a 4secondi Campenaerts e a 6secondi De Gendt. Poi ci sono stati i festeggiamenti. Per la prima volta nella storia del Giro d'Italia ha vinto la maglia rosa l'ecuadoriano Richard Carapaz, che è stato accompagnato sul podio da Vincenzo Nibali e da Primoz Roglic. Le altre maglie sono state conquistate da: la maglia azzurra da Giulio Ciccone, quella ciclamino da Pascal Ackermann e quella bianca da Miguel Angel Lopez.

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