lunedì 13 maggio 2024

La dimora regia di Venaria Reale ha accolto la partenza dei ciclisti partecipanti alla 107esima edizione del Giro d'Italia. Dopo tre tappe in Piemonte, che hanno previsto anche l'arrivo al Santuario di Oropa, la corsa rosa ha attraversato le strade liguri, toscane, umbre, laziali, abruzzesi e campane, terminando i primi nove giorni di gara a Napoli. Finalmente ho avuto modo di assistere a una partenza, ovvero quella di Genova. Come sempre, è stata una bellissima emozione e ho avuto modo di vedere i corridori da vicino, infatti, al termine del riassunto delle tappe, vi lascio la foto più bella che sono riuscita a fare.

1a tappa: 04/05 Venaria Reale-Torino di 140km. I primi fuggitivi del Giro d'Italia 2024 sono stati Pietrobon, Ghebreigzabhier, Barre, Debeaumarche, Calmejane e Fiorelli, il quale si è aggiudicato i punti del GPM di Berzano di San Pietro e pure il traguardo volante di Moriondo Torinese. Dal gruppo l'Alpecin Deceunick fa il forcing per permettere a Groves di arrivare settimo e prendere già dei punti per la maglia ciclamino. I sei battistrada proseguono, ma ai -4,2 dalla vetta della salita di Superga scattano Calmejane e Pietrobon. Dopodiché Ghebreigzabhier li raggiunge e li supera, mentre sui due si riaccoda Fiorelli. L'eritreo transita al GPM e dopo poco viene ripreso da Calmejane, così alla fine della discesa la coppia è inseguita da Fiorelli e Pietrobon. Ai -33,7 Ghebreigzabhier se ne va nella prima ascesa della salita di San Vito, ma in discesa Calmejane lo riprende. Passano la linea del traguardo per l'anello finale di 30km con la salita della Maddalena. Ai -2,9 dalla fine della scalata scatta Calmejane, che scollina e dal gruppo evadono Schachmann, Honorè e Conci. Sui tre rientrano Caruso, Pellizzari, De Marchi e Baudin, in questo modo a Moncalieri sono in otto. Ai -6,7 dal traguardo Conci allunga e nella seconda ascesa del San Vito lo inseguono Pellizzari, Pogacar e Narvaez. Ai -3,1 Pogacar riscatta e Narvaez tiene, appena più indietro Schachmann. A Torino vince e indossa la maglia rosa il campione nazionale dell'Ecuador Jhonathan Narvaez, poi Schachmann e Pogacar.

2a tappa:05/05 San Francesco al Campo-Santuario di Oropa di 161km. Il velodromo Francone ha ospitato la partenza della tappa, che è stata vissuta in maniera frizzante dai corridori. Solo dopo sei chilometri Fiorelli, Marcellusi, Davide Bais, Piccolo e Scaroni si allontanano formando la fuga. Dopo l'Itergiro di Crocemosso Piccolo abbandona i compagni di giornata ed è il primo a scalare la salita Oasi Zegna, venendo inseguito da Bais, Marcellusi e Scaroni, mentre dal gruppo esce Wood, che viene di nuovo riassorbito. Nell'ascesa di Nelva Piccolo è a un minuto e trenta secondi e dietro i più decisi all'inseguimento sono Scaroni e Marcellusi, il quale non riesce a tenere il ritmo ma in discesa torna sotto a Scaroni. Tutto solo Piccolo giunge a Biella e si inerpica per gli 11,8km che portano al Santuario di Oropa. Il gruppo, però, è implacabile, infatti ai -6,5 lo riacciuffa. Nelle rampe più arcigne Pogacar parte con O'Connor, ma ai -4,3 l'australiano lo lascia andare. Thomas fa coppia con O'Connor, a cui si aggiungono altri dieci corridori senza la maglia rosa. Ai 1142m del santuario Tadej Pogacar arriva da solo, aggiudicandosi anche la maglia rosa, invece a 27secondi ci sono Martinez e Thomas.

