giovedì 7 febbraio 2019


Oggi vi parlerò del libro "I mari del sud" di Manuel Vazquez Moltalbàn. Avevo voglia di leggere un giallo e, mentre girovagavamo tra gli scaffali della biblioteca, mia sorella Roberta mi ha suggerito di prendere in prestito questo libro.
Vi scrivo una breve trama: Nella Barcellona del 1979 un ladro di automobili scappa dai poliziotti e crede di fregarli scavalcando la recinzione di un cantiere abbandonato della Trinidad. Una volta atterrato dall'altra parte vede il cadavere di un uomo, così sconvolto aspetta di farsi arrestare dai poliziotti, dato che l'espressione del morto sembra rimproverarlo per il suo comportamento. La vittima è Carlos Stuart Pedrell, un importante e ricco uomo d'affari, di cui la famiglia non sapeva nulla da un anno. La moglie Mima ingaggia l'investigatore privato Pepe Carvalho, dato che la polizia non è riuscita a scoprire niente durante le indagini. L'unico indizio, che Pedrell aveva in tasca, era un bigliettino con scritto "più nessuno mi porterà nel sud". Prima della scomparsa l'uomo aveva espresso più volte il desiderio di raggiungere le isole, che Gauguin aveva dipinto nei suoi quadri; infatti Carvalho trova fra i suoi appunti poesie inerenti ad un viaggio nel sud. Nel clima pre-elettorale fervido di passioni politiche Pepe Carvalho indaga fra cene raffinate, una relazione con la figlia di Pedrell, una cucciola di pastore tedesco e tanti libri bruciati per riscaldare la sua casa nel Vallés. Vivendo per un'intera giornata nel quartiere di San Magìn, Carvalho scopre il segreto di Carlos Stuart Pedrell.
E' un libro che descrive in modo perfetto la situazione politica di Barcellona con personaggi esilaranti, che esprimono i vari pensieri dei barcellonesi della fine degli anni Settanta del Novecento. Pepe Carvalho è un cinico investigatore, ma anche un po' filosofo quando riflette sulla vittima del suo caso: "E intanto devo ricostruire un anno della vita di un morto. Sembra grottesco. Cosa poteva importare al morto di quell'anno? E nemmeno il morto importa a nessuno. Ogni assassinio rivela l'inesistenza di sentimenti umani". Il finale è triste per chi ama gli animali, anche se purtroppo esistono piccoli uomini che si vendicano rifacendosi su della povere bestie.

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