3a tappa:06/05 Novara-Fossano di 166km. I ciclisti hanno proceduto in modo tranquillo, rimanendo sotto i 40km/h. Sono passati in mezzo alle risaie di Vercelli e dopo un'ora di corsa hanno prodotto una media di 38,4km/h. Superati i 60km dalla partenza Ballerini lascia il gruppo, che ritorna compatto ai -97,5. L'andatura aumenta nei pressi di Masio, dove è posto lo sprint per i punti della maglia ciclamino, conquistato da Milan. Dato che il gruppo si è spezzato in due, Fiorelli prova a evadere portandosi dietro i velocisti con alcuni compagni di squadra, dandosi cambi regolari. La maglia rosa e gli altri ciclisti lasciano loro un vantaggio massimo di 1minuto e 44secondi. A Montegrosso d'Asti l'Intergiro lo rivince Milan. In testa al gruppo maglia rosa, però, tirano talmente forte che si dividono in due. Ai -43,3 sono tutti insieme e a Cherasco Swift prende gli abbuoni. Ai -3,2 Honorè attacca con Pogacar e Thomas, ma il danese si sfila presto. Gli uomini dei velocisti riacciuffano la coppia ai -300m dal traguardo, che se lo aggiudica in volata Tim Merlier, a seguire Milan e Girmay.

4a tappa:07/05 Acqui Terme-Andora di 190km. Munoz esce dal gruppo, appena passa l'arco del km0. Poi si accodano De Bod, Calmejane e Ganna, il quale, dopo 27km, si rialza. I tre continuano a pedalare approdando sulle strade del savonese. In mezzo alla nebbia scollinano il Colle del Melogno con Calmejane in testa e ad Altare l'Intergiro se lo aggiudica Munoz. Ai -72,7 Calmejane non segue più i suoi compagni di fuga. De Bod e Munoz transitano per Savona e dopo 2minuti e 30secondi ha fatto lo stesso il gruppo. Dopodiché si sono immessi sull'Aurelia tenendo a sinistra il Mar Ligure. La fuga dei due uomini si conclude ai -4,7, anche se De Bod ha tentato per qualche metro di rimanere da solo davanti. Appena si sale sul Capo Mele, Ganna scatta. Cerca di imitarlo Van Poppel e Pasqualon supera l'olandese senza fare la differenza. Ai -2,8 Fiorelli resta fuori di più, però il gruppo è velocissimo, tanto che ai -400m riprende Ganna e si prepara alla volata. Il lungomare di Andora con le palme vestite di rosa accoglie, come primo, Jonathan Milan, a scorrere Groves e Bauhaus.

5a tappa:08/05 Genova-Lucca di 178km. Abbandonando Genova partono subito Mattia Bais, Askey e Costiou, che molla la testa della corsa. Da dietro Geschke e Tarozzi cercano di rientrare sui due davanti, che li aspettano. Di fatti, ai -164,8 si costituisce una fuga di quattro uomini. A Chiavari Tarozzi si è avvantaggiato rispetto ai compagni, ma presto tornano ad essere in quattro. Visto che il gruppo si è avvicinato molto, Wood ha provato a raggiungere i battistrada senza successo. Poi scalano i 15,3km del Passo del Bracco e l'Alpecin Deceunick fa un'andatura frizzante per cercare di ridurre il numero dei velocisti, però ha portato tutti più vicini ai fuggitivi. Intanto Bais accelera, solo che è Geschke ad aggiudicarsi il GPM. Ai -111,4 il gruppo si ricompatta e prosegue con calma, ma si corre per il traguardo volante di Ceparana, conquistato da Groves. Ai -77,2 cercano l'evasione Thomas, Pietrobon, Paleni e Valgren, ottenendo un vantaggio superiore al minuto. Nell'Intergiro di Luni Pietrobon passa per primo e a Camaiore transita Thomas. In cima al Montemagno Valgren e gli altri tre sono ancora in fuga. Ai -900m Pietrobon attacca, ma a Lucca triofa Benjamin Thomas, secondo Valgren e solo terzo Pietrobon.

6a tappa:09/05 Torre del Lago Puccini(Viareggio)-Rapolano Terme di 180km. C'è molta lotta per andare in fuga e nel centro storico di Volterra superano l'arco del GPM Fiorelli, Aurelien Paret-Peintre e Alaphilippe. Ai -90,7 una ventina di corridori è intenzionata a fuggire dal gruppo ma, prima del ricongiungimento, Alaphilippe parte con Sanchez e Groves, sui quali si riportano Plapp, Fiorelli e Trentin. Il sestetto prende le distanze e ai -78,1 si aggrega Vendrame, così in sette si possono giocare il traguardo volante di Casole d'Elsa, regolato da Groves. Zambanini sbaglia l'attimo per raggiungere i fuggitivi di giornata, che si apprestano ad affrontare i tratti in sterrato previsti. Il primo è stato pianeggiante e lungo 4,4km, mentre il secondo settore è stato caratterizzato dalla salita, in cui Plapp si è allontanato e subito si riaccodano Alaphilippe e Sanchez. I tre passano sull'asfalto il GPM di Grotti e in discesa dal gruppo prova ad andarsene Honorè, intanto a Monteroni d'Arbia l'Intergiro lo vince Plapp. Infine, i tre sono i primi a mettere le bici sull'ultimo tratto di sterrato di Pievina e poi di nuovo asfalto. Ai -11,3, sbagliando una rotonda, il terzetto si sfalda e davanti c'è Plapp, però ai -10 si riforma il gruppetto. Il gruppo accelera l'andatura a Rapolano Terme. Appena entrano nel paese, Plapp scatta, chiude Sanchez e parte in contropiede. Ricuce Alaphilippe e l'australiano non molla. Dal gruppo esce Piccolo, ma la tappa tutta in Toscana si conclude con la volata del terzetto, conquistata da Pelayo Sanchez Mayo, dietro Alaphilippe e a pochi metri Plapp.

7a tappa:10/05 Foligno-Perugia di 40,6km. In terra umba si è corsa la prima cronometro del 107esimo Giro d'Italia. Primo tratto pianeggiante e poi, dopo il secondo rilevamento cronometrico di Ponte Valleceppi, inizia la salita di 6,6km con pendenza media del 4,1%. Il più bravo, che ha prodotto una media oraria di 47,087km/h, è stato la maglia rosa Tadej Pogacar, il quale ha completato il percorso in 51minuti e 44secondi, a 17sec Ganna e a 49sec Sheffield.

8a tappa:11/05 Spoleto-Prati di Tivo di 152km. Pronti via c'è la salita di Forca di Cerro, dove i corridori lottano per centrare la fuga. I primi ad allontanarsi sono Steinhause e Costiou, sui quali in discesa si riporta Marcellusi. Durante l'ascesa di Forca Capistrello, però, si rimescolano le carte, infatti i più forti sono Geschke, Steinhauser, Bardet e Valentin Paret-Peintre. Ai quattro si aggiungono Verre, Sheffield, Narvaez e Alaphilippe. Dopodiché si aggregano Mulueberhane, Storer, Quintana, Sanchez, Marcellusi e De Marchi. I quattordici battistrada vanno avanti, però il gruppo maglia rosa li tiene a pochi minuti di distanza. A Capitignano Sheffield, Steinhauser e Bardet fanno lo sprint per l'Intergiro, che lo conquista il francese. I quattordici si riuniscono, solo che sul Croce Abbio ai -45,7 Steinhauser scatta e Verre, Mulueberhane, Quintana ricuciono in fretta, invece Sheffield porta sotto Sanchez, Geschke e Bardet. Si ricompattano e ci prova Marcellusi, così si staccano per la seconda volta De Marchi e Alaphilippe. Al GPM Geschke passa sotto l'arco e con Steinhauser prova l'evasione senza successo. Di nuovo in quattordici circumnavigano il lago di Campotosto e il gruppo riduce il vantaggio sotto il minuto. Appena inizia la salita di Prati di Tivo, Alaphilippe perde contatto e ai -12,5 Verre scatta dal fondo dei fuggitivi, ma lo raggiungono Bardet, Paret-Peintre, Steinhauesr, Geschke e Storer e dopo un po' il lucano si sfila. Ai -10,3 Paret-Peintre parte forte e lo insegue Steinhauser. Paret-Peintre si prende i tre secondi di abbuono di Pietracamela, mentre gli uomini di classifica se ne disinteressano. Il gruppo riassorbe ai -4,2 anche il francese. Dopo i -1,8 Tiberi muove il ritmo per due volte, ma Majka rientra per tirare la volata. La maglia rosa Tadej Pogacar fa la tripletta ai 1450m di Prati di Tivo, poi arrivano Martinez e O'Connor.

9a tappa:12/05 Avezzano-Napoli di 214km. Il tandem della Polti Kometa, composto da Maestri e Pietrobon, è stato il gruppetto, al quale le squadre dei velocisti hanno concesso la possibilità di andare in fuga. La tappa prosegue con i due in testa e il gruppo al loro inseguimento fino al traguardo Intergiro di Giugliano in Campania, dove alcuni ciclisti tentano di evadere dal gruppo, che non vuole mandar via nessun altro. I due compagni di squadra si danno cambi regolari anche sulla salita Monte di Procida. Purtroppo, a causa del traguardo volante di Bacoli, il gruppo si fa sempre più vicino. In una rampa del 15%, così, Alaphilippe scatta e poi lo imita Conci. Insieme si accodano al tandem e si uniscono pure Vermaerke e Askey. Per poco anche Costiou fa parte dei battistrada, perché prova ad andarsene lontano con Alaphilippe. Alle loro spalle ci sono Vermaerke e Maestri. Alaphilippe non vuole perdere l'occasione, ma ai -7,7, come un fulmine, Narvaez lo supera, comunque dietro c'è molta bagarre. La strada tortuosa sembra agevolare l'ecuadoriano, però ai -20m dall'arrivo in Viale Caracciolo diventa una questione tra velocisti, infatti Olav Kooij ha la meglio su Milan e Molano. 



domenica 5 maggio 2024

 Ciao a tutti!

il Giro d'Italia è cominciato ieri, per fortuna, visto che io e la mia famiglia stiamo vivendo un periodo di perenne ansia per il fatto della casa. La visione delle gesta dei corridori della corsa rosa è un ottimo modo per non pensare. L'altro modo, che utilizzo per non continuare a sbattere la testa sul problema, è leggere. Per questo, sul cellulare mi sono scaricata l'applicazione ReadEra, così, quando nella borsetta non c'è spazio per un libro, ho sempre a disposizione qualcosa da leggere. Come mi è successo nella passeggiata che ho fatto ieri mattina prima di vedere il ciclismo. Di fatti, nella libreria dell'applicazione ci ho inserito anche l'ebook del mio libro "30 anni belli e... incasinati". Non so se vi ricordate la trama, ma non vi preoccupate, vi rinfresco la memoria;)

Elisabetta ha appena compiuto trent'anni e dal giorno del suo compleanno le capitano una serie di disavventure, che sembrano allontanare sempre di più il suo progetto di vita. Per placare l'ansia cerca aiuto da un professionista, solo che i suoi trent'anni si dipanano in modo bello e... incasinato.

Se vi avessi messo un po' di curiosità e vi fosse venuta voglia di leggere l'ebook, vi lascio la possibilità di cliccare su "30 anni belli e... incasinati" per poterlo acquistare. Non mi resta che augurarvi Buona Lettura ;)